Marlo, madre di tre figli di cui uno appena nato, su consiglio del fratello assume una tata per la notte. Titubante all'inizio per via della stravaganza della ragazza, col tempo Marlo stringe un legame unico con la giovane, premurosa, sorprendente e a volte provocatoria bambinaia di nome Tully.
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Pur ferma restando la splendevolezza femminea e interpretativa di Charlize, non posso far a meno di domandarmi se davvero qualche inventore di psicopatologie infantili possa VERAMENTE aver concepito un disturbo come quello, in 'sto film, del figlio. Cioè... una roba che non si possa risolvere con una DECISA informazione educativa dei LIMITI... che un virgulto in crescita deve necessariamente apprendere per introdursi non disfunzionalmente nel mondo.
Terza collaborazione tra Reitman Jr. e la sceneggiatrice Diablo Cody per un'altra pellicola che si può considerare riuscita sul difficile ruolo di una giovane madre. Affrontato da un punto di vista differente prosegue in un certo senso il discorso sulle asperità della maternità iniziato con "Juno"; lo porta avanti una bravissima Charlize Theron che grazie al suo carattere disincantato ed alla sua forza d'animo sdrammatizza le situazioni quotidiane fatte di poppate e piccole beghe famigliari per tenere in bilico continuo il film tra la commedia ed il dramma. Un altro punto a favore della carriera di Jason Reitman che si dimostra un regista sensibile e molto capace nel raccontare piccole ma profonde storie di vita quotidiana.
La complessità della maternità e del peso dei "lavori" familiari di ogni giorno sono tutti sulla figura della Theron qui in una grandissima prova. Bene anche la Davis ,insieme ci regalano uno spaccato di vita che troppo spesso diamo per scontato senza sapere bene quali siano le paure le ansie e i sacrifici . Nella seconda parte sende un pò e il finale è un pò improbabile e forzato ,ma resta un buon film , perlomeno originale
La maternità è gioa e dolori e nel film di Reitman viene evidenziato il suo aspetto più gravoso e sfiancante che il fisico molto appesantito della Theron mostra in tutta la fatica e spossatezza quotidiana nel crescere i figli e con un marito devoto e buono di carattere, ma alquanto assente tra le mura domestiche. La figura di Tully, giovane e vivace, bella e sveglia, è la Marlo del passato. Ciò che era e che non tornerà più, perchè ha scelto di accomodarsi nella panchina e mettere su famiglia con le conseguenze e le responsabilità che comportano. E' un film che ha una parte iniziale folgorante, molto buona nel descrivere il quotidiano di questa donna, ma tende gradualmente ad essere accomodante per un regista che non lo è mai stato. Poteva essere più graffiante, pur mantenendo i dialoghi su un buon livello complessivo, ma forse il timore di spingere troppo, specialmente sulla tematica della maternità ne ha in qualche modo messo un freno. Non male comunque.
Ben lontano dall'essere una commedia, TULLY è il ritratto del disfacimento fisico e nervoso di una donna alla terza gravidanza, svuotata dalla sua vitalità e rifocillata dal ricordo di quella che una volta era la sua vita. La prova della Theron è fondamentale: accetta di modificare il suo corpo, ingrassando di un bel po' di chili, per calarsi al meglio nella realtà di una donna oberata dal peso della famiglia, "in*******" con se stessa, che tenta di trovare una via di fuga, momentanea, per poi accorgersi che la sua monotonia famigliare è la sola cosa che conta. Un film abbastanza interessante, ma poco originale a mio avviso, poggiato su buone interpretazioni e una regia priva di grandi incertezze. Coinvolge in maniera sufficientemente valida ma non lascia un ricordo emozionale così intenso da meritare grandi elogi.
Storia di una maternità difficile all'interno di una famiglia tradizionale americana. Ottime le doti recitative della stressatissima Charlize Theron e di Mackenzie Davis che permettono al film di guadagnarsi una buona valutazione ma che, sul piano narrativo, comincia a soffrire, in alcuni tratti, di una certa prevedibilità nello svolgersi delle vicende. Film nel suo complesso godibile, mai noioso e attuale, che mette in luce il dramma di una società frenetica all'interno della quale risulta difficile trovare del tempo libero da dedicare a se stessi e alla cura dell'equilibrio familiare.
Tully è una pellicola a metà strada tra una commedia e un dramma (nonostante penda decisamente più per il secondo genere cinematografico) e questa indecisione incide tonalmente sul film in generale. Detto ciò, ho notato un'ottima fotografia, una straordinaria recitazione da parte di C. Steron, e un ottimo twist finale (che personalmente non mi aspettavo). Vale la pena vederlo, andate al cinema :)