un'impresa da dio (2007)

Non essendo riusciti a convincere Carrey a girare questo seguito di “una settimana da Dio”, i produttori si sono accontentati di Carell, ovviamente non riesce neanche ad allacciargli le scarpe nonostante cerchi di fare del suo meglio.

L’inizio del film è terribilmente noioso, per fortuna c’è un netto miglioramento nella seconda parte, ma il livello complessivo del primo capitolo è molto più elevato.

Anche in questo caso gli sceneggiatori decidono d’inserire messaggi che fanno riflettere molto (il rispetto della natura e l’erroneità della ricerca del profitto calpestando i diritti altrui) ed è il motivo per cui non gli metto un voto totalmente negativo, come avrebbe meritato.

Oltre a Carell, che cerca di fare del suo meglio ma non buca mai completamente lo schermo, l’unico attore che è stato confermato è Freeman, non se la cava male ma da lui mi aspettavo ben altro. Niente d’interessante l’interpretazione della Graham (la moglie) e nessuno mi è sembrato in grado d’emergere rispetto agli altri.

Ci si annoia all’inizio, si ride un po’, ma soprattutto fa pensare molto. Da vedere, anche solo una volta.