A Madrid, Eva e il suo complice Raoul convincono il critico Francisco Montiel di aver scoperto una "Maja in camicia", da aggiungere alla "desnuda" e alla "vestida" del Goya. In realtà, l'opera è parto di Totò, che ha dipinto il falso allettato dalla promessa dei favori di Eva. Questa, una volta ottenuto il quadro, fa di tutto per eliminare lo spasimante.
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