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Ennesimo film horror ad episodi prodotto con un budget bassissimo e dal risultato finale altamente discutibile. Gli episodi sono i seguenti:
LA SCATOLA
Introduzione curiosa, sviluppo curioso, finale da menare tutta la troupe(compresi gli individui esterni alla produzione che hanno contribuito a qualunque tipo di aiuto).
LA FESTA DI COMPLEANNO
....e quindi? tutto qui?......cioè volevate dirmi che?....
NON CADERE
Forse l'unico veramente degno di nota che propone una storiellina horror vista e rivista, ma girata benino e dalla buona resa scenica.
IL MIO UNICO FIGLIO
Probabilmente si voleva cercare di dare qualcosa che assomigliasse un pò al concetto geniale di "Rosemary's baby", ma sfortunatamente il risultato è solo un'episodio poco meglio di un mockumentary venuto male.
In conclusione stiamo di fronte ad un'altra pellicola ad episodi decisamente mediocre; di quelle che non sai se consigliare per un'unico episodio o meno..... ....fate un pò voi, io la mia l'ho detta.....
Ma che baggianata! Troppo pretenzioso, con recitazione teatrale, sceneggiature confuse che non vanno a parare da nessuna parte oltre ad essere poco originali ed intuibili. Mi tocca dire che il più intrigante è il primo episodio (The Box) anche se alla fine non si spiega quasi nulla ma il bello è pure quello... Il secondo episodio è una c.azzata pazzesca di cui neanche voglio parlare. Il terzo un classico dell'horror senza arte ne parte ed infine l'ultimo episodio abbastanza carino (ben recitato) ma dannatamente scontato e stravisto. Poi tanta cura per sta cornice "bambolesca" che a me ha solo irritato.
THE BOX: inconcludente, non ho capito il senso di quello che intendeva. BIRTHDAY PARTY: humor nero senza mordente. DON'T FALL: episodio marcatamente più horror, discreti gli effetti del make-up, purtroppo dura poco. HER ONLY LIVING SON: sapore classico ma poco stuzzicante, si perde in un finale insulso. Se sono queste le antologie "horror" mi tocca rivalutare i vari CREEPSHOW...ed è tutto dire.
Ennesima antologia horror che trova la sua particolarità nel fatto che tutti e quattro gli episodi di cui è composta sono stati realizzati da quattro registi (più o meno esperte e famose) di sesso femminile. Il risultato finale dell'opera è però purtroppo inferiore alle aspettative,anche se ugualmente godibile,ma veniamo ai vari episodi. "The Boxe" diretto da Jovanka Vuckovic. Un intera famiglia si lascia misteriosamente morire di fame sotto gli occhi attoniti della madre. Veramente niente male,ben girato e parecchio triste ed angosciante. VOTO: 6,5. "The Birthday Party" diretto da Annie Clark. Una tizia trova il marito morto proprio il giorno del compleanno della figlia,cercherà in ogni modo di nasconderne il corpo. Un episodio alquanto grottesco ed ironico, che però a parte per il buon utilizzo che la regista fa dei colori non mi ha colpito più di tanto. VOTO: 5,5. "Don't Fall" diretto da Roxanne Benjamin. Quattro ragazzi che stanno facendo una scampagnata cadono vittima di una tremenda maledizione. E l'episodio diciamo più horror,presenta una trama un po banalotta,però si fa seguire con piacere..... Buoni gli effetti speciali e la realizzazione della creatura. VOTO: 6. "Her only living son" diretto da Karyn Kusama. Una madre scopre che il padre di suo figlio è il diavolo in persona. L'episodio migliore è proprio questo,abbastanza inquietante fino ad un finale piuttosto convincente,nulla d'originale intendiamoci,'però funziona piuttosto bene. VOTO: 7. Efficace anche il lavoro in stop motion eseguito da Sofia Carrillo. Un discreto lavoro,una visione gli si può concedere tranquillamente.
Molto discontinuo questo film virato al femminile e con tematiche femminili, arricchito con intermezzi tra un episodio e l'altro molto belli fatti con animazione in stop motion dall'effetto suggestivo. Volendo sintetizzare, a mio parere, due episodi sono discreti e due su un livello insufficiente. I migliori sono il primo e l'ultimo: The Box è il più misterioso e suggestivo e pur con un finale leggermente affrettato, riesce ad evidenziare la perdita progressiva del ruolo di madre e di moglie della sua protagonista, di fronte allo sfaldarsi della sua famiglia che rifiuta di nutrirsi perchè non sente il bisogno di cibo. Il secondo è più una commedia nera ma dal registro completamente sfasato: non è nè divertente, nè genera un minimo di tensione tanto da renderlo inconsistente. Il terzo episodio è quello più classico, riprende i canoni dello slasher ma pecca di eccessiva convenzionalità. L'ultimo ha un buon livello qualitativo e parte da riferimenti cinematografici molto chiari fin dall'inizio. Viene analizzato l'amore materno verso un figlio problematico e legato ad un passato inquietante che si presenta al compimento del diciottesimo anno del ragazzo. Non raggiunge la sufficienza piena, troppa disparità qualitativa tra il primo e l'ultimo episodio con i due centrali.
Horror a episodi con protagoniste femminili al di quà e al di là della macchina da presa, l'animazione che fa da cornice ai vari episodi e li collega è quanto mi è piaciuto di più, per il resto i quattro episodi sono discreti, nessuno è pessimo come nessuno fa gridare al miracolo, il risultato finale è un gradevole film di intrattenimento, è già qualcosa.
Antologia horror tutta al femminile, con quattro donne in cabina di regia a conseguire un risultato sicuramente positivo. I vari episodi sono anticipati da lugubri cornici, con oggetti inerenti il mondo infantile a creare uno scenario sinistro attraverso il miscelato utilizzo di Cgi e stop-motion.
Il poker di storie maledette si apre con "La scatola", diretto dall'eccentrica Jovanka Vuckovic. Si parte subito alla grande: un bimbo curioso guarda dentro una scatola, da quel momento smette di mangiare. La famiglia, allarmata, non riesce a risolvere il problema con la situazione pronta a degenerare. Lavoro elegante e ben girato, decisamente triste e con la scena più impressionante dell'intero progetto. Voto 7
Si prosegue con la black-comedy "Buon compelanno", dove una madre disperata cerca di far di tutto affinchè il compleanno della figlia non venga rovinato. Situazioni simpatiche e un utilizzo del colore sovraccarico sono i punti a favore di questo segmento diretto da Anne Clark (più nota come la musicista St. Vincent). Strappa qualche sorriso ma in fin dei conti non convince, apparendo tra l'altro fuori contesto. Voto 5
Si vira sul classico con "Non cadere": quattro ragazzi in campeggio nel deserto restano vittime di un' ancestrale maledizione. La banalità dello script non sminuisce la piacevolezza della visione. Buona tensione ed effetti speciali all'altezza per una sufficienza piena. Dirige Roxanne Benjamin esperta di pellicole antologiche avendo partecipato a "Southbound" e ai primi due "V/H/S". Voto 6
Dietro l'ultimo racconto c'è Karyn Kusama (la più nota delle registe chiamate in causa). "Il suo unico figlio" è una digressione sull'avvento dell'anticristo, con relativa madre disperata e impegnata strenuamente nel tenere a bada la propria ribelle prole, mentre il mondo circostante sembra remarle contro, ambendo alla venuta del re delle tenebre. Abbastanza risaputo nelle linee guida si rivela efficace nell'intenso finale. Voto 6.5
"Xx" è in definitiva interessante, uno sguardo in "rosa" sull'orrore senza picchi eccelsi ma in grado di intrattenere.