the titan (2018)

Una schifezza inguardabile.
Stupidissimo, semplicistico, piatto, infantile, noioso e telefonato. B-movie della peggiore specie.

Abbastanza incolore, non riesce nell'intento di coinvolgere pienamente quagliando poco in termini di sceneggiatura e resa visiva.
Si poteva fare qualcosa in più per renderlo maggiormente accattivante e sfruttare appieno un'idea potenzialmente valida.
Cast nella norma, ritmo narrativo non dei più fluidi, per una visione che stenta a rimanere a lungo nella memoria dello spettatore.

Molto bella l'idea, ma prevedibilmente non decolla, anzi, ci si smarona forte di fronte ai patemi della famigliola Mulino Bianco. Titano appare in un cameo di pochi secondi; regista vai a zappare.

triste e deludente

Il film parte molto bene: belle atmosfere, spunto interessante, begli effetti speciali, cast notevole (Tom Wilkinson sempre molto bravo e calibrato nei suoi ruoli).
Precipita, a mio parere, nella seconda parte: buchi narrativi, trama pasticciata, finale che non si capisce...

SPOILER

film un po così, dall'idea brillante, ma dallo sviluppo un po incocludente.....
come di ce il commento sotto, appena il film decolla finisce.
o trovato il film come una specie di prequel del manga di terraformars, nel manga si raccontano le battaglie dei coloni geneticamente modificati sul pianeta da colonizzare, qua in vece i primi esperimenti e risultati dei tentativi di mutare la razza umana, come tutti i film di fantascienza è interessante guardare le basi cui si basa il tutto, che vengono spiegate in maniera esaustiva, ma è proprio il modo in cui viene narrato il tutto che rende un po ostica la visione.

Un film un pò inutile. Appena inizia a decollare finisce. E non ho capito la scelta di ambientare la storia in un quartiere fatto di villette a schiera in mezzo alla natura incontaminata. Non mi pare proprio che trasmetta l'idea di una terra sull'orlo della catastrofe.

La storia mi è piaciuta ma ho trovato noioso il suo racconto .
Bellissima Piper Chapman il carcere l ha ringiovanita .

Lo spunto da cui è tratto è abbastanza classico con un pianeta ormai sull'orlo della distruzione. L'unica soluzione fattibile è l'inizio della colonizzazione di Titano. Colonizzazione che però comporta una serie di processi volti a mutare geneticamente l'essere umano adattandolo al clima di del satellite di Saturno. Mutazione profonda che dovrà giocoforza oltrepassare limiti etici. Questo elemento è forse l'aspetto migliore di un film che ha una sceneggiatura che a mio parere è carente sotto certi punti di vista. Se il personaggio principale di Worthington subisce una evidente mutazione fisica, al pari dei propri colleghi, quella interiore è debole tanto da rendere il suo personaggio scialbo. Sembra quasi che tale parte sia completamente delegata alla propria consorte. In questo modo il nodo etico viene messo in sottordine a scapito di una banale dramma familiare per un viaggio che fin dall'inizio è pienamente intuibile che sia pressochè senza ritorno. Di fronte quindi ad una narrazione molto scontata nei suoi sviluppi, il film praticamente rimane sulla rampa di lancio, non decolla mai come tensione drammatica e diventa piuttosto noioso nella sua visione.