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Un bel dramma nostalgico di Miike ambientato nella sua Osaka, sfortunatamente meno conosciuto e considerato all'interno della gigantesca filmografia del regista nipponico. Assolutamente da riscoprire,contiene tanti elementi che ritorneranno più volte nei lavori futuri di Miike ( il passaggio all'età adulta o ancora la contrapposizione tra l'innocenza dell'infanzia e la violenza che invece domina la maturità ecc). Bene la fotografia ( curata da Yamamoto Video,stretto collaboratore del regista) e convincente la resa del cast. Bello, assolutamente consigliato,meno eccessivo di altri lavori di questo regista e forse proprio per questo più accessibile,da vedere.
Questo è il primo film di Miike ambientati ad Osaka sul tema della nostalgia e del passaggio dall'età adolescenziale e quella adulta. Passaggio che avviene alla fine del liceo e in maniera traumatica, come accade spesso in Miike. E il buon Takashi sfodera già un film bello, divertente, drammatico, vitale. Sicuramente una visione che consiglio a tutti. Molto azzeccato l'espediente di settare la vicenda nel 197X, per avvicinare lo spettatore al sentimento nostalgico di uno che ricorda le cose ma non l'anno, il mese o il giorno in cui sono accadute. Bellissima anche la scena della rissa generale, dove tutti si divertono a picchiarsi perchè incarnano quello che è in quel momento lo stato d'animo dei due protagonisti. Anche i vecchietti tornano per un attimo degli adolescenti e ridono mentre partecipano alla zuffa. Alla fine, la frase più azzeccata per questo film è : "Non importa contro chi, ciò che conta è combattere".