una storia vera regia di David Lynch USA 1999
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una storia vera (1999)

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locandina del film UNA STORIA VERA

Titolo Originale: THE STRAIGHT STORY

RegiaDavid Lynch

InterpretiRichard Farnsworth, Sissy Spacek, Harry Dean Stanton, Everett McGill

Durata: h 1,51
NazionalitàUSA 1999
Generedrammatico
Tratto dal libro "Una donna, una storia vera" di Peter Maas
Al cinema nel Giugno 1999

•  Altri film di David Lynch

Trama del film Una storia vera

Il settantaquattrenne Alvin, dopo aver saputo che il fratello con cui non si vede da dieci anni ha avuto un infarto, decide di andare a trovarlo attraversando lo Iowa e il Wisconsin con un tosaerbe.

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Voti e commenti su Una storia vera, 257 opinioni inserite

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pak7  @  23/07/2022 12:27:39
   7 / 10
Non si può considerare questo un capolavoro, ma una bella storia.
Come dovremmo considerare "Mullholland Drive" allora?
Ben scritto, a tratti divertente. Empatizzando col protagonista, posso comprendere il fatto di aver rifiutato "la via più facile " per raggiungere il fratello.
" E' più che quello che si prova durante il viaggio, che alla fine di una corsa ".

Burdie  @  21/04/2021 23:39:04
   6½ / 10
...ben fatto, senza pretese

Jumpy  @  30/08/2020 12:26:03
   7½ / 10
Non l'ho trovato il capolavoro che dicono, ma la bellezza di questo film sta nella sua semplicità, tra affetti e la perseveranza di chi non si ferma di fronte a niente ("non ho più la patente? Ok... vado da mio fratello col trattorino...).
Nella sua lentezza, ci son passaggi che sembra di star davvero accanto ad Alvin sul trattore, attraversando le campagne americane, incontrando personaggi a volte insoliti e bizzarri.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Angel Heart  @  02/07/2019 21:10:16
   7 / 10
Il titolo originale racchiude proprio l'essenza del film.
Umanissimo e toccante in tutta la sua semplicità, difficile accontentarsi con così poco ma è talmente ben girato ed interpretato (non solo da Farnsworth ma anche dalla Spacek) che il coinvolgimento è completo fino alla fine del viaggio.

Noto comunque una tendenza a sopravvalutarlo, chissà perchè.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR Invia una mail all'autore del commento kowalsky  @  24/08/2018 18:10:11
   9 / 10
Visto con gli occhi e il cuore di immutata riconoscenza.. Spesso lento ma schiacci il tasto Replay è qualcosa ti si muove dentro... A Stanton andrebbe fatto un monumento. Sembra davvero scritto da Sam Shepard, epilogo fantastico

kafka62  @  16/05/2018 10:41:52
   8 / 10
In mezzo alla sua inconfondibile filmografia, David Lynch ha realizzato questo originale road movie, che narra la storia di un vecchio e malandato agricoltore che attaversa a bordo di un tosaerba mezza America per andare a visitare il fratello colpito da infarto. Lynch approfitta della velocità ridottissima del mezzo di locomozione e dell'età veneranda del protagonista per immergersi nella desueta, whitmaniana bellezza della provincia rurale americana e per soffermarsi su storie personali riesumate intorno a un fuoco o sotto un cielo stellato e su volti che il cinema metropolitano ci aveva fatto dimenticare, facendo dell'interminabile viaggio, accompagnato da una bellissima ballata country di Badalamenti, anche e soprattutto una malinconica metafora della vecchiaia.
"Una storia vera" è un film delicato e poetico, perfino epico per la cocciuta ostinazione con la quale l'impresa è perseguita, esemplarmente essenziale, scabro e diretto come il nome (Straight appunto) del protagonista. Mi piacerebbe interpretarlo anche (perché no?) come un invito saggio e illuminato, rivolto al cinema (e anzitutto a sé stesso), a rallentare il ritmo delle immagini, a lasciare la cinepresa il tempo di posare il suo (e il nostro) sguardo sulle cose e sugli uomini senza la fretta e senza i parossismi di un montaggio ormai assuefatto alla moda del videoclip, per riuscire in questo modo a cogliere appieno la bellezza e il senso, i sentimenti e i valori del mondo che ci circonda.

Filman  @  08/12/2017 12:59:47
   8 / 10
Delicatezza e malinconia rendono THE STRAIGHT STORY il film più atipico di David Lynch, paradossalmente un road movie salubre, quasi commerciale per via del suo aprirsi al grande pubblico ed anche alla critica americana più borghese, per quanto la scolasticità venga piegata al servizio delle necessità (come sa fare chi non è solo un regista di mestiere), che non escludono quei principi che hanno forgiato nel corso dei film e del tempo il mondo lynchiano, su tutti quella corposa fetta di provincia americana in stato di abbandono, oblio per il corpo e decomposizione per la mente. Camminando sul bordo ma senza paura di cadere nel precipizio della più facile retorica, in questa pellicola la vecchiaia non viene percepita solo come saggezza ed imposizione ma è più uno stato d'animo lento che assimila e mischia le visioni sicure appartenenti al vissuto e quelle dell'avvenire in un viaggio stimolante, dettagliato e quieto.

ferzbox  @  02/10/2017 17:14:08
   8 / 10
Tralasciando che si parla di un lavoro firmato David Lynch(tralasciando per modo di dire....), sono rimasto contento di scoprire che si trattava di un film della Walt Disney; alla fine degli anni 90 la casa di Topolino aveva ancora le capacità di tirar fuori produzioni profonde e significative, cosa che oramai non dico che sia del tutto scomparsa, ma poco ci manca.
"Una storia vera" è una pellicola che si discosta anni luce dallo stile tipico di Lynch; di visionario o onirico c'è ben poco, anzi, si parla di un film che segue i canoni classici di narrazione(d'altronde sempre un film Disney era), ma comunque diretto con una certa diligenza e una particolare cura delle inquadrature; la mano di David Lynch si nota, anche se non totalmente libera di esprimersi al 100%; tuttavia vedere una certa parsimonia nel girare un film per "tutti" risulta sempre cosa gradita.
La trama è ispirata ad una storia realmente accaduta, dove Alvin, un anziano di 73 anni residente in una bigotta cittadina desertica del centro America, decide di affrontare l'assurda impresa di percorrere 350 Km in sella ad un trattorino per tosare l'erba.
Tale impresa folle per poter andare a trovare il fratello poco più giovane con cui non si parlava da anni(appena vittima di un principio di infarto); Alvin avendo seri problemi di vista e di circolazione non è in grado di guidare la macchina e non vuole ricorrere a nessun mezzo di trasporto che non sia lui a guidare; la lontananza con il fratello minore era dettata da qualcosa di profondamente radicato che doveva assolvere con questa prova di coraggio e costanza.....
Il film non è totalmente privo di assurdità o ingenuità, ma riescono a farsi perdonare facilmente dall'ottima regia e dagli ottimi dialoghi che il simpatico vecchietto protagonista scambia con i vari personaggi che incontrerà durante il suo pellegrinaggio.
La cosa magnifica è scoprire come un iniziale vecchietto malato, residente in un paese di gente tutta fuori di testa, si trasformi invece in una fornace di esperienze di vita; alcune simpatiche, altre più dolorose, ma pur sempre magneticamente interessanti da seguire ogni qual volta si presentino; ad aiutare il tutto sarà stato anche quel clima country che aderiva alla pelle di Alvin come carta velina; tutte le notti si metteva davanti al fuoco e quando capitava di dover parlare con qualcuno non si faceva alcun problema a decidere l'argomento; lui parlava e gli altri ascoltavano.....al massimo poteva succedere che erano gli altri a parlare e lui ascoltava, ma quando era il turno di Alvin qualche briciola di saggezza dettata dall'età usciva sempre fuori.....
Chiaramente bisogna trovare i giusti compromessi e non pensare a come sono davvero gli americani(che nei film vogliono sempre apparire altruisti e moralisti, quando invece con il cazzò che sono così....) e concentrarsi sul messaggio di fondo che un VERO film Disney dovrebbe dare......
Un'amico che guardava il film insieme a me, a titoli di coda iniziati, mi ha giustamente fatto notare quanto ricordasse il recente "Nebraska" diretto da Alexander Payne; anche in quel caso c'è un riscatto degli anziani, veri super eroi di questo mondo e spesso snobbati come se fossero scarpe vecchie...
Consigliato.....

crimal9436  @  10/02/2016 12:30:47
   8 / 10
Che bella storia! E trasposta magistralmente, ottime musiche, ottimo soprattutto l'atmosfera di lentezza che si respira, perfetta per descrivere la vecchiaia.
Il protagonista, come dice lui stesso, ha imparato a distinguere le cose importanti e le poche cose che dice nel film ne sono un archetipo perfetto.
Consigliatissimo, ti fa fare pace col mondo

Gabo Viola  @  26/01/2016 16:00:03
   10 / 10
Due fratelli arrivati alla fine della loro vita, non si parlano da anni ed è il caso di chiarire tutto prima di morire, di ricongiungersi e abbracciarsi per l'ultima volta. Si procede in una america rurale che sembra perduta per sempre, un viaggio metafisico dentro sè stessi, andando avanti centimetro per centimetro mentre la brezza muove docilmente il trattore di Straight. Una profondità incredibile, musiche sublimi di Badalamenti. Nessun effetto speciale ma solo una canuta meditazione sul proprio passato e il valore degli affetti tra fratelli. Qui Lynch si mette a nudo e dimostra il suo spessore umano, se mai ce ne fosse bisogno. Dialogo finale da antologia, poche parole spezzate, magistrale uso del silenzi e i volti quasi in stasi. Di fondo rimane il non detto, ma sappiamo che l'amore di questi due fratelli sta pulsando. Qui siamo a livelli stratosferici

IL GATTO  @  22/08/2015 02:55:41
   9 / 10
The straight story (incomprensibilmente tradotto in italia "una storia vera") è innanzitutto un film,secondo me,che parla del crescere, non importa che Alvin abbia 73 anni,e delle difficoltà che questo comporta. Del fallimento ,e del fare un'altro tentativo per riuscire (come quando Alvin spara al vecchio tosaerba per poi comprarne uno nuovo). Crescere tramite il viaggio. Lo spostamento, anche minimo, smuove qualcosa dentro,il vedere posti nuovi o incontrare gente diversa. Un percorso personale, arrogante forse, ma che deve essere fatto in solitudine con se stessi (e questo la figlia di Alvin lo sa).Straight story è una deviazione nella filmografia di Lynch (in tutti i suoi film viene inquadrata a tutta velocità la linea di mezzeria. Qui è inquadrata ,ma lentamente in modo riflessivo) che qui si confronta in modo rispettoso con quest'opera.Senza mai scadere nel melenso mostrandoci scorci stupendi di un America di provincia, molto legata alla terra e al tempo (quando Alvin e la figlia osservano il temporale) un America che sta scomparendo come il nostro protagonista che sta elaborando la vecchiaia, ripassando a memoria la sua vita e prendendo confidenza con la morte. Grandi musiche come sempre di Badalamenti.

Filmaster95  @  02/06/2015 10:07:45
   9 / 10
Che dire, un film on the road tanto nostalgico quanto meraviglioso, di un'uomo scavato dal tempo ma che ha ancora la forza di un'ultimo viaggio per andare a trovare suo fratello che non vede da dieci anni, per continui litigi.

Lynch si basa su una trama lineare e semplice, che potrebbe annoiare, ma grazie alla sua maestria e grazie anche ad una buona fotografia, riesce a ricreare nei dettagli il viaggio di alvin, personaggio a cui non puoi non affezionarti.

Molto buona l'interpretazione della spacek, nel film la figlia di alvin, anche lei, nonostante un'età ancora giovane già segnata come suo padre dalla vita, avendo perso la famiglia per un'errore, non essendo del tutto "normale", anche se tale concetto è da prendere con le pinze.

Molto bella la scena finale, dove mi sono pure emozionato, quindi non posso che dare un grande voto per questo grande film.

_Hollow_  @  13/01/2015 00:18:34
   10 / 10
Vabbè, parlar bene di 'sto film è fin troppo facile.

Se non si è dei fessi basterebbe l'inizio sul cielo stellato, vedendo Badalamenti alle musiche e David Lynch alla regia per sentir aria di capolavoro. Un po' come fa Straight col temporale (a proposito, bella traduzione di ***** del titolo). E allo stesso modo, tutto ciò che viene dopo è pura estasi contemplativa. Dal piano-sequenza iniziale fino ai secondi finali.
E non mi metterò certo a descrivere quanto sia fenomenale Lynch dietro la MdP (e c'è ogni sfaccettatura di Lynch in questo film)per un film in cui sono scoppiato a ridere nella scena dello sparo, ho avuto gli occhi lucidi durante la traversata del Mississipi e mi son messo praticamente a piangere nei secondi finali, insieme a Lyle/Stanton.

Un grandissimo Farnsworth nell'ennesimo capolavoro di David Lynch.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR rain  @  08/10/2014 19:41:22
   7 / 10
Complimenti ad un Lynch che riesce a rendere interessante una storia che più semplice non si può, un merito che comunque è da dividere equamente con Farnsworth che nell'ultimo ruolo della sua vita regala un'interpretazione pazzesca. Commovente e malinconico al punto giusto, a mio avviso rimane comunque lontano dall'essere un capolavoro assoluto.

Solita nota di demerito per la distribuzione italiana che è riuscita a trasformare un titolo bellissimo come "The Straight Story" (che fa gioco di parole sul cognome del protagonista e la "strada diritta") in un banale "Una Storia Vera".

Dick  @  25/07/2014 15:39:56
   8 / 10
Lynch ci regala questo bello e toccante scorcio d' america dai toni sobri e sommessi che, nonostante il ritmo, non annoia, anzi.

1 risposta al commento
Ultima risposta 25/07/2014 15.41.19
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BrundleFly  @  15/03/2014 12:03:25
   8 / 10
L'America vista con gli occhi di Lynch.
Un film da cui farsi trasportare e carico di emozioni: dalle storie dei personaggi che lo popolano, alle meravigliose musiche di Angelo Badalamenti.
Una bella poesia sulla vita.

alepr0  @  11/02/2014 23:10:17
   6 / 10
Nonostante la trama non mi ispirava per niente, non è stato male. Però non gli dò un senso...

Larry Filmaiolo  @  12/12/2013 20:09:07
   6 / 10
di nuovo, cerco di aprirmi a Lynch e ora mi chiedo cosa diamine abbia di bello questo film oltre a qualche immagine e alla (pur monotona) colonna sonora.

Fishbowl  @  02/09/2013 13:03:58
   9 / 10
Poetico ed emozionante. La storia di un uomo che ha malinconia della genuinità del passato e si mette in viaggio per cercarla assiduamente, in se stesso e negli altri. Bravissimi gli attori e struggente il finale.

Lory_noir  @  10/08/2013 16:36:18
   7 / 10
Sicuramente un film dignitoso, che ha parti abbastanza emozionanti, ma da Lynch mi aspettavo qualcosa di più originale.

musdur  @  17/07/2013 11:19:17
   6 / 10
Raggiunge la sufficienza ma di sicuro non è un capolavoro.

Fortune  @  10/07/2013 02:11:45
   9 / 10
Film semplicemente stupendo.Armonia e poesia si fondono con la musica su questa pellicola che emoziona e fa riflettere...e non poco.Finale commovente, da pelle d'oca.Questo e' Cinema allo stato puro che fa battere il cuore.

leonida94  @  09/06/2013 14:47:01
   8 / 10
Mi aspettavo un intricato viaggio, oltre che fisico, nella mente del protagonista, con molti e complicati intrecci lungo il tragitto.
Invece il genio Lynch crea un prodotto molto lineare, semplice sembrerebbe !
I dialoghi e le situazioni sono verosimi e i personaggi incontrati, comuni.
Un prete, due fratelli litigiosi, un gruppo di giovani ciclisti, ma ad ogniuno il vecchio Alvin riesce ad infondere qualcosa. Magari solo tenerezza o interesse, ma più spesso tramite essi rivive momenti della vita passata col fratello o assume la figura di consigliere saggio.

Ovviamete il Regista si fa riconoscere dietro la macchina, non mancando di infilare ottime inquadrature e scene ben congeniate.
Sarà la stessa semplicità che rende la pellicola così speciale, vera e credibile?
Tratto appunto da una storia vera, questo film è un inno alla fratellazza, tema troppo spesso dimenticato anche da chi ha un fratello.

ValeGo  @  08/06/2013 23:57:53
   8½ / 10
Commovente e intenso..le storie che racconta Alvin,che tra parentesi sprizza una vitalità pazzesca nonostante i suoi 70 e passa anni, sembra di viverle in prima persona...il tutto accompagnato da una colonna sonora stupenda! E' di una dolcezza unica! Grande Lynch!

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR carsit  @  06/06/2013 23:27:39
   8½ / 10
Lynch riesce a renderti appassionanti perfino la storia di un 73enne che attraversa 400 km con un tagliaerba per ritrovare il fratello reduce da un infarto.
Sembra una trama debole e banale, ma mai considerazione potrebbe essere più sbagliata.
Lynch ci accompagna in questi viaggio così semplice, ma anche così emozionante.
Ottima la fotografia che riprende paesaggi maestosi e soprattutto bellissime le canzoni di Badalamenti, forse l'elemento decisivo che innalza il film.
La storia non è altro che la narrazione di un vecchio nelle fase ultima della sua vita.
Il viaggio intrapreso da lui diventa metafora di un percorso interiore che viene completato.
Non vale la pena serbare rancore per sempre e sarebbe bello se prima della fine ognuno di noi riuscisse a dare una seconda possibilità a dolorosi ricordi che col tempo abbiamo " dimenticato " oppure rimosso per orgoglio o testardaggine.
Il tutto accompagnato con una nostalgica e malinconica riflessioni sull'anzianità.
Tantissimi i personaggi che Alvin incontrerà sulla sua strada, ma a me mi hanno colpito soprattutto due figure :
- la ragazza incinta che scappa di casa per paura di non essere accettata dalla sua famiglia.
- L'altro anziano reduce di guerra che conserva dolorosi ricordi del suo passato.
Strepitoso Farnsworth, ma ancora una volta io voglio lodare SIssy Spacek: è troppo brava.
Ha una bellezza molto particolare, ma è particolarmente espressiva e riesce a dare proprio l'idea di una donna ingenua ( e forse leggermente disturbata) , ma di buon cuore ed amorevole verso il proprio padre.
Nell'interpretazione di Carrie era praticamente inarrivabile, ma anche qua ha offerto una prova strepitosa.

COnclusione : un Lynch sicuramente meno impegnato e meno complesso; all'insegna di una storia leggera , ma che saprà colpirvi nel profondo per la sua semplicità e la sua dolcezza.

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JOKER1926  @  01/04/2013 18:50:11
   6½ / 10
Fra i maggiori cineasti di sempre si colloca ad ali spiegate David Lynch; la regia americana si è distinta per le opere metafisiche convergenti in stati pesanti, e non usuali, del sogno, della nevrosi…
Come capita un po' a tutti, prima o poi, qualche novità bisogna presentarla. "Una storia vera" è quindi quella "novità" di Lynch che mette in stand by i suoi veri progetti contenutistici ed offre una vicenda del tutto diversa, che dopotutto, prende spunti da una storia realmente verificatasi.
Il titolo dunque sembra parlare molto chiaro, "Una storia vera" è la fotografia reale di un uomo (un settantenne) che si imbatte con un viaggio bizzarro , l'anziano vuole raggiungere suo fratello con un tagliaerba, la meta è raggiungibile percorrendo quattrocento kilometri. Il disegno appare assai improbabile.

"Una storia vera" ha nel suo ventre la regola (e il dovere) di impressionare e cercare, a più riprese, di stordire e commuovere il pubblico. La costruzione del film poggia sui parametri del genere "On the road", fra pregi e complicazioni.
Tanti sono i registi che hanno confezionato prodotti "on the road" ma non sempre i risultati sono stati eclatanti.
Con Lynch, purtroppo, gli esiti conclusivi del prodotto del 1999 non saranno acuti e meravigliosi.
La pellicola soffre, in effetti, di una serie opprimente di lungaggini e di ripetitività. Le sequenze vivono, quasi sempre, in una ripetitività imbarazzante, i ritmi del film poi sono bassi, lo spettatore è messo a durissima prova.
Certamente il film vuole lanciare un messaggio, quello della vita che va (o andrebbe) vissuta per i veri ideali di questa ultima cercando, possibilmente, di accantonare ogni superficialità e di seguire il cuore godendosi ogni attimo della vita. Lynch su questo è impassibile e semina nel suo prodotto una lentezza "forzata" che esalta a tratti, ma come detto sopra, stanca anche.
Fra le maggiori positività la musica di Badalamenti e Richard Farnsworth in una prova di sostanza.
Non convince la sceneggiatura, i confronti fra i personaggi, seppur invitanti, sono figli di uno schema fin troppo telefonato e metodico.
Film che può piacere fino ad un certo punto.

1 risposta al commento
Ultima risposta 09/06/2013 14.48.28
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pinkblack9  @  27/02/2013 21:40:23
   10 / 10
David Lynch racconta, commuove e torna a far riflettere sui temi importanti della vita, in modo dolce e poetico come solo un genio dietro la macchina da presa sa affrontare. La vecchiaia, l'importanza della famiglia, i ricordi e la saggezza, la vita e la morte, il regista abbandona momentaneamente gli incubi, le sue ossessioni e lo studio dei sogni per affrontare temi più forti e allo stesso tempo delicati con una storia incredibilmente straordinaria, basata su un fatto realmente accaduto.
Alvin Straight ha settantatré anni, vive a Laurens nell'Iowa con la figlia Rose, una madre ritardata alla quale hanno portato via i figli. Le sue condizioni di salute sono pessime, oltre a non vedere bene (che non gli consente di avere la patente), convive con un principio di enfisema polmonare e un'artrite che lo costringe ad usare ben due bastoni. Presto viene a sapere che il fratello Lyle del Wisconsin è molto malato e si avvicina alla morte. Malgrado non si parlino da tanto tempo a causa di un banale litigio e le proibitive condizioni fisiche non glielo permettano, Alvin decide di mettere da parte l'orgoglio e di intraprendere un viaggio lungo più di 350 miglia (più di 560 km!) attraverso gli stati dell'Iowa e del Wisconsin, con un vecchio tosaerba che traina un piccolo rimorchio (che diventa la sua casa durante il viaggio). Tra lande sterminate e paesaggi mozzafiato nel cuore dell'America, ripresi da raffinate inquadrature panoramiche, Alvin trascorre quasi due mesi di viaggio e incontra tanta gente, dispensando autentica saggezza e suscitando infinita tenerezza. Un pellegrinaggio interiore dunque, che raggiunge il suo apice con il ricordo sbiadito e nostalgico di un cielo stellato. La pellicola è una grande metafora del tempo sottolineata magistralmente dalle scelte registiche col vecchio Alvin sempre contraddistinto dalla sua ponderatezza e dalla sua flemma, resa perfettamente con movimenti dolci dell'inquadratura e dalla splendida interpretazione di Farnsworth. Sembra quasi che questo voglia sottolineare la fretta e la furia di arrivare tipica di noi giovani d'oggi, che non ci fermiano mai, paragonata alla serenità e lentezza di chi conosce il valore del tempo. E il viaggio di Alvin, in una visione più generale, potrebbe essere comparato alla vita stessa, fatta d'incontri e di un gran numero d'esperienze, nella quale forse il punto d'arrivo non è importante quanto il percorso in sé. Non conta dove riusciamo ad arrivare, ma il panorama che il viaggio ci riserva.
Va sottolineata infine anche la perfetta simbiosi tra inquadrature e musiche, le quali si fondono con l'emotività dei personaggi e dei paesaggi, confermando (se ce ne fosse ancora bisogno) tutta la potenza comunicativa dei film di David Lynch, portando lo spettatore a quel coinvolgimento che fa diventare questo film una vera e propria esperienza visiva, sonora, emozionale. Un esperienza indimenticabile.

Ciaby  @  04/02/2013 13:49:45
   7 / 10
Sicuramente un buon film, ma altrettanto certamente, è tra i meno riusciti di Lynch. è dolce, ha delle belle trovare, è coinvolgente al punto giusto, ma non graffia come dovrebbe e ci sono delle cose che non funzionano (da certe scelte di montaggio al finale).

maitton  @  28/01/2013 10:44:48
   8 / 10
forse, il miglior "on the road" di sempre.

Fratuck89  @  07/01/2013 02:36:27
   7 / 10
un film molto lento che segue i ritmi del protagonista e del suo mezzo di trasporto, un anziano che su un tosaerba compie un lungo viaggio per visitare il fratello malato, la trama è molto semplice e tranquilla, ma tuttavia trattiene lo spettatore e non fa annoiare, grazie anche ad una bella fotografia dei paesaggi rurali u.s.a e le musiche molto piacevoli; ma alla fine ci si rende conto di aver visto per l'80% del film un vecchio guidare un tosaerba e qualche dialogo; vado a premiare il fatto che tutto ruoti attorno alla dura vita di persone anziane alla fine della loro strada, che si trovano a convivere con un passato che non potrà più tornare e con la consapevolezza di poter andarsene da un giorno all'altro, in questo sconforto si riesce dunque a dimenticare i rancori del passato, perchè nessun uomo vorrebbe portarseli nella tomba. Forse finisce un pò troppo in fretta...

Invia una mail all'autore del commento Andre82  @  09/09/2012 18:16:20
   6 / 10
Musiche e paesaggi sono splendidi; per come giudico io i film, però, manca qualcosa alla trama, troppo "semplice", per un film che non ho trovato così coinvolgente come molti scrivono.

Crazymo  @  07/09/2012 01:45:56
   9 / 10
Un film che è poesia, non il solito Lynch surreale, questa volta ci porta nella realtà, raffigurando un viaggio sì surreale, ma che è come un racconto "ridotto" ad un'ora e 50 sulla vita, il viaggio di un'uomo attraverso bellissime ambientazioni (Nelle quali Lynch si muove come solo lui e pochi altri san fare, realizzando una sorta di manuale del regista... realmente, movimenti di macchina così significativi se ne son visti e se ne vedono pochi!) nel quale incontrerà svariate persone, con le quali si legherà in modo profondo, narrandoci la vita, prima però di ripartire lungo il suo viaggio per ritrovare un vecchio compagno di vita (forse la vita stessa) e di ritornar a "guardar le stelle", scordandosi dei rancori, finchè c'è tempo.

deadkennedys  @  10/06/2012 11:43:32
   7½ / 10
Lynch dimostra di saper fare anche film normali. Storia on the road toccante e che lascia molto riflettere lo spettatore sia durante che dopo la visione.

C.Spaulding  @  06/06/2012 12:33:47
   9 / 10
Atipico film di Lynch. Uno dei pochi film comprensibili del regista. La storia di un uomo che decide di andare a trovare il fratello a bordo di un tosaerba. Film lento e riflessivo ma che non annoia mai. Un viaggio attraverso l'america così bella e suggestiva. Da vedere.

gianni1969  @  12/04/2012 23:09:46
   10 / 10
non sono un fan sfegatato di lynch,ma questo e' veramente un capolavoro,un autentica poesia sulla vita,e con la leggerezza con la quale la si affronta;mai la vecchiaia e' stata resa cosi dolce e leggera,con un protagonista straordinario che ci accompagna lentamente nel suo viaggio. complimenti a lynch,che abbandona per una volta(sperando non sia l'ultima)il suo campo. da vedere assolutamente.

viagem  @  24/02/2012 15:52:37
   9 / 10
Il ritmo lento di questo film è lo stesso del mezzo che guida Alvin dal fratello, quello giusto per contemplare la natura, provare emozioni e riconciliarsi. Toccante e duraturo negli effetti.

cassano8555  @  02/01/2012 01:46:36
   10 / 10
il protagonista è un anziano ultrasettantenne che nonostante l'età e gli acciacchi va avanti per la sua strada senza dar retta a chi cerca di fermarlo.....profondo......quando i sentimenti vincono su ogni cosa.......commovente nel finale che strappa la lacrima. film bellissimo

gemellino86  @  12/12/2011 09:42:46
   9½ / 10
Un cinema di alto livello. Lynch propone una storia di un amore fraterno che non finisce mai neanche a 74 anni. Commovente e struggente film capace di regalare forti emozioni. Il capolavoro del regista.

gantz88  @  08/12/2011 04:27:54
   9 / 10
poesia...il vecchietto a che mi stava antipatico a inizio film dopo è diventato un grande

whereIsMyMind  @  06/12/2011 18:04:35
   10 / 10
Molto emozionante, semplice e poetico non annoia mai. Come se non bastasse la regia di Lynch, il grande Badalamenti compone una colonna sonora maestosa che accompagna perfettamente anche le scene dei magnifici paesaggi autunnali del Midwest.
Uno dei pochi film che è riusto a commuovermi.

franky83  @  26/10/2011 15:02:23
   6 / 10
Sconsigliato a chi vorrebbe vedere un film dove succede qualcosa

nefilim  @  24/10/2011 01:20:46
   9 / 10
Bello. Commovente, dolce. Un film terra terra, povero, ma tremendamente magico. Una gioia. Una storia normale. Una storia vera.

topsecret  @  12/09/2011 16:11:02
   8½ / 10
Angelo Badalamenti compone una colonna sonora semplice ma di grande impatto, così come semplice e di grande impatto è questa storia di un David Lynch inedito, disneyzzato, che non ti aspetti.
Una storia malinconica ma viva, una storia di emozioni forti, di ricordi tragici e di ricordi lieti, una storia di brava gente, una storia di fratelli separati e ritrovati, una storia sulla famiglia, la storia di un viaggio per sentirsi ancora vivi, una storia garbata ed umanamente sincera...una storia vera.

PignaSystem  @  19/07/2011 11:35:42
   7½ / 10
Attraversare gli Stati Uniti su un tagliaerba può essere un'idea romantica - oppure semplicemente infantile. A seconda di come la si voglia o riesca a vedere. La realtà sta certamente in mezzo, anche perchè da un vecchio volpone come Lynch è impossibile aspettarsi un qualsiasi film per bambini, lineare, facile, privo di connotazioni psicologiche profonde. E infatti Una storia vera spazza le perplessità lecite (Lynch che gira un film per la Disney?) trasformandosi pian piano in una ponderosa riflessione sulla vita e sulla morte, sulla vecchiaia e i suoi infiniti rimpianti, sulla paura di lasciare dei conti in sospeso in questa esistenza. Inevitabile che spesso si sfiori così il patetico, ma il regista è bravo a non calcare troppo la mano sui lacrimoni ed a risaltare piuttosto la testardaggine del protagonista quasi come un pregio, una virtù, quando non una necessità. Non è un film nè particolarmente breve, nè dotato di grande ritmo: eppure è essenziale così com'è.

Leonardo76  @  05/07/2011 21:29:59
   10 / 10
Ottimo film, attore protagonista perfetto. Non c'è un solo momento morto in tutto il film.

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR pier91  @  29/06/2011 16:21:10
   8½ / 10
Sono convinta che il cinema migliore sia quello che ci toglie da sotto i piedi il tappeto delle illusioni. Di primo acchito il film mi era parso quasi risibile in quel suo slancio di fiducia nell'umanità. Poi ho pensato a mio nonno. Una vita grama e socialmente anonima, degna di una novella verghiana. Il fatto che nonostante tutto onestà ed intelligenza affettiva in lui siano sopravvissute è la più concreta fonte di speranza. L'ottimismo migliore non è altro che pessimismo eroico. Il protagonista di "The Straigh story", in quel suo rendere titanica anche la semplice accettazione della vita, è una commovente personificazione della ginestra leopardiana. Così, quando il trattorino si rompe ad un passo dalla meta, Alvin pazientemente aspetta. E' il riscatto dell'attesa come scelta dignitosa e negazione della rinuncia.

cort  @  23/06/2011 16:44:14
   9½ / 10
il film di Lynch che mi è piaciuto di più in assoluto. una storia vera piena di umanita che ti rapisce e ti porta con se. dialoghi indimenticabili cosi come i personaggi. unica pecca il cielo stellato fatto al computer che toglie mezzo voto.

tonnorefanio  @  13/06/2011 00:52:04
   8 / 10
SKULLL  @  09/06/2011 02:29:13
   9 / 10
Un film semplicemente stupendo. Il protagonista è fenomenale. Lento, il film vuole che rallenti con lui.

guidox  @  03/06/2011 19:12:49
   8 / 10
gran film, semplice e lineare che non sembra neanche di Lynch (tranne che per i colori e per l'inizio nel giardino alla Velluto Blu).
belle le musiche, anche se mi sono sembrate più quelle che utilizza Clint Eastwood nei suoi film che non quelle di Badalamenti.
continuo a preferire il Lynch "classico" (che di classico ha poco e niente), però la poesia nella semplicità che trasmette questo film è molto emozionante e delicata.

Invia una mail all'autore del commento Totius  @  03/06/2011 00:18:06
   7 / 10
Un film foriero di valori semplici come la famiglia e la caparbietà e di una delicatezza incredibile. Il protagonista è eccezionale. Molto bello. Da vedere.

Pierpacco  @  27/05/2011 07:26:41
   9 / 10
Profondo, semplice, delicato, poetico. Finale da brivido, musiche e fotografia meravigliose. Forse, il vero capolavoro di David Lynch.

Invia una mail all'autore del commento kossarr  @  11/05/2011 06:22:44
   8½ / 10
Che strano vedere un film di Lynch e alla fine aver capito tutto...
Magnifica come sempre la regia, bravissimi gli attori e ottimi i paesaggi.
Un film lento ma mai stancante.
Da guardare e conservare nella proprio videoteca.
DeLynchAto.

1 risposta al commento
Ultima risposta 24/05/2011 20.25.10
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kako  @  11/05/2011 01:24:25
   9 / 10
un Lynch fuori dai suoi canoni che riesce a essere comunque eccezionale. Una storia emozionante, intensa. Un road movie su un mezzo anticonvenzionale che colpisce e intrattiene; non si può che affezionarsi al personaggio.

manù  @  19/04/2011 10:22:24
   9 / 10
Commovente: guarda con occhi pieni di poesia e amore il lungo viaggio drammatico della nostra vita. Stupenda la colonna sonora che riesce a far vibrare le corde dei sentimenti più profondi.

sergiolandia  @  31/03/2011 15:04:18
   9 / 10
Quando so che un film è di Lynch...cerco sempre di preparmi psicologicamente a vederlo (David non è sempre facile da capire :) )...questo invece, stranamente, non sembra nemmeno suo (ma forse qui ha dimostrato di essere un gran regista, perchè ha fatto capire che lui può cambiare stile quando vuole e far cmq centro)...
Trama bella e delicata...un film che lascia solo bei pensieri sulla vita e sugli affetti.

Clint Eastwood  @  21/03/2011 09:54:54
   9 / 10
L'unico (forse) film normale/umano di Lynch che mi ha veramente conquistato. Storia semplice, lineare ma dannatamente profonda ed emozionante grazie anche alla colonna sonora composta da Angelo Badalamenti che si annovera tra le migliori mai sentite e in perfetta sintonia con l'andazzo della pellicola. Immenso Farnsworth così come la breve comparsa Harry Dean Stanton per un finale da manuale che letteralmente toglie il fiato.

Il Dragone  @  21/03/2011 09:12:47
   6 / 10
Adoro alla follia Mulholland drive. Ma devo dire che questo film non mi è piaciuto, troppo semplice, troppo poco emozionante … Si, è profondo e toccante, ma lontano dai suoi capolavori … Almeno questo è il mio giudizio.

giraldiro  @  20/03/2011 01:35:22
   7½ / 10
Veramente carino, non c'è che dire.

Oskarsson88  @  07/12/2010 15:20:08
   6½ / 10
non trasmette le emozioni che una storia del genere dovrebbe trasmettere. Comunque sufficiente

7219415  @  03/12/2010 20:50:11
   8 / 10
Molto intenso..davvero bello

xtrinix  @  30/11/2010 16:48:30
   8½ / 10
Film commovente e intenso..non servono molte parole per esprimere il valore della famiglia e l'amore tra due fratelli..

Smeagol72  @  15/11/2010 20:41:10
   7½ / 10
Davvero un bel film... quando vuole Lynch sa fare anche film "normali"!

RobertDen  @  06/11/2010 00:28:31
   6 / 10
Naturalmente leggendo la trama non ci si può aspettare un film vivace.

Originale come storia e sono d'accordo con molti che dicono che la cosa bella di questo film è proprio nella semplicità e nel celare i sentimenti del protagonista;
cosa che accade realmente nella vita quotidiana.

Detto questo non mi ha coinvolto più di tanto, forse perchè l'ho visto un giorno dopo "Il cacciatore di aquiloni" dove invece le emozioni vengono messe in primo piano.

Frankys  @  03/11/2010 08:03:46
   8 / 10
Personalmente ho preferito di gran lunga Mulholland Dr., ma devo dire che questa opera di Lynch è veramente sublime. Una storia semplicissima ma profonda, toccante e vera. Straordinarie interpretazioni, bellissima colonna sonora, suggestiva la location e la fotografia.
Piccola perla del cinema.

Wen0m  @  11/10/2010 01:05:57
   8 / 10
Primo film di Lynch che vedo, devo dedurre che sia un film assolutamente anomalo. In "The Straight story" non c'è nulla di non chiaro, nulla di malato e di sconvolgente. Al contrario, l'ho trovato delicato come pochi. Tanto silenzio, ma soprattutto un'immagine dell' America e degli americani estremamente positiva nella sua semplicità. Tutte le persone che incontra Alvin sul suo cammino si rivelano disponibili e accoglienti, tutte ben disposte al dialogo e pronte a sacrificare il loro tempo per aiutare un vecchio a raggiungere la sua meta.
Genuino, a tratti molto poetico, anche spensierato per certi aspetti.
Il paragone con "Into the wild" è però parecchio forzato, tutt'altra storia,tutt'altro soggetto e tutt'altre motivazioni. Di comune c'è soltanto l'elemento "viaggio" attraverso gli States, alla ricerca, sostanzialmente, della felicità in entrambi i casi, che essa abbia il volto di un fratello quasi coetaneo o la magnificenza di un paesaggio innevato e desolato.
Non ho dubbi che sarà il primo film del regista da me visionato di una lunga serie.

chem84  @  19/09/2010 14:34:12
   8 / 10
Un Lynch insolito rispetto ai suoi canoni, prende in prestito l’incredibile storia di Alvin Straight per tirar fuori un film tanto commovente quanto straordinario per interpretazioni, riprese e musiche.
Meno genialità rispetto ad altri suoi lavori, ma non per questo risultato inferiore.

Izivs  @  03/09/2010 23:52:09
   9 / 10
Questo era un film veramente difficile da girare.....Lynch e Badalamenti hanno realizzato un'impresa. Il film è delicato e commovente come una poesia, la colonna sonora è semplicemente sublime.

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Ultima risposta 06/09/2010 12.06.43
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axel90  @  21/08/2010 20:04:37
   9 / 10
Come lui, nessuno. Lasciati da parte i suoi trip mentali al limite tra il subconscio e l'onirico, Lynch da prova di grande carattere e volenterosa tempra, riuscendo a dirigere un film dal canovaccio banale quanto, in mani sicure come in questo caso, favoloso ben oltre le normali aspettative. Un pò le atmosfere rilassanti, quasi fiabesche e i lunghi scorci sulla campagna americana, mai come in questo caso vera e proprio spalla del fantastico Farnsworth, calato in modo eccezionale in una parte molto sentita, Lynch sceglie di raccontare secondo il suo stile, lasciandosi andare a trovate semplici ma al contempo profondissime (guardare le stelle o la pioggia). Il dramma non si vede, si sente, raccontato dai vari personaggi che porteranno il protagonista a conoscere durante il pellegrinaggio verso il Wisconsin. Niente di eccessivo, contorto o difficile. Semplice, diretto, ben scitto e ben interpretato. Commovente ma mai lagnoso. Diretto al cuore.

beckmesser  @  03/08/2010 11:28:33
   10 / 10
Il meno lynchiano dei film di Lynch è forse il suo migliore. Un capolavoro assoluto interpretato in modo magistrale, accompagnato da una colonna sonora incantevole, da una regia ed una fotografia straordinarie. Non è necessario urlare per farsi ascoltare. Nel cammino di Alvin alla ricerca del fratello si identifica il cammino di ognuno di noi alla ricerca del Fratello. Una grande metafora, un'esortazione a considerare le cose vere e importanti della vita prima che sia troppo tardi. Un distillato di saggezza e serenità.

Federico  @  02/08/2010 13:20:22
   9 / 10
poco da aggiungere a quanto già scritto da altri... bellissimo... colonna sonora da pelle d'oca, interpretazione del protagonista magistrale..

da vedere

The_Brave  @  28/07/2010 18:07:33
   8 / 10
Film semplice, umile ma veramente stupendo..Con una rappresentazione dei paesaggi selvaggi degli U.S.A.veramente sorprendente..bella e commovente la trama che non annoia mai..

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR jem.  @  14/07/2010 00:39:16
   10 / 10
Il mio film preferito di Lynch.
La colonna sonora MERAVIGLIOSA accompagna per tutto il tempo una delle pellicole più dolci che abbia mai visto.
Bellissimo il finale delicatamente commovente.

5 risposte al commento
Ultima risposta 13/09/2010 14.28.21
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sonoalessio  @  11/07/2010 15:13:42
   8 / 10
un filmone. bello nella sua semplicità.

endriuu  @  27/06/2010 23:09:45
   9 / 10
Quanta serenità mi ha trasmesso questo film,lynch riesce ad incrociare alla perfezione le lunghe sequenze in marcia con musiche paradisiache,incredibile poi come riesce a muoversi tra film visionari che sono il suo taglio cinematografico e film piu "normali" come questo senza sbagliare mai.

ivan78  @  10/05/2010 22:34:19
   8½ / 10
Di certo Lynch sa come distinguersi dalla massa, ha saputo inventare e reinventare uno stile tutto suo. Un lento susseguirsi di emozioni che accompagnano dolcemente lo spettatore e lo trascinano in una magica atmosfera, in una moltitudine di paesaggi che richiamano a gran voce il tentativo di una ricerca interiore. Nella stupefacente semplicità della vicenda, basata su accadimenti reali, la banalità non sfiora mai un dialogo o una espressione. Anche l’aspetto fonico e musicale è ineccepibile. La riflessione su ciò che è più importante nella vita è un qualcosa che può essere fonte di gioia e allo stesso tempo di tristezza. I ricordi degli anni addietro, per un anziano, sono l’una o l’altra? Un sapiente intreccio di emotività e di sguardi ci porta a ragionare sull’esistenza, sulla sua fuggevolezza, sulla quantità di errori che ognuno di noi compie ogni giorno, sulla capacità che ha l’anziano di capire con la sua saggezza che è arrivato il momento di porre rimedio con tutte le proprie energie ad almeno uno di tali errori. Insomma, la vita e la morte nella loro poesia ma anche nella loro crudeltà.

goodwolf  @  05/05/2010 12:39:22
   8 / 10
Un film assolutamente poetico. All'inizio ho storto un pò il naso, moltissimi "passaggi" lenti e compassati tipici di Lynch, ma appena mi sono calato nell'atmosfera, speravo che il film non finisse più.
Se devo trovargli un difetto, forse è romanzato in modo un po' troppo buonista.

Scapigliata  @  14/04/2010 18:56:10
   8½ / 10
Come già annunciato dal titolo, UNA STORIA VERA costituisce una parentesi eccezionale per Lynch che mette di lato l’onirismo per lasciarsi andare alla semplicità dei buoni sentimenti. Forse troppi.
Un “road movie” sui generis a bordo di un mezzo di trasporto non convenzionale, in cui il viaggio intrapreso non rappresenta un’esperienza che si apre alla vita, bensì la fine di un cammino personale.

Suggestivi e sconfinati scenari naturali ci accompagneranno al fianco della marcia testarda del nostro eroe, in quel che è anche un percorso interiore;
ad Alvin manca una sola cosa per chiudere serenamente il suo ciclo, e la raggiungerà oltre ogni difficoltà, ostacolo e imprevisto, con le proprie forze, e a qualunque costo.

Un emozionante e delicato film sulla vecchiaia.

James_Ford89  @  11/03/2010 02:48:39
   10 / 10
Ennesimo colpo di bacchetta di Lynch. Film straziante, commovente, strappalacrime. Una storia vera trattata nel minimo dettaglio e, come già detto, con un Farnsworth da oscar. Trasmette un'amore immenso questo film, ci fa riviviere in ogni attimo il mondo che ci circonda, che nonostante errori e delusioni, è ancora magnifico. Stupenda la metafora sul "guardare le stelle". Il finale è uno dei migliori finali della storia del cinema. Come se tutto fosse inutile, come se tutto fosse facile, invece la testardaggine di Straight ci ha portati dritti in un sogno sublime. Memorabili i dialoghi con la ragazza autostoppista, il veterano di guerra e il prete. 10. Senza esitazioni. E non sono un tipo dal 10 facile.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR elio91  @  27/02/2010 22:13:17
   10 / 10
Ennesimo capolavoro targato Lynch,uno dei suoi film più emozionanti e poetici.
Raccontando una storia semplice e vera,quella di Alvin Straight,contadino che decide di andare a trovare il fratello attraversando Iowa e Wisconsin e macinando chilomentri su un toaserba,il regista di Missoula abbandona i deliri onirici e le sue Strade perdute per consegnarci una storia lineare,la storia di Straight (il titolo The Straight story rende incredibilmente in originale).
Eppure è Lynch,si sente e si vede nelle inquadrature e negli attori.

Cast superbo,bravissima Sissy Spacek,Stanton con due battute riesce a farti emozionare.
Farnsworth che nel cinema ha vissuto per lo più esperienze da caratterista,qui sfodera un interpretazione colossale e sofferta,sofferta veramente. Riesce ad incarnare il personaggio di Alvin,la sua testardaggine e la sua forza. è stato il suo ultimo film,lo girò nonostante il cancro terminale alle ossa che lo aveva colpito. Un anno dopo si suicidò con un colpo in testa. Questo rende il tutto ancora più toccante. Il viaggio cinematogafico di Alvin è anche l'ultimo viaggio di Farnsworth. Il finale non si può descrivere a parole.
Come non si può descrivere a parole la colonna sonora di Badalamenti che qui ha raggiunto probabilmente uno dei suoi apici artistici.

E poco importa che il film possa sembrare stucchevole e magari anche banale perché non lo è. Non può esserlo dati i nomi che ci hanno lavorato e come ci hanno lavorato. La sincerità di voler raccontare una storia semplice è palese. Sembra che ci sia bisogno solo di storie ingarbugliate o violente,polpettoni drammatici e via di questo passo. Lynch invece ci dimostra la forza dell'essenzialità e della sincerità dei sentimenti.

Farnsworth è stato molto sfortunato all'Oscar,ha incontrato uno Spacey in stato di grazia. Purtroppo a volte anche questa è un ingiustizia,ci vorrebbe un ex-aequo.
Il film non ha vinto a Cannes nè premi più rinomati, ma poco importa.
Da vedere con calma e silenzio,per poter fare pace col mondo. E magari poi riscoprire il piacere di guardare le stelle.

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Ultima risposta 11/08/2010 23.10.30
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