van diemen's land regia di Jonathan auf der Heide Australia 2009
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van diemen's land (2009)

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locandina del film VAN DIEMEN'S LAND

Titolo Originale: VAN DIEMEN'S LAND

RegiaJonathan auf der Heide

InterpretiOscar Redding, Arthur Angel, Paul Ashcroft, Mark Leonard Winter

Durata: h 1.44
NazionalitàAustralia 2009
Generethriller
Al cinema nell'Agosto 2009

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Trama del film Van diemen's land

Otto prigionieri vengono spediti dall'Impero Britannico a Van Diemen's Land, ossia l'attuale Tasmania. Riescono a sfuggire al controllo delle guardie ma ad attenderli c'è una natura sconosciuta, inesplorata e niente affatto ospitale.

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Voto Visitatori:   6,50 / 10 (5 voti)6,50Grafico
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Voti e commenti su Van diemen's land, 5 opinioni inserite

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Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  25/09/2012 15:57:49
   7½ / 10
Van Diemen's land è una fuga verso la libertà che si trasforma in un inferno peggiore della colonia penale in cui erano imprigionati il gruppo di detenuti fuggitivo. All'interno di una natura selvaggia che non offre sostentamento di cibo sufficiente per nutrirsi, l'iniziale cameratismo degli evasi si trasforma gradualmente in una lotta estrema per la sopravvivenza fino al cannibalismo.
Un survival movie letteralmente brutto, sporco e cattivo che gioca molto sui momenti di tensione crescente su chi sarà la prossima vittima sacrificale, silenzi pesanti perchè "la fame è uno strano silenzio" che stimola istinti primordiali. Molto suggestiva la fotografia che mostra una natura lussureggiante ma quasi senza colori, virata ad un grigio che ne toglie ogni bellezza. Il film forse è eccessivamente lento, i personaggi forniscono poche informazioni sul loro passato se si escludono le origini, ma non è necessariamente un difetto e comunque è da sconsigliare un approccio "leggero" a questa pellicola.

Tuonato  @  16/05/2012 15:26:02
   6 / 10
Tasmania, fine '800, colonia penale dell'Impero britannico.
Otto detenuti si mettono in fuga in un territorio a loro, e ai più, sconosciuto.

"Un uomo senza le mani insanguinate non è un uomo".

E iniziano a sporcarsi le mani, il territorio non offre nulla da cacciare così, terminate le provviste al seguito, placano la propria fame imparando a nutrirsi di carne umana.
Un gioco al massacro, o di sopravvivenza, il compagno che prima forniva conforto e distrazione a poco a poco viene visto solo come preda a cui fare agguati.
La narrazione è lenta, i dialoghi ridotti all'osso, i paesaggi sono sempre gli stessi. Fotografia e colonna sonora affascinano.
Il film è tutto sommato da vedere. Ma solo una volta.

Invia una mail all'autore del commento ziokartella  @  09/11/2011 11:29:41
   6½ / 10
Quando la realtà (magari un pochino romanzata...) supera la fantasia.

Altro film sulla storia del super-criminale Alexander Pierce, questa volta viene approfondita la vicenda andando oltre l'aspetto survival-antropofago e narrando in modo più esteso le vicende storiche del protagonista.

Che dire, la storia è già bella e drammatica di suo, i paesaggi incredibili fanno la loro parte, e gli attori coinvolti pure, non è un capolavoro ma si fa apprezzare.

Febrisio  @  26/06/2011 01:49:47
   5½ / 10
Un film che non riesce bene a calibrarsi.
Sembra volersi crogiolare nella tristezza, ma riesce a comunicarlo solo in parte con immagini e personaggi. Da un certo punto in poi, l’unica riflessione offerta e tirata per i capelli fino alla conclusione sarà una sola;


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In realtà sarebbe gia parecchio! Invece rimane ben poco. Il film è statico; offre silenzi, ma nessun spunto o qualcos’altro su cui variare. Anche fosse un solo discorso fuori dall'ordinario, un animale, un pesciolino parlante :), qualsiasi cosa pur di distrarre lo spettatore da questa pesante e non indifferente riflessione. È monotono.

La parte più interessante l’ho trovata nella fotografia. Non capisco il motivo per simili film di scegliere spesso questo tipo livido/pallido. Sembra una limitazione mentale più che sensata. Le immagini della foresta danno l'impressione di soffocare l’uomo da ogni sua parte, pure oscurando il cielo. Quasi come se la foresta stesse imponendo la sua legge, quella del più forte, o furbo. Fotografia che non mancherà di offrire anche belle panoramiche rigorasamente senza cielo, come fossero privi di speranza, a parte nel finale che l’inquadratura si rilasserà completamente volgendo il suo sguardo ad un cielo... grigiastro :-(

marfsime  @  29/03/2010 17:16:00
   7 / 10
Un buon film che però presenta una trama abbastanza sfruttata da altre pellicole similari. La storia è quella di un gruppo di 8 prigionieri che fuggono da un campo di lavoro..fin quì tutto bene ma in realtà successivamente si scoprirà che la loro non sarà una mossa azzeccata. Essi infatti partono quasi senza cibo e sbagliano le loro valutazioni..credono di poter raggiungere in pochi giorni qualche centro abitato e pensano di sopperire alla quasi mancanza di cibo cacciando degli animali..la realtà però sarà ben diversa..di villaggi dopo giorni e giorni di cammino non se ne vedono e per di più le foreste che attraversano oltre ad essere terribilmente impervie sono anche completamente disabitate..non si trova nessun animale ne niente di commestibile da mangiare..da quì la situazione precipiterà sempre di più

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Se la trama non è poi così innovativa un plauso va fatta alla regia e alla recitazione..i paesaggi e la fotografia cupa della pellicola sono veramente meritvoli..al pari della recitazione dei protagonisti che esprimono perfettamente il senso d'angoscia ed impotenza che stanno vivendo. Il ritmo è si molto lento..ma tuttavia la durata non eccessiva della pellicola e l'abile mano del regista unita alla bravura degli attori non creano particolari momenti di "stanca"..anche considerando che ci sono diversi momenti di "silenzi" che lasciano parlare le immagini..un buon prodotto..promosso.

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