Londra, 1713, un cartografo inglese parte in viaggio per realizzare la mappa delle terre della Transilvania. Dopo aver passato i monti Carpazi, trova un piccolo villaggio isolato dal resto del mondo, i cui abitanti si nascondono dai demoni e dalle creatur
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Una fiaba/ fantasy tutto sommato godibile,paga una trama un po' confusa ed una componente horror un po' marginale ma nel complesso si lascia apprezzare. Stranamente il massiccio utilizzo di computer grafica non disturba ma contribuisce alla costruzione di un atmosfera fiabesca azzeccata. Discretamente interpretato,da vedere senza troppe pretese ma alla fine potabile.
A metà tra il fantasy e l'horror gotico, VIY offre spunti visivi interessanti per merito di effetti speciali discreti e di una realizzazione importante, nonostante sia stata travagliata da continui rallentamenti finanziari. Ma, una volta conclusa, questa pellicola di produzione russa offre una valida visione ludica. Non mancano, infatti, i colpi di scena, così come non manca l'ironia, l'atmosfera da favola nera e una discreta recitazione. Forse il ritmo non è sempre fluido in alcuni momenti, ma di certo non ci si annoia e si segue abbastanza degnamente e senza grandi affanni.
davvero una bella sorpresa questo film. una specie di mistero di slepy hollow russo tratto da uno dei racconto di gogol più famoso ma aggiungendoci elementi gialli fantasy e avventurosi davvero degni di nota. l'unico (grosso) difetto che ho trovato nel film è stata una narrazzione un po confusionaria in alcuni punti ed in altri si è troppo schiavi degli effetti speciali (belli, ma inutili) che rallentano lo scorrere della storia ma apparte questo il film merita di essere visto
ispirato dall'omonimo racconto di Gogol, Viy è un kolossal russo dove si nota prima di tutto un certo sforzo economico. Tale sforzo tuttavia produce come risultato una baracconata un po' banale dove prevale specialmente il tono fantasy e lasciando poco spazio all'horror puro. Sinceramente mi è sembrato anche prolisso e sebbene il tono scelto sia piuttosto leggero, in qualche frangente fa capolino la noia.