this is england regia di Shane Meadows Gran Bretagna 2006
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this is england (2006)

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locandina del film THIS IS ENGLAND

Titolo Originale: THIS IS ENGLAND

RegiaShane Meadows

InterpretiStephen Graham, Thomas Turgoose, Jo Hartley, Andrew Shim, Joe Gilgun, Jack O'Connell, Kieran Hardcastle, Andrew Ellis, Vicky McClure, Rosamund Hanson, Sophie Ellerby, Chanel Cresswell, Danielle Watson, George Newton, Perry Benson, Frank Harper

Durata: h 1.38
NazionalitàGran Bretagna 2006
Generedrammatico
Al cinema nell'Agosto 2011

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Trama del film This is england

Inghilterra 1983. Shaun è un dodicenne spesso irriso dai compagni di classe. Al momento delle vacanze estive il ragazzino entra a far parte di un gruppo di skinhead, che lo prendono sotto la loro ala protettiva. In questo paesino della provincia inglese Shaun crescerà con i nuovi amici, tra Dr. Martens e contraddizioni, in un periodo difficile per la nazione coinvolta nella guerra delle Falkland.

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Voto Visitatori:   7,67 / 10 (122 voti)7,67Grafico
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Voti e commenti su This is england, 122 opinioni inserite

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  Pagina di 1  

krypton  @  12/02/2014 22:01:01
   7½ / 10
"This is England" è un buon film, ma ammetto che mi aspettavo qualcosa in più. La prima parte è ottima; mi sono divertito a guardare i guai "innocenti" della banda di alternativi, la rinascita del piccolo Shaun che finalmente aveva trovato qualcuno che gli volesse bene.

Poi arriva l'ex-carcerato skin-head, un rabbioso individuo che porterà Shaun su una brutta strada; da qui il film perde quota, perde la spensieratezza e diventa un'eccessiva ed incomprensibile sequenza di azioni violente e di vandalismi. Da qui, Shaun diventa un non-protagonista, la sua storia viene messa in secondo piano per inculcarci la (giusta, ma scontata) morale sull'ultranazionalismo.

Da sottolineare comunque le belle immagini della realtà post-industriale inglese. Un buon film che ci fa riflettere sulle derive e le perversioni dell'estremismo nazionalista e xenofobo, d'attualità nel 1983 come ai giorni nostri.

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JOKER1926  @  20/06/2013 02:42:04
   6½ / 10
Le prime impressioni che nascono durante e dopo la visione de "This is England" ripercorrono i fili delle logiche narrative di "American History X".
Talvolta le impressioni, però, non sono sempre sinonimo di esattezza, e dunque, lo spettatore inizia a farsi due conti. Se il film del 1998 era una bomba di denuncia universale e stilistica , col film di Shane Meadows non si può, ahimè confermare in toto l'apparato della critica .
"This is England" darebbe, sotto alcuni aspetti, leggendo la trama, ulteriori impressioni. L'icona del povero ragazzo "sbeffeggiato" a scuola potrebbe apparire una sorta di preambolo e preludio ad una storia di vivacità e rivincita; invece no. Il prodotto inglese pone al proprio io l'obiettivo di diventare sempre più violento ed acuto, il tutto in piste alquanto serrate.
Sale ben presto in scena quella tensione e quell'area spavalda di sfida; i toni si fanno molto pesanti e la politica poi, una volta e per tutte, butta tutta la benzina rimasta sul fuoco. Da ciò scaturisce praticamente una carneficina, che probabilmente, supera le sue stesse convinzioni andando a finire in un finale, e dunque in una chiusura di film, molto fine a se stessa. Sembra pure eccessivo abbracciare, in un solo senso, tutta una nazione, titolo ed idea ("Questa è l' Inghilterra") pretenziose, eccessivamente.

JOKER1926

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Ultima risposta 01/08/2013 13.18.49
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Freddy Krueger  @  25/09/2012 17:29:20
   7 / 10
"Questa è l'Inghilterra e noi facciamo paura!" dice grossomodo un leader di un aspirante partito politico. Anno 1983, un anno dopo la guerra delle Falklands.
Il protagonista è il dodicenne Shaun, che deve dare un senso al luogo in cui vive, e soprattutto deve dare un senso alla guerra dove è morto il padre.
Ma come fa, in questo mondo che non gli appartiene? Come fa a dare un senso ad un mondo di guerra e politica corrotta? Infatti non lo farà, e getterà la bandiera in mare.
Film tosto ma non troppo (finale a parte e su cui ci sarebbe da discutere), girato con il cuore e interpretato con ancora più cuore.
Brani della colonna sonora azzeccati.

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Ultima risposta 22/10/2014 13.04.21
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deadkennedys  @  26/08/2012 19:24:32
   8 / 10
Ci sono vari film sugli skinhead (romper stomper. american history x tanto per citarne un paio) ma nessuno sincero come questo.
Il movimento skinhead non è qualcosa di fascista come molti tendono a credere, anzi le matrici operaie sono rinvenibili, ad esempio, nell'anfibio (il classico dr.martens) indossato per il lavoro in fabbrica.
Attori quanto di meglio fra i giovani in UK, su tutti Combo, Woody e Lol.
Bell'affresco degli anni 80 in Inghilterra. SOUNDTRACK SUPERBO.
Consiglio vivamente di reperire le 2 serie spin-off che fanno da sequel : This is England 86 e 88. Pare che fra 6 mesi uscirà la serie conclusiva This is England 90.
Per certi versi le serie sequel sono forse superiori al film perchè anche i personaggi secondari vengono approfonditi. Purtroppo è possibile trovarle solo tramite torrent sottotitolate visto che difficilmente arriveranno in Italia.
Il mio voto al film sarebbe un 7 ma, considerando il film e le serie spinoff di cui sopra come un unico organismo, do 8.

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Ultima risposta 27/08/2012 21.43.39
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Leonardo76  @  04/08/2012 15:13:42
   5½ / 10
Film un po' furbetto, gioca con la nostalgia anni '80 e il facile pietismo, il finale poi è troppo facilone e sbrigativo. Decisamente inferiore a "Il piccolo Lord" del 1980.

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Ultima risposta 12/05/2013 15.05.48
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gemellino86  @  06/02/2012 23:12:51
   8½ / 10
Ottima commedia giovanile inglese con un humor maturo e buon ritmo. Attori sconosciuti ma di talento. Regia solida e precisa. Un 8+ meritatissimo.

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Ultima risposta 29/01/2013 17.09.05
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Gruppo COLLABORATORI julian  @  12/01/2012 22:08:20
   8 / 10
"This is england". E' con questa frase che va avanti e si corrobora l'arringa nazionalista dell'esponente del partito estremista National Front, cui basta ammonticchiare in un vago discorso gli inflazionati concetti di "patria", "onore" e "famiglia" per ottenere il rispetto e il consenso dell'armata brancaleone di turno, costretta ad incontrarsi in un casolare di campagna per nascondersi agli occhi del pubblico. E se qualcuno prova ad accendere il cervello e obietta: "Ma tu ci credi davvero a queste stronz.ate ?", allora l'altro demagogo, Combo, quello che ha deciso di tendere una mano alle nuove generazioni, lo malmena e lo taglia fuori dal gruppo, perchè la Croce di San Giorgio viene prima di ogni altra cosa, per qualche strano motivo che pure lui ignora.
This is england è il ritratto perfetto di un idealismo fatto di forma e non di sostanza, molto comune tra i giovani, presso i quali basta indossare un simbolo per dichiarare in definitiva il proprio schieramento. E' il ritratto perfetto del "più grande", quel personaggio di spicco tra gli adolescenti al quale basta avere più natali - e quindi più esperienza - per ottenere seguito, e che può concedersi persino il classico discorso contro gli extracomunitari con la patetica aggiunta "ma non perchè sono razzista", perchè tanto ha ragione comunque.
Ma soprattutto, è il ritratto perfetto dell'amicizia di convenienza, quel rapporto, più comune di quanto si pensi, fatto di continue tensioni tra le varie personalità, in cui quelle forti spiccano e annichiliscono quelle deboli per controllarle, quelle meno forti scartano ed evitano uno sconveniente scontro diretto e quelle deboli si limitano miseramente ad accondiscendere e a venerare chi detiene, in maniera silenziosa ma ben chiara, il potere.
Stephen Graham, quello pauroso dei teteschi, è eccezionale; il suo carattere rabbioso è tridimensionale, con tutte le immancabili contraddizioni del leader: cieca voglia di riscatto, bisogno di violenza per carenza di affetto, un meschino appoggio ai deboli che non manca di secondi fini e una debolezza interiore che si palesa solo nei momenti intimi, risultando persino pietosa, ma che rimane l'unica componente sincera di una personalità frastagliata.
Shaun non può che essere una piccola marionetta nelle mani degli altri, pronto a rinnegare, in nome dei "grandi ideali" anche il suo salvatore Woody, l'unico personaggio positivo a tutti gli effetti.
E poi c'è Meggy, la macchietta, totalmente privo di autonomia come il gorilla Banjo, che sembra trovarsi per caso in qualsiasi situazione.
Molto bella la colonna sonora, le cover Louie Louie e Please Please me, anche se le composizioni in piano di Ludovico Einaudi rischiano spesso di diventare uno scivolone retorico. Da incorniciare comunque la scena con i pakistani.
Sembrerà la solita lamentela da italiano, ma è incredibile constatare come i nostri distributori si lascino sempre sfuggire i film migliori, salvo poi ricordarsene cinque sei anni dopo, quando nel frattempo ne sono già state tratte due serie televisive

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Ultima risposta 14/07/2014 16.28.07
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--Pio--  @  13/10/2011 15:51:07
   2 / 10
ma cos'è...cos'è!!! entusiasmo a dir poco immotivato, filmetto senza pretese, girato male e recitato peggio. Insopportabile il protagonista...da dimenticare

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Ultima risposta 22/11/2011 17.05.43
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romrom  @  12/10/2011 21:50:31
   6 / 10
Non capisco tutto questo entusiasmo e questi voti altissimi...a me ha preso veramente poco..le cose più belle sono la sigla iniziale e la recitazione del ragazzino, ma per il resto il film non decolla mai. Dello stesso regista nettamente è superiore DEAD MAN SHOES.

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Ultima risposta 23/11/2011 00.06.14
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sonoalessio  @  06/10/2011 10:01:48
   7½ / 10
bel film. a tratti mi ha ricordato american history x. bella anche la colonna sonora. ormai è diventata un'abituè da parte degli inglesi mettere brani di einaudi o morricone nei propri film

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Ultima risposta 11/10/2011 10.24.49
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Invia una mail all'autore del commento AcidZack  @  05/10/2011 19:07:04
   8 / 10
Da vedere in lingua originale. Il 90% della bellezza del film sono i diversi accenti dei protagonisti

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Ultima risposta 30/12/2013 19.35.30
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barone_rosso  @  28/09/2011 19:41:35
   5 / 10
Filmetto gradevole o poco più, si parte col solito bambino disadattato che odia i genitori (che storia originale...), che pur essendo anche parecchio fessacchiotto entra in un gruppo di ragazzi molto più grandi di lui e con particolari tendenze politiche (fatto molto realistico...A chi non è successo?). C'è uno sprazzo di storia inglese, ma proprio sprazzo. Recitazione buona ma contenuti inesistenti, fra l'altro il pensiero dei nazi, già di per sè vuoto come un'anguria spolpata, nel film sembra ancora più stupido e banale della realtà.

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Ultima risposta 04/10/2011 15.27.15
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Sardello  @  19/09/2011 16:30:44
   7 / 10
Buon film.

Disorienta un po' il fatto che ci possano essere degli SkinHead buoni e degli SkinHead cattivi e verrebbe da chiedersi quale dovrebbe essere il messaggio principale del film... perchè i personaggi sono così? Per le Flakland?

Onestamente non penso di averci capito molto, ma nel complesso si intuisce di essere davanti ad un prodotto particolare con buoni interpreti.

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Ultima risposta 12/05/2013 15.16.54
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ughetto  @  07/09/2011 23:56:48
   5½ / 10
Il giovanissimo protagonista perde un padre, ma ne trova altri due: uno buono e uno cattivo; quello buono però dopo I primi venti minuti esce dalla sceneggiatura senza salutare. addio dialettica. ricompare verso la fine per dire che deve vedere un documentario: sarà mica diventato un intellettuale?
il padre cattivo, unico superstite, non è disturabato perchè è nazista ma è nazista perchè è disturbato. ma oltre ad essere disturbato fa solo cose a caso, infatti l'apogeo della sua violenza è assolutamente slegato da tutto quello che era successo prima. nel farattempo i personaggi vagano per il plot senza una guida, vestiti da Quadrophenia, muovendosi con rallenty da Arancia Meccanica, facendo discorsi sul nazismo da American History X, e sull'UK da Ken Loach.
A cercare di tenere insieme le cose ci pensa il vecchio Einaudi, insatancabile nel sottolineare: lo Strazio, la Tragedia, il Dolore.
In sintesi, l'ho trovato un film ben fatto, ma povero d'idee. Tant'è vero che la scena finale, lungi dall'essere frutto di una qualche elaborazione, sboccia così com'è, dalla penna dell'autore (e ovviamente sa un po' di retorico).
(orride le immagini di repertorio)

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Ultima risposta 07/09/2011 23.58.29
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR pier91  @  05/09/2011 02:58:01
   8 / 10
Il cinema sociale inglese è ancora valido e questo film lo dimostra. Le tematiche sono le stesse dell'omonimo brano dei Clash e vanno dal razzismo ("The British boots go kick them ") ai contraccolpi della guerra ("South Atlantic wind blows"), fino ad un amor di patria non corrisposto ed intriso di amarezza ("This is England, what we're supposed to die for"). Le dimensioni intime dei personaggi trovano un loro congeniale piazzamento nel contesto ambientale, l'Inghilterra periferica e decadente degli skinheads.
Il giovanissimo Shaun (straordinario Turgoose) è vittima di una famiglia mutilata, oltre che di una radicata e congenita fragilità. Woody è il primo a tendergli la mano, con quel suo particolare carisma e quell'affabilità spontanea che compensano, in parte, una latente codardia. Combo è in fondo un'altra vittima, decisamente meno innocente e certo non proprio compassionevole. E' a mio parere il personaggio più affascinante e corporeo, così viscerale ed ambiguo, sotteso d'un dolore infossato che è impossibile non cogliere.
Nel finale è uno slancio d'ottimismo fin troppo sbrigativo, anche se necessario. Solo nelle ultime inquadrature Meadows si concede uno sprazzo di lirismo. Stupisce e disorienta, ma parimenti commuove.

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Ultima risposta 06/09/2011 08.46.36
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Gruppo COLLABORATORI SENIOR Invia una mail all'autore del commento pompiere  @  30/08/2011 16:54:03
   8 / 10
La pressione delle dita sui bottoni dei videogiochi, per combattere l'ennesima, pericolosa invasione aliena. I pomeriggi trascorsi davanti la tv a seguire le assurde avventure di "Supercar". L'adesione al mito musicale dei Duran Duran. L'aerobica aggregatrice. L'intesa di massa nei confronti del matrimonio di Lady Diana Spencer. Il cubo di Rubik. Gli zuccherati passatempi regalati dai lollipop. Tutte caratteristiche assodate che ci rimandano indietro nel tempo, e precisamente ai primi anni '80.

In mezzo a questo "dolce far niente", una signora all'apparenza imperturbabile ma in realtà galvanizzata dalle privatizzazioni. Una donna dai capelli impettiti color rame, probabile risultato di un dito dimenticato dentro una presa elettrica. Margaret Thatcher è, fino ad oggi, l'unica donna ad esser stata Primo Ministro inglese, e uno dei pochi politici ad aver creato disastri economici infausti soprattutto durante i primi quattro anni del suo mandato.

L'Inghilterra che esce da questo periodo è quella presentata all'inizio del film di Shane Meadows: condomini periferici che sembrano casermoni dismessi e lasciati al loro funesto destino, minoranze razziali assediate dagli skinhead, nascita di gruppi di estrema destra, scontri di disoccupati ribelli. E una guerra assurda. Perché in guerra si muore, e si lasciano eredità familiari a metà: una delle tante "valenze sociali" che il conservatorismo della Lady di Ferro aveva sempre negato esistesse.

Shaun (un aderentissimo e sorprendente Thomas Turgoose) ha 11 anni. Trascorre il suo tempo lontano da tutti, in mezzo a campi isolati, a fabbricati pericolanti; gira con la bici, perso tra i ricordi di un padre soldato ucciso nelle Falkland e la paura di incontrare i compagni di scuola che lo prendono in giro. Nella periferia della periferia, incontra e stringe amicizia con un gruppo di frustrati che simpatizzano con idee non proprio democratiche… e, come in "Dead man's shoes", assistiamo a un ragazzino che soggiace alle bieche suggestioni di adulti manipolatori.

Il film sembra un "Inghilterra in autunno" raccontato in un episodio unico: un ritratto sensibile di quegli anni dai forti contrasti politici e sociali, caratterizzati da inesauribili spirali di violenza. Il regista stempera in un linguaggio cinematografico poetico (dal pianoforte di Ludovico Einaudi arrivano note che coccolano la nostra emotività) che non intenerisce del tutto. Piuttosto, un'ansia nevrotica si insinua sottopelle strisciando come uno di quei serpenti di campagna. Silenziosa, composta e forse malintenzionata.

"This is England" trova la sua misura ideale grazie a uno sguardo stizzito e straordinario sull'epoca thatcheriana, la quale impose indottrinamenti guerrafondai, in perfetto parallelismo con i propositi reaganiani, e lasciò un retaggio di uomini poveri, arroganti, cattivi quasi candidi nella loro oscillante lucidità. E ciò è ben testimoniato dalla ricerca ossessiva di un credo nazionalistico esagerato, da uno sviluppo di una sensibilità nazista che crebbe impercettibile, come una piccola macchia di sangue che degenera in un cancro irreversibile.

Un po' come succede, con altre forme, in altri tempi e circostanze diverse, nella nostra povera penisola, dove il film di Meadows è stato distribuito in modo a dir poco sciagurato, nonostante la vittoria del Premio Speciale della Giuria al Festival di Roma nel 2006 e vari altri premi raggranellati in giro per l'Europa. La bava anticulturale nociva lasciata dal berlusconismo ha ben attecchito. This is Italy. Ultraconservatrice e senza rivolte.

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Ultima risposta 31/08/2011 16.42.27
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Invia una mail all'autore del commento Gondrano  @  30/06/2011 13:36:33
   9 / 10
Meadows fa film che costano 1 euro, ma li fa con cuore e testa ed una sensibilità straordinaria.
Sarà per questo che la mia media/voti nei confronti dei suoi (capo)lavori è 9,5.

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Ultima risposta 27/08/2011 20.30.56
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endriuu  @  08/09/2010 22:33:20
   9½ / 10
Non vedevo un finale del genere dai tempi di 400 colpi.Si respira per intero l'inghilterra 80's.Non parliamo poi della colonna sonora.. divina.

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Ultima risposta 08/09/2010 23.33.58
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Xavier666  @  01/11/2009 03:35:37
   8½ / 10
This is ENGLAND
This is STEPHEN GRAHAM
and this is SHANE MEADOWS!!!

Incredibile come questo regista non sia conosciuto e riverito come si deve. Continuo a ripetere che il cinema britannico ci offre continuamente delle perle che passano criminalmente inosservate in Italia.

Questo film poi, una storia di ragazzi, di skinheads, di Falklands, di violenza, di, di...

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Ultima risposta 04/11/2009 15.07.37
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Natyfromhell  @  20/07/2009 15:42:55
   9 / 10
Fantastico! Assolutamente da vedere.

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Ultima risposta 11/08/2009 21.10.55
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Invia una mail all'autore del commento Clint Eastwood  @  28/06/2009 19:35:49
   9 / 10
Un film che grazie a filmscoop ho potuto conoscerlo e non mi pento. Questo "This is England" mi ha davvero colpito. La storia di un ragazzo 12enne, vittima dei suoi compagni di scuola per essere spesso preso in giro, entra far parte di una "banda" apparentemente skinhead che hanno solo l'immagine di teppisti, ma che si divertono a modo loro. Tutto prosegue alla grande, il ragazzo si inserisce nel gruppo fino alla svolta in cui il vecchio amico del capobanda esce di prigione.
Con il nuovo capo tutto si fa sul serio e gli skinhead iniziano a darsi da fare. L'odio contro le razze diverse dalla sua e contro gli stanieri che rubano il lavoro, un odio che si rivelerà solo ed unicamente INIVIDIA di non aver avuto ciò che gli hanno. (finale indimenticabile accompagnato da una colonna sonora azeccatissima)
Girato senza problemi con un'ambientazione da invidiare (tornare agli anni '80 riprendendo interi quartieri, strade, negozi), fotografia "alla inglese", attori formidabili/personaggi da urlo e una trama ben calibrata. Un film coi controcaz.zi ragazzi.
Correte a recuperarlo subito e un consiglio : vedetevelo in originale sottotitolato perchè fa effetto (l'inglese non è l'americano)

UN GIOELLO PASSATO INOSSERVATO.

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Ultima risposta 12/11/2009 00.39.19
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Tuonato  @  25/04/2009 01:18:32
   7½ / 10
Molto particolare, a metà tra documentario e film è una ricostruzione perfetta degli anni 80 in una piccola provincia inglese.
La storia, pur se semplice e lineare, mi ha catturato e mi ha fatto riflettere.
Tematica attualissima(razzismo/intolleranza), specie qui da noi, concordo con già quanto scritto da altri: dovrebbe essere proiettato nelle scuole.

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Ultima risposta 25/04/2009 01.39.47
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benzo24  @  04/02/2009 19:04:15
   9 / 10
concordo con la maggior parte dei commenti. this is england è un film magnifico, tiporta dritto dentro i primi anni 80 inglesi, l'era della tatcher, della guerra nelle falkland, nella disoccupazione..in un paese in crisi, dove si stanno sgretolando le sicurezze sociali, i valori nazionalistici, dove esplode la violenza, il razzismo, la paura e l'ignoranza....sembra la descrizione del 2009!! un film che andrebbe visto nelle scuole. Un italia invece non lo hanno fatto uscire nemmeno nei cinema.

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Ultima risposta 31/03/2009 19.16.28
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento goat  @  22/10/2008 14:50:44
   10 / 10
secondo film e secondo capolavoro di meadows che ho avuto il piacere di vedere, per quanto mi riguarda questo 36enne è il miglior autore inglese contemporaneo.
la pellicola è ambientata negli anni '80, con una cura scenografica, della pellicola e della fotografia maniacale al fine di far immergere il più possibile lo spettatore nel decennio in questione.
attraverso la vicenda la del giovane shaun, protagonista in parte autobiografico, meadows fa una panoramica di un periodo contraddittorio e sofferto della recente storia inglese, sullo sfondo del conflitto delle faulkland, schierandosi apertamente su posizioni opposte a quelle che assunse la tatcher ormai 25 anni fa.
al solito un film scritto in modo brillante, con bellissimi dialoghi che attraverso argomenti apparentemente superficiali o estranei mostrano con profondità i risvolti caratteriali di tutti i protagonisti, ma la cosa che colpisce di più è la naturalezza, l'assenza totale di un giudizio morale, nella descrizione del gruppo di skinhead che precede l'entrata in scena di combo.
meadows non si dimentica che in fondo si tratta solo di ragazzini che forse per emulazione indossano un'uniforme al posto di un'altra, e li dipinge come tali, mostrando un gruppo coeso, simpatico e un po' raffazzonato.
impressionanti le prove di tutto il cast, con una citazione obbligatoria per il debuttante thomas turgoose (ho paura a immaginare che mostro possa diventare) e per stephen graham, che deve gestire un personaggio complesso e lo fa in maniera superba.
bellissima anche la colonna sonora, con un misto di sonorità reggae, pop anni '80 e pianoforte, e i titoli di apertura montati con immagini di repertorio.
speriamo che l'italia si svegli e dia la possibilità a tutti di conoscere questo magnifico regista.

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Ultima risposta 22/10/2008 18.16.12
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