tideland - il mondo capovolto regia di Terry Gilliam Canada, Gran Bretagna 2005
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tideland - il mondo capovolto (2005)

 Trailer Trailer TIDELAND - IL MONDO CAPOVOLTO

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locandina del film TIDELAND - IL MONDO CAPOVOLTO

Titolo Originale: TIDELAND

RegiaTerry Gilliam

InterpretiJeff Bridges, Jodelle Ferland, Janet McTeer, Brendan Fletcher, Jennifer Tilly, Dylan Taylor, Wendy Anderson, Sally Crooks

Durata: h 2.02
NazionalitàCanada, Gran Bretagna 2005
Generedrammatico
Tratto dal libro "Tideland" di Mitch Cullin
Al cinema nell'Ottobre 2007

•  Altri film di Terry Gilliam

Trama del film Tideland - il mondo capovolto

Jeliza-Rose vive assieme ai genitori, entrambi dediti all'uso di eroina: dopo la morte della madre per overdose, la bambina si trasferisce assieme al padre da Vancouver a una vecchia casa in mezzo alla campagna. Qui, deceduto anche il padre, la piccola inizia una nuova vita, circondata da bizzarri personaggi e a metà tra sogno e fantasia...

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Voto Visitatori:   5,77 / 10 (61 voti)5,77Grafico
Voto Recensore:   8,00 / 10  8,00
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Voti e commenti su Tideland - il mondo capovolto, 61 opinioni inserite

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Filman  @  09/07/2020 10:11:27
   7 / 10
La storia di una ragazzina ai margini, con genitori destinati all'overdose e un futuro desertico all'orizzonte, che sopravvive con la propria fantasia è interessante ed è un ottimo punto di partenza per raccontare in maniera metaforica e cinematografica uno status emotivo e sociale.
Terry Gilliam riesce a rendere cupo e favolistico tutto, ma sarebbe erroneo dire che tragga il massimo dal minimalismo che TIDELAND offre. In più, pur collocandosi nel giusto momento storico in cui i fantasy partono quasi tutti dal mondo reale, questo film non cala mai i denti della pura immaginazione, nella pura fantasia e nell'irrealtà, salvo in rari casi.
Tutto inizia e finisce con la purezza e l'innocenza dei bambini protagonisti, purtroppo il lato meno interessante del racconto.

Gruppo COLLABORATORI Compagneros  @  22/01/2015 21:05:25
   6 / 10
Terry Gilliam è molto bravo a costruire film surreali, questo Tideland è un po' deludente, è un prodotto riuscito a metà. Gilliam ha fatto di meglio.

albert74  @  16/08/2014 09:42:55
   7½ / 10
commedia visionaria, onirica, surreale, al limite del grottesco. Paesaggi bellissimi e suggestivi, case fatiscenti. Un'atmosfera che già da sola lascia intendere come il film non vada intepretato. Non c'è nulla da interpretare, solo da lasciarsi portare via.
Non esiste neanche un tema principale ma diverse tematiche che vengono però accennate e finiscono per essere assorbite da tutto il contesto visivo e onirico che il film propone.
la droga dei genitori, l'abbandono, la capacità della bambina di assimilare la propria solitudine di orfana con una fantasia veramente notevole.
bizzarri i personaggi che fanno da contorno a tutto il film: un ragazzo di età indefinibile forse autistico; una donna vestita di nero che vive con questo ragazzo, suo fratello, e con il cadavere mummificato della madre. finisce per mummificare anche il padre della bambina morto di overdose.
Questo giusto per fare una descrizione ma non è semplice descrivere questo genere di film.
posso solo consigliare la visione evitando se possibile ad ulteriori interpretazioni visto che il film va preso per quello che è nella sua ineluttabile bizzarria.

hghgg  @  05/05/2014 10:44:30
   7 / 10
Film di grande fascino quanto di eccessiva pesantezza, dovuta ad un ristagnamento delle sequenze, delle atmosfere e delle tematiche che alla lunga risulta eccessivo, mancando anche la forza visiva visionaria e, in parte, l'ironia nera dei più grandi film di Gilliam ("Brazil" uber alles, è bene ricordarlo); qui infatti la fantasia ce la lascia intuire, filtrata dalla mente di una bambina divisa tra incubo, follia, sogno e immaginazione. Inoltre (sempre dopo "Brazil") è il film più cupo e oscuro di Gilliam, due ore di lentissima, strisciante, infinita angoscia, accompagnata da desolate scenografie di campagna americana, fotografia torbida e sequenze di grandissimo impatto emotivo, grazie alla sapiente regia di Gilliam e alla bravura degli interpreti. Insomma un film con grandi potenzialità non del tutto sfruttate, perché in due ore si ritrova a girare un po' su se stesso senza meta più di una volta, perché sembra che Gilliam non sappia benissimo dov'è che si deve andare a parare e perché la parte finale, teoricamente intensa e con più ritmo, non mi ha colpito come avrebbe dovuto, viste le premesse ed è la prima parte del film quella che rimane più impressa, per me più riuscita. Pecca di un soggetto penalizzato da un'eccessiva dilatazione, forse, e di una sceneggiatura che non regge la durata del film, con alcuni momenti un po' a vuoto per me soprattutto nel finale, come detto.

Bravissima Jodelle Ferland (involuzione pazzesca per costei, dopo questo è stata la bambina di "Silent Hill" e infine una delle zombie contadine di "Quella casa nel bosco"... Che carriera in discesa!); certo è un ruolo centrato alla perfezione su di lei, ed è stata diretta magnificamente da Gilliam ma ciò non toglie nulla alla sua splendida prova. La bambina cattura il film e lo spettatore, concentra tutto su di se, anche quando in scena c'è ancora uno come Jeff Bridges.

Gilliam confeziona alcune ottime scene, davvero memorabili, ed alcune idee notevoli appartenenti al mondo di fantasia (quasi mai mostrato da vere e proprie immagini, solo dalle voci e dalle prove della Ferland e degli altri attori, questa l'intuizione più interessante, una visionarietà non visionaria) della piccola protagonista.
Il problema vero di questo film è forse un'eccessiva pesantezza (di temi e di narrazione)un'eccessiva cupezza, davvero troppo angosciante, non supportata a sufficienza da un'adeguata ispirazione che avrebbe potuto rendere il tutto più compatto e più affascinante. "Tideland" non è uno dei miei "abissi neri" preferiti. Resta comunque il miglior film di Terry Gilliam nel post "Paura e Delirio a Las Vegas" ma si sa, Gilliam da dopo "L'Esercito delle 12 Scimmie" ha decisamente vivacchiato.

DarkRareMirko  @  15/10/2013 00:46:06
   8½ / 10
Scenograficamente e visivamente, come da tradizione Gilliam, è ineccepibile; peccato che Bridges venga defilato dopo poco e, almeno a mio avviso, la Tilly è irriconsocibile.

Il tema è quello Lynchiano della fuga psichica, qui usato da una bambina; scene emotivamente forti, finale aperto e triste, tanti elementi tipici del regista (personaggi strani e pazzoidi, tocchi weird, scenografie molto studiate, ecc.).

Interessante la contrapposizione dolcezza-candore/macabro-orribile (tipo Bridges in decomposizione), un pò di compiacimento formale nel girare certe scene e nel mostrarle allo spettatore.

Bravissima Jodelle Ferland, quella di Silent Hill, qui davvero sublime; come dice Gilliam nella presentazione, il film va visto con gli occhi da bambino, quindi non sforzandosi troppo di trovarci sensi.

Amabili resti (che mi è venuto in mente quasi subito, soprattutto per le scene all'aperto) a mio avviso gli deve moltissimo, anche a livello figurativo e, tra le ispirazioni, varrebbe la pena mettere anche Jeunet.

Un Gilliam ancora in gran forma (che si può permettere di fare un certo cinema non per tutti), purtroppo non da tutti apprezzato.

Gualty  @  03/10/2013 15:24:51
   8½ / 10
Terry Gilliam introduce il film sfidandoci ad osservarlo con gli occhi di un bimbo, senza dimenticarci di ridere: i fanciulli sanno essere forti, sanno inventare un mondo nuovo quando quello reale li annoia o li spaventa.
Jelize precipita in un grottesco e squallido mondo delle meraviglie, suo malgrado, per la tragicomica famiglia in cui è capitata e perchè il mondo a volte è semplicemente insensato e crudele. Una famiglia che, nonostante tutto, si ama, nonostante i genitori non si prendano cura della figlia ma al contrario dipendano da lei, un ribaltamento tra i tanti che incontreremo in questo mondo alla rovescia.
Laddove però chiunque si sarebbe lasciato scoraggiare sino ad arrendersi, la piccola (di una bravura mozzafiato) trasmuta la sciagura in gioco, una metamorfosi che forse solo un bambino o un folle ( non a caso si intenderà alla perfezione con Dickens, fin troppo oserei dire) riuscirebbero a realizzare, un miracolo per essere felici nonostante tutto.
Il mondo è crudele e c'è bisogno, a volte, di voltare lo sguardo, di distogliere l'attenzione dalla polvere e rimodellarlo nei propri pensieri. Altre volte invece bisogna rimboccarsi le maniche e ridipingere casa. Bisogna saper giocare, non dimenticarsi la sublime finzione che è tanto vitale quanto un respiro a pieni polmoni, ossigeno per lo spirito.
A differenza della maggior parte dei suoi film, in quest'opera Gilliam riduce al minimo indispensabile ( per i suoi standard) le infiltrazioni esplicitamente magiche, la meraviglia messa in scena per gli spettatori nei suoi magnifici giochi di colori e costumi: la capacità di questa giovane attrice di riempire lo schermo, catturarlo e sostenerlo per quasi l'intera durata con la propria presenza permette al regista di modellare un film molto intimo, molto quotidiano. Vediamo Tideland e ci viene in mente la nostra infanzia, o quella dei nostri cari, dei figli, dei nipoti, dei cuginetti. Ci dimentichiamo spesso che il dolore è in attesa sulla sedia a dondolo, in putrefazione, che la tragedia è annunciata ed è proprio dietro l'angolo.
La grandiosità di quest'opera sta appunto nel non soccombervi, nel farti sorridere invece di cercare forzatamente le lacrime.

Invia una mail all'autore del commento camifilm  @  14/07/2012 19:46:28
   6 / 10
Il film ha una buona partenza, incuriosisce e si nota sin da subito che non sarà una visione classica, ma allucinante.

La fuga da una vita decisamente senza speranza di una bambina che utilizza un mondo di fantasia, un mondo all'incontrario, per contrastare il mancato affetto da parte di una madre totamente priva di sentimenti materni e di un padre che pur mostrandosi leggermente migliore della madre, ha solo confuso la bambina su cosa sia il bene ed il male, tanto da richiederle di portarlo in "vacanza".

La bambina incontra strani personaggi, fantasia o realtà si mescolano nella sua mente ed anche nella visione da parte dello spettatore. Spesso però il film risulta pesante, dopo un buon inizio e una buona parte centrale si tende a perderne il filo. Forse è da visionare più volte.

Brava Jodelle Ferland, la bambina.

Beefheart  @  07/05/2012 13:29:40
   7½ / 10
Bizzarra commedia drammatica firmata dal genio eccentrico di Terry Gilliam che ancora una volta spazia tra il gotico ed il grottesco spingendosi persino a rasentare i limiti dello scabroso. Macabro, ironico e provocatorio, da fare invidia al più dispettoso dei Tim Burton. Film probabilmente non memorabile, ma senz'altro particolare e, tutto sommato, funzionante. Inverosimile, esagerato ed inconcludente, è comunque una pellicola "divertente" nei suoi funerei eventi, nella sua innocente e ferale poesia e nella riuscita interpretazione dei protagonisti (soprattutto la piccola Jodelle Ferland) che si muovono nei consueti ottimi sfondi scenografici. Trama semplice, sceneggiatura abbastanza lineare, ritmo scorrevole, buona fotografia ed ottima regia.

speXia  @  21/08/2011 23:37:52
   10 / 10
A mio parere,un capolavoro! Terry Gilliam riesce a mostrare una realtà orribile con gli occhi di una dolcissima bambina (la grande Jodelle Ferland!)
Lato tecnico semplicemente perfetto,bravissimi gli attori. La lentezza del film su di me non ha effetto,perchè sono abituato a film lenti!
Tideland...a me ha fatto sognare...è semplicente bellissimo!

Invia una mail all'autore del commento orsetto_bundi  @  02/03/2010 12:45:06
   6½ / 10
Sono un fan di Gilliam, ma....non avevo ankora visto 'sto film.....una grave kolpa, lo so.....però sono riuscito a rekuperarlo e stamattina (non avendo nulla di meglio da fare) me lo sono pure visto.....anke se oggi c'era un bel sole e avrei potuto andare a kazzeggiare un po' al centro storiko....e vabbè.....
Mi aspettavo 'na favola pazzeska, in stile "Brothers Grimm".....ma invece......è un film abbastanza reale, cioè.....rakkonta l'abilità ke hanno i bambini di trasformare la realtà kon la propria fantastia, soprattutto quando questa realtà non è molto esaltante (kome nel film !!!).
I pensieri, apparentemente un bel po' "deliranti", della protagonista sono, infatti, i pensieri ke hanno più o meno tutti i bambini.....anke "Pippillino" fantastika spesso di mondi fantastici, popolati da xsonaggi assurdi....e parla kon i suoi giokattoli......e io mi diverto MOLTISSIMO a giokare kon lui, ma vabbè....questa è un'altra storia....ahahahahahahah :-).....
Il film molto strano, sì.....ma non x questo vuol dire ke sia brutto, anzi..... io l'ho trovato abbastanza karino, sì....x certi versi tenero e originale......e la giovanissima Jodelle Ferland si dimostra ottima attrice, ma.....è un po' inferiore agli standard del buon Terry.....e vabbè.....
kmq dai.....sufficienza piena :-)

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Ultima risposta 02/03/2010 16.37.29
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LoSpaccone  @  01/02/2010 15:15:49
   6½ / 10
Un Gilliam obiettivamente meno ispirato del solito ma che non tradisce le sua capacità visionarie anche se alle prese con uno script apparentemente banale e ripetitivo. Una favola macabra ma affascinante, che da una parte sembra non cominciare mai ma che in realtà forse proprio per questo acquisisce quella sensazione di indefinitezza che sta a pennello alla storia. Mi è piaciuto.

gandyovo  @  04/01/2010 18:24:49
   7 / 10
beh, a me è piaciuto

fiesta  @  09/12/2009 00:44:24
   7 / 10
in questo caso gilliam arriva tardi.storie d'amore ai limiti della realtà sono già state raccontate e pure molto meglio (vedi el topo).inoltre nemmeno la regia riesce ad entusiasmarmi:soliti voli tra realtà e fantasia,solita telecamera che segue in modo bizzarro le vicende...niente di più rispetto a ciò che gilliam ha già dato.però in ogni caso lo fa bene il suo lavoro,laddove non sorprende,il genio incanta.inoltre dirige perfettamente una attrice molto giovane che si ritrova a duettare con se stessa.spesso infatti recita cinque diversi ruoli(ed è questo il colpo che il genio,anche se oramai un pò a corto di idee,riesce a mettere a segno).
ma in definitiva mi ha dato troppo spesso l'impressione che si trattasse di puro "allenamento" e quindi povero d'enfasi.

-Platypus-  @  05/05/2009 16:44:35
   7 / 10
sicuramente non il miglior gilliam, ma comunque un film apprezzabile.
purtroppo l'ho visto solo una volta al cinema e una volta non basta per commentare un film, specie se di gilliam.
l'idea della storia a me è piaciuta molto, anche se in alcune parti del film non è sviluppata bene e risulta essere un pò macchinosa.
sicuramente un film difficile, anche per via di alcune scene che ad alcuni potrebbero dar fastidio.

per quanto mi riguarda lo ritengo un film affascinante nelle sue deformità.

Dan of the KOB  @  12/03/2009 19:54:21
   6 / 10
Dove volesse andare a parare Gilliam non l’ho capito purtroppo!
La sua versione dark di Alice in wonderland forse voleva mostrarci la difficoltà di una bambina costretta a crescere con 2 genitori debosciati, sempre fatti e strafatti, voleva farci vedere come per sopravvivere a questi orrori fosse costretta a rifugiarsi nel suo “paese delle meraviglie”, ma personalmente alla fine il film non mi ha lasciato niente, anzi sono rimasto un po’ perplesso!
Troppo prolisso, esageratamente grottesco forse, si prende la sufficienza solo per l’ottima fotografia e la bella regia di Gilliam e per la bravissima e graziosa protagonista!

Bob Marley  @  04/11/2008 18:48:12
   6 / 10
stavolta gilliam delude..il film non "prende" molto..e la storia si poteva sviluppare meglio.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73  @  31/03/2008 11:33:59
   6½ / 10
Il nuovo lavoro del geniale Terry Gilliam non mi ha convinto molto.”Tideland”,opera surreale ed onirica,è sicuramente un prodotto interessante ma che presenta un grave difetto,non coinvolge.
Jeliza -Rose è una bimba che si trova in maniera prematura a dover fare i conti con le brutture di un mondo marcio e pericoloso.Figlia di tossici,dotata di una fantasia strabordante capace di farle accettare ciò che si trova a subire in maniera serena e giocosa,tramutando drammi ed eventi nefasti in momenti di svago, si troverà catapultata in un mondo ai confini della realtà,immerso in infinte distese di grano e popolato da esseri bizzari ed ambigui.La pellicola è realizzata in maniera sublime,regia e fotografia sono di altissimo livello,efficaci nel rappresentare un mondo da fiaba nera.
Il grado di coinvolgimento emotivo però è però piuttosto basso,il regista tratta argomenti scottanti ma non riesce ad emozionare come vorrebbe nonostante non si risparmi nell’affrontare tematiche di forte impatto.Paradossalmente è l’approccio grottesco-onirico a rivelarsi un’arma a doppio taglio per Gilliam,che se da una parte tratta argomenti scabrosi con grande scioltezza dall’altra non riesce a donare la giusta drammaticità agli eventi.E’ la mente di Jeliza-Rose,la bravissima protagonista Jodelle Ferland,(già vista in “Silent hill”), a rivelarsi come il limite principale di "Tideland", nonostante di esso sia il motore principale ed insostituibile.
Gilliam mostra ancora una volta il suo grande amore per la letteratura rapportando le avventure della sua piccola protagonista a quelle di “Alice nel paese delle meraviglie”,le similitudini tra le due ragazzine sono palesi ed a volte vengono gestite bene dall’autore che invece si perde un pochino forzando la mano in altre.
Peccato per qualche lungaggine di troppo e soprattutto per un finale poco coinvolgente,in cui la presa di coscienza di Jeliza-Rose è rappresentata in maniera abbastanza banale.
“Tideland” si dipana tra momenti riusciti ed altri meno,conferma le capacità visionarie e la bravura di Gilliam,ma manca a livello emotivo,risultando molto affascinante ma anche piuttosto freddo e poco trascinante.
La sensazione che sia un capolavoro mancato è tanta,ovvio che il rammarico aumenti.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR foxycleo  @  31/03/2008 09:44:09
   7½ / 10
Film decisamente insolito ed originale. Il bravo Gilliam avvalendosi di una fotografia eccezionale, che riesce ad incantare lo spettatore, racconta una favola nera in cui a tenere la scena per circa 2 ore è una ragazzina incredibilmente brava.
Il mondo grottesco di Jeliza-Rose, fatto di teste di barbie, di droga, di case semi abbandonate, di praterie e di particolari amicizie è un modo che affascina ed inquieta. Lo spettatore è incuriosito in maniera quasi morbosa da questo scenario semi-gotico. Il film è convincente, il maggior difetto è la durata, infatti con una ventina di minuti in meno sarebbe stato meno pesante e meno ripetitivo.

Invia una mail all'autore del commento INAMOTO89  @  04/02/2008 17:06:12
   7 / 10
premesso ke amo gilliam questo film mi ha 1 po deluso...l'idea è carina ma a tratti risulta davvero noioso..alcune scene sono davvero molto belle altre 1 po inconcludenti o deludenti come il finale stesso ... mi ha rikordato anke se molto vagamente alice di svenkmajer ( spero si scriva cosi ^^ )...
mi sarebbe piaciuto vederlo girato da lynch :(

Cuba  @  08/01/2008 00:25:51
   6½ / 10
Anche io forse mi aspettavo molto di più da Terry Gilliam...il film è a tratti noioso e si dilunga. Bellissimi i primi quindici minuti poi si perde nelle visioni della giovane e sola ragazzina. Comunque si può vedere tranquillamente.

vale1984  @  07/01/2008 23:09:30
   6 / 10
decisamente un film inquientante ma non poi così surreale...mi aspettavo qualcosa in più. bella la fotografia e brava la protagonista...un pò scontato in alcune scene ma da vedere.

iancurtis4now  @  05/12/2007 02:28:40
   6 / 10
Un film che mi ha un pò deluso anche se con un ottima fotografia e trovate interessanti ma dopo un pò ripetitivo (sceneggiatura forse un pò debole).......certamente non paragonabile a Fear and Loathing in Las Vegas

Da&Le'  @  23/11/2007 20:59:50
   6½ / 10
Se me magnavo un Pejo mi avanzavo di guardare stò film...

Per carità è bello nella sua fantasiosità ma mi sembra che sia uno svarione dietro l'altro... nel senso il film come trama si perde mi pare.

Cmq a parte il finale pedofilo sfiorato per un pelo il film non mi è spiaciuto, pieno di inventiva, ma la trama è veramente stiracchiata.

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Ultima risposta 10/04/2008 16.57.54
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Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  15/11/2007 23:34:48
   8 / 10
Finalmente un film di Terry Gilliam senza un produttore opprimente alle sue spalle. Il regista mostra che il suo genio visionario è ancora intatto senza essere per questo anche compiaciuto. Fiaba nera, grottesca e surreale filtrata dagli occhi di una bambina, una straordinaria Jodelle Ferland. Un plauso va anche alla fotografia di Nicola Pecorini: distese di grano così belle, l'avevo viste solo con Malick ne I giorni del cielo.

antocucs  @  14/11/2007 21:47:57
   7½ / 10
Conoscendo Gilliam e i suoi "prodotti" sapevo a cosa andavo incontro nella visione di questo film, un fantasy grottesco e a tratti davvero macabro, dai personaggi Burtoniani e folli.
Una favola-tragedia, dove l'unica cosa che ne esce e' la visione (per fortuna) alienata di una bambina sola e senza speranze per il futuro.
Godibile, ma lento nella prima parte, ma alla fine davvero un bel film.
La piccola attrice e' bravissima, un Jeff Bridges un po' sottotono invece, ma del resto altro non avrebbe potuto fare nella sua parte ;).

Sampey  @  10/11/2007 17:08:55
   8½ / 10
Sono sicuro che al cinema, non hanno aperto il film con la presentazione fatta da Terry Gilliam, dove spiega la ragion d'essere di questo film, e la prospettiva secondo cui andrebbe visto e apprezzato.

E' chiaro che comunque la maggior parte degli spettatori capisce che il film è il punto di vista di un'innocente bambina in uno strano luogo popolato da poche persone decisamente malate di mente.

A questo punto non capisco perchè ci sia da scandalizzarsi nel vedere alcune scene un po' forti.
Non siamo pronti psicologicamente per vederle?
O siamo i classici capricciosi che si lamentano perchè il cinema non propone niente di nuovo, e quando invece lo fa', non ci va' più bene?

Gilliam è un genio, e secondo me lo dimostra ancora in questo film, che a mio modesto parere ha una delle migliori fotografie che si siano viste negli ultimi anni.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento goat  @  07/11/2007 15:38:27
   8½ / 10
a posteriori si può dire che sia stata una vera fortuna che gilliam non sia stato finanziato da grandi produttori che avrebbero potuto tarpargli le ali, altrimenti un viaggio come tideland ce lo saremmo sognati.
viaggio di ricordi e atmosfera, perchè oltre alla palese variante di alice in wonderland (fra l'altro il soggetto di questo non è farina del sacco di terry, è tratto da un libro) gilliam punta più che altro a offrire un cambio di prospettiva nella narrazione in sè considerata.
per questo secondo me quello della scarsa compattezza della sceneggiatura è un difetto irrilevante, perchè ritengo che a gilliam poco importasse di raccontare una storia, stupire con trovate ad effetto o colpi di scena; ma più che altro gli premesse particolarmente il COME la storia fosse raccontata.
con gli occhi di una bambina. con innocenza, senza preconcetti, mostrando il marcio attraverso lo sguardo di ciò che in realtà è il massimo della limpidezza: appunto gli occhi di un fanciullo.
attraverso essi tutto diventa più opprimente, lascia un senso di malessere sotto pelle, e gilliam è abilissimo nell'evidenziare la cosa inserendo dei mini-siparietti divertenti in scene assolutamente pesanti, che ancor più evidenziano la sporcizia del contesto.
per me questo è gilliam ai massimi livelli, poesia del grottesco all'ennesima potenza.

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Ultima risposta 26/03/2011 10.09.06
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ragno  @  06/11/2007 03:03:26
   8½ / 10
bel film! coraggioso e difficile da trasmettere sul grande schermo, ricorda a tratti Il labirinto del fauno e pure Ingannevole il cuore più di ogni cosa. penso che rispecchia a dovere lo stato di crisi di una nostra società sempre meno attenta alla fragilità dei bambini. Il film in certe situazioni e veramente estremo se non eccessivo... ma ovviamente (cercato) per mantenere alta l'attenzione del pubblico che oggi come non mai ha bisogno di una certa violenza visiva (purtroppo). Girato molto bene con attori degni di interpretare ruoli non facili. Non per tutti ma se amate le atmosfere alla Tim burton non vi deluderà!

Gruppo COLLABORATORI gerardo  @  04/11/2007 13:55:44
   8 / 10
Alice non abita più qui da quando Gilliam l'ha trasferita in un rudere nella prateria... La piccola Jeliza-Rose, in realtà, passa da una casa degli orrori all'altra, ma essendo praticamente nata e cresciuta nello squallore, riesce sempre a trasformare quegli orrori umani ed esistenziali in bizzarre risorse ludiche grazie alla sua sfrenata e innocente fantasia. S'imbatte più volte nella morte, che le gira sempre intorno, ma sa trasfigurarla in passaggio giocoso, esorcizzando ogni minaccia di trauma. Fino all'apocalittico finale, che assomma tutti i processi di "capovolgimento" grottesco delle trame esistenziali.
Gilliam mette in scena una favola dark ambientandola in un paesaggio “western” (o meglio, una waste land…) post-moderno, lisergico (anzi, proprio tossico) e visionario, ma assolutamente solare, che amplifica la frattura grottesca dell’affabulazione della piccola protagonista Jeliza-Rose e del suo amico cerobroleso Dickens. L’irrealismo magico fiabesco irrompe nella realtà tragica della morte, della solitudine e dell’abbandono mutandone il senso e lasciando sullo sfondo l’orrore.
La piccola straordinaria Jodelle Ferland regge praticamente da sola le sorti di un intero film di 2 ore e lo fa con una naturalezza incredibile. Jeff Bridges, cavaliere errante al servizio del Re Pescatore, riviene definitivamente devastato in questa terra desolata per assurgere a “simulacro” (tossico).

Gruppo COLLABORATORI matteoscarface  @  02/11/2007 23:17:54
   7 / 10
è un film affascinante e tecnicamente superbo, soprattutto la parte visiva, curatissima e "gillianamente" geniale, peccato che duri troppo, con mezzora di meno sarebbe stato un gioiello, anche perchè è difficile con pochissimi personaggi tenere alta l'attenzione per due ore. Il fatto comunque che si tratti di un film a basso costo, indipendente, girato tra una campagna e una casa e con una bambina prodigiosa che regge buona parte del film va tutto a suo favore. Nicola Pecorini, fedelissimo direttore della fotografia italiano di Gilliam, fa il suo capolavoro con dei colori accesi che ricordano per l'appunto le stagioni calde e gli scenari di campagna, mentre Gilliam è libero finalmente di scegliere delle inquadrature particolari e ben studiate che riportano alla mente il suo ormai celebre stile. Il problema sta nella sceneggiatura, troppo monocorde, anche se c'è da dire che alcuni tocchi di macabro e di grottesco colpiscono e c'è una generale libertà di mettere in scena alcune temi che in un film ad alto costo sarebbero stati indubbiamente censurati. Infine è davvero un incontro tra Alice e Psycho, che con qualche accorgimento in più in fase di montaggio sarebbe stato una perla.

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Gruppo STAFF, Moderatore Invia una mail all'autore del commento Jellybelly  @  02/11/2007 22:02:30
   7 / 10
Mannaggia a gilliam, cosa mi combina? Sforna un film potenzialmente affascinante e me lo allunga di mezz'ora di troppo, rendendolo a conti fatti eccessivamente indigesto anche per i meglio intenzionati...
Tecnica sopraffina, fotografia incantevole e visionarietà al solito sublime salvano il film dal cupo fallimento cui l'avrebbe condannato una sceneggiatura che non regge assolutamente le due ore di filata, al contrario di quanto accadeva negli omologhi "Big fish" e "labirinto del fauno"; peccato, anche se l'amore che nutro per questo tipo di cinema e per uno dei suoi massimi esponenti mi fa comunque propendere per un voto dignitoso.

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Ultima risposta 05/05/2014 10.46.09
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benzo24  @  05/04/2007 18:44:47
   6½ / 10
rilettura personale di gilliam di alice nel paese delle meraviglie, il film merita la visione, perchè pur non essendo molto originale (mi ha ricordato per certe cose riflessi sulla pelle di ridley senza però averne la stessa profondità poetica e visionaria), ha una bellissima fotografia ed è interpretato bellissimo. Comunque anche a me ha dato l'impressione di essere in qualche maniera incompiuto.

Lowry  @  31/01/2007 11:42:20
   10 / 10
Beh, a parte che non sono d’accordo ne sul voto ne sul commento, ma dubitare che Terry Gilliam non abbia “ancora” le capacità denota una certa sufficienza in materia. Tideland è un’incursione nel mondo dell’infanzia, ed è con una certa apertura che va visto, e sicuramente non è per tutti. Ma piuttosto un 2 secco che un’insufficienza rosicata. O si ama o si odia.

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Ultima risposta 17/02/2007 00.19.17
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