La vera storia di due giovani fratelli ebrei nella Francia occupata dai tedeschi che, con una dose sorprendente di astuzia, coraggio e ingegno riescono a sopravvivere alle barbarie naziste ed a ricongiungersi alla famiglia.
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Non la prima volta del regista a tema 2a guerra mondiale e annessi. La storia qui non riguarda la guerra, ma il viaggio di vita di due fratelli sullo sfondo di una realtà che da piacevole di trasforma difficile. Ben addestrati al sacrificio dal padre, affrontano con intuito e pizzico di fortuna, che comunque hanno perché osservatori, i fratelli proseguono il cammino vedendo e vivendo situazioni difficili da comprendere per un adulto e figuriamoci dei ragazzi.
Il film mostra come tutti i tedeschi non siano nazisti, come poi un ragazzino diventi superiore agli adulti che siano tedeschi francesi o altro. La scena sul tavolo e la rivelazione. Poi durante la guerra ci sta pure l'amore.
Non è un film sporco, ci sono momenti di orrore perché è guerra, ma sostanzialmente si punta più a mostrare la tenacia della famiglia e dei fratelli.
Probabilmente non si può raccontare tutto, ma è possibile immaginare come gli spostamenti tra città e città, mezzi di fortuna, persone incontrare buone e cattive,... Sua o sicuramente molte più di quelle Mostrate. Viene comunque dato modo allo spettatore di vedere questo, anche se non sempre, va intuito.
È un bel film. Hitler credo venga nominato al massimo un paio di volte, si vedono qualche simbolo nazista e bandiera e i militari tedeschi. Non è la storia di campi concentramento (che vengono continuamente menzionati e verso i quali mandano ebrei), tanto meno racconta ascesa al potere di Hitler... Semplicemente la storia dei due fratelli. Storia vera.
Non va visto come film ad esempio "la caduta". Ci sono ovviamente i graduati nazisti severi e duri contro bambini donne uomini indifferentemente, se ebrei.
La fuga tranello, l'ombra. Sale sul tavolo salva il tedesco e si eleva più alto di tutti, anche con chi ora faceva vendetta... Perché cercava di ritrovare l'amore. La biglia ha un simbolismo e si capisce alla fine. Puoi avere un sacchetto pieno di biglie, ma non servono tutte, non tutte hanno un significato.
Emozionante storia vera dei fratelli Joffo durante l'occupazione della Francia e la persecuzione degli ebrei. Emozionante e all'altezza del libro che è altrettanto bello.
Sono davvero tante le storie di umanita' e coraggio uscite da queste terribile persecuzione nazista. Queste è una di quelle. Non tutte le storie a mio avviso pero' hanno lo stesso potere emozionale e credo sia il caso di questa avventura di due fratelli adolescenti in fuga dalla Francia. L'orrore nazista resta sempre dietro l'angolo inserendo il film nel filone "olocausto per famiglie", abbiamo continui spostamenti tra una localita' all'altra con ripetitivita' e senza molte sorprese. Non mi ha esaltato.
La persecuzione nazista verso gli ebrei nella Francia occupata, vista attraverso gli occhi di un bambino e della sua famiglia costretta più volte alla fuga. Un film di grande impatto emozionale, ben diretto, capace di garantire una visione fluida, nonostante le quasi 2 ore di durata, coinvolgente per come strutturato e denso di emozioni tangibili per come interpretato da un cast bravo e credibile.
Pur se un prodotto francese, che di rado apprezzo, questa è una splendida pellicola, diretta e interpretata in maniera eccellente. Toccante e commovente e tanti gli spunti di riflessione proposti.
Film francese ormai è sinonimo di garanzia. Non bisogna aspettare la pellicola giusta, come per i film italiani, bisogna solo scegliere, perchè bisogna ammetterlo, i cugini d'oltralpe ci sanno fare. E lo dico da estremo sostenitore del cinema italiano. "Un sacchetto di biglie" è la storia di una famiglia, costretta a separarsi più volte per sfuggire alla guerra che stava incombendo in Europa, è la storia di un viaggio verso la libertà. Pellicola che, a tratti, lavora esponenzialmente a livello psicologico sui personaggi, ben diretta e interpretata.
Quando si trattano temi forti come l'olocausto non può che uscire un film forte, spietato, duro e se poi il tutto è visto dagli occhi di un bambino allora lo è ancora di più