toto' e carolina regia di Mario Monicelli Italia 1953
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toto' e carolina (1953)

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locandina del film TOTO' E CAROLINA

Titolo Originale: TOTO' E CAROLINA

RegiaMario Monicelli

InterpretiTotò , Anna Maria Ferrero, Arnoldo Foà, Maurizio Arena, Tina Pica, Gianni Cavalieri, Castellani, Fanny Landini

Durata: h 1.25
NazionalitàItalia 1953
Generecommedia
Al cinema nel Novembre 1955

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Trama del film Toto' e carolina

L'agente Caccavallo arresta pe errore, durante una retata, una ragazza di paese, Carolina, che tra l'altro, aveva ingerito una dose di sonnifero. In questura sviene e viene affidata a Caccavallo per ricondurla al suo paese d'origine. Ma i parenti avendo appreso che Carolina è incinta non la vogliono. L'agente la riporta a Roma e poichè è vedovo con un figlio e la ragazza gli fa tanta pena, la tiene con sé.

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Voto Visitatori:   8,09 / 10 (16 voti)8,09Grafico
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Voti e commenti su Toto' e carolina, 16 opinioni inserite

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Goldust  @  19/02/2023 21:35:58
   6½ / 10
Un Totò più serio del solito in un film che ai tempi venne pesantemente manipolato dalla censura del periodo. Rivisto oggi in un contesto sociale ormai evoluto mantiene sicuramente intatto il carico di umanità presente nelle figure protagoniste ma ha perso evidentemente gran parte del messaggio progressista che invece era una grande novità nei primissimi anni cinquanta. Comunque sia Anna Maria Ferrero è capace di bucare lo schermo come poche sue colleghe.

Gigetto01  @  25/04/2020 18:58:35
   9 / 10
Forse tra i migliori di Totò, all'epoca non venne molto apprezzato. In realtà la storia è molto toccante, si ride è vero, ma è un film che fa molto riflettere. La vicenda è amara, si sente che alla regia c'è Monicelli.

Er pomata  @  24/03/2020 17:05:57
   7½ / 10
Uno dei film meno famosi di Totò che all'epoca fu tartassato dalla censura. Un piccolo gioiello di film, interpretato da un sempre grande Totò e dalla bravissima Anna Maria Ferrero. Consigliato.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR Invia una mail all'autore del commento kowalsky  @  14/10/2018 06:43:44
   7½ / 10
Il film più discusso di Totò, suscitò un vespaio per come, a dire di molti, metteva alla berlina l'arma dei carabinieri. Molte novità rilevanti, comunque, a cominciare dalla Ferrero che andrebbe riscoperta e che regge bene tutto il film (non era facile per l'epoca dove la donna non aveva un ruolo né personaggi fuori dagli schemi).

1 risposta al commento
Ultima risposta 14/10/2018 14.04.57
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ZanoDenis  @  01/02/2017 15:12:55
   7½ / 10
Totò e Monicelli fanno sicuramente centro con un ottimo film a metà tra il comico/demenziale e la vera e propria commedia amara, anticipando, con la scrupolosa e decadente caratterizzazione dei personaggi soprattutto, quello che sarà qualche anno dopo la commedia all'italiana.
Le scene da ridere si sprecano, nel contesto che si viene a creare e con l'abilità di Totò basta veramente poco per ridere di gusto, io all'incirca ridevo ogni volta che ripeteva " L'agente Caccavallo, nessuno l'ha mai fatto fesso".
Ma c'è anche spazio per una parte drammatica non indifferente, che solleva in maniera abbastanza spensierata anche questioni sociali/esistenziali.
Consigliato.

pak7  @  12/11/2014 02:50:18
   8 / 10
Totò e Monicelli. Monicelli e Totò. Dico solo questo. Storia splendida, ingiustamente tagliata allì'epoca perche il Principe era stato accusato di mettere in ridicolo la divisa della Polizia (ahahahahahah). Finale da antologia.

bucho  @  14/04/2014 23:04:19
   9 / 10
una storia bellissima!

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR pier91  @  11/05/2013 17:32:12
   8 / 10
S' insorse, ai tempi, contro Flaiano e Monicelli. Troppo stralunato il poliziotto, troppo indolente e grassoccio il prete, scandalosa l' indulgenza nei confronti di una donna corrotta. Oltre a ciò, credo che film come questo (ma, per dire, anche come "Dolci inganni") abbiano peccato nell' affibbiare spessore intellettuale ai personaggi femminili. Si ride e si scherza, ma la Carolina del titolo tenta ripetutamente di ammazzarsi. Non è una massaia col mestolo, è una ventenne infelice che si interroga sulla vita: "che ci stiamo a fare in questo mondo?". Spesso l' amarezza monicelliana è più letale di qualsiasi sprangata neorealista.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Tumassa84  @  23/02/2011 07:22:18
   8½ / 10
Uno dei migliori film con Totò, diretto magistralmente da un ispirato Monicelli che sa divertire, ma che sotto il velo della commedia leggera confeziona un'opera cinica e disillusa sull'egoismo e sulla freddezza dei rapporti umani. Molto toccanti i momenti in cui l'agente Caccavallo mostra il suo lato più umano, e parla della vita e del suicido (definito come un "lusso per i ricchi") alla disperata Carolina.


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Invia una mail all'autore del commento marco986  @  29/11/2010 23:13:17
   10 / 10
Ottimo film e superlativo Totò peccato il linciaggio della censura democristiana di tale Scicliluna Sorge(che nome) per conto del ministro dell'interno Scelba che vdeva ridicolizzate le forze dell'ordine dal "buffone"Totò

Sulla trama
un poliziotto e una ragazza madre

Sulla regia di Mario Monicelli
Grande è da qui oltre che da Guardie e Ladri che inizia a lavorare per creare alcuni capolavori della commedia all' italiana

Sull'interpretazione di Tina Pica
poco presente

Sull'interpretazione di Arnoldo Foà
una mostruosità della censura l'hanno costretto a doppiarsi

Sull'interpretazione di Anna Maria Ferrero
Bonissima e Bravissima anche moglie di Gassman poco nota al grande pubblico

Sull'interpretazione di Totò
Una delle migliori interpretazioni Tragicomiche

topsecret  @  23/05/2010 10:12:28
   7½ / 10
Totò non rinuncia alla sua nota verve comica pur essendo questo un film con tematiche serie e più calibrate di altre sue pellicole.
Una commedia drammatica che offre spunti di critica sociale e che fu bersagliata dalla censura di quegli anni per ragioni politiche.
Una trama abbastanza prevedibile, che mette in evidenza la solidarietà, il rispetto e la responsabilità per la vita e dove ci mostra un "povero fesso" di agente, tale Antonio Caccavallo, quello che si dice "un pezzo di pane" (ma senza mollica.....quella serve per il busto) che cerca di infondere coraggio e voglia di continuare a sperare ad una povera ragazza caduta in disgrazia e delusa da tutto e tutti.
Film molto gradevole, interpretato bene da un solito grande principe De Curtis e da una giovane Anna Maria Ferrero, brava e spigliata.
Forse non è tra i più conosciuti di Totò, ma vale la pena reperirlo specialmente se siete affezionati al mitico attore napoletano.

dobel  @  06/01/2010 12:08:28
   8½ / 10
Totò è un caso unico nella storia del teatro e del cinema italiano. Infatti 'Totò' non è un attore, bensì un personaggio, una maschera della commedia dell'arte al pari di Arlecchino o Pulcinella. Se l'arte del Principe Antonio de' Curtis non fosse stata immortalata dalle telecamere oggi probabilmente avremmo degli attori napoletani come Toni Servillo o Luca De Filippo o Silvio Orlando che avrebbero raccolto e perpetrato una tradizione interpretando il personaggio di 'Totò' con tutti i suoi tic e i suoi manierismi così come si fa per Pulcinella o Felice Sciosciammocca. 'Totò' è un personaggio che si trova in situazioni diversissime (dalla tragedia alla farsa, dalla commedia sentimentale al dramma, si trova nella povertà, nella ricchezza, nel bisogno e nella possibilità di aiutare chi è meno fortunato), ma è sempre 'Totò'. In nessun altro caso della storia del nostro cinema si è data la circostanza di inserire nel titolo il nome del protagonista. Così come oggi andiamo ad assistere ad 'Arlechino servitore di due padroni' oppure all' 'Oro di Pulcinella' ecc... così assistiamo a 'Totò e Carolina', 'Totò contro il pirata nero', 'Totò e Cleopatra', senza contare tutti gli altri 'Totò, Peppino ecc...'
Così il caso di Antonio de' Curtis è un caso assolutamente unico nella storia dello spettacolo italiano: unico e definitivo; si tratta infatti della creazione e della incarnazione dell'ultima maschera della commedia dell'arte. Nessuno potrà mai riproporla, però, a causa della registrazione filmata delle interpretazioni del suo inventore che rendono vani e banali, se non patetici, altri tentativi di proposta.
Gassman, Sordi, Mas*****nni, Volontè, Manfredi e quant'altri hanno sempre interpretato personaggi al di fuori di sé; hanno sempre dato vita a caratteri differenti ed esterni; 'Totò' ha dato vita a se stesso incontrando e vivendo tutte le esperienze possibili. Non sono d'accordo con Monicelli (il regista di questo bellissimo film) quando dichiara di non aver saputo sfruttare al massimo 'Totò', a differenza di altri suoi colleghi dopo di lui (il riferimento era a Pasolini). Pasolini non ha sfruttato 'Totò'. Pasolini non ha mai diretto e non avrebbe mai potuto dirigere 'Totò': ha diretto sapientemente Antonio de' Curtis: la differenza è abissale. Devo anche dire che a mio avviso Antonio de' Curtis ha dato le proprie prove migliori come 'Totò' (ma questo è un parere del tutto soggettivo). Monicelli dirige 'Totò' come pochi altri hanno saputo fare, anzi forse nessuno. Questo film , assieme a 'Guardie e ladri' (il capolavoro di 'Totò' a mio avviso) è una lucida analisi delle situazioni di miseria esistenti appena dopo la guerra; non si tratta solo di miseria materiale, ma anche di miseria morale. Una società che stava perdendo ogni punto di riferimento, o che semplicemente stava avvertendo come i punti di riferimento dopo la tragedia bellica si stessero modificando ineluttabilmente, si attaccava ancora disperatamente a valori un po' ipocriti e di facciata per la paura di valori legati ad una sincerità che ha sempre terrorizzato l'uomo. Eravamo ancora in un'italietta piccolo borghese nella quale l'ignoranza soffocava quella pietà e quel buon senso spicciolo tipico di una fascia non certo benestante costretta dalla propria miseria a chiamare le cose col proprio nome e a vedere oltre le apparenze per istinto di sopravvivenza.
Un bellissimo film, dunque; di quelli in cui 'Totò' si trova a dover dare fondo a tutta la propria compassione per regalarci valori alternativi più veri e più condivisibili.

Invia una mail all'autore del commento domeXna79  @  09/09/2007 23:10:15
   8 / 10
Pellicola dal taglio decisamente più serioso interpretata dal grande Totò.
Film velatamente comico, dove si esplora, con grande capacità di analisi, universi umani desolati, abbandonati, dimenticati dal sistema che sta cercando di ricostruire le sue basi dopo il buio ventennio fascista ..si viaggia nell’Italia del dopoguerra, della miseria, della disperazione, in cui pochi erano davvero disposti a sacrificarsi per gli altri, soprattutto se questi avevano osato sfidare le convenzioni morali, religiose imperanti in quel particolare periodo storico (la giovane ragazza madre) ..critica aperta alle istituzioni (la polizia), alla chiesa e per questo sottoposto alla ignobile mannaia della censura.
Particolare road movie, incentrato sulle manie suicide della povera ragazzina di paese e sui tentativi dell’agente di impedirle qualsiasi gesto disperato al fine di portare a compimento la sua missione ..questo diventa motivo per scene divertenti e drammatiche allo stesso tempo (come non ricordare l’espediente per favorire il tentativo di fuga) ..ma il lungo viaggio diventa anche l’occasione in cui i due protagonisti potranno conoscersi, raccontarsi, dopo l’iniziale diffidenza, le reciproche disgrazie fino a che ci si accorge che l’unico vero aiuto, l’unica vera mano tesa potrà giungere solo da chi conosce cosa significa sofferenze e ristrettezze ..un finale bello e commovente capace di dare, nonostante tutto, un messaggio forte.
Il soggetto scritto da Ennio Flaiano e la sceneggiatura di Age, Scarpelli, Sonego e Monicelli danno l’occasione al grande Totò di mostrare un lato diverso, più serioso e malinconico, che il grande attore partenopeo regge alla perfezione, coadiuvato da una bravissima Anna Maria Ferrero, senza dimenticare le apparizioni di Foà, Castellani, Arena e della grande Tina Pica ..davvero ottima la direzione di Mario Monicelli.
Pellicola tragicomica ricca di interessantissimi spunti ..da vedere!

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Ultima risposta 01/01/2010 11.43.59
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Dick  @  21/02/2007 14:41:53
   8½ / 10
Film sì con dei momenti divertenti, ma che affronta un tema ancora oggi attuale e giocato sul rapporto ri tenerezza ed amore che si va formando tra Totò e la ragazza.
Il film a causa del fatto che Totò interpretasse un rappresentante delle forze dell' ordine e di alcune scene aubì diversi attacchi di natura politica ed uscì con circa due anni di ritardo e con qualche modifica.

Invia una mail all'autore del commento emmepi8  @  07/01/2007 12:18:15
   7½ / 10
Ottima sceneggiatura, anche se la storia cade un po' sullo scontato, ma è un ruolo ben costruito su Totò con un'ottima compagna come la Ferrero, qui giovanissima. Il film ha intoppato nella censura per cui è uscito due anni dopo, non avendo ottenuto il visto per alcuni argomenti trattati, che oggi sembrano risibili, ma negli anni '50 erano invasi da un sistema che risentiva ancora del fascismo. Il film è ben curato da Monicelli che è stato uno dei migliori registi che hanno capito il personaggio Totò, scoprendone le doti attoriali e non solo comiche. Una cast tecnico ragguardevole, con in testa Pontecorco come aiuto regista e Gherardi come scenografo.

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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento thohà  @  22/11/2006 15:00:04
   8 / 10
L'hanno da poco riproposto alla televisione.
E, come sempre, non mi riesce di dare meno a Totò. Burbero benefico, in questo film avrà a che fare con una povera ragazza disperata, alla ricerca del suicidio.
Le situazioni che si presentano sono, di volta in volta, esilaranti e anche commoventi.
Ahahahah, che badilata, povero Caccavallo!
"Mi fano male i piedi... ora mi siedo là (dando le spalle)... mi tolgo le SCARPE, mi tolgo anche i CALZINI... ahhhh, che mal di piedi..." - SDENNNGGGG

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