the silent house (2010)

Buona l'atmosfera, l'ambientazione, la casa da ristrutturare... per il resto, sceneggiatura a dir poco approssimativa, non ci si capisce quasi nulla.

La prima cosa che mi è venuta da pensare appena finito di vedere il film è "ma che occasione sprecata". L'idea di girare nello stile del found footage praticamente in un unico piano sequenza inizialmente non mi stava piacendo. Però man mano che il film prosegue ci si abitua e a un certo punto mi sono ritrovato molto immerso nella pellicola. Diciamo che in una prima parte, tralasciando ovviamente il modo di comportarsi della protagonista che è giustificatamente forzata allo scopo del film, funziona abbastanza bene, regalando un paio di situazioni piuttosto tese. Però andando sempre più avanti e avvicinandosi sempre di più al finale ci si rende conto che in realtà non succede praticamente nulla e quella tensione che si era venuta a creare nel giro di poco se ne va via completamente. Il finale a sorpresa non mi è piaciuto e non mi ha convinto per niente.
Peccato perchè l'idea non era male, Gustavo Hernàndez se la cava molto bene nel proporre qualcosa di sicuramente non facile per essere gradito visivamente, c'è una buona fotografia alquanto sporca e fredda e l'atmosfera si rende piuttosto inquietante. Però purtroppo non posso essere altrettanto generoso nel valutare quello che alla fine nel totale questo film mi abbia suscitato, e la verità è che l'ho trovato parecchio noioso, privo di mordente, con comportamenti anche se giustificati ma eccessivamente forzati, specialmente nella protagonista interpretata da Florence Colucci. Speravo anche in un finale decisamente più di impatto, ma come ho detto prima non mi è piaciuto. Dice di ispirarsi ad una storia vera accaduta nel 1944, personalmente non sono informato e non so nulla di questo fatto di cronaca. Ho giudicato solo quello che mi ha mostrato il film.
Occasione persa.

Gli intenti, come ha detto qualcun altro, erano dignitosi: un horror quasi tutto in piano sequenza e dalle lunghe attese. Ma sviluppato malissimo, scene lunghissime e vuote che rompono le balle, atteggimenti stupidi dei protagonisti e un finale poco sensato.

Da ammirare il coraggio del regista che sceglie di dirigere l'intero film in un unico piano sequenza,operazione sicuramente non semplice ma abbastanza d'effetto e nel complesso,riuscita.
Non funziona invece la trama,scopiazzata da altri film horror,e sopratutto troppo,troppo monotona,cioè per gran parte del film non facciamo altro che vedere questa tipa che gira per casa alla ricerca di qualcosa..........insomma dai dopo un po ci si rompe assai le scatole........anche perché a causa di questa sua eccessiva lentezza le parti che dovrebbero spaventare o trasmettere tensione finiscono con il non dire assolutamente niente...........terribilmente deludente anche il finale,visto e rivisto già diverse volte.
Insomma un film da ammirare per l'ottimo aspetto tecnico (da ricordare anche la buonissima fotografia) ma che purtroppo non funziona a causa di una sceneggiatura molto mediocre...... sarà per la prossima volta.

Innanzitutto una riflessione. Lo avevo già notato in altri film, ma in questo più che in altri: i voti di quelli che commentano per primi un film sono mediamente più elevati di quelli che lo commentano nella seconda tornata. E' strano a vedersi…è come se ci fosse una sorta di commentatore inconsapevole e collettivo, che vota un film attraverso le menti e le dita dei vari commentatori, prescindendo però totalmente dalle loro singole idee e dalle emozioni suscitate da quello stesso film a livello soggettivo…come se tutto, prima o poi, dovesse automaticamente essere ricondotto ad una sorta di equilibrio gaussiano che va oltre la nostra vigile consapevolezza…ma va beh, queste sono solo elucubrazioni mentali!
Silent House è un film che ha un incredibile pregio, che lo rende un unicum nel cinema horror: è girato con un unico piano-sequenza. Dalla prima scena, la telecamera riprende la protagonista che entra per la prima volta in questo casolare abbandonato, per aiutare suo padre a fare dei lavori per conto del proprietario, che vuole rivendere l'immobile. Da qui in poi, la telecamera non si staccherà mai più dalla protagonista, riprendendo qualsiasi cosa accada nella casa, in tempo reale. Questa tecnica ci regala la sensazione di essere immersi totalmente nel film, di vedere le cose che accadono come se fossimo noi i veri protagonisti. Di contraltare, il film può apparire noioso, dato che l'assenza di un montaggio fa in modo che, a scene più movimentate e cariche di tensione, si susseguano momenti molto lunghi e lenti, che possono sfiorare la noia (ad esempio, i momenti in cui la telecamera riprende la protagonista che cerca qualcosa nei vari angoli della casa…ma poi che cosa cavolo cerca?!).
Il film è carico di atmosfera: la luce soffusa della torcia che illumina l'ambiente, il silenzio – rotto da strani rumori in lontananza, la solitudine – rotta da una sensazione più che palpabile che vi sia qualcun altro che si celi nell'oscurità, le ombre che sembrano muoversi, i riflessi negli specchi che sembrano nascondere oscure presenze. Tutto è stato girato con una cura maniacale. Il fatto che il film sia un unico piano sequenza deve aver costretto il regista / sceneggiatore ad un lavoro immane, per calcolare ogni precisa inquadratura: lo si nota in ogni occasione, nell'alternanza di immagini a fuoco o sfocate, nei riflessi che appaiono negli specchi, nella fotografia che traspira un'inquietante atmosfera horror…non sembra quasi un film, ricorda molto le avventure grafiche al pc del genere "punta e clicca", quelle caratterizzate da un ritmo lento, dalla ricerca spasmodica della verità e da un'opprimente atmosfera angosciante che attanaglia le viscere. Con tanto di musichette tetre ad accompagnare la narrazione.
Dall'altro lato, non si può negare il principale difetto di questo film, che però è un effetto consequenziale alla sua struttura: la semplicità estrema. Lo stesso film girato in modo "normale" avrebbe perso tutta la sua peculiarità e ci avrebbe fatto annoiare.
Detto questo, salvo pienamente il film, grazie alle innegabili capacità del regista / cameraman, che ha saputo – per quanto mi riguarda – trascinarci in atmosfere torbide che mi hanno lasciato qualcosa; anche se ammetto, la valutazione di questo film si presta ad essere estremamente soggettiva, nel bene e nel male.

L'operazione in sè è coraggiosa non c'è dubbio. Girare un horror in un unico piano sequenza (o quasi) è da lodare per l'intento ma altrettanto rischiosa non tanto dal punto di vista puramente tecnico, quanto nella capacità di mantenere uno flusso costante di tensione, che purtroppo subisce sbalzi paurosi, generando momenti di noia pura che si alternano a quelli più adrenalinici. Formalmente quindi nulla da dire sulle acrobazie dell'operatore, ma purtroppo la storia latita e quindi la pellicola diventa sfoggio di stile un po' fine a sè stesso che nemmeno il colpo di scena ed i corollari finali pur offrendo un minimo di senso ed una logica, a quel punto sembrano abbastanza posticci.

No, no e no! ho appena scoperto che ne hanno perfino fatto un remake due anni dopo!!! assurdo!!! se si fanno i remake delle boiate galattiche significa che siamo proprio alla frutta.
noioso, non succede quasi nulla, ho finito di vederlo 2 ore fa e sto ancora aspettando che succeda qualcosa, tanto per dire la sensazione di smarrimento e instupidimento totale in cui ti getta.
è quasi un clone di rec, ma davvero sceneggiato e girato da un uomo-lombrico, senza nerbo totalmente.

Non ci siamo,questo film è una "melina" cinematografica imbarazzante.
Già dall'inizio sentivo una lentezza paurosa,una voglia ingiustificata di creare un ibrido tra film horror e film "impegnato" che proprio non capivo.
L'idea del piano sequenza continuo non mi ha detto nulla(a parte che non era un piano sequenza continuo,ma furbamente tagliato nei momenti bui...e si vede);a che serve creare un piano sequenza come quello se:
1)Mi fai vedere inquadrature continue della protagonista,senza far capire cosa vede e dove stia andando.

2)Non fa altro che girare per una casa di 160 mq guardando con una lanterna sotto i mobili,gli scaffali,sotto i letti,i quadri e i sovenir e senza alcuna ragione....ma si era persa qualcosa?....che senso aveva un intero film così?

Il nulla del nulla....assolutamente nulla.....buona atmosfera,per carità.....ma creata per cosa?.....
Inquadrature fisse assolutamente inutili,che non facevano altro che allungare il minutaggio(di un film cortissimo tra l'altro),e annoiare lo spettatore;forse pensavano che le musichette meno angoscianti e più melodiche,in quei momenti,davano un tocco d'autore ad una storia così banale?....
Le reazioni di lei sono al limite del credibile.....

I momenti horror sono da mani nei capelli.....non ci credo....ancora le solite cose????....'mmazza che originalità.....

Il finale:


SPOILER

Il remake americano non mi interessa minimamente...mi è bastato ed avanzato questo...

Carino, fatto con pochi soldi mette molta angoscia durante l'intero svolgimento...molto carino

non è un capolavoro ma a me è piaciuto! certo non gli do un voto alto però come storia non è male e anche certe scene incutono una bella inquietudine (2 anche paura) es.

SPOILER

SPOILER
insomma non è male! e poi c'è da guardare che è stato realizzato con un budget bassissimo (se non ricordo male 6.000 euro)

poi anche girare per la casa buia con quella lanterna metteva abbastanza ansia!

il finale è molto confusionario, non l'ho capito tanto!

SPOILER

SPOILER

Il buio più totale. Di solito apprezzo questo genere, ma qui non c'è pathos. Sembra di assistere ad un survival horror stile Crimson Butterfly, noiosissimo. Non c'è neanche tensione perchè non si vede assolutamente nulla.
La protagonista poi ha l'espressività di un tacchino.
Apprezzo l'idea, ma per me è bocciato.

insomma..niente di che ne per storia ne per tensione...non lo definirei propriamente un horror e comunque ha davvero poco piglio.

Andamento lento,ma che tiene bene in tensione,però i fatti non vengono spiegati bene e i pochi dialoghi non aiutano il film a decollare

E' un film lento, a tratti snervante, avvilente, ma è davvero suggestivo per le sue atmosfere inquietanti, il buio, i silenzi e poi quei rumori improvvisi che ti fanno sobbalzare.
Ottime le riprese, in certi momenti sembra di stare dietro Laura.
Unica pecca..non è chiarita la vicenda

Stì americani subito pronti con il remake!!!

Horror discreto impermeato da un'atmosfera di profonda tensione che tiene incollati al video per tutto il tempo, fino all'epilogo per certi versi prevedibile ma abbastanza funzionante.
Personalmente ha trasmesso una certa dose di pathos che mi ha coinvolto e fatto apprezzare cast e regia.

Un horror pregevole dove ogni minuto che passa fa salire l'asticella della tensione.
La regia è terrificante (nel senso buono) e le musiche creano una certa atmosfera straziante, insomma un horror d'atmosfera che possiede il suo unico neo proprio nel finale alquanto confusionario.
Se amate zombie, splatter e vampiri con i capelli strani...lasciate perdere vi annoierà.

Padre e figlia raggiungono un isolato casolare di campagna per renderlo presentabile in vista di una possibile vendita.
Sceso il buio con esso cominceranno ad udirsi minacciosi rumori seguiti da strane apparizioni, avvisaglie anticipatrici di una notte spaventosa da passare tra le mura del decadente fabbricato.
Per Laura (la brava Florencia Colucci) non sarà facile risalire alle ragioni di questo incubo, costretta a gironzolare di continuo tra ambienti ben poco illuminati.
Alla fine si giungerà alla verità racchiusa in un colpo di scena apprezzabile, per quanto non proprio strutturato alla perfezione, tuttavia efficace nel dar senso ad una pellicola sino a quel momento lasciata girare a vuoto quanto la protagonista.
Ciò alimenta il sospetto che l'abile Gustavo Hernandez si butti capofitto in quello che è poco più un esercizio di stile, il regista infatti mostra qualità non comuni,oltre una bella dose di sana follia, girando in un unico piano sequenza, scelta ambiziosa e presumibilmente portata a compimento (anche se i numerosi momenti bui potrebbero aver favorito un aggiustatina in sede di montaggio).
Apprezzabili intenzioni cui fanno seguito aspetti tecnici importanti, il problema però sta in una sceneggiatura troppo risicata con una tensione che monta a dir poco sporadicamente.
Ed allora non resta che apprezzare il notevole utilizzo del sonoro e l'intelligente impiego delle fonti di luce, di fatto limitate alla presenza di una torcia elettrica che la protagonista utilizza per indagare e muoversi nella casa.
Thriller/horror uruguayano curioso ma quasi privo di accadimenti trascinanti nell'avvicinamento alla soluzione del mistero, la povertà di momenti angoscianti induce una certa noia spazzata solo in parte da un finale azzeccato.

Le atmosfere sono sicuramente suggestive così come le riprese.
Brava la giovane protagonista.
Nonostante questi pregi il film manca proprio nella sceneggiatura. Lo script, per quel che c'è, è troppo confusionario e non immediato da seguire.
Appena sufficiente.

Se la storia fosse stata spiegata meglio probabilmente avremmo avuto un buon film. Infatti gli attori sono piuttosto bravi e le ambientazioni cupe riprese a mo di videogame in terza persona rendono alla grande. Anche le musichette che accompagnano lo svolgimento della pellicola sono stonate al punto giusto da far intuire che qualcosa non quadra - "Please, tell me that you love me..." non mi esce dalla testa! La storia è poi ispirata a degli avvenimenti reali accaduti nel '44 in Uruguay. Insomma, malgrado il very low budget, gli ingredienti per sfornare un prodotto di buon livello c'erano tutti. Il problema è che ci sono troppi buchi nella trama, che finisce per essere confusa, incompleta ed insensata. Un'occasione sprecata. Non da bocciare in toto ma... peccato.

Ispirato a fatti realmente accaduti in Uruguay nel 1944, una ghost story con altissimi livelli di tensione che riesce a mantenere per almeno un'ora di film, anche se nel finale cala e diventa MOLTO scontato.(Infatti, senza spoilerare, il finale è molto simile ad altri 300 film del genere...)
Prodotto horror visibilmente low budget che c'ha poco da invidiare ai filmoni americani realizzati con palate di soldoni.Come realizzazione, è molto simile a Session 9.
Buon prodotto.

Un pò first person movie, un pò mockumentary (il dubbio rimando alla storia vera), un pò horror, un pò di confusione.

Lo spettatore rimane con tante domande a fine visione (anche se più o meno il colpovole si capisce chi è) ma c'è da dire che l'atmosfera è resa ottimamente, con momenti veramente da paura (l'apparizione dei fantasmi, le foto sparse qua e là, il buio, le musichette da bambini che in modo straniante accompagnano momenti di tensione) e gli attori sono bravi.

La sceneggiatura però si potrebbe sintetizzare come: buio, inquietudine, la tipa cerca di andare in un punto, apparizione fantasma, altro buio, altra apparizione, rumori, finale, finale alternativo (questo però molto riuscito e audiovisivamente suggestivo, c'è da dirlo)...un pò poco.

Tale Hernández male non è come artista, ma dovrebbe magari avere a sua disposizione script più compatti e meno confusi.

Ad ogni modo un horror discreto, che mi è parso quasi sperimentale, sotto più aspetti.

Inzia come il solito film su una casa infestata ed invece sorprende in crescendo.
La protagonista è veramente ottima e pur rimarcando alcune pecche (secondo me dovuto al basso budget a disposizione) ,il film rimane un gioiellino

Difficile da inquadrare..stilisticamente interessante..le scene inquietanti non mancano e qualche balzo sulla sedia te lo fa fare..i problemi principali sono una sceneggiatura con enormi buchi (molte domande sulla vicenda restano senza risposta) e un eccessivo dilungamento all'interno della casa fatto di buio suoni e rumori improvvisi..alla lunga finisce per stancare un po. Non pessimo per carità..ma in ambito horror ho visto di meglio..quasi sufficiente.

A mio modesto parere è un buon film basato su un fatto realmente accaduto nel 1944 in Uruguay.
La pellicola è stata girata interamente con camera digitale a mano e l’interno della casa è stata illuminata solamente con candele e lanterne.
Anche se a tratti risulta essere un pò statico è un buon lungometraggio.

Esperimento interessante che svela però la sua natura di semplice masturbazione mentale e sfoggio sterile di capacità contorsionistiche da parte dell' operatore.
Brava la protagonista, ma ogni tanto, se vi capita, scrivetela una sceneggiatura.

Incompiuto, ma perfetto nel suo ricreare atmosfere inquietanti .Un horror che vive di silenzi e pulsioni, di piccoli attimi e crogiolanti brividi. Dal punto di vista narrativo è nullo, ma si mantiene coinvolgente e persino snervante (in positivo), grazie anche alla scelta (indovinata) di girarlo totalmente con una macchina fotografica. Veramente notevole la protagonista, protagonista di una performance veramente ottima.

Nonostante sia al limite del casereccio/artigianale non me la sento di stroncare in pieno questa pellicola "sperimentale" uruguayana. L'ambientazione è davvero inquietante e la scelta di girarlo tutto interamente in un'unica ripresa e con la telecamera a spalla aggiunge una buona dose di tensione. Anche qualche buona scena da brivido non manca

SPOILER Tuttavia la sceneggiatura è troppo esile e la fine lascia non pochi punti oscuri sulla vicenda:


SPOILER

mah.... Comunque tutto sommato quasi sufficiente...