Klute, ex poliziotto e ora detective, è ingaggiato da Cable, industriale, per indagare sulla morte di un suo collaboratore, Gruneman. Sulla traccia di alcune lettere, Klute arriva a Bree Daniels, prostituta dalla personalità complessa. Mentre tra Klute e Bree nasce una storia, l'indagine finisce per incastrare proprio Cable come omicida di Gruneman. Bree cambierà vita, ma il finale è malinconico.
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Avevo sentito parlare in termini molto lusinghieri di questo film e ricordo anche di aver sentito qualcuno paragonarlo addirittura a “L’uccello dalle piume di cristallo”. Dopo la visione della pellicola, il mio giudizio è il seguente: a parte l’eccellente cast, dove splendono la frizzante Jane Fonda e il glaciale Donald Sutherland, il film risulta di una lentezza disarmante. La sceneggiatura nn mi convince assolutamente e la regia di Alan Pakula è decisamente piatta. Dovrebbe essere un giallo-poliziesco, ma di tensione neanche a parlarne! Nel film vengono presentati alcuni inutili personaggi che nn lasciano nessunissima traccia. Ecco, questo sì: la colonna sonora e alcune inquadrature assomigliano notevolmente al primo film di Argento. Ma il paragone finisce qui! Il finale poi è alquanto ridicolo… Mah, davvero pessimo!