unsane (2018)

Soderbergh fa ancora una volta centro, sia dal punto di vista del cinema indipendente, che dal punto di vista della sperimentazione con mezzi alternativi (il film è girato interamente con un cellulare, anche se, di primo acchito, la cosa non si nota moltissimo).

Ottimo cast (c'è pure un Damon non accreditato, e funzionale ed accattivante è pure la ormai lanciatissima Claire Foy), atmosfera misteriosa ed orrorifica (fino alla fine non si capisce se tutto sia oggettivo o partorito, invece, solo dalla mente), buone musiche.

Una sorta di psycho thriller sperimentale, riuscito ed apprezzabile.

Stupito dalla media in negativo, io invece premio questo thriller incredibilmente girato con l'Iphone dal talentuoso Steven Soderbergh che affronta ancora una volta il mondo "farmacologico" e secondo me è uno dei più belli di questo regista molto particolare. Claire Foy attrice fantastica, e bravi anche gli altri del cast Amy Irving, Joshua Leonard e Juno Temple.
Pieno di tensione, non mi ha fatto mai staccare gli occhi dallo schermo neanche un secondo e quindi vai di 8 pieno.

L'idea è interessante e affascinante e la scelta di girare con un iphone dona anche una certa claustrofobia visiva. Peccato per una concatenazione della sceneggiatura che è veramente troppo forzata e finisce per far perdere di credibilità un po' a tutto il film.

non male dai, l'attrice principale è stata proprio brava bisogna dirlo. Alcune parti forse sono state un pochino allungate, secondo me potevano essere sviluppate meglio. Altre parti invece che avrebbero meritato un maggiore approfondimento sono state "velocizzate". Se non avete niente da fare vedetelo, non fa totalmente addormentare.

Buona la regia ma il film rimane così così.

Oggi ho visionato sta pellicola recente, thriller psicologico, che parla di un argomento importante d'oggi, qual'è lo stalking. Un film particolare, interessante nel suo complesso ed lascia l'amaro sul suo epilogo.
Scenografia ed tale realizzazione molto realistica, un ottimo documentary visto la giusta curata fotografia, reale" che contrasta le poche location.

Realtà od immaginazione... una follia degna di nota.
Finale "amaro", una giustizia trovata in parte.

Claire Fot: ha carisma ed fascino: piace ed interpreta !
Josha Leonard: una grande prova interpretativa, uno stalking "particolare"

Il regista, conosciuto ed famoso nel cinema che conta americano, si confeziona il suo film "documentary", tutto molto curato ed interessante sul problema stalking.
Ottimo lavoro a tratti molto interessante, ha esaltato i deliri e tutto il resto, curando in ottimo modo sopratutto la "fotografia", resa reale da tutto ciò.

Non il solito documentary ... cosa è capace la follia umana? Consigliato.

Il fatto che Soderbergh abbia girato il film con un IPhone non mi stupisce, ne tantomeno mi interessa, dal momento che personalmente sono un amante della pellicola e che i telefonini li detesto a morte.
Poi non è questa cosa sorprendente, se pensiamo che ormai con il digitale si può fare qualunque cosa in termini di effetti di luce e quant'altro...e le cose, diciamo, artefatte non mi hanno mai entusiasmato più di tanto; almeno per quanto riguarda il cinema; per le serie TV è già un altro discorso.
Quindi questa cosa dell'IPhone a me è saputa solo una triste mossa commerciale per attirare il pubblico, altrimenti non avrebbe assolutamente NULLA di diverso da qualunque film girato in digitale; poteva colpire ieri, oggi gli Smartphone arrivano a certi livelli che sono pure più comodi da gestire rispetto ad una camera; quindi(perdonate la volgarità) che sia girato con il telefonino pure sti cazzì.....
Per quanto riguarda la trama direi che siamo sul solito minestrone della vittima giudicata colpevole, con la differenza che in questo caso si tratta di un ricovero in una clinica psichiatrica alla "Qualcuno volò sul nido del cuculo" mischiata all'incubo dello "Stalking" ossessivo...
Il risultato è un film che per fortuna non scade mai nell'horror becero, cercando di presentarsi più come un dramma psicologico(riuscendoci anche in alcune occasioni), ma senza particolari impennate ne colpi di scena così rilevanti da ritenerlo un film di genere fuori dalle righe; tutt'altro direi....
Passabile, niente più.....

Ottimo film di Soderbergh, pare girato interamente con un Iphone e infatti il punto forte del film non è la qualità delle immagini.
Un thriller psicologico ambientato in un manicomio che punta a minare la nostra salute mentale.
Certo la trama puó sapere di già visto ma la sceneggiatura è abile nel farci cadere in sapienti tranelli.

Ottimo prodotto, dimostrazione del fatto che quando ci sono le idee non serve chissà quale cinepresa o fotografia per un film riuscito.
Peró non è un horror, attenzione.

Film girato in un manicomio, forse sa di già visto. Situazioni assurde. Boh

Un buon thriller psicologico questo "Unsane" ultima fatica di Steven Soderbergh che oltre a dirigere una pellicola di critica nei confronti del sistema sanitario pone al centro di tutto il cellulare e i social in generale....
E non solo perché l'intera pellicola è stata girata tramite un Iphone,ma proprio per l'importanza che i mezzi di comunicazione tecnologica giocano all'interno della vicenda che viene narrata.
Se non mancano spunti dove riflettere,dove a mio avviso la pellicola funziona meno è nello sviluppo della storia,se la prima parte del film si rivela claustrofobica e tesa (la protagonista è veramente in pericolo o è pazza?) la seconda diviene più classica e prevedibile,sfociando un pò anche nell'assurdo....
Bhè che dire alla fine,un film che non sarà un capolavoro ma che risulta interessante e che riesce a farsi ricordare,un buon ritorno di Soderbergh che spero continui a fare cinema (aveva annunciato il suo ritiro),visto che il talento non gli manca.

Ottimo thriller mantiene l'interesse fino alla fine, un miscuglio di tanti film ma alla fine lo consiglio caldamente.

Unsane è un buon film che inizia con piccole dose di paranoia fino a diventare un incubo dalle tonalità kafkiane. L'utilizzo di un mezzo apparentemente alla portata di molti come un IPhone, mostra come Soderbergh sia molto attento alle varie connessioni tra tecnologia applicata al cinema. E' un film che proprio per questo è abbastanza straniante, capace di di attuare delle svolte anche quando sembra che i giochi siano scoperti. Infatti è proprio la capacità di rilanciare l'aspetto migliore di questo film. Inoltre c'è un discorso nemmeno tanto sottinteso sull'uso di queste tecnologie e dei social network. Proprio il cameo con Damon riesce dare un dimensione in cui anche il cambiare vita radicalmente tagliando i ponti con il passato, ti mette nella situazione che tali tagli non siano mai definitivi. I social network permettono la raggiungibilità ovunque. Non c'è lo stakeraggio fisico e reale? C'è sempre quello virtuale.

Buon film, ti mantiene incollato. Non male veramente

Un bel film, soprattutto sapendo che è stato girato solo con l'Iphone. La trama l'ho trovata interessante, gli attori sono stati bravi (specialmente la protagonista). C'è anche una denuncia al business della sanità che per guadagnare fanno rinchiudere nelle strutture psichiatriche, e danno psicofarmaci, anche a gente sana, o che ha malesseri di poco conto come ce li possiamo avere tutti, es. un po' di ansia. Vedendo il trailer il finale un po' me lo aspettavo, se invece lo si guarda senza aver visto il trailer e senza sapere un po' di trama penso che il finale faccia più effetto!!!

SPOILER

Il film girato con l'iPhone 7. Sul serio. Ma non è un problema, chiaramente dal lato tecnico non ci si può aspettare molto, c'è un suggestivo effetto fish-eye talvolta. Il film funziona nonostante certi problemi di trama piuttosto seri - gli sceneggiatori si sforzano di dare una spiegazione a tutte le bizzarrie che accadono, ma non sempre risultano convincenti (di questi tempi, con scritture da mani nei capelli, lo sforzo è comunque apprezzabile). Ad ogni modo, la storia è avvincente e vive di interpretazioni veramente ottime: su tutte Claire Foy, attrice inglese bravissima/bellissima che interpreta un personaggio complesso e ricco di contrasti. C'è anche una particina persino per Matt Damon che illumina la scena. Consiglio questo film, girato con due soldi e un iPhone, in cui Soderbergh dimostra ancora una volta che non servono grandi budget e effetti mirabolanti per intrattenere e fare persino un po' riflettere su quello che specialmente (ma non solo) in America è diventato il business della salute sulla pelle dei cittadini.