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MI dispiace dirlo ma stavolta il "martello" non colpisce. In che modo questa pellicola dovrebbe essere il seguito dello splendido "The woman in black"? Praticamente solo perchè è ambientato nella stessa magione (probabilmente per risparmiare sul budget). Interessante il collocamento drammatico durante la guerra e la situazione degli sfollati, splendide le ambientazioni e Tom Harper alla regia svolge un lavoro ottimo. E' proprio la sceneggiatura che pare non decollare mai davvero; pur non mancando di buoni momenti (ma niente che non sia telefonato), la storia rimane sempre sullo statico e va avanti a forza di inerzia. La carenza di idee si denota dal fatto che in questo caso si ricorre di più al facile escamotage dei jump-scare. Questo, comunque, fino ad ora è l'ultimo film della Hammer e nonostante tutto il mio desiderio è che si ritorni come negli '60 quando la casa di produzione britannica sfornava horror a catena di montaggio.
Rispetto al bellissimo prequel, questo secondo capitolo è un "banale" horror commerciale, non paragonabile per cast, regia e sceneggiatura. Resta comunque apprezzabile da chi ha amato il primo capitolo e "torna volentieri" in quella fantastica ambientazione.
Decisamente inferiore al primo che reputo un buon film. Questo si può dire che non aggiungendo assolutamente nulla alla trama principale finisce per sembrare monotono e ripetitivo ed un'operazione semplicemente commerciale. Tecnicamente non è male anche se debbo dire che la regia di James Watkins con il primo "The woman in black" ha funzionato ancora meglio, regalando maggiori momenti di tensione ben girati a differenza di questo sequel di Tom Harper che si avvale fin troppo e quasi esclusivamente dello jumpscare per spaventare. Onestamente non se ne sentiva il bisogno, eppure il finale lascia aperte le porte per un'eventuale terzo capitolo. Guardabile, tremendo non è, ma la sufficienza resta un miraggio.
Film ben fatto tecnicamente, ma che spaventa solo per l'effetto bubusettete e che annoia parecchio. La regia è buona ma la storia è parecchio contorta ed alcune situazioni ( soprattutto legate alla protagonista impavida in ogni situazione ) troppo inverosimili.
l'unica cosa che si salva in questo film è l'ambientazione malata, affascinante, gli interni diroccati della casa, la buona fotografia e quel senso di mistero che si respira. Purtroppo, complice una sceneggiatura insulsa e una regia scialba, il film non è niente di speciale.
Il classico film inutile.... il soggetto originale del primo film è un classico ed è interessante ma non ha bisogno di sequel..... belle le atmosfere e le ambiantazioni (la Hammer maestra da sempre in questo) ma il film non intrica, è prevedibile e l'idea della maestrina con il figlio disperso in giovinezza e che vuole simbolicamente recuperare individuandolo in uno degli scolari ospiti nella casa è assai patetica..... in più storiellina d'amore che finisce male e l'arrostino è servito..... Credo sia il vero primo passo falso della rediviva leggendaria Hammer.... perdonabile....
Classico horror che intrattiene con una buona base di suspence..si sobbalza anche senza troppo alti gli effetti sonori,si lascia guardare senza troppi scrupoli
Sequel che ricicla e ripropone le poche idee interessanti presenti nel primo film,naturalmente con risultati abbastanza mediocri..........la tensione manca completamente, la storia sa di già visto e si rivela anche parecchio noiosa,si salva solo l'aspetto tecnico e la recitazione tutto sommato sufficiente. Si lascia vedere ma non ricordare......
Il film non mi ha entusiasmato (a differenza del prima che mi era piaciuto) ma non si puo' dire che sia orrendo, secondo me il problema e' che c'e' poca suspence e non ha quell'atmosfera che aveva il primo. Chiaro che ho visto tantissimi horror molto peggio.
Senza la sceneggiatura di Jane Goldman e senza la regia di James Watkins questo sequel ambientato durante la seconda guerra mondiale è privo di atmosfera e di mordente. Non spaventa, non crea inquietudine e, sostanzialmente, annoia. Perdibile.
Il primo film di "The woman in black" l'ho trovato più bello di questo secondo film (che non è un sequel del primo ma si svolge più o meno in quel periodo). secondo me con i bambini potevano sviluppare una trama migliore, ed invece no. Avevo delle aspettative migliori ma sono rimasta un pò delusa da questo film. Alla fine la trama è lineare e un pò piatta, le scene di spavento sono 2-3, e non aggiunge nulla alla storia di questa donna in nero. L'ho trovato un film carino, non dico che non mi sia piaciuto, ma mi aspettavo di meglio.
P.S: Una cosa rimasta buona come il primo film è l'ambientazione molto lugubre e tenebrosa che c'è sia nella casa sia sull'isolotto.
Il primo mi era piaciuto davvero molto, questo sequel invece non mi ha suscitato un particolare entusiasmo, nonostante l'atmosfera lugubre che tenta di ricreare. L'ambientazione della grande casa diroccata ha un suo fascino ma secondo me non viene sfruttata a dovere, se non in determinate scene, e perde di efficacia per la pochezza della trama che rende tutto prevedibile e poco originale. A questo proposito, THE WOMAN IN BLACK 2 mi richiama alla mente pellicole come FRAGILE e SAINT ANGE, sia per trama che per personaggi proposti e come le altre pellicole citate non mi è sembrata in possesso di un grande appeal tensivo per emozionare o spaventare lo spettatore. Si guarda senza problemi, soprattutto se si è patiti del genere, ma perde nettamente il confronto con il film di James Watkins.