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Ultimo capitolo della pseudo trilogia di Vampires,che si rivela assai inutile ed ancora peggiore del secondo (che già era brutto). Si vanno a perdere quelli che erano probabilmente i due aspetti che rendevano il secondo film gradevole, nonostante la mediocrità,e cioè l'ambientazione desertica e lo splatter. Eh si perché non ci troviamo più in affascinanti deserti americani ma in una normalissima città tailandese, e di questo l'atmosfera ne risente molto.....ridotto ad i minimi termini lo splatter. Deludente anche la scelta del regista di concentrarsi maggiormente sul lato action trascurando quello horror,ci ritroviamo così di fronte ad un prodotto dove i vampiri si dilettano a prendere i loro nemici a calci nei denti,limitandosi giusto a qualche stanco morsetto ogni tanto,sembra quasi di guardare uno di quegli squallidissimi action movie di serie z, che passano ogni tanto in tv, in tarda serata. Gli unici aspetti positivi possiamo ritrovarli in una durata piuttosto contenuta che non permette d'annoiarsi e in una fotografia decente....... non se ne sentiva bisogno,consiglio di lasciar perdere questi due sequel e rispolverare il primo film,un piccolo cult degli anni 90.
Il terzo episodio della trilogia vampiresca incominciata da Carpenter ne risolleva un pò la qualità generale, spostando l'azione dalla Spagna in Cina.
Discreta la regia, buona la fotografia, buone le scene di azione (la maggiorparte delle quali si svolge su motociclette), discreti SFX ma certe sequenze, abbastanza lunghe poi purtroppo, paiono girare un pò troppo a vuoto.
Sceneggiatura comunque quasi minimale visto che tratta sempre del solito cacciatore che deve ammazzare il capoccia vampiresco di turno, che stavolta ha pure rapito la tipa del protagonista.
Sufficienza piena ad ogni modo e buon distacco qualitativo dal mediocre secondo capitolo di Lee Wallace; film che vale per lo meno una visione.