un bacio romantico regia di Wong Kar-wai Francia, Hong Kong 2007
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un bacio romantico (2007)

 Trailer Trailer UN BACIO ROMANTICO

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locandina del film UN BACIO ROMANTICO

Titolo Originale: MY BLUEBERRY NIGHTS

RegiaWong Kar-wai

InterpretiNorah Jones, Jude Law, David Strathairn, Natalie Portman, Rachel Weisz

Durata: h 1.51
NazionalitàFrancia, Hong Kong 2007
Generesentimentale
Al cinema nel Marzo 2008

•  Altri film di Wong Kar-wai

Trama del film Un bacio romantico

Elizabeth rompe con un compagno con cui è stata a lungo e si confida con Jeremy, il proprietario di un caffè che se ne innamora. Ma la ragazza lascia New York per un viaggio le cui tappe sono scandite dalla ricerca di un lavoro, il desiderio di poter acquistare un'auto e il bisogno di curare le ferite interiori. Incontrerà storie di individui che la faranno crescere e la porteranno a uno sguardo nuovo sul mondo. Forse più libero o forse ancor più legato a qualcuno e quindi positivamente 'libero'.

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Voto Visitatori:   6,47 / 10 (73 voti)6,47Grafico
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Voti e commenti su Un bacio romantico, 73 opinioni inserite

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Febrisio  @  06/04/2011 22:41:25
   7 / 10
Complimenti a chi a dato il titolo al film.
Malgrado questo, il film gode della qualità di Wong Kar-wai, e di una banalissima storia. Il potere è farla diventare più di quello che è, entrando nei personaggi, in fatti comuni, rendendoli unici (a volte strani), personali e densi di speranza. A volte sembra che questo senso di stranezza dei personaggi di Wong Kar-wai, ci rendano mostruosamente a nostro agio, sullo stesso scalino per intenderci, come se già riucisssero a far abbassare le nostre barriere emozionali, facendoci ammettere a noi stessi, "è come me, uno diverso dagli altri", quel luogo comune che spesso ci accompagna tutti quanti, e da li in poi il film potrebbe colpire nel profondo. Putroppo questo tocco emozionale è, non più freddo di altri suoi film, ma rimane meno in sintonia con lo spettatore, facendogli perdere ritmo e attenzione con lunghe scene. In qualunque caso, andate oltre il titolo e godetevelo perchè ne vale la pena.

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Ultima risposta 25/07/2011 15.10.40
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Gruppo COLLABORATORI SENIOR jack_torrence  @  10/03/2011 02:13:30
   7½ / 10
L'estetica del ralenti. La cifra stilistica più intima del cinema di Wong Kar-Wai.
Il regista fa un uso quasi estenuato di alcune sue "forme" divenute tipiche. La ricercatezza e raffinatezza di inquadrature e movimenti di macchina sempre estremamente originali, discreti ed eleganti. I colori accesi e i forti contrasti cromatici di una fotografia che più incantevole non si può. La colonna sonora suadente, ipnotica, magmatica. Il ralenti, che reitera i gesti e sospende i momenti. Un lirismo visivo e uditivo che rischia di apparire fine a se stesso. Wong Kar-Wai è solo un esteta? Non mi pare. Non mi pare rimasto prigioniero della propria estetica, vittima della coazione a ripetere il suo personalissimo concetto di "bello".
"My blueberry nights" (tradotto con l'ignobile titolo "Un bacio romantico") è un viaggio dentro l'anima malinconica della solitaria Elizabeth (una esordiente Norah Jones capace di restituire con l'impaccio della sua non professionalità di attrice l'impaccio di un momento esistenziale di una donna).
Un road movie di un anno attraverso le distanze dell'America e nella sospensione di un'esistenza interrotta insieme a un amore finito: una sospensione prima di un nuovo inizio. Il ralenti è usato con tale insistenza, da divenire espressione dello stato di sospensione emozionale di questa ragazza dall'animo bluesy.

Il blues, la malinconia. To be blue, esser malinconici. Il blues, la musica di Norah Jones, autrice anche di brani della colonna sonora, insieme a Cat Power, altra blues-singer. La colonna sonora è firmata anche da un altro bluesman, Ry Cooder. Non posso fare a meno di pensare che il mirtillo sia stato scelto, per la torta e per il titolo, per via del suo nome inglese che contiene il blue. "My blue(berry) nights"…

Questa estetica del ralenti veicola una poetica incentrata sulle distanze fra le solitudini individuali e sulla possibilità di colmarle, queste distanze. Sono personaggi solitari vittime di separazioni, distanti dai propri affetti, i personaggi con cui Elizabeth si confronterà lungo le tappe del suo viaggio: un viaggio scandito da un indicatore dei giorni e dei chilometri che la dividono da New York e da Jeremy, quel barista interpretato da Jude Law, che è rimasto lì ad attenderla. L'inesprimibilità della solitudine interiore, ma insieme la possibilità per le anime di trovare un soffio - inesprimibile - di contatto e comprensione: questo è al centro della poetica di Wong Kar-Wai, questo è il "suo" tema.
"My blueberry nights" ne approfondisce l'aspetto della sospensione, soffermandosi su quel momento in cui un'esistenza si pone in stand by, attende di ricominciare, in una parentesi fra una fine e un nuovo inizio. E lì, in quella parentesi, scopre nuove prospettive sulla vita, sulle solitudini degli altri. E si pone in ascolto di esse. E tramite questo viaggio fra le distanze e le separazioni, trova la forza emozionale di ricominciare a vivere, a credere e a sperare nell'amore. Nella possibilità che due solitudini possano fondersi, come il gelato, sciogliendosi, si fonde alla marmellata di mirtilli, nel finale in cui Elizabeth bacia Jeremy. Forse è solo un altro sogno, ma è un nuovo sogno: e a differenza del vagare malinconici, regala un nuovo entusiasmo, e con esso forse un senso, alla vita.

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Ultima risposta 10/03/2011 18.11.50
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR williamdollace  @  09/03/2009 09:48:11
   4 / 10
In fondo non è difficile “attraversare la strada” in questo festival emigrato dei ralenti traslato da Wong Kar Wai negli Stati Uniti con nuovi attori e location ma tanto. Se In The Mood For Love i ralenti scandagliavano sontuosamente gonne e corpi vaganti come automi scarafaggi di una società celatrice e dove sottolineavano un ciclico e regolare passaggio azion.ario e quindi il passaggio del tempo di.scorrente e quindi ancora e quindi della ri.frazione moltiplicata cinematografica come un gioco di tagli sartoriali dettati dal montaggio clinico di specchi e sguardi, in “Un bacio romantico” tutto ciò è arbitrario, non sense, ovvero “maniera” da esporre e rigurgitare.

In un Bacio Romantico in fondo basta dar un’occhiata a destra e una a sinistra prima di attraversare, e cominciare a camminare, passo dopo passo, con calma, nello spazio rallentato, soprattutto se sull’altro lato della strada c’è Natalie Portman ad aspettare, che Dio la benedica, il problema principale è rientrare nella tavola calda? di Jude Law, inspiegabilmente sempre vuota [e ancora, come non notare che sta torta di mirtilli in fondo non se la fila proprio nessuno]. Che torta vuoi? Una Birra.

La torta ai mirtilli, devo dire, non piace, troppo appariscente, prosaica, gommosa di panna e pistilli blu, masticandola si possono trovare vuoti d’aria che Dio solo sa cosa potrebbero diventare dopo aver raggiunto il post-intestino.

Vedendo la torta, osservandola, può appare attraente, curata, ma una volta affondati i denti si rivela insapore, tiepidina, quasi nemmeno dolce. E Poi i mirtilli fracassoni e inquina mani. Troppo tempo per raccoglierli, poca voglia di inseguirne il manifesto retrogusto furbetto dolce amaro. Poca voglia di sporcarsene le mani insomma, che poi si macchiano e chissà per quanto tempo, insomma la cosa giusta è Trangugiare e digerire. Mandar giù. Lasciare che tutto si trasformi in pelle tessuto pezzi mitocondri e rifiuti organici, in movimenti, peti e respiri affannosi. Come un bel paesaggio colto dal finestrino di un treno, un’epidermide in esfolliazione invisibile che lasciamo nell’aria, un tripudio batterico di festaioli, come un volto di un passante sbarellato e barcollante nel corridoio enigmatico di un autobus, come uno sguardo veloce a un titolo del giornale formato cubito punto esclama.tivo la mattina di corsa al bar fra il caffè macchiato freddo zuccherato dai che ho fretta e veloci e muti novantacentesimi di felicità rifilati velocemente.

Un assaggio che rimane tale. Accennato, dileguato nella cavità orale. Dissennato, Scaricato. Eliminati.
My Blueberry Nights ha la sembianze di una bolla di sapone vuota, una big bubble senza gusto, un ritratto solo iniziato e poi lasciato al vento ed al sole e alla pioggia denigratrice, una luccicante toccata e fuga senza indirizzo e destinazione e busta e sostanza salvo una banale metachiusura (artificialmente ideologica) circolare parsa più che posticcia, Anzi, attaccata con lo sputo del The end. Sì, “non è difficile attraversare la strada, dipende da chi ti aspetta sull’altro lato della strada.” Appunto. Io vado di qui.

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Ultima risposta 02/11/2009 16.36.21
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Kyo_Kusanagi  @  07/11/2008 13:05:43
   4 / 10
Premetto che nn sono amante del genere,ma dovendo scegliere un film per la serata da vedere con mia moglie ho optato per film romantico di quelli che piacciono a lei.L'occhio è caduto su un titolo che dal nome doveva essere un film zuccheroso ideale per l'occasione: mi sbagliavo di grosso. Dico solo che mia moglie che se li segue tutti dopo mezz'ora s'è addormentata,lasciandomi con un film lento, noioso,malinconico che nn decolla mai,nonostante un ottimo cast per poi scoprire alla fine del film che il regista era cinese(!!!?),questo spiega il senso introspettivo della protagonista in un viaggio quasi spirituale dopo la delusione amorosa,diverso dai soliti film americani che magari può essere anche un pregio,ma mi aspettavo altro,complice forse anche l'ennesima italianizzazione errata del titolo e che ha pregiudicato negativamente la visione.

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Ultima risposta 10/11/2008 16.10.15
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Gruppo REDAZIONE Pasionaria  @  26/10/2008 09:14:51
   7½ / 10
Emozioni e sentimenti tradotti in immagini sublimi e accarezzati dalla mano delicata di WKW, che ha esportato con successo la propria simbolica visione dell'interiorità umana in un mondo opposto al suo, attraverso la metafora dei dettagli e dei primissimi piani e, con un gioco sfumato d'inquadrature eccellenti, ha elevato una sceneggiatura apparentemente banale in poesia.

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Ultima risposta 04/11/2008 13.54.42
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73  @  24/06/2008 13:54:08
   7½ / 10
La capacità disarmante di traslare in immagini sentimenti ed emozioni rimane la caratteristica peculiare della filmografia di Wong Kar Wai,autore dal tocco delicato,elegante, a tratti quasi snob,capace di avviluppare lo spettatore attraverso un linguaggio cinematografico raffinato,fatto di inquadrature ricercate,di colori miscelati con gusto,di musiche che penetrano direttamente nell’anima.La sua ultima fatica si avvale di un cast in forma strepitosa,di cui Norah Jones è la scommessa piacevolmente vinta.Poi ci sono le storie,spesso dolorose per i suoi personaggi, ma in questo caso necessarie per raggiungere uno status diverso,possibilmente migliore.
Elizabeth,ferita per un rapporto naufragato malamente si rifugia presso il belloccio Jeremy,gestore di un ristorante ed a sua volta alle prese con una relazione sentimentale finita male.Sarà l’occasione per ricominciare,ma mentre Jeremy appare pronto e consapevole,Elizabeth avrà bisogno di un viaggio catartico per capire e capirsi,per accettare e crescere,creando una nuova visione del mondo meno astratta e disillusa,attraverso incontri con personaggi solitari,capaci inconsapevolmente di indirizzarla sulla via giusta,quella che le permetta di tornare a vivere senza più nascondersi.La ragazza osserva,non giudica,sembra una facile preda per un mondo senza scrupoli,ma la sua innocenza farà leva su chi gli sta intorno, a sua volta beneficiario di una dolcezza gratuita e senza secondi fini, a prescindere dall’integrità morale dell’individuo.
Adeguare ad un cinema più commerciale il suo stile non inficia il lavoro di Wong Kar Wai,che pur mostrandosi un poco autoreferenziale ed anche meno intrigante rispetto ai suoi lavori asiatici, riesce comunque ad emozionare senza risultare eccessivamente autoriale o criptico.

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Ultima risposta 24/06/2008 14.45.49
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PATRICK KENZIE  @  18/06/2008 20:45:12
   9 / 10
Wong Kar-Wai supera se stesso in questo film e da una lezione di regia.
Un film che ho visto per caso e in cui mi sono immerso totalmente,i personaggi che la bellissima cantate Jazz Norah Jones (che io adoro),che dà una fantastica prova da attrice al suo esordio davanti alla cinepresa,incontra sul suo cammino verso l'amore sono memorabili e interpretati magistralmente da tutti gli attori,dove perfino i comprimari sono favolosi.
Non essendo io un ammiratore di cineasti orientali questo film è stato davvero una fantastica sopresa,con la sua sceneggiatura davvero originale e completa,la regia eccelsa grazie ai colori bellissimi del direttore della fotografia e allo slow.motion usato saggamente. Anche i piccoli dettagli registici (il bacio finale,la torta di ciliege che spesso compare,lo scorrere del tempo)sono degni di nota.
Un film sorprendente in tutto e per tutto,che considero una perla cinematografica. Assolutamente da non perdere.

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Ultima risposta 20/09/2008 18.16.54
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TIGER FRANK  @  11/04/2008 02:29:39
   6½ / 10
MAH!
Non è il WKW che preferisco...
Norah jones me pare abbastanza inespressiva e il suo tributo musicale mi pare andare a forzare la colonna sonora che di solito è una personaissima hit del regista non un trampolino di lancio del cd della suddetta.
e che dire di Jud? E' un piacere per gli occhi ma siamo sicuri che sia credibile uno strafi.go del genere nella parte del propietario mezzo sfig.ato-figo del locale che la jones abbandona poichè nun s'accorge de lui ma solo perchè è scritto sul copione perchè è impossssssssssssssibbbbbile se no??????

il tema musicale bellissimo e struggente di in the mood for love qui viene riproposto in una versione riarrangiata, ci dovesse essere sfuggito il film meno occidentalo di questo.... seppur più bello.

il film è una vaiida alternativa a i vari piesse ai loviu ma poesse che diluvi

sempre piesse:
So tornata single da poco... in attesa che la Jones si ricordi di come si attraversa la strada qualcuno sa dirmi addostà il localo de judlo'?

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Ultima risposta 11/05/2008 19.34.26
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alexp79  @  08/04/2008 17:16:45
   7 / 10
fantastica norah jones, di rara bellezza, anche nel ruolo di ragazza delicata che interpreta. Il resto non è un granchè, qualche bella frase.
Se volete un film delicato e leggero è consigliatissimo

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Ultima risposta 08/04/2008 18.18.04
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Gruppo COLLABORATORI martina74  @  04/04/2008 16:38:35
   7½ / 10
Come scrive il buon Jelly, Wong Kar-wai con i sentimenti è bravo quasi quanto con la macchina da presa.
Estetizzante e iconico nelle inquadrature, questo suo primo lavoro americano non possiede la forza ermetica e struggente dei film di Hong Kong, ma appare comunque un delicato omaggio alla vita e alle sue sfumature, da quelle lievi a quelle disperate.
La fotografia quasi commovente e la regia come sempre intima e magistrale sorreggono magnificamente una storia semplicissima e di poche parole, interpretata molto bene da attori che, ben diretti, dimostrano di essere capaci di una profondità espressiva molto più sfaccettata di quella che mostrano con i loro registi ameticani.
Tuttavia manca la passione calibrata di un capolavoro come ITMFL o del magnifico 2046, vi sono concessioni al cinema di maggior distribuzione

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER, vi sono autocitazioni che sembrano fatte apposta per catturare lo spettatore dell'ultim'ora e scatenare l'emozione degli antichi fan (l'arrangiatura per armonica a bocca del tema portante di ITMFL).
Insomma un film bellissimo, ma meno significativo dei precedenti di WKW. Da vedere, magari dimenticando il titolo italiano e preferendogli il più tenero "My blueberry nights", cui tra l'altro è dedicata una golosa ed evocativa inquadratura.

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Ultima risposta 14/04/2008 15.23.06
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Dan of the KOB  @  02/04/2008 00:08:17
   6½ / 10
Concordo col commento sottostante di norah!
Stilisticamente tutto molto bello, raffinato e ricercato!
I colori della fotografia sono fantastici, ma non è coinvolgente!
La storia non mi ha trascinato dentro, sono rimasto un semplice spettatore degli eventi proposti, quando invece da film come questi cerco proprio il coinvolgimento!
Peccato, spero Wong torni a sfornare altri capolavori, anche rimanendo a Hollywood se vuole! Questo per ora è stato un mezzo passo falso, o per meglio dire un piccolo passo indietro, ma ho fiducia in lui!

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Ultima risposta 02/04/2008 21.34.03
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norah  @  31/03/2008 19:45:05
   5½ / 10
Delusione.
A parte la fotografia,l'ottima colonna sonora e la consueta raffinatezza,questo film non ha nulla del Wong Kar Wai che ho amato alla follia;quello di 2046 e In the mood for love.
Sempre stilosissimo e patinato come i suoi lavori precedenti,Kar Wai si cimenta nella parodia di sé stesso,in un film con uno script nebuloso che gira a vuoto.
Un bacio romantico somiglia a una cartolina raffigurante proprio una torta di mirtilli,che il cineasta ci spedisce dal suo viaggio americano.E'una cartolina molto bella,ma non sa di nulla.
Dopo My Blueberry Nights spero vivamente in un grande ritorno dalla Cina con (più)amore.
Interpretazioni discutibili di Jude Law e Norah Jones.

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Ultima risposta 02/04/2008 13.09.28
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Gruppo REDAZIONE K.S.T.D.E.D.  @  31/03/2008 14:22:55
   9 / 10
Luoghi differenti, luci diverse, costumi e usi antitetici, suoni e musiche diametralmente opposti a quelli delle precedenti pellicole. Oriente e Occidente. Niente da fare, il risultato resta il medesimo. Capolavoro.

Unico aspetto comune al resto della filmografia sono le anime perse di Wong Kar-Wai, quelle anime che si rivolgono con sguardo confuso ad una vita che ha sbarrato loro una strada, chiedendole la ragione, chiedendo alla stessa una nuova strada da percorrere e chiedendo alla stessa come fare per lasciarsi alle spalle la precedente.
Ci sono HKE e Angeli Perduti in questo film e ci sono In The Mood For Love e 2046. La regia mossa, in grado di sfumare la realtà e fotografare in maniera sublime un'emozione, tipica dei primi due; e la regia al tempo stesso elegante e delicata, tipica dei secondi due, che osserva e ascolta nascosta dietro un vetro quasi a non voler disturbare i protagonisti della storia a cui assiste e che di riflesso ci racconta.
L'illusione che porte chiuse siano in realtà ancora aperte, l'incapacità e l'attesa di riaprire porte chiuse solo per poterle chiudere definitivamente, l'incapacità e l'attesa di varcare soglie nuove. Anime perse per sempre in quell'illusione e anime che si riconciliano con la vita attraverso strade nuove. Temi presenti in tutta la filmografia del regista e riproposti in un'unica pellicola attraverso più storie che sfiorano quella principale. Per certi versi sembra che con questo "My Blueberry Nights" W. Kar-Wai voglia dipingere l'altra faccia di ITMFL; come in quest'ultimo, infatti, Elizabeth e Jeremy si innamorano camminado "sulle ceneri ancora ardenti" di un amore passato ma ancora in grado di afferrarli per un braccio e tirarli indietro. Questa volta, però, i due si ritrovano e lo fanno nel momento in cui entrambi sono pronti a farlo, al contrario di Chow e Su Li-Zhen che restano ancorati al dubbio di ciò che che sarebbe potuto essere, quel dubbio che sfocerà poi nell'aridità sentimentale di 2046. Facce diverse, quindi, della stessa medaglia le due pellicole, medaglia chiaramente richiamata attraverso una versione differente ma sempre splendida della canzone che dipingeva il vestito malinconico indossato dalla storia tra Chow e Su Li-Zhen.
Storie e personaggi che affiancano i principali, stupendi anch'essi. Una delle scene più belle, davvero meravigliosa, riguarda infatti Arnie e Sue Lynne(nome non credo casuale). Quando Lei entra nel pub per la prima volta. E' una sequenza che da sola è in grado di descrivere il cinema del regista cinese; insieme di luci, musica e regia praticamente perfetto nella sua armonia.

Ottime le interpretazioni. Anche quella della Jones che aldilà di qualche sequenza risulta più che convincente. Niente da dire invece su Law, sulla Portman (introdotta insieme al suo personaggio da una delle tante sequenze stupende della pellicola), su Rachel Weizz e né tanto meno su David Strathairn.

Come scritto inzialmente, luoghi nuovi e, più in generale, elementi completamente diversi, che W. Kar-Wai gestisce alla perfezione riuscendo così a riproporre quel suo cinema che sembrava tutto orientale in uno scenario quanto mai occidentale e lo fa senza perdersi neanche per un istante.

Ennesima pellicola stupenda di un regista strepitoso.

4 risposte al commento
Ultima risposta 31/03/2008 20.07.53
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esther76  @  29/03/2008 16:49:45
   2 / 10
Amarissima delusione, un grande regista a hollywood, con un buon budget ed ottimi attori:il risultato è fasullo dalla prima all'ultima inquadratura, i drammi mai tangibili, tutto è freddo e vuoto. Wong si perde in formalismi compiaciuti e non si accorge di come il suo film scivoli nel tedio e nell'inutilità.
La jones è monoespressiva, brava la portman, ottima la weisz.
Terribile il titolo italiano.

Un disastro, ma può capitare anche ai migliori di sbagliare film.

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Ultima risposta 31/03/2008 19.48.25
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Lucamax  @  25/03/2008 22:54:30
   7 / 10
vi posto la mia recensione. Wong Kar-wai si conferma un grande regista, ma il film non è del tutto riuscito:

http://www.cineforme.it/index.php?option=com_content&task=view&id=932&Itemid=26

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Ultima risposta 01/04/2008 01.17.05
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