vivere e morire a los angeles regia di William Friedkin USA 1985
al cinemain tvanteprimearchivioserie tvblogtrailerclassifichespecialiregistiattorirecensioniforumfeedmy
Skin Filmscoop in bianco Filmscoop nostalgia
Ciao Paul!
Ricerca veloce:       ricerca avanzatabeta

vivere e morire a los angeles (1985)

Commenti e Risposte sul film Recensione sul film Invita un amico a vedere il film Discutine sul forum Errori in questa scheda? Segnalaceli!

Seleziona un'opzione

Dove puoi vederlo?

locandina del film VIVERE E MORIRE A LOS ANGELES

Titolo Originale: TO LIVE AND DIE IN LA

RegiaWilliam Friedkin

InterpretiWillem Dafoe, William L. Petersen, Dean Stockwell, John Pankow, Robert Downey Sr., John Turturro, Debra Feuer, Darlanne Fluegel

Durata: h 1.56
NazionalitàUSA 1985
Genereazione
Al cinema nel Settembre 1985

•  Altri film di William Friedkin

Trama del film Vivere e morire a los angeles

Per vendicare la morte di un collega anziano in gergo: il suo 'gemello' l'agente federale Chance (W.L. Peterson) dà la caccia al pittore falsario Masters (W. Dafoe), aiutato dal nuovo 'gemello' Vucovich (J. Pankow), seguendo una sola regola: quando ti hanno ammazzato il migliore amico, non esistono regole.

Sei un blogger? Copia la scheda del film Sei un blogger? Copia la scheda del film

Voto Visitatori:   8,16 / 10 (101 voti)8,16Grafico
Voto Recensore:   10,00 / 10  10,00
vota e commenta il film       invita un amico
Cerca il commento di: Azzera ricerca


Voti e commenti su Vivere e morire a los angeles, 101 opinioni inserite

caratteri piccoli caratteri medi caratteri grandi
  Pagina di 1  

Jean Marie  @  18/06/2018 17:04:05
   7½ / 10
RIGUARDATE BENE IL FINALE!!! Ho letto molti commenti, e molti spoiler sul finale. Leggendo mi sembra di capire che ci sia una forte e diffusa incomprensione sulle scene che riguardano gli ultimi minuti del film. Diversamente spiegatemi quanto scrivo nello spoiler.

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER

5 risposte al commento
Ultima risposta 27/07/2018 08.51.10
Visualizza / Rispondi al commento
GianniArshavin  @  31/03/2016 17:00:28
   8½ / 10
Nella sua carriera William Friedkin ha spesso alternato prodotti non eccelsi ad autentici capolavori rivoluzionari , riuscendo cosi ad entrare di diritto nell'olimpo dei grandi registi della storia del cinema malgrado qualche fiasco.
Con Vivere e morire a LA Friedkin riscrive le regole del poliziesco da lui stesso scritte anni prima con Il braccio violento della legge, evidenziando una continua voglia di sperimentare e aggiornarsi.
Il film è un autentico pilastro del genere ed è forse uno dei punti più alti della cinematografia americana anni 80 , vista la completezza di tutte le componenti della pellicola.
La trama , che non è certamente nulla di originale, ha il suo punto di forza nell'evoluzione verso il male di personaggi sempre ambigui e incredibilmente sfaccettati; in questo prodotto i ruoli e le etichette non esistono , ogni protagonista può assumere i panni del carnefice o della vittima con una naturalezza che solo una sceneggiatura solida può dare. Inoltre malgrado il plot già visto il regista si inventa due colpi di scena paurosi sul finale, due trovate geniali che calpestano anni e anni di cinema hollywoodiano.

Oltre alla scrittura e ai colpi di scena, Vivere o morire a LA è un'opera tecnicamente perfetta , che vanta una regia magnifica che palesa un talento completo e adatto a qualsiasi tipologia di storia. Da strabuzzare gli occhi una fotografia sublime che immortala una Los Angeles sporca,corrotta e desolata lontana dall'idea canonica e splendente che si ha della metropoli statunitense.
Nota di merito va anche alla strepitosa colonna sonora di Wang Chung , in pieno stile anni 80 senza essere trash o ridondante.
Registicamente Friedkin da qui sfoggio del suo talento in almeno due circostanze: la sequenza della creazione dei soldi falsi e la celeberrima scena della folle corsa contromano sull'autostrada,un pezzo di cinema a livelli stellari.

Chiudono questo bellissimo quadro i personaggi e gli attori , tutti credibili , ottimamente tratteggiati e interpretati al meglio , in primis da un giovane e grandioso Willem Dafoe (il suo personaggio è sicuramente quello più affascinante).

In definitiva non posso che consigliare questo ennesimo grande film di un regista fenomenale.

1 risposta al commento
Ultima risposta 04/09/2016 11.09.57
Visualizza / Rispondi al commento
Larry Filmaiolo  @  05/03/2016 13:43:20
   8 / 10
finalmente l'ho visto.
vecchiotto, gli anni si notano, ma MANNAGGIABOIA CHE CARTONE IN FACCIA

2 risposte al commento
Ultima risposta 06/03/2016 15.24.44
Visualizza / Rispondi al commento
Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73  @  02/12/2015 10:19:14
   8 / 10
Notevole poliziesco di William Friedkin, ricordato soprattutto per una delle più palpitanti scene d'inseguimento (con sequenza mozzafiato in contromano), ma in realtà meritevole sotto qualsiasi punto di vista lo si analizzi.
Se proprio dovessi trovare un difetto, anche rivedendo la pellicola a distanza di parecchi anni confermo il poco entusiasmo per William L. Petersen (meglio conosciuto come il Grissom di "C.S.I.") e John Pankow, agenti dei servizi segreti in lotta con un falsario di banconote capace di ogni spietatezza.
In questo caso Willem Dafoe, agli albori della sua mai sufficientemente celebrata carriera, è un antagonista di quelli difficilmente dimenticabili, artista piegato alle leggi della criminalità nonostante un talento impresso su splendide tele a cui appicca fuoco come un pittore folle. Il motivo è la cancellazione del rimorso, inerente a ciò che sarebbe potuto essere; la sua realtà è ormai legata in esclusiva a quella dell denaro fasullo, stampato con minuzia certosina come mostrato in un'altra scena da mandare a memoria.
L'azione senza sosta si svolge in una metropoli tentacolare e soffocante dopo un intermezzo drammatico in una zona desertica in cui il regista chiarisce che non sarà certo la violenza a mancare. La forza della storia sta nell'evitare inutili fronzoli e nell'incastrare alla perfezione ogni snodo ed ogni elemento in gioco. Ne viene fuori uno spaccato tiratissimo nei tempi, in precario e perenne equilibrio tra bene e male, con gli agenti costretti a delinquere a loro volta per cercare di incastrare la loro preda.
Un viaggio verso la perdizione dell'io, della deriva morale, cui fa splendido contorno un sottobosco di personaggi molto ben sfaccettati tra cui John Turturro al debutto sul grande schermo. Colonna sonora in perfetta linea con l'epoca, fotografia azzeccata e un epilogo indimenticabile, crudo ed asciugato di ogni facile retorica. Una crudele pena del contrappasso applicata a vincitori e vinti.

2 risposte al commento
Ultima risposta 04/12/2015 11.44.38
Visualizza / Rispondi al commento
ferzbox  @  02/05/2015 18:14:44
   8 / 10
Commento a caldo dopo aver finito di rivedere il film in questo preciso istante.
L'avevo visto nei primi anni 90 e sentivo la necessità di doverlo riassaporare per capire cosa mi avrebbe suscitato attualmente dopo innumerevoli altre pellicole visionate nel frattempo e dopo averlo visto commentare spesso in questa sede.

"Vivere e morire a Los Angeles" è un poliziesco che esce fuori dalla stramaggioranza delle regole adibite in questo genere.
Si parla del ritratto di una città stracolma di sporcizia e corruzione,sotterfugi e meschinità,attribuite a qualsiasi individuo,criminale o poliziotto che sia; un ritratto che non si appoggia sulla figura legale e protettiva dell'agente di polizia,ma anzi sulle sue debolezze,mettendo in evidenza il labile confine che ci può stare tra i buoni e i cattivi; tutto questo senza mai uscire da un'equilibrio ben calcolato necessario a non far andare lo spettatore dalla parte di nessuno....è come vedere la fotografia di una città sporca e deteriorata dall'egoismo umano; non esistono super uomini e non esistono eroi.....vince solo il più forte e il più furbo.....punto...
Finale da antologia,totalmente fuori dagli schemi e spiazzante,ma sempre straordinario perchè perfettamente compatibile con la filosofia del concept e della sceneggiatura.
Tecnicamente non lo reputo proprio eccezzionale,a mio avviso soffre un pochino di quella staticità di alcune produzioni anni 80 poco dinamiche se non negli inseguimenti a quattro ruote; probabilmente il clima anni 80 influisce molto negativamente(come ho percepito anche per "Manhunter),ma non tanto per la decade(che io in realtà adoro),ma semplicemente perchè su alcuni film è troppo presente quel riverbero da "Magnum P.I. che in alcuni casi fanno invecchiare male determinati prodotti....(anche se alcune inquadrature sono incredibilmente efficaci).
Tuttavia la sceneggiatura è da lodare per la sua verdicità e mancanza di remore.....chi vincerà non si sa...quello che accadrà nemmeno....bisogna solo seguire il film fino alla fine per saperlo....nessun stereotipo....ed è un pregio che poche pellicole poliziesche hanno....

11 risposte al commento
Ultima risposta 24/09/2016 21.07.21
Visualizza / Rispondi al commento
Jumpy  @  02/04/2015 19:42:11
   7½ / 10
Film che è l'essenza stesso del poliziesco/gangster anni '80, per ambientazioni, musiche, stile... addirittura l'abbigliamento e la caratterizzazione dei protagonisti richiamano decisamente a quegli anni.
Ovvio quindi che, chi non ha vissuto più direttamente almeno il life style di quel periodo lo può trovare "vecchio" e non riuscire ad appassionarsi.
Ha una trama solida e granitica e non tanto prevedibile come ci si potrebbe aspettare, personalmente non convince appieno per qualche piccola faciloneria...

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER

1 risposta al commento
Ultima risposta 04/09/2016 11.00.10
Visualizza / Rispondi al commento
_Hollow_  @  15/12/2014 01:24:23
   8½ / 10
Un poliziesco storico, crudo e spietato in cui l'ingiustizia dilaga e si propaga come una cellula tumorale, colpendo anche quelle parti che dovrebbero essere sane. Nessuno ne rimane fuori, non si fanno prigionieri. Violenza genera violenza e il ciclo non ha mai fine. I metodi della giustizia sono totalmente inadeguati ma l'alternativa porta all'abisso, a Nietzsche.
Personaggi memorabili (forse il Masters bestale e piromane di Dafoe su tutti); un Petersen che entrerà nella storia nel giro di due anni; un'ottima regia intelligentemente poco marcata ma con momenti memorabili (es: la ricattura del fuggitivo). La colonna sonora fa splendidamente il suo dovere ma qui salta un po' fuori l'unica caratteristica del film che non mi entusiasma: troppo sapore di anni '80. Per un misto di musiche, colore e dialoghi. Tra l'altro potrebbe non essere necessariamente un male, o non dar fastidio se si ha voglia di un'atmosfera simile; ma a me ha fatto un po' quell'effetto, nonostante il tema sia sempre attuale. Perché dubito che la situazione sia tanto migliorata, nella città degli angeli.

1 risposta al commento
Ultima risposta 15/12/2014 19.01.19
Visualizza / Rispondi al commento
topsecret  @  07/12/2014 19:07:42
   7½ / 10
Non sono un amante del genere ma quando un poliziesco è così ben congeniato non si può fare altro che goderne e riconoscergli tutti i meriti del caso.
Ritmo serrato, spettacolarità d'azione, discrete interpretazioni e buon montaggio ne fanno, insieme ad una regia abile e scaltra, un prodotto più che valido, capace di coinvolgere e spiazzare al tempo stesso, regalando una visione appagante e cinica quanto basta.
Un buonissimo prodotto targato Friedkin che si fa apprezzare anche da chi non è abituato a questo tipo di pellicole.

2 risposte al commento
Ultima risposta 05/09/2016 12.02.00
Visualizza / Rispondi al commento
hghgg  @  04/12/2014 11:39:06
   9 / 10
Ci voleva William Friedkin per girare uno dei più grandi polizieschi nella storia del cinema, ci voleva lui per dirigere uno dei film più moderni, rivoluzionari, crudi e spietati dell'intero genere. Un film che adoro incondizionatamente sotto tutti i punti di vista e lo adoro soprattutto perché ad ogni visione mi stupisco di come Friedkin sia riuscito a coniugare tanto bene l'intrattenimento totale e il divertimento insieme con una tale cupezza, con un simile pessimismo e con colpi di scena tanto devastanti.

Ne esce un film eccezionale, solido nel montaggio, nell'uso delle musiche, con grandi prove degli attori e una regia strepitosa, una grandissima fotografia e con una sceneggiatura a volte un po' traballante ma che si regge in piedi grazie ad invenzioni e colpi di scena tra i più rivoluzionari nella storia del genere.

"To Live and Die in LA" è assolutamente un film senza speranza, senza vie d'uscita, senza salvezza e redenzione, senza legge e senza giustizia (il finale, strepitoso, la dice lunga su questo), crudo e realista nei temi e nella storia; eppure Friedkin riesce a sviluppare il tutto mettendoci dentro anche un lato il più "tamarro" possibile, il lato "tamarro" dei più plasticosi anni '80 ben identificati dalla storica soundtrack di Wang Chung e davvero io non ho mai sentito pezzi "Synth-plastic" tanto ben valorizzati come in questo film. Già solo i titoli di testa, con l'ottimo lavoro di montaggio e la grande sequenza che mostra il processo con cui vengono creati e stampati dollari falsi, accompagnata dalle incalzanti note di Chung, vale il prezzo di due biglietti.

Risultato ? Un capolavoro che riesce ad essere drammatico, pessimista, divertente e sopra le righe tutto al tempo stesso e con equilibrio perfetto. Certo il lato "nero" del film è quello più importante, quello seminale per il genere e quello che colpisce di più, fin dalla morte del vecchio collega e "gemello" del protagonista, elemento scatenante della personale caccia all'uomo di Chance contro il falsario e assassino Masters; impossibile però prevedere cosa succederà nel finale, impossibile non rimanere interdetti dal colpo di scena (e di fucile) ad una quindicina di minuti prima del termine. Più prevedibile la scena nel magazzino incendiato, ma comunque strepitosa per effetto, emotività e per l'abilità di Friedkin alla regia. Il finale vero e proprio, come detto, l'ho sempre trovato straordinario.

Ma è tutto il film che non ha momenti di cali e così seguiamo la discesa del vendicativo protagonista nell'illegalità; agire al di fuori della legge per aiutare la legge e fare giustizia, rubare denaro (con risvolti ancora una volta imprevedibili e problematici) per pagare la commissione di denaro falso e incastrare un assassino. La sete di vendetta e il vortice di illegalità in cui il protagonista cade trascinando il collega e in parallelo le azioni del "cattivo" ( tra virgolette perché alla fine qui dentro sono tutti, TUTTI, pezzi di mèrda, non se ne salva mezzo) ci trascinano in un vortice nero (ma ritmato da dio e divertentissimo) senza fine, stracolmo di sequenze e dialoghi da antologia, scene memorabili a go-go e pessimismo senza fine per poi sfociare in quei 15-20 minuti finali che da soli potrebbero valere una carriera e che probabilmente hanno cambiato un genere.

E poi c'è la scena tamarrona che assieme è una scena registicamente straordinaria, grande cinema e scena action del càzzo tutto assieme, quella corsa folle, quella fuga a tutta velocità contromano sulle strade trafficate di Los Angeles rimarrà giustamente nella storia del cinema, la regia di Friedkin qui riesce letteralmente a farti entrare con loro nel veicolo, grazie alle riprese spesso in soggettiva, il che rende tutto decisamente più emozionante. Tensione e cagàta in mano dei due che diventano più che palpabili e coinvolgimento mio a +9000, si insomma c'avevo i capelli tutti dritti sulla testa finita questa (lunga) sequenza ansiogena... (Minghia la parte del treno, minghia quando arrivano sull'autostrada...). Immenso Friedkin.

Ma ribadisco, la parte migliore sta in quei 15 minuti finali anzi sta in quei 2 improvvisi secondi in cui



Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER.

Realismo appalla, da questo punto di vista, e un bel po' di crudezza.

E poi c'è il finalissimo, l'altro momento migliore, con quel secco "tu adesso lavori per me" che è uno spettacolare riassunto di tutta l'ineluttabile crudeltà del film, un eterno ritorno del pessimismo e del cinismo, sono TUTTI del figli di pùttana e anche il buon Vucovich non ci mette tanto a dimostrarlo, per fregare un'altra delle figlie di pùttana che popolano il film. E son tutti personaggi complessi eh, non è che sono strònzi e via, sono strònzi o per scelta o per sopravvivenza e sono tutti caratterizzati molto bene, con un ottimo approfondimento psicologico e tutti proprio tutti i personaggi finiscono con l'essere memorabili se non indimenticabili.

Per finire un plauso ad un giovane e impressionante Willem Defoe in una delle sue interpretazioni più convincenti, grande e indimenticabile falsario-psicopatico e assassino. E bravissimo William Petersen che con questo e poi con "Man-Hunter" di Mann in due anni si è guadagnato un posto nella storia del cinema poliziesco, con merito. Bravo anche John Pankow e così anche una bellissima e convincente Darlanne Fluegel ("C'era una volta in America" c'era anche lei in quel film monumento), entrambi ben capaci di sviluppare le psicologie dei loro personaggi e il finalissimo di cui parlavo è tutto loro, lei "vittima" e lui "carnefice" (a proposito, Pankow è fantastico nell'ultima scena e a dire il vero pure lei). C'è anche una memorabile Debra Feuer e una grande interpretazione in una piccola parte per John Turturro, all'epoca attore in fasce ma già talentuoso.

Che dire per me è il capolavoro assoluto di William Friedkin, uno dei migliori polizieschi di sempre, un pozzo nero in cui sarò affondato una decina di volte ormai. Strepitoso.

5 risposte al commento
Ultima risposta 18/06/2018 17.16.14
Visualizza / Rispondi al commento
Sir_Montero  @  01/02/2013 18:50:05
   9 / 10
Il primo pensiero che si è affacciato alla mia mente dopo aver visto questo film è stato: questa pellicola sta al genere poliziesco, così come Il Mucchio Selvaggio sta al genere western.
Non so se qualcuno mi passerà l'equazione, ma anche qui, alla stessa maniera del film di Bloody Sam, ho avvertito nettamente il segno di una frattura, e di una conseguente rifondazione stilistica e "semantica".
L'aspetto formale è lodevole: un montaggio frenetico delle scene (una su tutte, la celeberrima ripresa della stampa delle banconote false), viene supportato da una fotografia cupa e sfocata che ci regala la visione di una L.A. polverosa, perennemente accecata da un sole rosso sangue; indimenticabile, infine, la colonna sonora, che con le sue note sottolinea la febbrile adrenalinicità che permea l'intera pellicola.
Da un punto di vista narrativo, invece, lo scheletro della storia è quello classico: sbirro buono, nemico cattivo.
Il discrimine fondamentale però, è che questa dicotomia sprofonda, nel corso della storia, in un abisso amorale, in cui ci si ritrova a subire il fascino di un falsario con aspirazioni artistoidi, spietato e brillante, e di un poliziotto che, in preda ad una smania di rivalsa ed affermazione egotica, adopera macchinazioni di matrice machiavellica per raggiungere il suo scopo.
Un approfondimento psicologico ineccepibile, ritrae questi personaggi ambigui, perennemente sulla linea di confine tra bene e male, identici nel modo d'essere seppur divisi da finalità divergenti. Questo quadro umano viene ritratto sullo sfondo di un mondo corrotto e sporco, privo di eroismi e accomodanti lieto fine.
Spiazzante e significativo il finale:

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER

Come si può facilmente capire, qui ci troviamo dinanzi ad un'opera che, seppur trovando origine e persistendovi, rientra nel poliziesco ma ne trasmuta i contenuti dall'interno, spostando l'asse significativo della storia quasi verso un noir dalle venature esistenzialistiche, oltretutto con forti innovazioni stilistiche.

Da antologia l'inseguimento in contromano sull'autostrada, estenuante e frenetica metafora dell'andare "contro" dei protagonisti, lanciati a folle velocità su una strada senza possibilità di ritorno.

1 risposta al commento
Ultima risposta 18/06/2018 17.17.04
Visualizza / Rispondi al commento
maitton  @  29/10/2012 10:26:45
   7½ / 10
ci sono film che in effetti fanno (o quantomeno rivoluzionano) un genere.
personalmente è il miglior poliziesco che abbia mai visto, probabilmente è la mano di friedkin a renderlo tale.
buonissimo anche il cast.

film cult.

1 risposta al commento
Ultima risposta 04/09/2016 11.02.36
Visualizza / Rispondi al commento
76eric  @  13/10/2012 18:37:16
   10 / 10
Eheh..., "To live and die in L.A." è uno dei migliori polizieschi mai stati fatti. Senza tanto stare a commentare i pregi del film, che numerosi utenti hanno ben evidenziato, e non notando difetti di alcun tipo; mi limito a dire che "Vivere e morire a Los Angeles" è la vita di un poliziotto tirata al massimo, costantemente sul filo del rasoio, è andare contro tutto e tutti pur di riuscire a raggiungere lo scopo, è lanciarsi nel vuoto dal Golden Gate appesi ad un elastico, è come "Wait" la splendida track dei Wang Chung che chiude la pellicola, che, a dispetto del titolo, non ti molla un attimo.
Solamente un colpo

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER, può fermare la determinazione di William Chance.

Dopo abbondanti dosi di Csi, che ha visto un Petersen/Grissom molto più maturo, razionale e calcolatore rispetto all' incoscienza comunque misurata del Will Graham di Manhunter (voto 10); è sempre un piacere riguardare un' ulteriore sfaccettatura dell' eccellente modo di fare lo sbirro da parte dell' attore di Evanston. Peccato che gli addetti non abbiano saputo sfruttare nella giusta maniera tale cavallo vincente.



Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER

Ottimo Pankow. Esordio per un più che convincente Turturro, e con un Dafoe stratosferico, in forma come non mai. 100% made in Friedkin.

1 risposta al commento
Ultima risposta 18/06/2018 17.18.24
Visualizza / Rispondi al commento
Gruppo COLLABORATORI JUNIOR rain  @  13/10/2012 13:36:39
   9 / 10
Questo mi mancava. E che bello poter finalmente vedere questo poliziesco vecchio stampo così diverso dai moderni hollywoodiani.
Regia impeccabile quella di Friedkin, frenetica ed imprevedibile. Tante sequenze indimenticabili, su tutte la fabbricazione di banconote false e l'adrenalionico inseguimento in auto. Anche



Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER

colpisce e non poco. Ma nel complesso è tutto il film a funzionare, anche e soprattutto il finale così poco canonico.
Colonna sonora retrò e l'ambientazione losangelina costituisco un'ottima cornice al tutto. Bravi gli attori, Dafoe è un ottimo villain e Petersen (che oramai faccio una fatica dannata a vederlo in modo diverso dal personaggio di Grissom) è altrettanto bravo.
"Vivere e Morire a Los Angeles" è uno di quei polizieschi da recuperare assolutamente dagli amanti del genere che non l'hanno ancora visto, anche se non credo siano in molti.

1 risposta al commento
Ultima risposta 18/06/2018 22.33.53
Visualizza / Rispondi al commento
Gruppo COLLABORATORI JUNIOR 1819  @  02/01/2012 21:04:43
   8½ / 10
Non riesco nemmeno a descrivere la soddisfazione che ho provato nel vedere questo film, tanto mi ha colpito. Azione sì, ma ad un comparto tecnico di prim'ordine si affianca tanta qualità artistica. Eccezionale la colonna sonora (very 80's), ottimi regia, montaggio, fotografia, buona la sceneggiatura. Straordinaria l'interpretazione di Willem Dafoe che mette paura solo a guardarlo, bravo Petersen -protagonista azzeccato- come tutto il resto del cast. Di rilievo anche la caratterizzazione dei personaggi, la quale facilita il coinvolgimento dello spettatore; noia e cali di tensione non pervenuti.
Vivamente consigliato.

2 risposte al commento
Ultima risposta 07/01/2012 13.30.07
Visualizza / Rispondi al commento
dobel  @  12/08/2010 23:52:56
   4½ / 10
Gli inutili anni ottanta, ritratti da una pellicola del pari inutile ed inconsistente. Ma Friedkin ha fatto qualche bel film? Mi è stato consigliato come uno dei più bei polizieschi... è assolutamente soporifero nonché già visto in ogni sua più recondita piega. Una vera chicca di mediocrità!

35 risposte al commento
Ultima risposta 04/09/2016 11.05.46
Visualizza / Rispondi al commento
mainoz  @  30/06/2010 17:46:52
   7½ / 10
Un gradino sotto a "frammenti di un omicidio", altro buon film poliziesco con Petersen, VIVERE E MORIRE A LOS ANGELES è un bel film dal ritmo incalzante, ricco di adrenalina e di colpi di scena. Molto buone le musiche e grande interpretazione di Petersen

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER

3 risposte al commento
Ultima risposta 18/06/2018 22.34.34
Visualizza / Rispondi al commento
Crimson  @  28/09/2009 22:04:46
   7½ / 10
Poliziesco grandioso non tanto per l'azione, pur presente e a tratti elettrizzante (anche se la scena della guida contromano è totalmente inconcepibile), quanto per la sfumatura dei suoi protagonisti, che ad un certo punto arrivano a confondersi, comprendersi e ad essere attratti da un sottilissimo legame di fascinazione perversa e inquietante. Il limite tra bene e male scompare e la parte finale è qualcosa di letteralmente sbalorditivo. Grandissimi interpreti, su tutti Willem Dafoe e il (magro) "Grissom" William Petersen.

3 risposte al commento
Ultima risposta 02/10/2009 21.26.00
Visualizza / Rispondi al commento
tylerdurden80  @  17/09/2009 02:55:54
   5½ / 10
sul voto pesa ovviamente il fatto di aver visto x la prima volta oggi un film di quasi 25 anni fa,probabilmente chi l ha votato procurandogli una media voto cosi alta si ricorda del film ai tempi della sua uscita o poco dopo(allora probabilmente era il poliziesco da prendere come riferimento,oggi lo ritengo molto inferiore ad altri film di questo genere usciti successivamente).

ovviamente ha anche aspetti positivi,soprattutto nella 2° parte del film ricca di colpi di scena e interessante il racconto della differenza molto sottile tra poliziotti e criminali in un epoca in cui non c'erano regole.

4 risposte al commento
Ultima risposta 17/12/2009 14.02.20
Visualizza / Rispondi al commento
ide84  @  27/08/2009 13:38:36
   10 / 10
Ragazzi che filmone! Uscito nelle sale quando avevo appena un anno mi aspettavo un bel film, ma difficilmente apprezzabile oggi. Bene..mi sbagliavo. VIVERE E MORIRE A L.A. è una galoppata selvaggia contro tutto e tutti, contromano come la vita di Chance, bullo poliziotto col vizio di andarci pesante. Tutto è perfetto: dal susseguiersi della vicenda, ai personaggi, alle musiche e al finale.

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER
Tra i migliori polizieschi che ho visto. Visionatelo subito !!

1 risposta al commento
Ultima risposta 18/06/2018 22.36.08
Visualizza / Rispondi al commento
pat3  @  02/07/2009 17:43:36
   9½ / 10
violento, tagliente, corrosivo, un noir dalle tinte scure e senza il lieto fine.il film è ambientato in una Los angeles corrotta, sporca, violenta, scurissima e ci sono i buoni e i cattivi ossia la legge e il mondo del crimine. tutto ruota intorno ad un giro impressionante di soldi falsi, a capo c'è un personaggio affascinante ed inquietante Rick Master che per ottenere quel che vuole non esita ad uccidere. a dargli la caccia due poliziotti che si muovono spesso, anzi troppo, al di là delle regole. William Chance che lo cerca per spirito di vendetta (il suo "gemello" di una vita è stato brutalmente ucciso proprio da Masters) e Jhon Vukovic all'apparenza più posato e razionale......la caccia sarà spietata, molte regole verranno infrante fino ad arrivare al tragico ed inevitabile epilogo.
la regia di Friedkin (uno dei maestri del genere poliziesco) è eccezionale, il ritmo incalzante e serrato, le scene degli inseguimenti sono ancora oggi ineguagliate (strepitoso l'inseguimento contromano) e memorabili e intense le riprese della fabbricazione dei soldi, come azzeccatissima e bellissima la colonna sonora dei Whan Chung. Tutto funziona alla perfezione e di sicuro è un capolavoro del genere poliziesco!


Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER

1 risposta al commento
Ultima risposta 02/10/2009 13.11.02
Visualizza / Rispondi al commento
Gruppo COLLABORATORI JUNIOR strange_river  @  27/05/2009 18:42:16
   8½ / 10
Un poliziesco davvero eccellente e di gran classe, bella teso, adrenalinico al punto giusto e nessun cedimento alla soluzione facile, anzi, spiazzante fino al finale.
Proprio come piacciono a me.
Fantastico

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER
forse il cuore di tutto il film.

Per saperne di più leggetevi l'egregia recensione!

2 risposte al commento
Ultima risposta 28/05/2009 13.14.37
Visualizza / Rispondi al commento
Invia una mail all'autore del commento AxelFoley  @  21/05/2008 14:31:22
   7 / 10
Come tutti i polizieschi di quei periodi (fine anni 80, primi anni 90) esce un gran bel film, ci sono tutti gli ingredienti per un film di questo genere, inseguimenti a piedi e in macchina (quello in cui Petersen e Pankow scappano dalla Fbi ti tiene col fiato sospeso per un buon quarto d'ora), omicidi di cattivi e buoni, traffico di denaro falso e di armi ecc.
Willem Defoe non mi piace granchè ma è un mio gusto personale, ecco forse la pecca di questo film è la mancanza della prova di qualche grande attore...c'è Downey Junior nell'elenco degli attori presenti nel cast...scusate ma io proprio non l'ho visto;

1 risposta al commento
Ultima risposta 30/05/2008 00.38.41
Visualizza / Rispondi al commento
Dan of the KOB  @  28/02/2008 20:14:45
   7½ / 10
Gran poliziesco, tanta azione, crudo e spietato come pochi, buona la trama e diretto ottimamente da Friedkin!
Per gli amanti del genere un vero e proprio MUST

1 risposta al commento
Ultima risposta 04/09/2016 11.11.56
Visualizza / Rispondi al commento
Gruppo REDAZIONE K.S.T.D.E.D.  @  18/12/2007 18:10:23
   7 / 10
Anni '80 in ogni singolo fotogramma e in ogni singola nota. Per chi ama, e purtroppo non è il mio caso, questo stile, la pellicola dovrebbe essere un must. La sceneggiatura oltre ad essere efficace, è decisamente non convenzionale, tanto che con l'andare del film i tratti che delimitano e distinguono i ruoli principali (buoni e cattivi) vanno via via sfumando fino a rendere il tutto nient'altro che uno scenario dove ognuno cerca disperatamente e in ogni modo di raggiungere il proprio obiettivo, aldilà di tutto il resto.

Unico aspetto negativo è un cattivo fin troppo stereotipato, specialmente nella prima parte del film.

1 risposta al commento
Ultima risposta 04/09/2016 11.13.29
Visualizza / Rispondi al commento
Cleric Preston  @  05/12/2005 22:30:20
   8 / 10
Un classico del genere. Grandissimi interpreti e trama veramente innovativa. Mozzafiato il finale.
Merita davvero.

2 risposte al commento
Ultima risposta 20/09/2006 17.41.54
Visualizza / Rispondi al commento
  Pagina di 1  

vota e commenta il film       invita un amico

In programmazione

Ordine elenco: Data   Media voti   Commenti   Alfabetico


1049823 commenti su 50709 film
Feed RSS film in programmazione

Ultimi film inseriti in archivio

7 BOXESBLIND WARCACCIA GROSSACHAINED FOR LIFECHIEF OF STATION - VERITA' A TUTTI I COSTICONFESSIONI DI UN ASSASSINOCONTRO 4 BANDIERECUGINE MIEDAREDEVIL - IL CORRIERE DELLA MORTEDAUGHTER OF DARKNESSDISAPPEAR COMPLETELYDOUBLE BLINDGIRL FLU - MI CHIAMANO BIRDGUIDA ALL'OMICIDIO PERFETTOI 27 GIORNI DEL PIANETA SIGMAINTIMITA' PROIBITA DI UNA GIOVANE SPOSALE DIECI LUNE DI MIELE DI BARBABLU'MERCY (2023)NOTTI ROSSEORION E IL BUIOOSCENITA'RAPE IN PUBLIC SEASANGUE CHIAMA SANGUESPECIAL DELIVERYSUSSURRI - IL RESPIRO DEL TERRORETHE BELGIAN WAVETHE DEVIL'S DOORWAYTHE EXECUTIONTHE GLENARMA TAPESTHE PAINTERTHE WAITUNA SECONDA OCCASIONEUNA TORTA DA FAVOLAUN'ESTATE DA RICORDARE (2023)VENDETTA MORTALE (2023)WHAM!

Ultimo film commentato

Ultimo post blog

Speciali

Speciale SHOKUZAISpeciale SHOKUZAI
A cura di The Gaunt

Ultime recensioni inserite

Ultima biografia inserita

Casualmente dall'archivio

Novità e Recensioni

Iscriviti alla newsletter di Filmscoop.it per essere sempre aggiornarto su nuove uscite, novità, classifiche direttamente nella tua email!

Novità e recensioni
 

Site powered by www.webngo.net