vase de noces regia di Thierry Zéno Belgio 1974
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vase de noces (1974)

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locandina del film VASE DE NOCES

Titolo Originale: VASE DE NOCES

RegiaThierry Zéno

InterpretiDominique Garny

Durata: h 1.20
NazionalitàBelgio 1974
Generehorror
Al cinema nell'Agosto 1974

•  Altri film di Thierry Zéno

Trama del film Vase de noces

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Voto Visitatori:   6,58 / 10 (12 voti)6,58Grafico
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Voti e commenti su Vase de noces, 12 opinioni inserite

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  Pagina di 1  

Vax87  @  08/05/2016 18:19:12
   7½ / 10
Mai come in questo caso vale la regola del " o tutto o niente", questo è un prodotto che ho ti avvince totalmente o ti disgusta e basta, bhe, io l'ho apprezzato, è folle e crudo in modo disarmante e piaccia o non piaccia , di sicuro è un film che si ricorda, perchè certe scene disgustose rimangono in mente, una follia allucinata e allucinata, qualcosa che neanche Lynch avrebbe partorito ( per fortuna o sfortuna sua). Io che amo gli allucinati , malati di testa non posso che promuoverlo! ( Peccato solo per le morti innocenti degli animali in questione, ovviamente morti davvero per le riprese, riposate in pace maialini <3 )

Danae77  @  09/01/2016 14:56:29
   8½ / 10
Una razza, un genere, un' élite, ma di tutto un niente. Codice scritto, ma la mente il capo. La vita selvaggia, dimenticata, un amore improbabile, ma il solo, perché null'altro reso cercabile. Amplessi vivi ed i morti appesi al filo. La fame onnivora, il rifiuto che di se si nutre ed appaga il disgusto. Così la purezza ed una scala per la libertà nell'universo.

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Ultima risposta 09/01/2016 22.23.55
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alex94  @  05/12/2014 17:03:00
   7½ / 10
Macabro, folle, malato ed angosciante,tutto questo è "Vase De Noces"sperimentale e disturbante film diretto da Thierry Zéno nel 1974.
La trama (se così si può definire) viene sviluppata in modo lento ma grazie ad una atmosfera veramente sporca ed inquietante il film non annoia praticamente mai.
Non mancano naturalmente diverse scene disgustose e disturbanti.
Buona la regia,assolutamente convincente la recitazione di Dominique Garny',l'unico attore presente in questo film.
Azzeccata anche l'idea di girare il film in bianco e nero.
Un film piuttosto interessante,secondo me merita una visione.

1 risposta al commento
Ultima risposta 05/12/2014 17.09.03
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73  @  30/05/2014 10:35:31
   6 / 10
Le vicende di un uomo di campagna vengono catturate dalla telecamera insolente di Thierry Zéno, ne esce una specie di bislacca analisi antropologica girata in efficace b/n, in cui le parole non servono, esistono solo rumori di fondo e una colonna sonora fuori dagli schemi. Del resto fuori schema è il film stesso, parabola discendente ed aberrante all'interno di una fattoria semidiroccata, in cui il solitario protagonista interagisce esclusivamente con i suoi animali in un tempo e in un luogo non meglio specificati.
Il disgusto non tarda ad insozzare la (non) storia, pur mancando il livello shockante di altre produzioni che hanno segnato in maniera indelebile l'underground cinematografico.
Tuttavia gli amanti di certo cinema weird gradiranno vista la presenza di non poche scene estreme, anche se quella più nota -con il villico intento ad accoppiarsi con una scrofa- è tutt'altro che impressionante, dura pochi secondi e non è eloquente come qualche furbastro ha voluto far credere; in parole povere un nauseante porno zoofilo è ben altra cosa.
Tra coprofagia, violenza sugli animali, vomitate/defecazioni, tentativi di suicidio bizzarri, alimentazione con intrugli fatti di liquami, erbe e fango chi cerca l'estremo avrà pane per i suoi denti. Inoltre l'uomo matura nei confronti della scrofa un anormale sentimento amoroso, con il maiale che arriverà a partorire tre porcellini destinati ad una fine poco gloriosa. Francamente non ho trovato grandi motivi di interesse in una pellicola in cui la scena ad effetto fagocita il senso, annullando ogni possibile valore (sempre ce ne sia uno) di ciò che viene mostrato. Certo, trattandosi di materia surreale la spiegazione non deve essere per forza diretta o facilmente accessibile, ma qui i deliri di un uomo malato rappresentano qualcosa di serrato a doppia mandata in un delirio bucolico di difficilissima comprensione.
Si nota una crudeltà innata nell'uomo e sconosciuta tra le bestie, o se perpetrata da esse cagionata da ragioni ben precise. Zéno abbatte ogni barriera tra uomo e animale, trasformando il primo in un essere ibrido con in più il connaturato richiamo alla violenza.
Un primitivo ritorno alla natura con l'isolamento e l'assenza di qualsivoglia morale a rendere estremamente libero il protagonista, peccato sia molto noioso e si fatichi parecchio a mantenere l'interesse per le idiozie in serie che questi combina.

Weltanschauung  @  21/05/2012 15:39:07
   9 / 10
Vase De Noces è un lungometraggio del Belga Thierry Zèno, è un perfetto esempio di cinema che va oltre il cinema. Qui si eccede, non si può neppur più parlare di settima arte, bensì di film che filma se stesso.

Per far comprendere la tipologia di film, i primi accostamenti che possono venire in mente sono Porcile di Pasolini, il pattume di Ciprì e Maresco ed il weird di Begotten.
La fonte di un'opera simile tuttavia non va ricercata in altre pellicole( tra l'altro, escluso Porcile, vengono tutte dopo) ma nell'arte di Hieronymus Bosch.
Bosch fu un pittore olandese del quattrocento che nel periodo dell'umanesimo italiano, negava la supremazia dell'intelletto mettendo in risalto gli aspetti trascendenti ed irrazionali.
I suoi quadri sono esattamente come film, in quanto possiedono una sorta di dinamismo sospeso, difatti non a caso molti dettagli delle opere di Bosch si ritrovano rappresentate in Vase de noces.

Un altro riferimento importante per il film di Thierry Zeno è L'Art Brut, un tipo di arte portata avanti da personaggi estranei a qualsiasi contesto culturale e derivanti da ospedali psichiatrici. Folli che esplorano il subconscio al di fuori delle norme estetiche convenzionali e senza preoccuparsi di essere capiti o accettati.
Certamente ad una visione superficiale questo film può esser scambiato per un mero tentativo di rendersi disgustoso e provocatorio agli occhi dello spettatore, ma non è così. La grande distribuzione ha tentato di venderlo con un titolo differente, "The Pig Fucking Movie", spacciandolo per una sorta di porno zoofilo.

Innanzitutto partiamo dal titolo, "La vase" è il fango, ovvero la mescolanza tra terra e acqua. Nelle allegorie alchimiste il vaso è un elemento primordiale. È nel vaso che l'alchimista mescola gli elementi che si trasformeranno in qualcos'altro.
La parola "noces" ("matrimonio") deriva direttamente da "Le Nozze Contadine", un dipinto del pittore fiammingo Bruegel. L'uomo che rappresentava Bruegel nei suoi quadri era una creatura grottesca che simboleggiava ironicamente le debolezze umane, immerso in un universo decadente composto da paure e deformazioni.
L'alchimia è certamente una delle tematiche principali del film, il regista stesso ha affermato come i libri di Jung sull'alchimia siano stati un importante elemento nel processo di scrittura. Difatti l'uomo, ritrovatosi solo, tenta degli esperimenti alchemici con l'obiettivo di trascendere il proprio corpo superandone i limiti e le leggi naturali. La coprofagia mostrata ha una connotazione psicanalitica e simbolica, gli escrementi possono essere considerati la materia che muta, una disperata ricerca di purificazione degli aspetti carnali del nostro corpo, ricavare qualcosa di spirituale nella materia.

A Bosch, a Bruegel e all'alchimia, aggiungiamoci infine anche il teatro della crudeltà di A.Artaud ed il cerchio si chiude.

Vase De Noces è, al di là di tutto, un' esperienza estrema dove si tenta di evocare un male immateriale, un principio sovrannaturale che deformi la materia, un dinamismo ostico e contro natura.
La struttura narrativa è inesistente ed incoerente, complessa dunque da descrivere. Vi è solamente un personaggio umano in tutto il film (il co-sceneggiatore Dominique Garny), egli s'aggira per una fattoria abbandonata tra suini e pollame, demolendo gradualmente i limiti che dividono l'uomo dall'animale. Tenta di attaccare teste di bambola sul capo di piccioni, mangia feci che raccoglie in barattoli e si accoppia con una scrofa. Quest'ultima a sua volta procrea dei maialini mutanti che il protagonista prontamente impicca, in preda al dolore fugge allora impazzita, ma viene ritrovata morta in una pozza di fango. L'allevatore la recupera e tenta di seppellirsi assieme a lei , ma dopo qualche tentativo esce dalla fossa e rimasto solo decide di impiccarsi.

Girato in B/N, sonoro ma non parlato, Vase De Noces è un incubo visivo dalla poetica surrealista, è l'apoteosi del caos primordiale dove istinti animaleschi e regressioni psicotiche si fondono in orizzonti inesplorati.
Straordinarie le musiche di Alain Pierre ad accompagnare le inquadrature di paesaggi minimali da immaginario alchemico.
Una visione certamente ostica, colma di scene al limite del sopportabile, specie quelle in cui il protagonista attua estremi tentativi per trascendere la propria corporeità e decomporre il proprio ego.
E se Pasolini utilizzava i maiali in modo simbolico e politico, qui si va oltre, collegandosi all'alchimia in un contesto di cinema sperimentale.

Il regista belga trascina lo spettatore in un universo regressivo, dove il contatto con la realtà è annientato a vantaggio dell'esplorazione degli abissi primordiali.
Vase De Noces è un capolavoro simbolico e dissennato che mi sento calorosamente di (s)consigliare.

"Ho vissuto i giorni delle riprese come in uno stato di "trance" Eravamo isolati e noi tre vivevamo vicino alla location del film le nostre vite erano assorbite dall'atmosfera del film.
Ci siamo occupati di tante cose come nutrire gli animali o seguire altri aspetti logistici. Non c'era una separazione tra i nostri ruoli come se uno dovesse occuparsi del suono e un altro delle luci. Collaboravamo tutti facendo quello che era necessario fare.
Abbiamo girato per un mese e I'abbiamo trascorso completamente immersi nella storia e in questa specie di pazzia che stavamo vivendo. Forse la parola "trance" è un po' esagerata, ma non avevamo certo un piano di lavorazione che ci diceva quando iniziare e quando finire. È stata un'esperienza di vita ma anche un'esperienza personale. Non avevamo disciplina."

"Io non sono un violento ma certamente I'arte deve essere violenta. Dato che sono un ammiratore di Ingmar Bergman, ho recentemente visto uno dei suoi classici Sussurri e Grida.
C'è una sequenza molto disturbante, dove una delle attrici si mutila il sesso con dei cocci di vetro per poi mostrarlo al marito negandosi a lui. È indubbiamente violento, ma appartiene all'arte come i quadri di Goya o certe poesie di Baudelaire che parlano di banchetti a base di feti cucinati."
L'arte non ha limiti riguardo alla morte. Anche quando nel cinema un animale già morto viene usato per evidenziare la crudeltà."

pinhead88  @  18/02/2012 14:15:54
   7 / 10
Molto ignorante nella sua dimensione campagnolo-tenebrosa.
Non ricordo granchè perchè lo vidi tempo fa ma alcune scene sono davvero raccapriccianti. Solo per weird-lovers.

lupin 3  @  03/07/2011 17:30:38
   5½ / 10
Si lascia guardare anche se può risultare noioso a causa di certe scene lente e ripetute.
Nel complesso quasi sufficiente.

Invia una mail all'autore del commento ziokartella  @  06/10/2010 16:11:46
   1 / 10
DEliriopuro!!!

Invia una mail all'autore del commento INAMOTO89  @  04/10/2010 02:21:33
   8 / 10
Questo è il belgio che amo !! Da una delle regioni europee + prolifiche x quanto riguarda l'underground piu' estremo ed interessante ( man bites dog, luker the necrophagus per citarne alcuni ) ecco sfornato un gioiellino che meriterebbe maggior considerazione.
A differenza di quello che si dice in rete riguardo questa pellicola ( pessima qualita' video ) il film è girato in 1 bellissimo b/n che gli dona quel fascino retro' e d'essai ed è accompagnato da suoni ambientali a dir poco stranianti e psichedelici che rendono il tutto davvero di violentissimo impatto emotivo.
Scordatevi i fruscii ventosi di begotten, quando dico suoni ambientali stranianti mi riferisco a orgasmi,grugniti disperati di maiali,flatulenze e via dicendo in un crescendo di disperazione e pazzia raramente raggiunti in altre pellicole. Difficile parlare di capolavoro ma altrettanto impossibile dare un insufficenza a questa stranissima e bizzarra opera di Zeno , in bilico tra nonsense e macabro pseudo simbolismo.
Qui mancano gli affascinanti deliri onirici di eraserhead, ma forse è proprio la straniante ''normalita'' e il realismo estremo col quale ci viene mostrato tutto a rendere disturbante e conturbante questo affresco di pazzia umana.

Veramente insostenibili alcune sequenze, su tutte quella in cui

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER ma l'apoteosi del disgusto verra' raggiunto negli ultimi deliranti 20 minuti i quali ,credetemi, fanno letteralmente impallidire x realismo le analoghe scene di salo' e pink flamingos....vedere x credere !!

decisamente un film per pochissimi, ma x il weird seeker è tappa obbligata

Kankrþna  @  10/11/2009 18:24:52
   10 / 10
Immagino che la maggiorparte della gente con un minimo di senso critico abbia sentito parlare di David Lynch, regista enigmatico e surreale. Immagino che molti avranno sentito parlare anche di Eraserhead, un film ritenuto 100% originale e non ispirato. Bene. Io invece credo che non lo sia proprio al 100%. Diciamo che in "Vase de noces" ci sono molte scene...simili, per non dire altro. Vase de noces è infatti un film Arty-house belga, che esiste solo grazie a vecchie VHS rovinate, ristampate poi in DVD e vendute tramite siti simili a Ebay.

La trama non è delle più presenti: abbiamo quest'uomo di campagna, solo, senza amante, senza figli e soprattutto senza nessun tipo di responsabilità. Lo vedremo dare sfogo a istinti repressi e hobby perversi, come per esempio attaccare teste di bambole al posto di quella "originale" su piccioni. Naturalmente l'unico essere vivente con cui ha a che fare è la sua scrofa, di cui si innamorerà durante una lunga sequenza in un B\N più sporco.

Questo tipo di attrazione sessuale, zoofilia, potrebbe allontanare la maggiorparte degli spettatori, anche se secondo me sarebbe un peccato perderne la visione. Qui il problema è che il simbolo Arty della pellicola è nascosto molto, ma molto in profondo. Se uno, invece di tenere d'occhio a il benchè minimo dettaglio, continua a sbraitare per tutto il tempo...non mi immagino quanto sarebbe incazzato dopo. Thierry Zèno è un regista arcano, e mi pare che sia stato anche inserito nella "lista nera" per aver diretto questo film.

Questa è una tragedia totale mischiata con amore per specie diverse dalla propria, e qui non parlo di razzismo. Mentre ero crogiolato sul divano a vedere questa pellicola, non riuscivo a perdere il segno neanche volendo. Infatti, Thierry ha la capacità di tener incollati allo schermo gli spettatori con cose a tratti estremamente semplici. Mentre prima stavi attento alla storia d'amore macabra, dopo eri lì che ascoltavi i rumori di sottofondo e fissavi l'ambiente intorno ai protagonisti.

Vase de noces non ha trama. Non ha senso. Ed ecco arrivato qui il mio paragone per Eraserhead. Io potevo starmene anche alla larga, avrei fatto meglio, ma finora questo The Pig Fucking Movie, titolo internazionale, è l'unico film che è riuscito nel suo intento: soddisfare la mia inguaribile furia cinica.

Thierry Zeno ha talento. E Vase de noces è un capolavoro.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento goat  @  30/07/2009 11:22:16
   3 / 10
sarà che l'ho visto in una qualità non infima -deppiù- ma ad un certo punto tutto, anche una ginocchiata nelle gonadi, mi sarebbe andata bene per risvegliarmi dal torpore.
boh, sarà che 'sti film di exploitation aggratis li ho visti quasi tutti, e ormai non mi scandalizza più nulla, ma ragazzi che noia. questo zappa la terra, poi dà una bottarella al suo maiale, poi dà il mangime alle galline, poi si mangia un po' di cacca, poi se lo fa sokare sempre dal purcello di prima. salvo giustogiusto qualche influenza surrealista nello stile, che fa capire che zeno non voleva fare solo un film pieno di schifezze, ma anche qualcosa di molto curato nella sua forma arty.
ah, e salvo pure la traduzione inglese del titolo, assolutamente superba: THE PIG FUC.KING MOVIE.

DarkRareMirko  @  05/11/2008 22:57:48
   6 / 10
Altro film, in realtà non poi così famosissimo, avente la nomea di film maledetto.

Ed il motivo è presto detto: è un film (weirdissimo) che tratta il tema della zoofilia (per fortuna) non rappresentata in modo estremamente esplicito.

In particolare il fattaccio si compie tra quest'uomo (l'unico protagonista del film tra l'altro) ed un maiale, presente nella fattoria dove è ambientato il film.

Il prima ed il dopo-fattaccio non è che sia anch'esso esaltante; difatti nella primissima parte si possono vedere le tipiche attività svolte dal protagonista, come similtorturare poveri piccioni inserendo loro intesta delle specie di cappucci; il dopo fattaccio narra delle vicende relative ai maialini nati dalll'accoppiamento.

Ovviamente non sto qui a raccontare tutto, ma diciamo che la vicenda termina (vedi spoiler)

Come vedete la trama non è proprio per educande e nè mainstream; tra l'altro, dimenticavo, sono presenti anche scene di coprofagia (spero non vere).

Eppure, in mezzo a questa incredulità ed ad un palese ed esuberante livello di exploitation, il film risulta comunque essere realizzato abbastanza bene, sopratuttto dal punto di vista registico; lode all'attore protagonista poi; non è infatti proprio da tutti fare tutto ciò che da lui viene realizzato nel film.
E' un film volutamente realizzato al solo fine di shockcare l'incauto spettatore, offrendogli però ad ogni modo un decente livello cinematografico, almeno secondo me.

Quindi, attenti alla visione; qua siamo proprio in ambito controversial-shocking.

Zeno dopo questo film realizzerà uno schockumentary (mi pari si intitoli Des morts) più altri pochi misconosciuti cortometraggi.

Riguardo a questo Vase de Noces (la cui traduzione è Fango delle nozze), altrimenti chiamato The pig fucking movie, io una sua visione la consiglio pure, ma, vi assicuro, andateci piano.

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