un dollaro d'onore regia di Howard Hawks USA 1959
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un dollaro d'onore (1959)

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locandina del film UN DOLLARO D'ONORE

Titolo Originale: RIO BRAVO

RegiaHoward Hawks

InterpretiJohn Wayne, Dean Martin, Ricky Nelson, Angie Dickinson, Walter Brennan, Ward Bond, John Russell, Pedro Gonzalez Gonzalez, Estelita Rodriguez, Claude Akins, Malcolm Atterbury, Harry Carey, Jr., Walter Barnes, George Bell, Noble Chissell, Cecil Combs, Myron Healey, Cactus Mack, Mathew McCue, Frank Mills, Kansas Moehring, Jack Perry, Danny Sands, Sailor Vincent, Bob Whitney, Nesdon Booth, Robert Donner, Ted White, George Bruggeman, Buck Bucko, Yakima Canutt, Chuck Roberson, Albert Cavens

Durata: h 2.21
NazionalitàUSA 1959
Generewestern
Al cinema nell'Agosto 1959

•  Altri film di Howard Hawks

Trama del film Un dollaro d'onore

Un gruppo di pistoleri cerca di liberare un carcerato, lo sceriffo John T. Chance può contare solo su tre persone al suo fianco. Tra il disinteresse dei cittadini, una bella avventuriera innamoratasi dello sceriffo cerca di aiutarlo.

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Voto Visitatori:   8,76 / 10 (40 voti)8,76Grafico
Miglior attrice debuttante (Angie Dickinson)
VINCITORE DI 1 PREMIO GOLDEN GLOBE:
Miglior attrice debuttante (Angie Dickinson)
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Voti e commenti su Un dollaro d'onore, 40 opinioni inserite

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BigHatLogan91  @  10/12/2022 23:24:58
   8 / 10
Un'ottima regia per un western di stampo classico. Hawks conferma ancora una volta il suo talento.

Godbluff2  @  09/05/2022 18:54:14
   7 / 10
C'è poco da fare, il western pre-Leone/Peckinpah non è un genere da me troppo amato e in particolare il western hawksiano proprio non mi va giù. "Rio Bravo" è l'esempio perfetto di tutto ciò che per me non funziona in questi film.
Le cose buone, intanto.
Formalmente ed esteticamente è molto ben fatto, c'è davvero poco da dirgli, Hawks è un maestro e la sua autorialità invisibile è ben presente anche in questo film di "tarda carriera" dove anzi risulta in più punti parecchio ispirato. La sua regia è semplice e discreta eppure non sfugge la grande cura nella costruzione delle inquadrature e l'uso dello spazio, ci sono inquadrature in alcune sequenze veramente splendide, per armonia ma anche, in qualche guizzo, per l'uso della profondità.
Ambientandolo tutto in una singola cittadina del Texas, una sorta di avamposto, Hawks rinuncia ai campi lunghi e lunghissimi marchio di fabbrica di quasi tutto il genere western e lo gira principalmente tra piani americani, primi piani e regia invisibile, insomma il solito Hawks.
Dean Martin. Probabilmente la cosa migliore del film è la sua interpretazione. Bravissimo, con in mano di gran lunga il miglior personaggio.
Angie Dickinson, che viene subito dopo Martin per prova recitativa e anche lei in un personaggio molto azzeccato. Altrettanto bravo e caratteristicissimo anche Walter Brennan, magistrale nei panni del vecchio Stumpy.
Poi c'è una roba che è mezzo pregio e mezzo difetto: la fotografia e l'uso dei colori. Ha una bella fotografia, un uso acceso del colore, utilizzo di toni molto saturi in certe occasioni, soprattutto quando vira sul rosso (il rosso degli abiti, il rosso del sangue, vedi scena del bicchiere, che è molto bella) e per il resto c'è parecchio giallo, soprattutto negli esterni ovviamente. Questa fotografia dai colori brillanti e accesi è anche bella a vedersi ed è utilizzata estremamente bene, solo che stilisticamente a mio gusto stona molto con il genere, è troppo accesa, troppo pulita, troppo colorata. Il western mi piace sporco, anche visivamente, mentre "Rio Bravo" è un cristallo di colori, brillante e limpido. No. Bello, ma no. Non è una fotografia da sole torrido e sabbia nel cùlo, non riesce a farmi entrare nella vicenda e soprattutto nelle ambientazioni. Sa di finto (come tutto il film).
Poi iniziano i veri problemi. Innanzitutto io ho una vera e propria idiosincrasia per Gion Uein. Io non posso soffrire Gion Uein. Non importa quanto possa essere valido un film (ciao, Ford) se c'è lui dentro con me partirà zoppo. Ognuno ha le sue allergie, io sono allergico a Gion Uein. Ci può essere una rarissima serie di eccezioni, roba da contarsi sulle dita di una mano monca, ma per il resto detesto Gion Uein.
Ricky Nelson. Non si può guardare, è completamente fuori contesto. Non è "un cantante/attore che fa una parte in un western e si adegua di conseguenza", è letteralmente un cantante rock'n roll uscito da un concerto, salito sulla DeLorean e partito per un viaggio nel west. Vestito da cowboy e tipici capelli "alla Elvis".
Infatti la scena in cui i protagonisti cantano assieme è veramente strana. Non sembra un momento naturale con "personaggi del film che cantano una canzone per distrarsi" (com'è magari la prima canzone quando canta Martin) è evidentemente un musicista, che pare scova l'intruso, che sta cantando una canzone; in qualche modo parte anticipare la tendenza comune da metà anni '60 in poi di inserire nella colonna sonora/montaggio sonoro, delle canzoni "pop/rock" (in questo caso country, ma vabè) solo che qui è tutto in diegesi perché il cantante è già dentro il film. Si tratta di una sequenza anche bellina, ma almeno la seconda canzone era tagliabile perché, anche per il look di Nelson palesissimo, è forzata e appunto fuori contesto.
Sull'americanismo retorico di questo e altri film simili nemmeno mi metto a discutere; in generale nel genere western è una cosa accettabile, il western è l'Epica americana, è il genere americano per eccellenza, quello sulle sue radici, perciò è indiscutibile che viaggi su certi binari. Anzi, qui non si ammazzano eroicamente i feroci e cattivissimi selvaggi autoctoni, almeno, è lontano da essere uno dei film più deleteri in questo senso. Poi, ci sono quelle volte in cui la faciloneria e l'irritante retorica diventano eccessive e quelle in cui l'Epica americana viene invece narrata in modo decisamente più lucido, crudo e cinico, in un genere che si è evoluto spesso. Insomma, dipende dai casi e in fondo "Rio Bravo" sta più o meno in mezzo.
In "Rio Bravo", tuttavia, Hawks dirige il western con la leggerezza di una delle sue commedie e questo proprio non mi è piaciuto.
Per una lunga parte del film, costruisce quella bella tensione da "quiete prima della tempesta", rende molto bene la sensazione degli "assediati" da un nemico che perlopiù resta invisibile, assente o quantomeno non sembra voler mai lanciare il vero assalto. La dinamica narrativa dalla quale Carpenter trarrà il suo "Distretto 13" come è risaputo. E in mezzo a questa tensione le interazioni e alcuni momenti di tensione tra i personaggi sono ottimi, ti lascia in sospeso per l'esplosione; peccato che più vada avanti e si avvicini al presunto climax e più il film perde di tensione e mostra ben poco coraggio. Era il 1959, già per tutti gli anni '50 c'erano stati esempi di western ben più coraggiosi, originali o crudi o tesi o cupi, alcuni persino più attenti alla psicologia dei personaggi, come tipico del cinema americano anche nella Hollywood di quel decennio. Hawks invece la butta sui tarallucci e sul vino. La risoluzione finale di tutta quella bellissima tensione costruita mi è parsa una molla difettosa che finisce per rompersi ignominiosamente al momento dello scatto, il grande scontro finale è una delle cose più deludenti che potessi aspettarmi, anticlimatico, privo di qualsiasi tensione per il destino dei personaggi, pulito, leggero, pareva un pic-nic con un paio di fuochi d'artificio, peccato che Ricky Nelson avesse dimenticato la chitarra giù alla prigione, altrimenti...
Addirittura viene gettata alle ortiche la sensazione di "eroi sotto assedio" visto che con una naturalezza tragicomica viene ribaltata la condizione di assedio e gli "assedianti invisibili" diventano gli assediati, trucidati dai colpi da cecchino dei nostri e bombardati con la dinamite perché Hell Yeah. Ma tutto senza dramma, senza un minimo di pathos.
Fortunatamente Carpenter in "Distretto 13" ha mantenuto la logica linea dritta narrativa, perché questa rassicurante inversione a U hawksiana è pessima. Così come mi disturba parecchio l'hollywoodiana, romantica storia d'amore che giunge anch'essa a lieta risoluzione finale. La vedo fuori contesto, scritta così, in un western ma almeno è risollevata dai dialoghi e dal personaggio di Feathers che è molto gustoso.
Hawks e Gion Uein volevano un film molto americano, molto rassicurante e molto "quadrato" senza troppi fronzoli. Hanno fatto un ottimo lavoro in questo ma il risultato mi è poco gradito e ci sono tante cose che trovo abbastanza inguardabili.
Peccato eh, perché il film ha anche tante cose positive. La scena migliore: la sequenza della ricerca del killer nel pub, di gran lunga; gran regia di Hawks, gran fotografia e gran Dean Martin.
Poi c'è la colonna sonora, memorabile quando diventa diegetica: il mitico "Deguello" il suono che "taglia la gola" nella notte e che comincia a risuonare ossessivamente. Sarà di ispirazione ad Ennio Morricone, su richiesta di Leone, quando comporrà quella parte di musiche per "Per un pugno di dollari" 5 anni dopo, rivoluzionando il cinema di genere western.
La sequenza d'apertura, priva di dialoghi e praticamente silenziosa è una grande intuizione, che ancora Leone porterà all'estremo della bellezza in "C'era una volta il West" quasi 10 anni più tardi. Tante cosucce belle insomma, se solo non mi si fosse smontato così, tra le braccia, povero film...
"Rio Bravo" è insomma un film di indubbia importanza e di bella fattura ma per caratteristiche un degno rappresentante di un genere che, almeno nella sua visione "classica" non è tra i miei amori cinematografici.
Per quanto riguarda Howard Hawks sono uno di quelli che pensa abbia dato il suo meglio soprattutto (non solo, ovviamente, ma soprattutto) nella commedia.

Filman  @  22/01/2022 23:34:42
   9 / 10
Un microcosmo sano alimentato da amicizia e affinità umane, per salvarsi da un mondo di odio reciproco e morte incombente come il Far West, è il fondamento di questo grande classico, di questo modello di film, di questo capolavoro. RIO BRAVO prosegue a tentoni, sicuro di sé ma freddo nello spirito, come la regia di Howard Hawks, tanto semplice quanto impeccabile, fatta solo di piccoli movimenti della camera e piccoli movimenti degli attori, aldilà delle semplici inquadrature. Una regia trasparente come l'aria e calma come il deserto, che osserva tutto con gli occhi pop degli anni 50, dai colori vivaci e uniformi; che gioca con i suoi personaggi, tra chi è impacciato con le donne pur essendo la figura virile di riferimento e chi sembra dover lottare esteriormente con il proprio status di reietto sociale e interiormente con le proprie debolezze. Il western, così come l'action che ne discenderà, faranno di questa idea di attaccamento dei personaggi un punto di riferimento per arrivare dritti al cuore dello spettatore, riscuotendone entusiasmo e senso nostalgico.

daniele64  @  16/02/2018 09:21:49
   8½ / 10
La grande regia di Howard Hawks ed uno splendido cast confezionano questo classicissimo western che ci parla di onestà, senso del dovere, riscatto ed amicizia virile. La storia è semplice ma solida, ben strutturata, anche se magari le scaramucce amorose non sono proprio indispensabili e neppure le cantatine, ma sono un po' il segno dei tempi passati. Come detto, attori ai massimi livelli, con il granitico ma già appesantito John Wayne (più a suo agio col fucile che con le belle donne), il generoso Dean Martin (alla sua migliore prova attoriale), un Walter Brennan splendido brontolone (come al solito) ed una magnifica e provocante Angie "Legs" Dickinson (così spregiudicata da intimidire il Duca). Tra tanta nobiltà cinematografica, non sfigura troppo nemmeno lo sfortunato esordiente Ricky Nelson. Rimane nelle orecchie il superbo "Deguello" riarrangiato da Dimitri Tiomkin.

Vabbè che siamo nel Texas, però non riesco a fare a meno di trovare assai curioso che una famiglia di messicani chiami il loro hotel "Alamo"...

Thorondir  @  01/12/2016 12:10:31
   9 / 10
Concordo con chi lo ritiene un film ispiratore per Leone, soprattutto per i tratti ironici e la gestione dei tempi e degli spazi: infatti Un dollaro d'onore è un film lento perchè "classico", che muove da un singolo evento per trascinarsi fino alla fine (in questo ricorda la struttura di un altro western meraviglioso come "Mezzogiorno di fuoco"). Ciò che colpisce, oltre alla straordinaria classicità della messa in scena e la sottigliezza con cui sono tratteggiati tutti i personaggi, le battute, le situazioni paradossali, i tormenti interiori di Dude e dello stesso sceriffo John Wayne. Sebbene duri due ore e mezza fila via con maestosa solennità, incidendo nella storia il cinema classico di una volta.

gianni1969  @  19/11/2016 00:11:56
   10 / 10
Semplicemente il piu grande western di sempre,personaggi indimenticabili,ironico e sottile,nulla è fuori posto. Non lo reputo migliore dei film di leone che adoro,ma sicuramente è quello che li ha ispirati. Da non perdere

Invia una mail all'autore del commento Suskis  @  14/05/2016 10:15:25
   8 / 10
Uno dei western più classici, con personaggi magnificamente scritti ed interpretati da attori eccezionali. Molto più costruito sui rapporti tra i personaggi che sull'azione, si basa su una trama abbastanza comune (lo sceriffo che con pochi uomini deve sconfiggere il cattivo e i suoi innumerevoli scagnozzi) ma lo fa in modo molto originale. E'anche uno dei pochi western con un personaggio femminile memorabile. Magari un po'lunghetto (e, visti i 2 cantanti nel cast, 3 canzoni sono forse troppe?) ma assolutamente da vedere.

Invia una mail all'autore del commento luca986  @  06/03/2016 15:17:13
   7½ / 10
Come puro western è inferiore ai capolavori di Leone, come commedia western è inferiore ai Trinità: ma è un bel film sicuramente. Sarebbe potuto comunque essere tranquillamente uno spettacolo teatrale.

gemellino86  @  19/03/2014 21:23:53
   8½ / 10
Classico western che secondo me ha poco da invidiare a Leone. Uno di quei film che ti rimangono impressi e che non si dimenticano. Attori memorabili.

7219415  @  24/11/2013 17:21:29
   7½ / 10
A Sergio Leone gli fa na s.ga....comunque godibile anche se la media del 9 è decisamente troppo alta

1 risposta al commento
Ultima risposta 24/11/2013 18.17.03
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sheratan  @  05/09/2013 18:35:19
   6 / 10
Non riesco a comprendere questa media cosi alta, attori che sembrano recitare in un teatro (a parte wayne), trama piatta e per nulla avvincente, i western di sergio leone tutta la vita

Fortune  @  10/03/2013 12:53:04
   8 / 10
Veramente un bel Western con un J.Wayne quasi perfetto e i due "cantanti/pistoleri" ben caratterizzati.W.Brannan conclude il cast principale con una partecipazione davvero esaltante.La storia non e' per niente complicata, gli ambienti sono ristretti e il film si sviluppa con ritmi alquanto blandi...ma sono necessari per creare quell'atmosfera di "phatos" che condiziona tutta la pellicola.Non poteva mancare anche la "storiella" sentimentale tra il burbero sceriffo e la Dickinson (le gambe piu' belle della storia del cinema).Buon finale.Uno dei migliori film di H.Hawks.

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Oskarsson88  @  29/10/2012 09:22:41
   7 / 10
Buon film ma non così esaltante come avrei sperato, la trama è abbastanza risicata e gli avvenimenti non sono poi tantissimi nelle oltre due ore di visione. Simpatico il vecchio a difesa della prigione. Media per me troppo alta...

topsecret  @  27/06/2012 09:34:12
   8 / 10
Un classico del genere western confezionato con stile e senza sbavature, impreziosito dalla performance dei protagonisti Wayne e Martin soprattutto, carismatici e autorevoli interpreti di grande fama.
Storia che appassiona e intrattiene in maniera semplice, lineare e ritmata.
Da vedere per gli amanti del vecchio far west.

Goldust  @  15/01/2012 16:53:44
   9 / 10
Uno dei vertici, se non "il" vertice, del genere western. L'azione non manca, ma passa in secondo piano rispetto alla sapiente caratterizzazione dei personaggi disegnata dal buon Hawks; e ci si fa anche qualche risata grazie ai dialoghi spigliati ed al ruolo macchiettistico riservato all'ottimo Walter Brennan.
Un grande film, da vedere.

barbuti75  @  01/10/2010 09:55:57
   9½ / 10
Ci troviamo di fronte a uno dei massimi capolavori del cinema western.
L'unico motivo che non mi spinge a dargli il 10 è la presenza di Ricky Nelson, alquanto fuori posto. nonostante tutto però hawks riesce a farlo recitare e anche se il risultato non è eccellente, la colpa non è sicuramente di chi sta dietro la macchina da presa.
Un film di più di due ore ambientato in una piccola cittadina e in uno spazio estremamente risicato che non annoia mai, ogni personaggio è analizzato e ricostruito alla perfezione dando allo spettatore la possibilità di identificarsi con esso.
Dean Martin interpreta uno dei migiori ruoli della sua carriera con la scena iniziale del film assolutamente da 10 e lode (la famosa sputacchiera...).
E poi il buon Hawks trova anche il tempo di far innamorare John Wayne...
Un classico senza tempo!

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Ultima risposta 01/10/2010 20.28.43
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Redlife88  @  02/08/2010 20:24:46
   7½ / 10
Bel western, con personaggi ben caraterizzati, soprattutto l'ubriacone, e ben recitati. Però a mio avviso la trama è poca cosa, tutto il film si svolge nel raggio di 300 metri..quindi non gli dò di più

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Ultima risposta 14/10/2010 19.08.09
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Gabe 182  @  21/05/2010 18:33:53
   8 / 10
Un grandissimo western, uno dei pilastri del genere.
Tipico film western con una bellissima rappresentazione del vecchio West, anche se gli assalti hai treni e le corse all'oro, non vengono messe in luce, l'unico elemento classico del genere che viene usato sono ovviamente le sparatorie, anche se vederne in grande quantità ci vuole almeno un'ora di film.
A livello scenografico è un spettacolo come pochi, inquadrature bellissime con l'immagine dei paesaggi western che emozionano alla grande, infine bellissime anche le colonne sonore e le canzoni cantate nel film.
Insomma, ennesimo classico del cinema western, con un Wayne strepitoso che lascia però un po d'immagine anche agli altri protagonisti, che lasciano comunque un impronta positiva sul film.

Da vedere.

edmond90  @  05/03/2010 22:26:49
   9½ / 10
Western eccellente con John Wayne e Dean Martin al massimo della forma e una regia strepitosa del maestro Howard Hawks.Tantissime le scene da antologia

Dr.Orgasmatron  @  14/01/2010 02:45:22
   10 / 10
Il mio western preferito insieme al "Mucchio Selvaggio" dello zio Sam Peckinpah. Stilisticamente perfetto, personaggi carismatici e nessuno fuori posto, narrazione senza alcuna falla. Profondo e leggero allo stesso tempo, è valorizzato ancor di più da stacchi umoristici di grande impatto. Quando fare le cose semplici fatte bene eleva al cubo il risultato finale. Hawks è maestro in questo e lo dimostra ancora una volta se ce ne fosse bisogno. Impossibile togliersi dalle orecchie il “Deguejo” che i messicani suonarono ad Alamo. Stratosferico

DarkRareMirko  @  12/09/2009 12:28:43
   10 / 10
Gran capolavoro della storia del cinema, nonchè vero e proprio punto di riferimento per il genere western.

Questo film verrà pressappoco rieditato dallo stesso regista (ma mai esplicitamente ed in modo accreditato) con El dorado e Rio Lobo, ed anche Carpenter per il suo Distretto 13 - Le brigate della morte ne prenderà spunto; il film insomma ha influenzato sia lo stesso genere wester che altri generi cinematografici.

Grandissimi gli attori (con un Martin che ci regala pure un ottimo momento musicale, vista la sua splendida voce), il film può contare inoltre su una regia solidissima e non annoia minimamente nei suoi oltre 140 minuti di durata.

Ottime e realistiche le caratterizzazioni dei personaggi, passanti dal totale menefreghismo alla codardia, con in mezzo qualcuno onesto e volenteroso.

DA VEDERE.

dobel  @  24/08/2009 14:43:32
   10 / 10
Un classico leggendario. E' un film in cui tutto è come lo vorresti; asolutamente fondamentale.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento emans  @  08/02/2009 00:08:34
   9 / 10
Finisco di vedere questo film e penso..."gia' finito?"...e dura piu' di due ore!
Un western splendido dove piu' che le sparatorie l'azione è lasciata alla bravura dei quattro protagonisti...conosciamo il loro carattere e cominciamo ad affezionarci e tenere alla loro vita!Non a caso il primo "sparo" di Jhon Wayne avviene dopo piu' di un'ora di film!
Comunque un Wayne che mette da parte le vesti dell'eroe del west...qui è un personaggio come gli altri...tutti avranno la loro gloria e il loro riscatto sociale!
E avrei preferito un analisi piu' approfondita anche sul "cattivo" che alla fine viene quasi lasciato in disparte...
Ottimo

Gruppo COLLABORATORI ULTRAVIOLENCE78  @  10/06/2008 14:45:01
   7½ / 10
Western molto semplice ma efficace, in cui si sposano felicemente ironia, azione e un profondo messaggio morale. “Rio Bravo” si incentra sulla possibilità di redenzione dell’uomo, sul suo riscatto etico e sociale. A tal fine, Howard Hawks mette in scena dei personaggi dotati di uno spessore psicologico tutt’altro che trascurabile: l’ubriacone Dude, il vecchio sciancato Stumpy e la presunta viziosa giocatrice d’azzardo Feathers rappresentano il microcosmo umano su cui è imbastito tutto il canovaccio del film, costituendo il fulcro su cui poggia il pensiero del regista. La trama pura e semplice è posta al servizio di questi soggetti, di cui il regista segue l’evoluzione psicologica ed emotiva accompagnandola con un umorismo che non stona mai. Essi sono i reietti della società che tuttavia, mettendosi al servizio dello sceriffo Sceriffo John T. Chance, contribuiranno alla salvaguardia di quella stessa società che li ha emarginati.
Il messaggio di Hawks è chiaro e apodittico: chiunque può commettere degli errori nella propria vita, ma ad ognuno deve essere data la possibilità di riabilitarsi. E la riabilitazione attuata dal regista sta nel mostrarci come taluni soggetti, condannati per la loro debolezza dalla comunità gretta e ottusa, siano in realtà capaci di sentimenti profondi e sinceri quali l’amore, l’amicizia e il coraggio.
Il punto forte di questo film –vera e propria fonte di ispirazione di altre successive pellicole- risiede nella sua estrema sobrietà, che si traduce nella capacità di trasmettere il suo messaggio in maniera diretta e senza fronzoli.
Da ricordare il bel motivo musicale (“My rifle and my pony”) intonato Dean Martin e Ricky Nelson.

THE_FEX84  @  07/05/2008 19:53:44
   10 / 10
Hawks contamina il genere western con il suo stile innovativo e controcorrente:poche sparatorie,poche scene d'azione,poche scenari epocali da "grande west".Non sempre mettere tutte queste cose in un genere di film come questo contribuisce a rendere un film memorabile,e lui è il primo a saperlo:ed è per questo che si concentra sul rapporto di amicizia instaurato dai suoi amabili e indimenticabili protagonisti(un manipolo di anti eroi,cowboy spicci e cristallini dalle contrapposizioni caratteriali ben definite),portando il western a un punto di non ritorno.La forza nel film sta tutta lì,ogni personaggio è osservato dall'obiettivo della macchina da presa con scrupolo e meticolosità,ed è da questa prospettiva che si capisce meglio quali sono le motivazioni che spingono questi personaggi ad agire e a capire che cosa li spinge a fare quello che li motiva ogni giorno per affrontare le altanellanti giornate nel vecchio West.Hawks si prende quindi i suoi tempi,centellinando i risaputi confronti tra "buoni"e"cattivi"con delle sparatorie realistiche e un finale memorabile,con un affresco che valorizza al massimo le potenzialità di ogni singolo attore(sorprendente Dean Martin)ognuno calato al massimo nel proprio personaggio,e dirigendo un film mitico al di fuori di qualsiasi moda o tendenza successivamente diventato un oggetto di culto per gli amanti della settima arte.John Carpenter lo ha rifatto dignitosamente in chiave moderna nel suo"Distretto 13-Le brigate della morte".

alexp79  @  08/04/2008 17:58:46
   8 / 10
bellissimo, forse per i commenti che ho letto un po sopravvalutato.
la delusione è arrivata sopratutto nel finale, mi aspettavo qualcosa di più memorabile, a parte

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comunque gran bel film, sopratutto per l'atmosfera, per la grande attesa che poi......

Invia una mail all'autore del commento wega  @  07/03/2008 06:44:37
   9 / 10
Per la prima ora e un quarto mi sono chiesto "Capolavoro?..boh a me sembra un normale western ben fatto...", ma cosa è riuscito a fare poi Hawks in quella sequenza subito dopo dove Dean Martin torna tutto agghindato e pulito, e per poco non viene fatto secco, cosa è riuscito a trasmettere, che caratterizzazione dei personaggi che sceneggiatura ragazzi.
Un esempio di western classico, un tocco di ironia e una bellissima fotografia.
Tuttavia il mio western preferito resta "Sentieri selvaggi".

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Ultima risposta 27/10/2008 23.33.51
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Pekisch  @  03/12/2007 13:55:48
   9 / 10
Film fantastico e affascinante. A parte gli eccellenti dialoghi conditi dall'humor duro tipico del genere, lo svolgimento dei fatti non annoia e incuriosisce. Ottime le caratterizzazioni dei personaggi, su tutti il sempre mitico Brennan, che regala risate a menadito (memorabile la scena del bacio sulla fronte col duro John Wayne).

Esempio per molti western che hanno seguito, certamente un capolavoro del genere.


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Invia una mail all'autore del commento DonD  @  23/11/2007 00:55:48
   10 / 10
Questo film mi è piaciuto moltissimo e mi sono fatto anche un bel po' di risate con i vari dialoghi scorbutici!!! Sicuramente può esser definito come un capolavoro.

Gruppo COLLABORATORI Harpo  @  20/11/2007 21:09:28
   9 / 10
Una delle pellicole più famose e riuscite del cinema western.
Appartanente ancora al filone più "classico" del genere, è tuttavia uno di quei film (insieme a "Sentieri selvaggi", di tre anni precedente) che getta le basi per quella corrente crepuscolare che inzierà negli anni '60 e che farà la fortuna dei vari Peckinpah e compagnia: i tre protagonisti infatti, seppur integerrimi e "leali", sono comunque dei (mezzi?) falliti.
E' l'esatto contrario del già citato "The searchers": tanto il primo è drammatico e duro, quanto il secondo è divertente e gustoso. Però entrambi hanno diversi punti in comune. Gli preferisco sempre, però, il film di Ford.

Invia una mail all'autore del commento BIONDO  @  12/08/2007 12:15:59
   7 / 10
NON SI PUO NEGARE CHE è UN CAPOLAVORO,MA IL FILM è TROPPO SOPRAVVALUTATO..
A TRATTI MOLTO NOIOSO...MI HA DELUSO PARECCHIO...QUANDO MI ASPETTAVO CHE DOVEVA SUCCEDERE IL FINIMONDO..ORA INIZIANO PENSAVO..INVECE IL FILM è FINITO..
LONTANO ANNI LUCE ALLE EMOZIONI CHE REGALA IL BUONO IL BRUTTO IL CATTIVO...
ANCHE SE è STATO UN MODELLO PER I FUTURI CINEASTI è UGUALMENTE UN FILM SOPRAVVALUTATO.
UN VOTO IN MENOA COMPENSARE I VOSTRI TROPPO ECCESSIVI.

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Ultima risposta 26/05/2008 13.18.28
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Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  06/08/2007 16:27:48
   10 / 10
Uno dei capolavori del genere western e di Howard Hawks.

Gruppo COLLABORATORI fidelio.78  @  18/04/2007 11:25:20
   9 / 10
Western superbo. La regia di Hawks è praticamente perfetta, così come la sceneggiatura.
Grandissimi gli attori, con un Dean Martin incredibilmente "in parte".
Assolutamente imperdibile.

The Monia 84  @  08/04/2007 10:40:30
   9½ / 10
Un ideale precursore del genere. interessante soprattutto la caratterizzazione dei personaggi, in particolare l'ubriacone dude e la sua lotta per uscire dalla dipendenza. splendida anche la "smitizzazione" di alcuni stereotipi, si veda la goffaggine del protagonista nelle relazioni amorose e la paura che i tutori della legge non nascondono nei confronti dei cattivi.
Praticamente Hawks realizza ridendo e scherzando un immortale classico del cinema di tutti i tempi.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR Invia una mail all'autore del commento kowalsky  @  16/11/2006 22:29:44
   9½ / 10
Incantevole, e non solo per le (famosissime) gambe di Angie Dickinson, un western insuperabile e giustamente leggendario, dove Dean Martin riesce una volta tanto a regalarci un'interpretazione straordinaria (forse perchè vagamente autobiografica?!), e Wayne è meno "onnipotente" del solito.
La regia di Hawks, in quel codice di forza e debolezza che sono gli uomini del west, rende inimitabile ogni singola scena, consegnando alla storia un film che ha influenzato e affascinato migliaia di generazioni

Dick  @  15/06/2006 21:15:05
   9½ / 10
Western molto ben riuscito che non scade mai e che non si fa pesare per la durata. Hawks si muove alla grande anche quì e gli attori lo assecondano alla grande soprattuto Martin che veniva da varie coomedie per lo più in coppia con Lewis.

1 risposta al commento
Ultima risposta 15/06/2006 21.16.25
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Invia una mail all'autore del commento dylan181  @  02/04/2006 21:43:24
   10 / 10
Imperdibile, un capolavoro del cinema wester. Da vedere e rivedere. Un grande John Wayne affiancato da un'eccellente Dean Martin in un film veramente storico. Stupendo.

marco86  @  27/02/2005 14:10:08
   10 / 10
Questo non è cinema,ma leggenda!
Considerato da praticamente tutti come uno dei migliori film western della storia,è di sicuro il più bello tra quelli che ho visto,più ancora di quell'altro colosso che è Il mucchio selvaggio.
Gli attori di un dollaro d'onore sono uno più bravo dell'altro,a partire dallo statuario John Wayne e proseguendo per Dean Martin arrivando fino a Walter Brennan.Ma gli attori diventano poca cosa se paragonati ai personaggi che sono chiamati ad interpretare:lo sceriffo tutto d'un pezzo,l'ex ubriacone,la ragazza innamorata dello sceriffo,il vecchio storpio,il giovane prodigio con la pistola.
Indimenticabili anche alcuni momenti musicali,come la musica messicana e soprattutto Dude,Colorado e il vecchio che cantano e suonano.
Le scene indimenticabili sono tante,ma nei libri d'antologia del cinema meritano un posto di rilievo l'inizio e la magnifica sequenza finale.
E infine,come non ricordare la magistrale regia del maestro howard Hawks:più guardo suoi film,più mi rendo conto che era un grande!

Gruppo REDAZIONE maremare  @  05/12/2004 19:31:33
   9 / 10
Uno degli ultimi grandi film western.
Per chi ama il genere rappresenta un appuntamento imperdibile.

1 risposta al commento
Ultima risposta 17/04/2005 19.10.49
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Requiem  @  14/09/2004 20:48:58
   10 / 10
Uno dei western migliori della storia, veramente indimenticabile, pieno di ironia e di scene leggendarie.
Un dollaro d'onore è un vero capolavoro che racchiude in se gran parte del cinema Hawksiano e i suoi temi, il gruppo isolato che svolge con orgoglio la propria missione, le schermaglie amorose tra i sessi , le amicizie virili, il ruolo degli anziani e anche altri.
E' impossibile ricordare tutte le sequenze leggendarie di questo enorme capolavoro. Ma rimane nella mente sicuramente la prima sequenza, nel saloon, e poi Dean Martin che canta "with my rifle, my pony and me".

Per chi ama il genere western, questo è imperdibile, perchè è in assoluto uno dei migliori nella storia del cinema. E lo consiglio anche ai fan di John Carpenter, perchè questo è il film che ama e che ha omaggiato di più, con un remake, e infiniti rimandi, in praticamente ogni sua pellicola.

Questo cinema è leggenda.

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