una storia vera regia di David Lynch USA 1999
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una storia vera (1999)

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locandina del film UNA STORIA VERA

Titolo Originale: THE STRAIGHT STORY

RegiaDavid Lynch

InterpretiRichard Farnsworth, Sissy Spacek, Harry Dean Stanton, Everett McGill

Durata: h 1,51
NazionalitàUSA 1999
Generedrammatico
Tratto dal libro "Una donna, una storia vera" di Peter Maas
Al cinema nel Giugno 1999

•  Altri film di David Lynch

Trama del film Una storia vera

Il settantaquattrenne Alvin, dopo aver saputo che il fratello con cui non si vede da dieci anni ha avuto un infarto, decide di andare a trovarlo attraversando lo Iowa e il Wisconsin con un tosaerbe.

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Voto Visitatori:   8,55 / 10 (257 voti)8,55Grafico
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Voti e commenti su Una storia vera, 257 opinioni inserite

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  Pagina di 1  

Spera  @  21/08/2014 16:17:30
   5 / 10
Ooohhh, ma che 'votoni' vedo anche qui...dei 10 addirittura.
Speravo di cimentarmi con un Lynch meno filosofico e più comunicativo e così è stato ma a quanto pare lungo questa via narrativa il regista non si esprime al meglio.
Mancanza di idee, trama così lineare da risultare ripetitiva, finale scontato e poco emozionante e una durata che di certo non aiuta.
Forse l'utente Opheliaqueen è stata troppo dura nel giudicare questo film ma sono perfettamente d'accordo con quello che dice riguardo 'Eraserhead' e 'Elephant man'.
Certo il film è piuttosto evocativo e percorre un viaggio che puó essere molto piacevole e dolce.
La regia è buona e l'ottima colonna sonora fa spesso dimenticare un pizzico di noia a circa poco più di età film.
Nel complesso alla fine l ho trovato carino ma inutile,mi ha lasciato poco niente anche se tratta di temi molto interessanti come lo sguardo malinconico del vecchio alla gioventù e l'importanza di avere un fratello, rapporti che sempre più vengono abbandonati e dimenticati in favore dell'orgoglio e di tempi che cambiano sempre più velocemente.
Peccato, occasione sprecata per Lynch per dimostrare che da Velluto Blu in poi sa realizzare anche film e non solo trattati filosofici.

21 risposte al commento
Ultima risposta 12/01/2015 23.57.17
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Dick  @  25/07/2014 15:39:56
   8 / 10
Lynch ci regala questo bello e toccante scorcio d' america dai toni sobri e sommessi che, nonostante il ritmo, non annoia, anzi.

1 risposta al commento
Ultima risposta 25/07/2014 15.41.19
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JOKER1926  @  01/04/2013 18:50:11
   6½ / 10
Fra i maggiori cineasti di sempre si colloca ad ali spiegate David Lynch; la regia americana si è distinta per le opere metafisiche convergenti in stati pesanti, e non usuali, del sogno, della nevrosi…
Come capita un po' a tutti, prima o poi, qualche novità bisogna presentarla. "Una storia vera" è quindi quella "novità" di Lynch che mette in stand by i suoi veri progetti contenutistici ed offre una vicenda del tutto diversa, che dopotutto, prende spunti da una storia realmente verificatasi.
Il titolo dunque sembra parlare molto chiaro, "Una storia vera" è la fotografia reale di un uomo (un settantenne) che si imbatte con un viaggio bizzarro , l'anziano vuole raggiungere suo fratello con un tagliaerba, la meta è raggiungibile percorrendo quattrocento kilometri. Il disegno appare assai improbabile.

"Una storia vera" ha nel suo ventre la regola (e il dovere) di impressionare e cercare, a più riprese, di stordire e commuovere il pubblico. La costruzione del film poggia sui parametri del genere "On the road", fra pregi e complicazioni.
Tanti sono i registi che hanno confezionato prodotti "on the road" ma non sempre i risultati sono stati eclatanti.
Con Lynch, purtroppo, gli esiti conclusivi del prodotto del 1999 non saranno acuti e meravigliosi.
La pellicola soffre, in effetti, di una serie opprimente di lungaggini e di ripetitività. Le sequenze vivono, quasi sempre, in una ripetitività imbarazzante, i ritmi del film poi sono bassi, lo spettatore è messo a durissima prova.
Certamente il film vuole lanciare un messaggio, quello della vita che va (o andrebbe) vissuta per i veri ideali di questa ultima cercando, possibilmente, di accantonare ogni superficialità e di seguire il cuore godendosi ogni attimo della vita. Lynch su questo è impassibile e semina nel suo prodotto una lentezza "forzata" che esalta a tratti, ma come detto sopra, stanca anche.
Fra le maggiori positività la musica di Badalamenti e Richard Farnsworth in una prova di sostanza.
Non convince la sceneggiatura, i confronti fra i personaggi, seppur invitanti, sono figli di uno schema fin troppo telefonato e metodico.
Film che può piacere fino ad un certo punto.

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Ultima risposta 09/06/2013 14.48.28
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Invia una mail all'autore del commento OpheliaQueen  @  11/04/2012 05:08:44
   2 / 10
Pessimo, noioso, lento, sulle scie di Coocon e Pomodori verdi fritti. ORRENDO. Ci sono film che trattano l'argomento in maniera eccellente. Questo è patetico.

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Ultima risposta 27/01/2013 06.29.55
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Invia una mail all'autore del commento kossarr  @  11/05/2011 06:22:44
   8½ / 10
Che strano vedere un film di Lynch e alla fine aver capito tutto...
Magnifica come sempre la regia, bravissimi gli attori e ottimi i paesaggi.
Un film lento ma mai stancante.
Da guardare e conservare nella proprio videoteca.
DeLynchAto.

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Ultima risposta 24/05/2011 20.25.10
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lupostorto  @  11/04/2011 23:33:50
   3 / 10
non c'è un discorso-non succede nulla durante tutto il film-si fatica ad arrivare alla fine...per rendersi conto di aver sprecato 2 ore del tuo tempo

3 risposte al commento
Ultima risposta 11/05/2011 06.25.03
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Izivs  @  03/09/2010 23:52:09
   9 / 10
Questo era un film veramente difficile da girare.....Lynch e Badalamenti hanno realizzato un'impresa. Il film è delicato e commovente come una poesia, la colonna sonora è semplicemente sublime.

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Ultima risposta 06/09/2010 12.06.43
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR jem.  @  14/07/2010 00:39:16
   10 / 10
Il mio film preferito di Lynch.
La colonna sonora MERAVIGLIOSA accompagna per tutto il tempo una delle pellicole più dolci che abbia mai visto.
Bellissimo il finale delicatamente commovente.

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Ultima risposta 13/09/2010 14.28.21
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Gruppo COLLABORATORI SENIOR elio91  @  27/02/2010 22:13:17
   10 / 10
Ennesimo capolavoro targato Lynch,uno dei suoi film più emozionanti e poetici.
Raccontando una storia semplice e vera,quella di Alvin Straight,contadino che decide di andare a trovare il fratello attraversando Iowa e Wisconsin e macinando chilomentri su un toaserba,il regista di Missoula abbandona i deliri onirici e le sue Strade perdute per consegnarci una storia lineare,la storia di Straight (il titolo The Straight story rende incredibilmente in originale).
Eppure è Lynch,si sente e si vede nelle inquadrature e negli attori.

Cast superbo,bravissima Sissy Spacek,Stanton con due battute riesce a farti emozionare.
Farnsworth che nel cinema ha vissuto per lo più esperienze da caratterista,qui sfodera un interpretazione colossale e sofferta,sofferta veramente. Riesce ad incarnare il personaggio di Alvin,la sua testardaggine e la sua forza. è stato il suo ultimo film,lo girò nonostante il cancro terminale alle ossa che lo aveva colpito. Un anno dopo si suicidò con un colpo in testa. Questo rende il tutto ancora più toccante. Il viaggio cinematogafico di Alvin è anche l'ultimo viaggio di Farnsworth. Il finale non si può descrivere a parole.
Come non si può descrivere a parole la colonna sonora di Badalamenti che qui ha raggiunto probabilmente uno dei suoi apici artistici.

E poco importa che il film possa sembrare stucchevole e magari anche banale perché non lo è. Non può esserlo dati i nomi che ci hanno lavorato e come ci hanno lavorato. La sincerità di voler raccontare una storia semplice è palese. Sembra che ci sia bisogno solo di storie ingarbugliate o violente,polpettoni drammatici e via di questo passo. Lynch invece ci dimostra la forza dell'essenzialità e della sincerità dei sentimenti.

Farnsworth è stato molto sfortunato all'Oscar,ha incontrato uno Spacey in stato di grazia. Purtroppo a volte anche questa è un ingiustizia,ci vorrebbe un ex-aequo.
Il film non ha vinto a Cannes nè premi più rinomati, ma poco importa.
Da vedere con calma e silenzio,per poter fare pace col mondo. E magari poi riscoprire il piacere di guardare le stelle.

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Ultima risposta 11/08/2010 23.10.30
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Gruppo COLLABORATORI martina74  @  11/01/2010 17:18:48
   10 / 10
Questo è davvero un capolavoro.
Ho pianto - più o meno - dall'inizio alla fine della visione, perchè benchè sia un film asciuttissimo, c'è una concentrazione di emozioni e sentimenti tale che pare impossibile raccontarli in questo modo, con poche parole, una colonna sonora perfetta e immagini che sono un vero tributo alla natura plasmata dall'uomo e dalle macchine che lavorano la terra e alle stagioni, non solo dell'anno ma anche della vita.
La figura di Alvin e del tosaerba sono minuscole al confronto delle enormi trebbiatrici (tutte storiche John Deere, a sottolineare maggiormente la differenza di scala) che macinano costantemente il grano, come minuscoli sono gli uomini al confronto dell'immensità della terra. Eppure la storia di Alvin è esemplare e appare unica per la tenacia con cui egli vuole annullare la distanza fisica e temporale con un fratello verso il quale ha nutrito un odio di cui non ricorda più nemmeno il nome.
Ogni momento è perfetto, ogni personaggio è necessario e trova arricchimento grazie all'incontro con questo grande vecchio testardo e sublime.
Uno di quei film che non si possono dimenticare.

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Ultima risposta 27/01/2010 17.36.58
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Gabe 182  @  10/11/2009 23:23:43
   10 / 10
Favoloso, il migliore senza dubbio film di Lynch che ho visto, davanti ad un capolavoro di valori umani cosi gigante i già micidiali Inland Empire ed Eraserhead, sono nettamente superati da un film dove il 10 e il risultato minimo che si puo ottenere, quindi non posso immaginare che voto avrei potuto dargli se non ci fosse stato come massimo voto 10 su filmscoop! Ragazzi, parlare di questo film e qualcosa di emozionante, il perché? bè, adesso con pazienza ve lo spiego: a livello di scenografia, siamo davanti ad un continuo inserimento di immagini e fotogrammi che possono solo che emozionare, con delle inquadrature a campo lunghissimo e lungo che possono semplicemente stravolgere l’aspettatore, uniti poi alle meravigliose ambientazioni del film che sconfinano dallo OHIO fino alle bellissime praterie del WISCONSIN, si può dire che il quadro e completo e firmato. Insomma, un’emozione di paesaggi e di montaggio scene che valgono da soli più di metà film.
Io non so perché davanti a posti del genere mi emoziono cosi tanto, l’emozione e cosi forte che arriva a toccarmi nella parte più interna di me stesso, cioè l’anima, io sono sicuro che in una vita precedente vivevo in quei posti, perché nemmeno quando suono o quando ho un rapporto sessuale con una bella ragazza provo questo tipo di emozione, e qualcosa di semplicemente straordinario! poi guardate con la firma dell’ormai mio regista preferita, la frittata di cioccolato e panna e fatta! Poi, a livello umano di sentimenti, guardando la società di oggi, credo che ormai non esistano più sentimenti di questo livello, il valore della famiglia dell’amore tra essi tra le persone, in una società dove ormai tutto (o quasi) e finito in m...a credo che sia introvabile, il finale poi seppur finisca abbastanza repentinamente, fa sentire comunque l’esplosione di tutti i sentimenti uniti tra loro! emozionante certamente per i valori che si toccano.
Prima di concludere vorrei aprire questa piccola parentesi, secondo voi, se in tutte le scuole dalle medie o delle superiori, film del calibro di Una storia vera, e di molti altri che magari non rientrano proprio nel genere di questo, ma sono comunque strettamente collegati tra loro, non sarebbero una miscela in più di valori significativi a livello educazionale ed umano? secondo me si! anzi, potrebbe aiutare molto a crescere in una società positiva. Infine, concluderei dicendo semplicemente una parola: ARTE, allo stato puro. Un film che non vi lascierà insoddisfatti sotto tutti i punti vista.

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Ultima risposta 11/11/2009 20.22.43
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento Enzo001  @  28/01/2009 20:56:12
   10 / 10
Lynch è maestro nel tradurre i sentimenti in immagini; ogni sua opera par come invasa e celata da un velo sottile che sa di mistico e arcano, semplice e genuino.
Un film segnato dalle dissolvenze, che si susseguono con tocchi soavi e deliziosi, fino a imprimersi nel cuore.
Sublime.

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Ultima risposta 30/01/2009 14.45.55
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Gatsu  @  23/01/2009 15:59:46
   9 / 10
Il viaggio più poetico e naturale di sempre. Ti commuove e ne rimani schiavo. Sei nel film anche tu e viaggi con lui, incontri tutti i personaggi e ti godi la pace ascoltando le armonie della natura e la splendida colonna sonora.

Il finale è un incanto. Eccezzionale.

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Ultima risposta 29/12/2009 18.47.13
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clint 85  @  13/11/2008 00:37:12
   6 / 10
Il film si lascia guardare anche se comunque non ci ho trovato proprio nulla di eccezionale.
Buona la morale, buono il messaggio che lancia, ma la media del deve essere per i capolavori non per il viaggio de un vecchietto sur trattore!!!
SOPRAVVALUTATISSIMO!!!

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Ultima risposta 21/02/2009 11.48.41
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Gruppo COLLABORATORI julian  @  31/07/2008 02:59:45
   8½ / 10
Uno dei film più lineari e semplici che io abbia mai visto e guarda un pò chi mi trovo alla regia ? Lynch !!!
Da lui non te le aspetteresti cose simili... eppure forse ogni tanto si diverte anche lui a tornare alle belle favole formato famiglia.
Qui imbastisce uno spettacolo davvero formidabile, una storia limpida, carica di sentimenti, emozionante e, appunto, vera.
Ad esaltarla c'è la fotografia, che raccoglie il tagliaerbe in sterminati paesaggi di campagna alla luce del tramonto.
A completare il tutto gli attori: Richard Farnsworth magnifico e Sissi Spacek superba.
L'ho associato d'istinto a Into the wild: il viaggio in solitario, i numerosi incontri, la natura. Eppure questo film mi pare molto più sincero, più spontaneo.
Una indimenticabile avventura per tutti.

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Ultima risposta 27/05/2011 05.10.29
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Granf  @  26/04/2008 18:32:27
   8 / 10
Bellissimo film di Linch,dove la quiete e il silenzio dominano la scena e ci trasportano in un viaggio unico,affascinante e carico di poesia.
Una carrellata di immagini e musiche superbe fanno da contorno a una splendida avventura interpretata dall'ottimo Richard Farnsworth.
Indubbiamente al cinema di questi viaggi (intesi come viaggi alla ricerca di se stessi o andare a ricucire i rapporti con qualcuno) ne vediamo tantissimi,e il bisogno di farne in continuazione non è altissimo, però, quando riescono ad entrarti nel cuore come fa questo(ultimamente Into the Wild), allora vale la pena vederli.

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Ultima risposta 26/06/2008 19.36.27
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bil85  @  17/04/2008 19:28:31
   6 / 10
Film guardabile, ma proprio niente di eccezionale.
Può pure commuovere, ma la trama è quello che è, e le recitazioni non sono il massimo per di più il film annoia non poco e il finale........vabbè va lasciamo stare!!!

Ho notato che in questo forum spesso i voti vanno in base al nome del regista, siccome è di Lynch il filmetto in questione ha la media del 9, se era di qualche regista sconosciuto sono sicuro che il film aveva una media di gran lunga più bassa.
Carino, ma SOPRAVVALUTATO ALL'ENNESIMA POTENZA!!!!!

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Ultima risposta 10/01/2009 19.17.09
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doppiak  @  12/11/2007 12:30:48
   8 / 10
semplice e stupendo.. Poi la trovata del tosaerbe è fantastica

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Ultima risposta 12/11/2007 12.53.49
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Invia una mail all'autore del commento wega  @  31/10/2007 21:49:00
   7 / 10
Non ne ho visti molti di Lynch e questo è quello che mi ha colpito di meno,una bella storia,il tocco del regista c'è e si vede per questo comunque lo considero un buonissimo film.L'arte di Lynch come sempre esce e riesce a completare un film che potrebbe anche sembrare per alcuni noioso.Una chicca come sempre per quanto riguarda il sonoro,una delle caratteristiche principali dello stile Lynch,fino ad ora,dopo tre film suoi visti.

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Ultima risposta 29/01/2009 20.13.52
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Gruppo REDAZIONE VincentVega1  @  25/06/2007 10:36:39
   9 / 10
Non so se la bellezza di questo film sia più merito di Lynch o del protagonista, che riesce con un solo sguardo a catturare l'interesse dello spettatore e ad infondergli tutte le sue emozioni!!
io sono rimasto proprio a bocca aperta per il talento di Farnswort, tant'è vero che il finale non ha bisogno di parole da parte dei due vecchietti, ma basta vedere i loro visi per essere completamente soddisfatti per come sia andata a finire la storia!!
è forse il film più 'normale' di Lynch ma è forse anche il suo film più bello, ed è stato veramente un piacere rivedere quella linea tratteggiata sull'asfalto come in 'Strade perdute'!!!
In più una fotografia bellissima e una colonna sonora decisamente adeguata in ogni scena!!

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Ultima risposta 10/03/2010 23.55.51
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PetaloScarlatto  @  04/05/2007 20:58:06
   8 / 10
Il film di Lynch che forse amo meno. E non c'entra il fatto che sia lento - io adoro i film lenti -, diverso dagli sprazzi folli del buon David. Semplicemente è un grandissimo film, ma non lo rivedrei trenta volte come altri suoi - velluto blu, the elephant man, strade perdute, mullhund drive, eraserhead ad esempio!!! -

La scena finale, quel silenzio così pregno di stelle ed immensità, però, è di un'emozione incredibile, senza precedenti!!!


Non c'erano biosgno di parole... solo sguardi.. solo quel cielo stellato... Uno dei finali pià intensi e carichi di rimpianto per il tempo sprecato dalla stupidità umana che sia mai stato girato...

Da vederlo, oltre che per il fatto primario che un film di Lynch è SEMPRE da vedere, ma anche per quel bellissimo finale...

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Ultima risposta 04/05/2007 21.03.42
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Gruppo COLLABORATORI Harpo  @  04/05/2007 01:53:02
   10 / 10
Il tema del viaggio è tipico nella filmografia lynchiana. Da “Eraserhead” sino a “INLAND EMPIRE”, passando poi per “Cuore selvaggio” (ma anche per “Velluto Blu”), Lynch ha sempre inserito questa tematica. E in “Una storia vera”, David si ripete.
Quello di Alvin è un viaggio completo: è un viaggio fisico (è naturale: si sta spostando da uno stato all'altro!), è un viaggio spirituale, è un viaggio metafisico. Anzi: non è solo un viaggio, ma è IL viaggio; è il viaggio di una vita, il viaggio della vita. Alvin non è solo alla ricerca di suo fratello, ma è anche e sopratutto alla ricerca di sé stesso.
Proseguendo poi in una veloce analisi del film si può notare che per una volta Lynch partorisce un sogno e non un incubo. Tutto ciò è insolito per David ma nonostante tutto egli conferma sempre e comunque di essere il migliore: se i suoi incubi sono assolutamente terrificanti, i suoi sogni sono incredibilmente poetici. “Una storia vera” è anche un film di un’incredibile semplicità, una pellicola sincera e sentita, merce rarissima per questa Hollywood tutta Bay e Bousman.
Poi, se si volessero esaminare dettagliatamente tutti gli aspetti che “Una storia vera” tocca si potrebbe andare avanti per pagine intere, come del resto per qualsiasi altro film di Lynch. Per evitare di annoiare ulteriormente, mi fermo qui, consigliandone una volta di più la visione.

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Ultima risposta 21/05/2007 11.33.26
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shogun  @  31/03/2007 21:20:49
   8 / 10
E' probabilmente il film più vicino alla poesia che abbia mai visto.
E' il primo Lynch.
Qua non abbiamo bisogno di effetti speciali e chissà quali attori;
gli elementi sono pochi, i personaggi sono semplici, i paesaggi nostalgici, le musiche ottime.
Dico la verità, per me risulta molto difficile dare un voto a questo film, potrei dare 6, oppure un bel 7, 8 per i paesaggi e 9 per le musiche. Perchè no, 10 per il finale aspettato e in-aspettato allo stesso tempo. Scusatemi tutti ma credo che qualsiasi voto sarebbe sbagliato, credo che lo dovrei rivedere ancora una o due o anche tre volte, magari a distanza di 10 anni dall'ultima...
Un film UNICO.

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Ultima risposta 01/04/2007 20.53.51
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Divino Stanley  @  23/02/2007 23:59:20
   8 / 10
Un altro capolavoro di Lynch che abbandona la visione nevrotica e, a tratti, demoniaca del mondo per affrontare temi forse più semplici ma allo stesso tempo più importanti, come i rapporti fra familiari e conoscenti. A cavallo di un tosaerba guidato da un dolce vecchietto, stupendamente interpretato da Farnsworth, Lynch ci guida per mezza America dandoci la sua ultima interpretazione della vita. Alla fine mi sarei aspettato una carrellata su tutte le persone che Alvin aveva incontrato per farci capire come la loro vita sarebbe cambiata dopo averci parlato, ma il finale è già suggestivo per conto suo.



P.S. : Ribadisco il fatto che è un capolavoro, ma non capisco come fa a venire giudicato migliore di "The Elephant Man"

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Ultima risposta 02/08/2007 18.04.53
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fare la pipì  @  19/02/2007 15:35:45
   10 / 10
questo è bellissimo

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Ultima risposta 29/10/2008 19.15.46
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alesfaer  @  20/09/2006 02:22:41
   2½ / 10
altro ke storia vera. 1 noia mortale. preferisco vedermi 1 altra volta 'la tempesta del secolo', mattone di 4 ore di stephen king ke xò perlomeno è godibile. il tempo nn passa mai, ho perso 20anni in sto film

10 risposte al commento
Ultima risposta 21/06/2009 11.36.45
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Gruppo REDAZIONE Pasionaria  @  17/09/2006 09:05:28
   10 / 10
Il film con il suo ritmo lento, con i colori soffici della campagna americana , con l'armonia sonnacchiosa delle musiche ci culla e ci racconta una storia incredibilmente vera, i cui sentimenti la trasfigurano in una splendida parabola.
Un film perfetto

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Ultima risposta 18/02/2007 12.23.24
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73  @  31/08/2006 15:54:04
   10 / 10
Capolavoro è la parola giusta per definire questo film.Una pellicola straordinaria,dalla trama lineare e “lenta” come il percorso del suo protagonista ma che abbonda di significati.
Lynch dimostra di essere un grande filmaker anche quando racconta storie semplici,discostandosi totalmente dal suo modo onirico ,contorto e soprattutto straordinario di fare cinema.
“Una storia vera” è un film basato sul valore della famiglia e dell’amicizia,ma piu’ in generale si potrebbe intendere come un excursus sulla vita,il viaggio è una metafora per rappresentare il vissuto di un vecchio testardo che sfida la morte ormai in agguato per raggiungere cio’ che gli è rimasto di piu’ caro al mondo(oltre alla figlia),vale a dire il fratello malato col quale non parla da tempo immemorabile…per Alvin,il protagonista, è come chiudere il cerchio della sua esistenza,un’esistenza ricca di avvenimenti sempre affrontati con i valori positivi che gli hanno permesso di costruirsi una vita serena senza rimpianti ,in cui l’unico cruccio è quello di aver perso il fratello,è un dimostrare che è ancora in grado di cavarsela egregiamente da solo ,soprattutto dopo essere caduto a terra costretto a rimanere immobile per ore in attesa che qualcuno lo aiutasse a rialzarsi.
Mentre il mondo circostante va a mille all’ora ,Alvin procede paziente sul suo tagliaerba gustandosi quelli che potrebbero essere i suoi ultimi giorni di vita...dialoga,osserva,si rapporta con chiunque incontri senza mai essere invadente,forte della sua esperienza che puo’ servire a rincuorare una giovane fuggita di casa,che puo’ smontare in pochi secondi due meccanici un po’ troppo avidi o che serve semplicemente a ricordare cio’ che è stato e che mai tornera’ ad essere.
Nessun dialogo,nessuna immagine è un surplus in questa pellicola,ogni cosa sta’ al suo posto come in perfetto meccanismo abilmente progettato,la recitazione di Richard Farnsworth,realmente scomparso pochi mesi dopo la fine delle riprese,è a dir poco sublime,perdersi nei suoi occhi celesti ed acquosi è inevitabile,aspettare che parli per imparare dalla sua saggezza è indispensabile e quando racconta della guerra è impossibile non commuoversi con lui.
Questo film non nasconde le brutture del mondo ma ne parla apertamente celandole sotto la rassegnazione orgogliosa di Alvin che ha dovuto affrontarle e superarle,dall’orrore supremo della guerra,all’emarginazione della figlia(un’ottima Sissy Spacek),alla drammatica perdita di un nipote,sino alla battaglia persa in partenza con la vecchiaia e gli acciacchi.
Il resto lo fanno un paesaggio stupendo che emana un senso di liberta’ ad ogni inquadratura ed una colonna sonora tra le piu’ belle mai realizzate.
“Una storia vera” ci racconta quant’è importante la famiglia,quant’è importante avere qualcuno che si ama al proprio fianco,ma soprattutto insegna a vivere serenamente la nostra vita cercando di fare il meglio possibile per noi stessi e per gli altri e non abbattersi troppo se tutto cio’ che desideravamo non è stato raggiunto…d’altronde questa è la vita,l’unica cosa che conta è guardarsi allo specchio la mattina ed essere felici in quanto consci di aver fatto tutto il possibile…proprio come Alvin che pone l’ultimo tassello mancante alla sua esistenza e puo’ finalmente riposarsi sedendo a guardare le stelle proprio come quando era bimbo ed il viaggio era appena cominciato.

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Ultima risposta 04/10/2007 10.00.57
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osso  @  05/08/2006 12:44:31
   2 / 10
niente di eccezionale. Sinceramente da David Linch mi aspettavo di piu'...comunque quest film è un fiasco totale

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Ultima risposta 04/08/2007 02.20.12
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daniele10  @  30/05/2006 23:19:02
   5 / 10
Sarà pure struggente e poetico, ma anche di una noia mortale,una volta visto sfido a rivederlo.
Non sufficiente.

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Ultima risposta 09/02/2007 14.26.30
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saveadjust  @  22/05/2006 12:15:35
   10 / 10
Gilles Peterson sostiene che gli stessi dieci dischi, posti in ordine diverso, suonano in maniera completamente diversa.
Il fatto che "Una storia vera" sia uscito prima di "Mulholland Drive" e dopo (quello che io reputo il capolavoro di Lynch) "Strade perdute" valorizza ed amplifica la pace e la serenità di cui è pregna questa questa pellicola.
Basterebbe la sola colonna sonora per dare pieni voti al film, oppure la fotografia mozzafiato, l''eccellente prova recitativa di Richard Farnsworth, o ancora la regia di Lynch che qui si avvicina decisamente alla perfezione.
Aspettando INLAND EMPIRE, sono onorato di mandare un altro Lynch in Top25 (per quanto valore possa valere, ma spero che qualcuno che non conosce questo genio se ne possa affezionare).

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Ultima risposta 18/02/2007 12.24.47
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Invia una mail all'autore del commento cinefilo malato  @  08/12/2005 19:54:41
   10 / 10
Grandissimo in tutto e per tutto!
Forse non segue proprio alla lettera le regole standard di Lynch, e forse è per questo che è piaciuto di meno...

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Ultima risposta 04/04/2006 16.41.43
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la mia opinione  @  10/08/2005 00:24:34
   10 / 10
assieme a The Elephant man il miglior film di Lynch. Personale opinione.

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Ultima risposta 18/02/2007 12.25.23
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Gruppo STAFF, Moderatore Invia una mail all'autore del commento Lot  @  14/10/2004 09:10:48
   9 / 10
Perché questo film è di Lynch? Perchè, pur essendo agli antipodi degli altri suoi lavori in termini di sceneggiatura e temi trattati, questo film è di David Lynch e di nessun altro?
Perché è intenso, questa è la sua caratteristica principale.
Una storia semplice e magnifica, un vecchio piegato dagli acciacchi ma con una vitalità unica decide di fare un viaggio di molte settimane a bordo di un tagliaerbe per andare a trovare il fratello malato con cui non farla da 10 anni a causa di una sciocca discussione. Tutto qui.
L'intensità dei sentimenti che troviamo in questo film è la stessa che ritroviamo negli occhi di John Merrit in "elephant man", la stessa con cui la protagonista di mulholland drive guarda la sua amante/rivale, la stessa di tutti gli altri protagonisti di lynch.
Non voglio farla lunga ma è un film che riconcilia con la vita, sono splendidi gli incontri lungo il viaggio, altro che la patinatura di forrest gump, ma è splendida anche la sensazione di pace e solitudine di altri momenti come quello del temporale, in cui si sente quasi battere con potenza il cuore di questo vecchio che ha 2 bastoni ma che sta in piedi perché ha una strada da percorrere.

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Ultima risposta 15/12/2004 15.38.46
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lorenzo_ren  @  28/01/2004 17:43:52
   10 / 10
Questo film dimostra il grande talento di Lynch, con poco (una sceneggiatura semplice e pochissimi soldi spesi) è riuscito a fare un capolavoro.

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Ultima risposta 19/04/2004 15.22.04
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