the voices regia di Marjane Satrapi Usa, Germania 2014
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the voices (2014)

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locandina del film THE VOICES

Titolo Originale: THE VOICES

RegiaMarjane Satrapi

InterpretiRyan Reynolds, Gemma Arterton, Anna Kendrick, Jacki Weaver, Adi Shankar, Ricardia Bramley, Paul Brightwell, Aaron Kissiov, Valerie Koch, Alessa Kordeck, Gulliver McGrath, Michael Pink, Helena Prince, Ella Smith

Durata: h 1.43
NazionalitàUsa, Germania 2014
Generecommedia drammatica
Al cinema nel Febbraio 2015

•  Altri film di Marjane Satrapi

Trama del film The voices

Un film incentrato su Jerry Hickfang, un uomo bizzarro che lavora in un industria che produce vasche da bagno innamorato della donna addetta alla contabilità. Quando la loro relazione prende una piega violenta, Jerry chiede consiglio al suo malvagio gatto parlante e al suo gentile cane parlante.

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Voto Visitatori:   6,53 / 10 (17 voti)6,53Grafico
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Voti e commenti su The voices, 17 opinioni inserite

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  Pagina di 1  

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR rain  @  12/11/2023 14:00:27
   7½ / 10
Una horror-comedy piuttosto particolare, divertente e con un tocco di follia. Tante le scelte bizzarre ma riuscite: le teste parlanti, il cane e il gatto che fanno la parte del l'angioletto e del diavoletto, ecc.
Devo dire che mi è piaciuto proprio tanto, forse più del dovuto. Unica pecca forse il finale, ma si chiude un occhio. E Reynolds si rivela inaspettatamente bravo in un ruolo dove la buona interpretazione è veramente l'aspetto primario.

Lucio 1982  @  21/02/2023 13:51:31
   6 / 10
Sono d'accordo con la media più o meno...
Horror commedia che parte bene,con buone aspettative,poi si perde dopo metà film e il finale è alquanto strano e deludente....
Buona interpretazione del protagonista e anche delle donne presenti nel cast....
L'idea di base era buona e divertente,lo svolgimento però dopo un po' annoia un poco e perde di mordente,si arriva alla fine con un po' di noia ....
Si poteva approfondire un po' meglio la vita del protagonista,qualche dettaglio viene spiegato ma ci si ferma a quando era piccino piccino ...
Sufficienza meritata ma nulla più
6+

Buba Smith  @  15/02/2023 23:49:09
   5 / 10
Ma... Filmetto. Niente di speciale.

VincVega  @  05/02/2022 22:55:22
   5½ / 10
Horror comedy un po' deludente, sarà che non diverte, non mette tensione, sul fronte dello splatter siamo a bassi livelli. Sinceramente la prima parte mi aveva incuriosito, poi però si trascina con una certa banalità e con situazioni già viste. Personalmente mi ha lasciato poco, si dimentica facilmente.

Beefheart  @  01/03/2021 13:11:20
   7 / 10
Più che una "black comedy" direi che è un "white Thriller" (ammesso che esista) perchè di tutti i crossover di generi che ho visto questo è di gran lunga il più altalenante nell'alternanza paura/divertimento, ripugnanza/empatia, dramma/ironia; con un leggerissimo sopravanzo finale del "leggero" sul "pesante".
Bravo Reynolds (la cui recitazione in altre occasioni non mi aveva sempre rapito), il cui Jerry Hickfang in alcuni momenti ricorda alla grande lo psychotico Norman Bates.
Il film in se è piuttosto leggerino e sempliciotto; ma la sua scorrevolezza e l'approccio friendly lo rendono assolutamete godibile.

Manticora  @  15/02/2021 21:10:33
   7 / 10
M.S. la disegnatrice fumettista iraniana qui riesce a mettere insieme un discreto thriller con un cast d'eccezione. Sia R. Reynolds che Gemma Aterton e la magnetica Anna Kendrik formano un trio ben azzeccato, con il primo che per ovvi motivi rappresenta il personaggio più sfaccettato e complesso della trama.
Il film purtroppo perde ritmo nella terza parte, non in maniera drammatica ma a quel punto tutto diventa prevedibile, soprattutto nell'epilogo. Il punto di vista di Jerry è insostituibile, soprattutto perchè scopriamo che se prende le medicine

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER
Soprattutto il fatto che quando non prende le medicine invece sente le voci del cane e del gatto, con il primo che lo rassicura è il secondo lo istiga. Tutto a causa della sua schizzofrenia.
Inconsueto il balletto finale. Comunque da vedere.

alex94  @  06/08/2020 23:42:38
   6 / 10
Commedia nera che non si fa mancare qualche gradita incursione nello splatter.
La prima parte del film risulta piuttosto riuscita per quanto riguarda ritmo e divertimento peccato che ad un certo punto il meccanismo si inceppi diventando eccessivamente ripetitivo,fino ad un finale tirato via e abbastanza scontato.
Ottima la prova di Reynolds,il risultato finale è tutto sommato gradevole,nonostante lasci un po l'amaro in bocca in quanto una mezza occasione sprecata.

weareblind  @  15/04/2020 22:57:09
   4½ / 10
Dovrebbe essere una black comedy, invece è solo un lento trascinarsi di cliché del genere. Tempo buttato via.

Gruppo STAFF, Moderatore Jellybelly  @  12/04/2020 20:14:05
   6 / 10
Sottoscrivo in tutto e per tutto (perplessità incluse) il commento di hghh qui sotto, ma trovo che la sufficienza sia più giusta. Peccato che così tante idee alla fine risultino più confuse che ficcanti.

Budojo Jocan  @  17/02/2020 18:11:20
   8 / 10
Ottimo mischione di vari generi, un film imprevedibile che non sai quali strade prenderà nella scena successiva. Appena sorridi per una scena divertente, subito dopo devi ingoiarti i denti per una pesantemente drammatica, quando non horror. Film imperdibile se amate i film imprevedibili.

Attila 2  @  03/08/2019 17:12:36
   7½ / 10
Una "black comedy" con tant tanto humor nero ben fatto,cinico il giusto e con quel "rendere normali" situazioni assurde che Marjane Satrapi gestisce con sapienza cinematografica.Ci sono anche scene splatter,ma anche queste senza esagerazione..Commedia nera,ad alto budget,visto anche il cast e questo e' abbastanza strano ma ne e' valsa la pena.Anche perche' se poi finisce nel "grottesco" questo viene "pacciato" per le fantasie paranoiche del protagonista.Quindi gli da' un senso compiuto,quasi da thriller piu' che d film grottesco.Bellissima l'idea che ......

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER poi c'e' anche un po' di dramma se si analizza la storia dell'infanzia del protagonista che l'ha portato a diventare cosi'.Geniali certi dialoghi

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER insomma qwuesto film ha tuttto quello che deve avere una "black comedy" una piccola perla del genere

jason13  @  03/02/2018 14:29:12
   6½ / 10
Molto simpatico questa commedia/nera con il buon Reynolds in una parte diversa dal solito...peccato solo il finale veramente brutto .

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento goat  @  25/05/2017 15:07:37
   7 / 10
Mi è piaciuto molto, la Satrapi è molto abile nell'incardinare un soggetto cupo e sporco in una black comedy colorata ed a tratti molto spassosa.
Bravo Reynolds, l'ho preferito solo in waiting (capolavoro che vi consiglio di recuperare immediatamente).

MonkeyIsland  @  24/12/2015 16:00:41
   7 / 10
Pur essendo molte spanne sotto al geniale (e sempre attuale) Persepolis la Satrapi dimostra un'indiscutibile abilità nel campo delle commedie nere confezionando un'opera difficile da gestire visto l'abbondare dell'elemento grottesco.
E' forse la prima volta che riesco ad apprezzare Reynolds che ritengo uno degli attori più cani nel globo terracqueo e il merito va sopratutto alla geniale caratterizzazione del suo personaggio che pur restando sempre nel limbo tra l'essere un emerito idiota e un pazzo in totale paranoia riesce a rimanere impresso, bene anche il resto del cast.
I momenti geniali abbondano

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER, peccato per un finale insipido.
Comunuque va premiata l'originalità e spero che qualche anima porti questo e Cheap Thrills da noi visto l'enorme carenza di black comedy decenti negli ultimi anni.

3 risposte al commento
Ultima risposta 24/12/2015 16.48.48
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Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  06/06/2015 22:25:52
   7 / 10
E' un film basato sul contrasto netto e definito, nei registri imposti dalla Satrapi tra commedia nera e horror puro, privilegiando il primo ed adottando la visuale color pastello del protagonista a sua volta scisso in due personalità differenti, Bene e Male incarnati nel cane ed il gatto che lo istigano e lo frenano. Una realtà filtrata dalla mancanza di quell'elemento (le medicine) che lo trasportano in una realtà di solitudine tragica, tanto da ispirare un po' di compassione. La scelta di non prendere farmaci lo lascia in balia della sua follia, di quelle voci che gli intimano cosa fare e non fare, ma almeno allontana la sua solitudine e non percepisce lo squallore quotidiano che gli ruota intorno. Non è un film facile e la Satrapi tutto sommato si muove bene tra le fila di un eccessivo pietismo o la parodia fine a sé stessa. Non avrei nemmeno scommesso su Reynolds, però gli do atto dell'ottima intepretazione di un personaggio che può sfuggire dalle mani.

topsecret  @  14/05/2015 21:18:42
   6½ / 10
Commedia nera interpretata da un malatissimo Ryan Reynolds che gioca sul confine esilissimo tra bene e male, non disdegnando momenti leggeri da contrapporre a quelli più cupi che caratterizzano il film della Satrapi.
Abbastanza bizzarro ed originale, si lascia seguire senza problemi regalando una visione gradevole, grazie anche e soprattutto alla presenza di un discreto cast che sa rendersi credibile.
Non particolarmente intrigante ma degno di visione.

hghgg  @  14/05/2015 12:37:15
   7 / 10
Bizzarra e stralunata Black Comedy firmata Marjane Satrapi e Michael Perry, autore della sceneggiatura. Si tratta di un film importante nella carriera della Satrapi: questo è il suo primo film americano, il primo girato in lingua inglese e non solo; è anche il primo film di cui lei è regista unica, senza la collaborazione di Paronnaud, e soprattutto è il suo primo film non tratto da una sua opera a fumetti. Il tutto escludendo la produzione super-indipendente "Band of Jotas" enorme càzzeggio di Marjane in cui ha fatto la regista, sceneggiatrice, attrice protagonista, produttrice, direttore della fotografia, costumista, elettricista, operatore di macchina, scenografa, montatrice e porta-bibite.

A parte questo dicevo, "The Voices" è il primo film in cui la Satrapi fa la regista, punto. Senza "l'ancora" della personale e ottima auto-trasposizione delle sue straordinarie opere letterarie, "Persepolis" ovviamente in primo luogo.

Qui l'autrice iraniana naturalizzata francese da forse il definitivo via alla sua carriera di regista ed entra nel circuito del cinema americano. Purtroppo tra le mani ha il lavoro di uno sceneggiatore un po' patinato e a mio avviso non esattamente eccezionale, dalle idee a volte anche buone ma parecchio confuse.

Però, e sarà che sono di parte, a me il film è piaciuto, ci sono delle cose carine dentro quanto delle cose bruttarelle e un po' irritanti ma nel complesso è una discreta Black-Comedy che si piglia un mezzo punto in più perché sto ancora ringraziando la regista in questione per quello che ha scritto 15 anni fa, quando a mettersi dietro la macchina da presa forse nemmeno ci pensava.

Non so è una strana Black-Comedy, viaggia tra la mente malata del protagonista portando lo spettatore nel confuso e sottile limbo tra la realtà e la fantasia con le immagini filtrate attraverso la mente del protagonista (fantasia: casa ordinata, nessuna decomposizione e animali e teste parlanti; realtà: casa di schifo in un macello di sangue, frattaglie e teste semi-decomposte) e devo dire che la Satrapi riesce a rendere tutto abbastanza fluido, più di quanto invece non riesca a fare la sceneggiatura.

L'idea centrale del film è quella di rendere in qualche modo "reali" le voci udite da una mente schizofrenica, qui concretizzate nel cane e nel gatto parlanti del protagonista, i quali agiscono anche come sorta di coscienza conflittuale, rappresentando i due lati del protagonista, il bene e il male insito in ognuno di noi, il conflitto interiore tra l'Angelo (il cane, il bene) e l'Assassino (il gatto, il male). Tanto perché Marjane Satrapi si merita anche la più bella citazione possibile da un testo del poeta di Ealing Peter Hammill (leader e mente dei Van Der Graaf Generator) che qui capita a fagiolo.

Intendiamoci il film non è così profondo anzi è tutto trattato in maniera più grezza e spicciola, inoltre è una Black-Comedy quindi è tutto smorzato dall'ironia e dalla leggerezza di fondo. L'idea del gatto e del cane parlanti e anche delle teste parlanti, è anche il fondamento comico del film.

Non sempre questo lato funziona alla grande ma in generale devo dire che ho trovato lo stile ironico del film molto adatto a quello della Satrapi stessa (si veda il finale, un po' del ***** ma in effetti molto satrapiano, c'è pure Gesù d'altronde lei da bambina parlava con Dio e lo confrontava con Marx, eh). Inoltre grazie soprattutto al magnifico, bellissimo e malvagio gatto del protagonista (un genio quel felino) qualche dialogo veramente riuscito, tagliente e divertente c'è. E poi quando il protagonista porta la testa morta alla sua psichiatra e c'è lei che urla, la testa che urla e il gatto che se ne esce con un acuto tenorile meraviglioso per unirsi al coro ecco in quella scena ho riso veramente.

Il gatto per inciso è il miglior personaggio del film di gran lunga. La sua voce e quella del cane sono dello stesso protagonista, ossia Ryan Reynolds. Sappiamo tutti che Reynolds è un cane a recitare e stavolta pure un gatto; infatti è molto più bravo nell'interpretare i due animali che il suo vero e proprio personaggio (meglio di altre volte perché con quell'espressione ebete e unica che si ritrova gli hanno ritagliato attorno una figura adatta). Nel prestare le voci al cane e al gatto ha fatto un buon lavoro e risulta anche divertente, in quanto a recitare mettendoci la faccia, vabè...

E il gatto, devo aggiungere, oltre ad essere il miglior personaggio recita anche molto meglio di una Anna Kendrick qualunque (anche lei, meglio di altre volte ma le "altre volte" si chiamano "Twilight" quindi abbiate pazienza se non ho molta stima per gente così...)

Invece è sempre godibile Gemma Arterton sia all'inizio che dopo come testa parlante, ci sono dei momenti in cui da vita a spassosi dialoghi con il solito gatto. Il cane è più anonimo ma simpatico.

Mi è piaciuta la rappresentazione del contrasto tra realtà e fantasia e sono buone le inquadrature della Satrapi nella casa del protagonista, tra le vaschette con tutti i pezzi dei corpi, lo squallore generale. Bella ad esempio la scena in cui muore la Arterton sembra una scena di Mr. Bean in versione Black Comedy e la Satrapi va forte nel girare le scene che ne esaltano il lato ironico e grottesco.
Altri momenti sono più forzati, anche registicamente, penso ai flashback o al momento in cui la Kendrick scopre "l'antro" del protagonista, non sono sequenze fluide e non riescono a trasmettere interesse. Poi il finale è davvero smorto, e qui è colpa della sceneggiatura.

Alla fine la sceneggiatura si basa tutta sull'elemento comedy grottesco del matto che parla con i suoi animali, loro gli rispondono, cane buono, gatto malefico, poi lui comincia ad uccidere e inizia il conflitto interiore. Fine. Ma non c'è nulla oltre, non un vero e proprio sviluppo narrativo, non una storia convincente, non un finale solido anzi quello è proprio buttato lì perché in qualche modo si doveva pur finire, ed è anche banale.

Il film quindi ha dalla sua la discreta regia della Satrapi e la bella idea portante dei personaggi parlanti nella distorta mente del protagonista, cane, teste e soprattutto il riuscitissimo gatto. C'è qualche scena divertente e qualche scena ben fatta ma anche un po' di roba inutile e una sceneggiatura che non riesce ad andare da nessuna parte e che finisce come un qualcosa di eccessivamente impalpabile e si perde anche il divertimento (a parte il gatto tenore, appunto, ma è una gag di 15 secondi). Peccato, la scena di lei (la Kendrick) che scopre che il tizio è un killer poteva essere fìga, la Satrapi da anche l'atmosfera giusta, eppure quel momento non dice proprio nulla, certo con due attori veri...

Sempre e comunque viva Marjane Satrapi, in ogni caso come regista può e deve migliorare. Un esordio come "regista pura" in parte interessante e riuscito ma, diciamo così, molto acerbo. Magari farà meglio in futuro, sperando che le diano una sceneggiatura migliore che abbia un senso che vada oltre una bella idea da Black Comedy come quella del gatto parlante malvagio nella mente di un pazzo.

Comunque non male. E mi viene sempre da pensare, dopo aver tanto amato "Persepolis" (il fumetto eh, per quanto bello sia stato il film-riassunto), cosa diavolo ne penserebbe di questo film la sua mitica nonna :)

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