vanita' e affanni (1997)

Che LARMAR OCH GÖR SIG TILL (Vanità e Affanni) sia un film di Ingmar Bergman lo si nota dalla controversa psicologia, per non dire dalla mente distorta, del protagonista. Tuttavia giunti a questo punto del regista rimane solo una mano stanca per quanto concerne la stesura della sceneggiatura, lontana dall'esplosività dei suoi anche solo più comuni lavori, ma anche dal punto di vista tecnico. Ciò che non ferma il regista è la passione per il cinema, elemento riscontrabile anche nella trama, seppur di cinema nei suoi film ce ne sia sempre meno.

Produzione televisiva a dir poco perfetta ed unica, di altissimo livello, purtroppo molto sottovalutata.

Quasi 2 ore di altissima narrativa, di film nel film, di teatro nel film. Notevoli gli interpreti, tanti i temi cari al regista, e c'è pure lo Stormare di Dancer in the dark!

Ricollegandosi a Fanny e Alexander, qui il regista omaggia più il teatro che il cinema...

Prodotto televisivo (in collaborazione con la Rai) di un anziano Bergman che rende omaggio al teatro.
La cosa migliore del film sono le angosce del protagonista che si materializzano in strane apparizioni e discorsi sulla morte di Franz Schubert.
Affascinato da questa storia decide di dedicargli la prima opera sonora del cinema...l'esperimento sara' un fiasco ed è qui che subentra il "vecchio" teatro a salvare la baracca.
Alcune cose buone e altre meno in questo film-tv del grande regista Svedese che appare anche in una scena all'ospedale come...malato di mente!