american horror story - stagione 3 regia di Alfonso Gomez-Rejon, Michael Rymer, Michael Uppendahl, Jeremy Podeswa, Bradley Buecker, Howard Deutch USA 2013
Dopo più di 300 anni dai processi alle streghe di Salem, misteriosi attacchi vengono fatti di continuo contro le giovani ragazze di una scuola che si trova a New Orleans, nella quale viene insegnato loro come proteggersi.
Film collegati a AMERICAN HORROR STORY - STAGIONE 3
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poco horror e una stagione incentrata su tradimenti e alleanze tra le varie streghe per diventare la suprema .. da metà in poi è un patimento riuscire ad andare avanti senza annoiarsi . recitazioni e location comunque buone
Se in una serie horror, spaventa molto più la sigla iniziale (sempre belle oh) di qualsiasi momento della storia... beh allora deve esserci qualche problema. D'altra parte la serie non è nemmeno horror... È un concentrato di cliché e pacchianate, con personaggi, grandi e giovani, che sembrano giocare continuamente a chi sia il più badass. Nessuno risulta credibile nè tanto meno memorabile.
Stavolta vado controcorrente: non ho trovato questa terza stagione di "American Horror Story" la schifezza che tanti descrivono. Diciamo che un tema così aveva potenzialità maggiori di quelle effettivamente dimostrate su schermo, soprattutto dopo le prime puntate che mostravano una marcia in più rispetto a tutto quello venuto dopo. Continuamente in bilico tra l'horror classico e la black comedy, "Coven" presenta sequenze ben fatte (anche con un certo livello splatter) ma dall'altra parte supera più volte il confine del grottesco sfociando nel trash, in particolare nelle ultime due puntate dove sembra di vedere "Sabrina, Vita da Strega". Purtroppo a prevalere è la parte stile sitcom stregonesca rispetto a quella horrorifica. Nel complesso riesce comunque a mantenere un certo livello di dignità e interesse, pur senza mostrare colpi di scena degni di questo nome. Nel cast entra a far parte anche la mitica Kathy Bates, qui in una parte dalle enormi potenzialità (ben visibili nella prima puntata) ma che ben presto decade in uno dei personaggi più ridicoli dell'intera stagione.
Dopo una buona seconda stagione, un gradevole calderone di trovate che intrattiene, qui a mio parere non ci siamo. Se il livello fin verso la metà era scarso ma non orripilante, negli ultimi episodi siamo al ridicolo: la prova delle sette meraviglie? Ma che cavoli… i cacciatori di streghe
personaggi che schiattano e risorgono in ogni dove - qui espediente davvero abusato- la sceneggiatura pare un mix di pacchianate shakerate e poi gettate a caso. Il tema delle streghe meritava ben altro trattamento.. ora mi prendo una bella pausa da questa serie.
Davvero tremenda, orrenda, pessima questa terza stagione di american horror story..finita di guardare parecchio tempo fa non ho nemmeno voglia di spenderci troppe parole..ci sono arrivato in fondo veramente a fatica, finale di stagione credo tra le più brutte che io abbia mai visto in tutta la mia vita, cosa che d'altronde vale per tutta questa terza stagione. Schifo, non si salva praticamente nulla.
Purissino trash d'avanguardia questa terza stagione di AHS che riesce a gettare all'ortiche quanto di buono fatto nella precedente. Oscena l'implementazione della black comedy che nella precedente stagione venendo centellinata funzionava, qui in un contesto già sciocco si ha sempre l'impressione che da un momento all'altro i personaggi se ne escano dicendo : << Resta di stucco è tutto un barbatrucco! >> Criminoso l'uso del cast : la Lange dalla prima stagione recita e si comporta sempre al solito modo e la Bates è utilizzata cosí male che sembra quasi essere una parodia vivente dei suoi più famosi ruoli al cinema e vedea cosí poco tempo dopo averla apprezzata nello splendido l'Ultima Eclissi fa male. Quindi se volete un consiglio guardatevi solo la seconda stagione che è stand alone ed è stata un fuoco di paglia.
No, davvero, stagione ridicola, Murphy datti all'ippica. Pensare che i primi episodi sono anche buoni, il tema poteva essere interessante e tranne qualche trashata (però geniale devo ammetterlo) tipo la vagina-killer della Farmiga la serie prometteva bene (per quanto possa promettere bene una serie con una Roberts dentro...). Poi il quasi immediato declino, colpa soprattutto di una scrittura pessima che scivola, rispetto alla seconda stagione, eccessivamente su una Black Comedy di scarsa qualità, forzata nei momenti drammatici e banale in quelli ironici; quella fiera del grottesco sperimentata in "Murder House" e sublimata con "Asylum" qui è sparita, quel circo di citazioni, riferimenti, calderoni assurdi pieni di roba ha lasciato il posto ad una "gleesca" congrega di sfìgatissime streghe.
La mano di Murphy qui si sente al 100% visto anche lo spazio dato al comparto musicale col personaggio di Lily Rabe in fissa con i Fleetwood Mac, i Mac sbagliati però, quelli di Stevie Nicks che fa anche la sua bella inutile comparsata (avrà finito i soldi per la coca). Che a dire il vero non fa male sentire una delle migliori canzoni dei Fleetwood Mac periodo pop ma che volete fare i Fleetwood Blues-Rock (e oltre con "Then Play On") per me sono di un altro pianeta, guidati dal genio di Peter "Mago Merlino" Green, l'unico vero stregone che sia mai passato per i Fleetwood Mac (davvero, secondo voi chi l'ha scritta "Black Magic Woman" ? E provate ad auscultare il suo immenso esordio solista "The End of the Game" tra LSD, psichedelia, improvvisazioni chitarristiche, Jazz-Rock e folli corse nella giungla).
Ok, fine della digressione musicale.
Cast davvero pessimo, la Lange che ormai recita con lo stampino in questa serie, la Farmiga dio bòn fatela tacere, perfino una come la Rabe chiusa in un personaggio ridicolo diventa insopportabile, e la Roberts... Emma Roberts maledizione 'sta famiglia è una piaga infinita. E la Paulson pure non è che ci faccia una gran figura, per non parlare dell'uso macchiettistico di Kathy Bates, una roba criminale.
Scena cult Lily Rabe che gonfia di botte Emma Roberts, poeticamente l'ho vista come il trionfo del talento sulla bieca raccomandazione dell'incapacità.