un bacio (2016)

Un bacio affronta tematiche già sviluppate molte volte, tuttavia lo fa con estrema freschezza e funzionalità riguardo i problemi denunciati come bullismo ed omofobia. I tre protagonisti sono le classiche figure archetipe che tutti i bulli e conformisti amano perseguitare. Il gay, perdipiù dichiarato, il ragazzo bravo nello sport ma creduto ottuso da tutti gli altri e la troietta della scuola. Malgrado l'apparente schematizzazione di queste figure, Cotroneo riesce a far emergere ritratti di tre solitudini che si conoscono, si uniscono e reagiscono con le stesse armi (i social network) utilizzate contro di loro. Differenziate e sfaccettate anche le figure genitoriali che cercano di porsi nei confronti del mondo adolescenziale con un certo timore senza avere comunque un atteggiamento passivo. Una pellicola interessante che racconta storie passate in altri film, e vero, ma proprio per si apprezza per la cura dei personaggi e da una narrazione che non sfiora mai il banale o il retorico.

Non male, bravi tutti i giovani attori. Il film non eccelle dal punto di vista tecnico: suono, fotografia, ma ha buoni spunti. La voce narrante in forma di diario scritto dalla ragazza è il tema conduttore. Le sue riflessioni segnano i momenti migliori. L'amicizia ti salva (credo sia l'hashtag del film) cosa probabilmente vera: a quell'età anche un paio di amicizie sincere fanno la differenza. Nel finale cio' che succede è parecchio discutibile dal punto di vista della trama, ma...


SPOILER

Nel complesso ok... potrebbe essere migliore, ma è educativo e consigliabile.

Non mi aspettavo un film così bello e così ricco di tematiche e spunti di riflessione. Da non perdere.

Andato a vederlo con basse aspettative, è un film coraggioso e non facile, che nonostante la cornice "giovanilistica" è lontano anni luce da tutta la produzione dei vari moccia, muccino & co.
Molte le tematiche affrontate, non certo limitate a bullismo e omofobia: rapporto genitori-figli, massa contro individuo, contraddizioni dell'adolescenza, amicizia, difficoltà dell'età adulta, ma soprattutto il rapporto con il senso di colpa, quel senso di colpa che ciascuno dei protagonisti e dei personaggi secondari a modo suo si porta dentro.
forse non tecnicamente perfetto, anzi zeppo di piccoli e grandi difetti, ma emotivamente è un pugno nello stomaco, un film che resterà.
bravissimi i 3 giovani attori.

Un po' per il titolo o per la provenienza geografica Nostrana molti snobberanno questo film, e invece fate Male, molto male...e' un film generazionale intelligente e profondo, e non ha molto a che vedere con Moccia e Giovanni Veronesi, per intenderci...una buona sceneggiatura che racconta l'adolescenza in molti suoi aspetti, anche quelli piu' amari, il bullismo o la ribellione (v. Blu con le sue lacerazioni affettive), una Storia d'amore e d'amicizia che Cotroneo racconta con garbo, ricordando a tratti il cinema di Tavarelli e strizzando l'occhio al francese "Un amore di gioventu'" del 2011. Tanti di noi si possono ritrovare in questi Ritratti giovanili, e non senza una certa emozione. La scena dei Tre amici che si danno appuntamento in pizzeria come "quelli che non sono stati invitati a una festa" restituisce uno dei tanti barlume di Verita' al film. Andate a vederlo, e' un gioiellino di spontaneita' che merita di essere segnalato