we are still here regia di Ted Geoghegan Usa 2015
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we are still here (2015)

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locandina del film WE ARE STILL HERE

Titolo Originale: WE ARE STILL HERE

RegiaTed Geoghegan

InterpretiBarbara Crampton, Andrew Sensenig, Lisa Marie, Larry Fessenden, Monte Markham

Durata: h 1.24
NazionalitàUsa 2015
Generehorror
Al cinema nel Giugno 2015

•  Altri film di Ted Geoghegan

Trama del film We are still here

Nei freddi campi del New England, una casa isolata si sveglia ogni 30 anni richiedendo un sacrificio.

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Voto Visitatori:   5,57 / 10 (7 voti)5,57Grafico
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Voti e commenti su We are still here, 7 opinioni inserite

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  Pagina di 1  

jason13  @  23/10/2022 21:49:33
   4 / 10
Filmetto di serie B. Un pochino splatter ma non giustifica una visione. Lentissimo.

Godbluff2  @  11/09/2022 17:58:54
   6½ / 10
Devo dire che non mi è dispiaciuto. Per idee e modo di intendere il tema della "casa stregata" mi sta molto più "simpatico" questo film rispetto a qualsiasi modello "Wan-demonologi Uorren".
Il film di Geoghegan (che càzzo di nome amico mio) è carino, onesto, senza pretesa alcuna al di fuori dell'omaggiare e/o ricordare alcuni specifici predecessori dell'orrore. Riguardo a Fulci e al suo "Quella villa accanto al cimitero", Geoghegan ha appeso un cartello gigante fuori dal set e sulle locandine con scritto "Si, mi ispiro a quello"; poi c'è un pizzico dell'ovvio, primo "Amtyville Horror" (film del 1979, stesso anno di ambientazione di "We Are Still Here", tutto torna) che non può mancare; sotto nei commenti mi è anche saltato all'occhio il nome di Carpenter e in effetti le apparizioni arrosto nella casa possono ricordare un po' soprattutto quelle di "The Fog".
Soprattutto, però, quello che a me è saltato di più all'occhio è una quantomeno probabile ispirazione letteraria più che cinematografica: New England, vecchia casa coloniale costruita su un sito precedente più di un secolo prima, un'entità, o qualche oscuro dio (quella "oscurità" che dimora nelle viscere dell'abitazione) risvegliato nel processo e che ogni trent'anni si risveglia minacciando di annichilire l'intero paesello, i cui abitanti non esitano a uccidere gli occupanti della casa sacrificandoli all'entità per placarla per altri trent'anni ? O se va bene sperano che vengano uccisi dai furiosi spettri degli originali abitanti, bruciati vivi un secolo prima come primo "sacrificio placa-entità" ?
Diavolo, potrebbe benissimo essere un racconto di Lovecraft. E tutto lo sviluppo della storia, mano a mano, ricorda sempre più lo scrittore di Providence sebbene contaminato da altre e succitate citazioni e caratteristiche.
Felice di notare come il New England sia perennemente teatro di terrori antichi e mai sopiti dai quali anche il cinema continua ad attingere prepotentemente (il bellissimo "The VVitch" di Eggers dov'è che era ambientato ? In che anno ? Ecco, terrori proprio mai sopiti, appunto).
Poi, certo, il film non ha troppi mezzi, ma è ben realizzato con ciò che ha e non tenta di strafare e soprattutto, grazie all'aura fulciana in lui, i fantasmi che popolano "We Are Still Here" sono vivachtulhu dannatamente violenti e non gli giran le scatole tanto per dire, lo dimostrano. Fin dall'inizio, se gli arriva qualcuno in casa, lo ammazzano. Niente noioissima escalation dove 'sti fantasmi non fanno mai niente di pericoloso, solo di fastidioso, per tutto il film, qui sono sempre violenti, solo che alla fine diventano splatter e allora, come piaceva al Fulcione romano, casse toraciche esplodono, crani si spappolano e gli spruzzi di succo di fragola inondano il set come una dolcissima cascata. Che bello. Era ora, intanto che gli Warrer continuano a esorcizzarmi la terribile bucapalloni zia Peppina, eh.
Certo, la scrittura è deboluccia assai e il film non ha il passo dei suoi maestri, ce ne sono di cose che, va bene la leggerezza, ma lasciano a desiderare (venti persone che assaltano la casa per ammazzare i protagonisti, solo per farsi sterminare dagli spettri barbecue incàzzatissimi che sapevano perfettamente essere lì, per dirne una) e qualsiasi paura o anche solo inquietudine sta a zero, però mi ha dato un po' di quello che in altri film moderni sul tema non ho mai trovato nemmeno al microscopio: divertimento.
Ah e non usa a ripetizione jumpscares a caso con Marcolino pippettàro che ti si nasconde dietro a sparare note di tromba a tutto volume.
Carino il cast, un paio di presenze mi hanno strappato un sorriso, una dopo che mi sono andato a vedere le filmografie: è la protagonista, Barbara Crampton, nel suo curriculum principalmente nientemeno che "Sentieri" e "Beautiful". Eh si.
L'altra, la medium hippy fuori tempo massimo, è Lisa Marie. Do You Remember her ? Presenza fissa in alcuni dei migliori film dell'allora compagno Tim Burton (indimenticabile in "Ed Wood", soprattutto).

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73  @  14/09/2018 09:53:56
   6 / 10
Dopo la morte del figlio Anne e Paul decidono di trasferirsi fuori città, giunti nella nuova casa non tarderanno a dover fare i conti con inspiegabili fenomeni.
Le varianti studiate per quest'ennesima casa infestata non permettono a "We are still here" di elevarsi dal calderone di produzioni una simile all'altra. In realtà l'idea di combinare influenze horror a minacce ben più reali non sarebbe neanche male, peccato venga sviluppata banalmente delineando un quadro sociale troppo fragile.
Anche le presenze non suscitano alcuna tensione, mentre per fortuna la parte finale con buone sequenze gore rende la situazione un attimo più intrigante.
Piacevole l' apporto della scream queen Barbara Crampton, altrettanto gradito quello di Larry Fessenden il quale nei panni di un bizzarro hippy pare divertirsi assai; Geoghegan si dimostra inoltre un accanito fan di Fulci con il regista italiano palesemente citato più volte insieme a Dagmar Lassander, indimenticata e bellissima diva di quel cinema di genere.
La pellicola scorre senza offrire particolari spunti di interesse se non quello di tentare di aderire a qualcosa di non esattamente attuale, c' è infatti un' aurea vintage a rendere se non altro apprezzabile lo sforzo del debuttante regista.
Purtroppo molte cose funzionano poco, a partire da un'elaborazione del lutto molto blanda e da alcune ideuzze sparse qua e là regolarmente sfruttate in modo discutibile.

ferzbox  @  21/04/2016 20:44:35
   6 / 10
Devo dire che è davvero un peccato vedere una variante sulle case infestate come questa, rovinata da una sceneggiatura studiata con poco criterio e dalle solite scene "Jumpscare", perchè di fondo "We are still here" è un film che sa presentare anche qualcosa di originale, o perlomeno di diverso dal solito.
Questa volta, oltre ai soliti fantasmini, c'è anche una discreta dose di splatter e scene sanguinolenti, oltre al fatto che l'identità delle presenze, nonchè il loro reale scopo, riesce addirittura a spiazzare un pochino.
Purtropopo il tutto è rovinato da momenti poco incisivi e scene studiate con troppa superficialità, frettolosamente e senza la dovuta premura; così come alcuni personaggi, importanti ma allo stesso tempo caratterizzati al volo e con un profilo banale.
Il lato recitativo non è stupendo; il lato tecnico nella norma; carini gli effetti speciali.
Se studiato con pù criterio poteva risultare un horror più che discreto, piuttosto che semplicemente simpatico.....peccato perchè alcune cose valide ci stavano....

Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  15/06/2015 23:09:06
   6½ / 10
A questo regista esordiente piace molto Lucio Fulci e non lo nasconde affatto, anzi prendendo spunto principalmente da Quella villa accanto al cimitero mette in scena uns sorta di studio sul regista italiano e con varie contaminazioni degli horror anni 70 sulle case infestate (anche Amityville Horror) e un qualcosa di Carpenter, specialmente nel finale. Un buon film che mescola suspence e splatter, non originale questo è certo, ma tecnicamente ben fatto e curato nei dettagli. Proprio sui piccoli dettagli non manca nemmeno un pizzico di ironia, con false pubblicità occulte mascherate con continue bevute a base di whisky B&J.

topsecret  @  11/06/2015 14:18:05
   5 / 10
Ted Geoghegan rende omaggio al cinema di Fulci, come da lui stesso dichiarato, con questo horror classico che presenta tutti gli stilemi del genere "casa infestata" e che sembra però voler andare oltre, inserendo elementi da melodramma famigliare.
L'atmosfera che si respira è abbastanza funzionale alla storia, purtroppo però non riesce a far breccia quanto voluto e la mattanza del finale, il make up, la possessione di uno dei protagonisti, sono elementi che non hanno nessuna originalità ma che anzi finiscono con il sembrare troppo poco incisivi.
Sicuramente vedibile ma non trascendentale.

Invia una mail all'autore del commento ziokartella  @  08/06/2015 09:49:12
   5 / 10
Ennesimo filmetto sulle case infestate, questa volta goffamente ambientato negli anni '70, ma non pessimo come altri, un finale abbastanza vivace e alla luce del giorno" (non col solito temporalone notturno) e una storiella di fondo che a modo suo sta in piedi, complessivamente è un film guardabile (senza grosse pretese).

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