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Non è un brutto film nel suo genere ma alla lunga annoia un pò e per certi versi è improbabile...comunque il cast è discreto così come la regia, lo si guarda e lo si dimentica.
Ma sì,alla fine non è malaccio,solita pellicola vista e rivista ormai numerosissime volte che riesce ugualmente ad intrattenere e a trasmettere un po di tensione.... si lascia guardare.
Shark-movie che sa di già visto, open water ha aperto la strada in questo filone di solitudine nel mare. La trama ed il finale sono facilmente prevedibili tuttavia non annoia e si lascia guardare. Sufficiente.
Thriller australiano che tutto sommato mantiene una certa tensione dopo una prima parte scialba e piatta. Attori abbastanza mediocri ma lo squalo è fatto bene. Consigliato a chi piace il genere.
Da chiarire che assolutamente non è un film del genere horror come sopra detto.Pellicola australiana drammatica tratta da fatti accaduti e testimoniati (nel 1983), che trasmette angoscia e paure reali ed impensabili per chiunque non viva quest'esperienza sconvolgente.Niente di originale ma molto reale.Buona la regia.
Ottimo film, veramente ben fatto! Mi ha ricordato un'altra famosa pellicola, "Open Water", perché il tema trattato è simile, però sono diversi nello stile. In questo film si respira un'atmosfera molto più realistica, grazie soprattutto alle riprese e alle inquadrature ben angolate che creano e suscitano ansiosa e angoscia allo spettatore per tutta la sua durata. Questo film ti prende, ti tiene col fiato sospeso per tutto il tempo… Consigliato!
Tenendo conto del fatto che di film sugli squali ne sono stati fatti a palate non ci si può lamentare; non tanto per la buona fattura del film,che non mostra nulla di eclatante a livello tecnico,ma per l'intrattenimento. Dopo un'introduzione troppo stucchevole e insipida si passa al clou vero e proprio,dove un gruppo di amici,dopo un'incidente in mezzo all'oceano,si ritrovano costretti a nuotare per 20 miglia in cerca della terraferma. Tutta la sceneggiatura(mhà insomma...sceneggiatura si fa per dire) si concentra su questa impresa,sottolineando le difficoltà della distanza e la fuga/contesa con uno squalo bianco. Non è male per passare una serata,ma non racconta nulla di che....interessante seguire il dramma,ma senza una struttura narrativa rilevante...con pochi dialoghi e risvolti.....è solo il terrore di queste persone mentre affrontano la terribile impresa....quasi in tempo reale. Il solito clichè odierno che si concentra solamente sulla situazione senza contare sul resto(tipo alcune home invasion).... Carino comunque,alcuni momenti creavano una certa tensione utilizzando il panico piuttosto che le scene cruenti....ma mi aspettavo qualcosa di più corposo.
Uno shark-movie che si fa apprezzare soprattutto per il discreto realismo che solitamente manca completamente in questo genere di prodotti. Rispetto ai suoi "colleghi" è anche piuttosto originale come svolgimento. Purtroppo manca quasi completamente di tensione e ciò è un difetto non da poco.
Caspita finalmente uno shark movie di tutto rispetto, dove non sono gli effetti speciali a farla da padrone ma la tensione. Trama lineare ma viene sfruttata bene. Personaggi stereotipati ma anche qui si riesce a pescare qualcosina un pò fuori dai soliti schemi. Ma è proprio nell'aspetto animale che the reef mi ha convinto, il comportamento degli squali è più verosimile alla realtà e le stesse riprese sott'acqua fanno davvero vibrare le ossa in certe occasioni. Dopo innumerevoli filmetti ecco che finalmente ne ho visto uno che possa rendere giustizia a questi magnifici animali. Mi verrebbe da dire "che sia d'esempio per gli altri", ma pare che anche in questi ultimi anni non abbiano ancora imparato....
Mi è piaciuto e non poco questo beast movie sullo squalo, molto realistico e di tensione. Secondo lavoro del regista Traucki, che avevo già potuto apprezzare per un altro beast movie: Black Water
Mi è piaciuto e non poco questo beast movie sullo squalo, molto realistico e di tensione. Secondo lavoro del regista Traucki, che avevo già potuto apprezzare per un altro beast movie: Black Water
Il racconto di Traucki, ispiratosi a d una storia vera, manca di originalità e di momenti di vera tensione, forse dovute alla mancanza di un budget considerevole e di un cast che sappia avvolgere il pubblico in quelle emozioni che una storia del genere dovrebbe saper instillare. Tutto sa di già visto. Il compitino svolto in maniera diligente ma senza grande inventiva o capacità di colpire che lascia abbastanza indifferenti e non coinvolge come avrebbe dovuto.
Il commento che mi precede spiega tutto in modo esemplare, alzo il voto di un punto perchè è un film che non è fatto male e che non ha nulla di esaltante, semplicemente è lineare nel suo svolgimento e tutto ciò che accade è scontato e telefonato. La tensione rimane abbastnza alta, questo è il punto in più che ha, il resto sa di già visto e non aggiunge nulla ai già tanti film realizzati su questo tema. Non lascia nulla dopo la visione, guardare questo o qualunque altro film simile è uguale.
Oramai l'idea me la sono fatta: visto lo squalo di SPielberg, praticamente ho visto tutto. Il film in sè parte da un'idea suggestiva, ma sviluppata male. è il tipico esempio del "vorrei ,ma non posso". Questa pellicola pecca in due cose: 1- i primi 40 minuti 2- la mancanza di originalità dei minuti successivi. Mi spiego meglio. I primi 40 minuti servirebbero a presentare i personaggi, le loro vite, i loro caratteri, le relazioni che intercorrono fra loro, i motivi per i quali organizzano questa gita di piacere. Ma in quei primi 40 minuti non si riesce a capire niente, apparte il fatto che due stanno insieme, e che altri due si sono lasciati dopo un periodo di fidanzamento. Per il resto assistiamo a dialoghi campati in aria, recitazioni forzate e mai convincenti da parte degli attori e chi più ne ha, più ne metta. Poi, non si sa perchè, fanno questa gita di piacere e ovviamente l'incubo si affaccia sulle loro vite. Rimangono bloccati in mezzo all'oceano con la barca rovesciata ed in completa balìa di una natura ostile incarnata da un terribile squalo bianco che punta lo sventurato gruppo. Nei minuti successivi invece si osserva una trama molto lineare, dove praticamente avevo previsto quasi tutto.. Non rimane spazio a colpi di scena, o a qualche sussulto inaspettato. Tutto scorre liscio come l'olio, chi deve morire muore, e bona! Quindi ho pensato di bocciare il film , ma non in maniera pesantissima. CI sono state alcune cose che ho apprezzato: per esempio la "furba" trovata di appoggiarsi ad un montaggio intelligente, il quale prevede un sovrapporsi di immagini tra il film ed un documentario con immagini di veri squali bianchi (per una volta quindi lo squalo recita attivamente in maniera positiva). Ottimi anche alcuni fondali ed alcuni paesaggi, nonchè alcune riprese subacquee volte a creare tensione ( tipo lo squalo che viene osservato in lontananza sott'acqua). Ma tolto questo, il film mi ha lasciato ben poco. Guardabile, ma si dimentica facilmente.
non mancano momenti di tensione anche se si devono aspettare 45 minuti prima della comparsa di una pinna. complessivamente si lascia vedere anche se le pecche non sono poche: piuttosto prevedibile, a tratti inverosimile e interpretazione non certo eccelsa degli attori. poteva essere curato meglio ma almeno...
...alla fine rompe le regole holliwoodiane che vede i due innamorati salvarsi la pelle mentre agli amici meno fighi e più sfigati tocca la sorte peggiore. non ho capito poi perchè warren, il personaggio che poteva essere più interessante, scompare del tutto dal film.
La storia è stra abusata vero, ma a me una certa tensione l'ha suscitata e poi è il primo film che ha il merito di presentare degli attacchi di squalo verosimili.
A me sinceramente come film non ha entusiasmato. Trama abbastanza piatta (anche se in fondo è normale sia così)..momenti di tensione troppo brevi..attori francamente non troppo all'altezza della situazione. Come film sugli squali non è gran cosa.
tra una marea di film sugli squali usciti per emulare il classico e ottimo prodotto di Spielberg, questo The Reef è certamente una vera sorpresa; parte in maniera blanda, all'inizio sembra un filmetto ed in effetti i primi minuti servono solo a introdurre (ma neanche in maniera tanto chiara) i personaggi subito impegnati a fare una bella gita in barca; dopo un' inizio francamente un pò da telenovelas, il film riparte davvero alla grande, registrando una continua tensione poi per tutta la durata, all'improvviso la regia che era sembrata televisiva e anonima all'inizio, ci regala delle angolazioni inquietanti, supportata da un buonissimo montaggio (le riprese marine mi sono sembrate molto molto ben fatte) e dato ciò che succede e la situazione cui i protagonisti si ritrovano, è impossibile non essere coinvolti emotivamente. Palesemente ispirato ad Open Water, The Reef forse lo supera, trasmettendo un' angoscia davvero senza eguali e ciò che mi spinge a dare questo bel voto è il fatto che finalmente lo squalo bianco di turno in questo film ha un comportamento "normale", non esagerato, non ingoia un' essere umano intero con un sol boccone, ma il regista, sapientemente filma un vero squalo e grazie al montaggio già citato e ad un uso minimo ma sapiente della computer grafica riesce a ricreare un vero e possibile atteggiamento di un qualsiasi squalo bianco X alle prese con un gruppo di sventurati in mare (scambiati probabilmente agli occhi dello squalo per delle foche per via della muta nera). Insomma una vera sorpresa, per gli amanti degli squali sicuramente, ma anche per chi cerca un bel film che trasmetta tensione non rimarrà assolutamente deluso. Qualche pecca nello spoiler..
sicuramente non è una storia vera. In alcune scene è palese che i 4 protagonisti nuotano in acque basse. I pochi minuti girati nella notte sono molto angosciosi ma sarebbero potuti durare qualche minutino in piu. La durata complessiva, forse altri 10, 15 minuti in più non avrebbero guastato. Attori così e così c'è chi se la cavicchia, chi no. Chissà che fine ha fatto Warren, l'unico rimasto sulla barca..
se volete vedere un film\documentario a proposito di squali bianchi, questo film fa al caso vostro. innanzitutto è tratto da una storia vera, è terrificante, guardando questo film la catarsi raggiunge livelli estremi, suspense a go go, il montaggio delle scene è strepitoso, l'alternarsi delle varie inquadrature sopra e sotto lo specchio d'acqua è formidabile. in questo film non esistono scene ridicole, squali di gomma e animazioni grafiche scadenti, prima di andare sul set, il regista ha realizzato delle riprese video di un esemplare femmina di squalo bianco, queste riprese sono state poi elaborate e montate nel film, il risultato finale è stato incredibilmente realistico.
Discreto filmetto stile Open Water. Buona regia e buona recitazione caratterizzano questa pellicola agghiacciante. non è un capolavoro ma si può guardare anche se per me è meglio Open Water. Da vedere.
Guardabile ma niente di eccezionale. Rispetto a Open Water è più realistico ma spesso dà l'impressione che i protagonisti non nuotino, stiano sempre lì fermi (toccando coi piedi sulla sabbia) a chiacchierare. Poteva essere fatto meglio.
sara' anche una storia vera,ma e' troppo simile ad open water,con la differenza che qui non si respira lo stesso senso d'impotenza e di claustrofobia. anche il cast lascia un po a desiderare. cmq un occhiata la si puo' anche dare.
Nulla di innovativo nel genere dello shark attack anche se in The Reef la regia è superlativa ed è in grado di mantenere lo stato di tensione su dei buonissimi livelli.
Da subacqueo diffido molto da questo tipo di film anche se il regista ha saputo mantenere alcuni tratti realistici della situazione, tuttavia non si è sforzato molto a non mascherare il fatto che quasi tutte le scene erano girate a riva e con l'acqua torbida e biancastra, totalmente diversa da quella limpida e scurissima di quando ci si trova in alto mare.
Una pellicola con una buona regia e suspence ben curata. Non si scende mai nel ridicolo e finalmente i personaggi sembrano reali e non i classici stereotipi (...il belloccio, il cattivo, la paurosa...) che si trovano spesso in questo genere di film.
allora buona regia, attori bravi, scene molto ben fatte con la tensione giusta.. insomma veramente un buon film per questo genere.. mi e piaciuto molto..
poi la scelta di riprendere uno squalo vero e azzecata.. guardatelo anche se qualche piccolo detaglio si ptoeva risparmiare - diciamo alla fine che si divora l'uomo proppio prima di essere tirato sullo scoglio.. cmq io dopo averlo visto ci penserei 2 volte prima di andare subito in mare :)
Come già detto e ripetuto da molti è una copia di Open Water, ma con una regia più curata. La tensione si sente soprattutto nei primi minuti in cui i poveri sventurati si ritrovano in mare aperto con "qualcosa" che li segue ma non si vede. Finito poi lo spavento iniziale il resto è tutto normale routine. Insomma, niente di nuovo sotto il sole...e in mezzo al mere.
Non male questo "The Reef". E' abbastanza una fotocopia di "Open Water" ma riesce comunque a trasmettere tensione ed angoscia. Sono dell'idea che alcune parti si sarebbero potute realizzare meglio senza troppe difficoltà, in primis approfondendo la conoscenza dei personaggi e dei loro legami che nel film è appena abbozzata. Ci ritroviamo invece questo gruppo di persone su una barca senza sapere chi sono, cosa fanno, che rapporti hanno tra loro, per quale ragione si espongono ad un viaggio per mare potenzialmente molto pericoloso. Insomma c'era da lavorarci un po' su su questi aspetti. Comunque paesaggi (ovviamente) affascinanti e regia esperta.
Dopo il coccodrillone divora uomini delle paludi australiane Andrew Traucki utilizza un altro spauracchio del mondo animale per terrorizzare lo spettatore,ovvero lo squalo. Vien da pensar male al volo.Ennesimo clone-patacca del capolavoro di Spielberg ?oppure pallida imitazione del già non eccelso "Open water" o peggio ancora emulo dell'inguardabile "Alla Deriva"?. Niente di tutto ciò,quanto di buono mostrato in "Black Water" Traucki lo trapianta in questo suo secondo viaggio nella natura più selvaggia e spietata.Le analogie con la precedente pellicola saltano facilmente agli occhi anche se in questo caso l'azione si svolge in pieno oceano,con un gruppo di ragazzi che vittima di un incidente nautico si trova nei guai.Il dilemma consiste in un ardua decisione,attendere i soccorsi sulla chiglia dell'imbarcazione rovesciata che poco a poco si inabissa, oppure tentare di raggiungere a nuoto la non vicinissima terra ferma ovviamente in acque infestate dagli squali. Affermare che "The Reef" sia un film innovativo equivarrebbe a sostenere l'inammissibile,non è certo impressionante per idee sfornate e la sensazione di deja-vu aleggia con insistenza.Non è invece delittuoso indicarlo come un decoroso intrattenimento,con un 'ottima costruzione dei tempi d'attesa ,un parsimonioso ma efficacissimo utilizzo del "mostro" e una storia che presenta personaggi non troppo caricaturali come regolarmente avviene nei film americani."The Reef" è una pellicola australiana e la cosa si nota nella definizione accorta dei personaggi,pur non andando oltre lo stereotipo riescono a trasmettere una plausibile umanità e questo incide non poco sul risultato finale. Molto buone le inquadrature a pelo d'acqua con un senso di minaccia quasi tangibile,mentre gli attacchi dei pescioloni zannuti,soprattutto il primo,non lasciano indifferenti.
una noia infinita.ultimamente gli horror sono noiosi.un rifacimento di open water (noioso pure quello).protagonisti odiosi (come attori penosi) e sai già lo svolgimento del film (non sapevo la trama)quando inquadrano la panopila con le mascelle di squalo.prevedibile anche l'ordine di uscita di scena dei soggetti.in questo film tutto è prevedibile.l'unica cosa bella i paesaggi meravigliosi.
Insomma non é che mi abbia fatto impazzire! Ammetto che un pò d'ansia la trasmette ma non è certo un capolavoro. Il problema principale nasce dalla qualità degli attori a mio parere scarsa ( quando gli attori non sanno recitare per quanto sia bella la trama il film diventa una schifezza) , per non parlare del solito "teatrino" "ti amo, non ti amo" (che diventa scontatamente "ti amo" quando muoiono tutti) che caratterizza tutti i film dell'orrore. Le cose che mi sono piaciute sono: la trama (anche se copiata); lo squalo (é fatto bene, in tutti gli altri film si vede palesemente che é finto) e la visione sotto l'acqua che aumenta l'adrenalina.
E' praticamente un copia incolla di Oper Water ma con l' importante variante della special guest star in quanto non tutti sono uguali, ci sono delle belle differenze. Il regista sfruttando una situazione che non può non mettere paura, racconta alcune cose veritiere nei comportamenti della bestia e furbescamente prende da immagini documentaristiche per via degli attacchi veri e propri. Anche se non proprio telefonato o vuoi perchè sappiamo che quel momento deve per forza succedere, in due o tre occasioni riesce a metterti quel giusto spago. C' è persino una facilmente riconoscibile sequenza in computergrafica. Una volta entrati in acqua per forza di cose, ho capito fin da subito chi sarebbe rientrato per primo nel menù e chi segue a ruota, e non credo che sia tratto da una storia vera ( anche se potrebbe benissimo capitare), come si vorrebbe far credere alla fine. Non condivido con chi sostiene che noi non gli andiamo a genio, semplicemente perchè anche se non abbiamo il grasso giusto, in fin dei conti siamo pur sempre dei mammiferi, e credo purtroppo che siamo più saporiti di un barattolo di latta o di una scatola di plastica qualsiasi. Insomma meglio non sperimentare mai una situazione simile. :-) I tempi degli omicidi sono molto spielberghiani se riguardassero un solo esemplare, ma dalle informazioni che ho, quando se ne vede uno in giro, non si fatica dopo un pò a vederne un altro....... Per saperne di più comunque consiglio di guardarsi il canale Cielo ogni lunedì dopo le 22. Tra l' altro anche questa sera. ;-)
Non ricordo più da quanto tempo un film non mi avesse trasmesso tanta angoscia quanto questo "The Reef". Diciamo che è anche vero che quì gioco in casa, nel senso che sono appassionato di squali e ho studiato i loro comportamenti e le varie specie. Però per questo motivo posso dire con certezza che siamo di fronte all'unico film su questo predatore che rispecchi la realtà. Ben diretto e recitato (attori davvero bravi), la soluzione "vedo-non vedo" tra il pelo dell'acqua ed i fondali mette i brividi. Per me, con tutto il rispetto per "lo squalo" di Spielberg (molto più scenico e cinematografico che reale), è il migliore film sugli squali mai realizzato. Consigliatissimo soprattutto a chi è un amante del genere.
Lo squalo bianco, ha un'ottima vista, è intelligente e studia la "possibile" preda (qualora non la riconosca come tale) che entra nel suo territorio di caccia (che si può estendere fino a 200km quadrati). La sua tattica è quella di avvicinarsi all'obiettivo ruotandogli attorno partendo da una certa distanza, come con circospezione. Una volta valutata la possibilità di un attacco stringe il cerchio ed una volta partito verso la preda la sfiora senza attaccarla per una o due volte. Quando movimento è il preludio di un attacco imminente. Inoltre, lo sfioramento può provocare delle abrasioni a causa della pelle dello squalo, simile a carta vetrata, con conseguente perdita di sangue e tutto ciò che ne comporta. L'attacco solitamente prevede una concentrazione di forza esplosiva che culmina con un morso atto ad uccidere la preda per dissanguamento. Dopo, lo squalo si appresta a finire il pasto con calma. Ebbene, nel film tutte questi dettagli sono stati utilizzati per descrivere e "spiegare" il comportamento dell'animale.
La prima parte è decisamente angosciante. Avete presente quando vi mettete in mente ad esempio nell'oscurità che qualcuno vi stia seguendo e continuate a voltarvi?? No? Non vi capita?? Nemmeno a me!! Che pensate che sia una femminuccia?? tze... Però ammettiamo che il film faccia rivivere molto bene questi momenti pieni di tensione, da questo lato è azzeccatissimo. Poi diventa ripetitivo anche perchè la sceneggiatura non permetteva altro, infatti è ridotta all'essenziale. In ogni caso son quasi convinto che negli ultimi 10 minuti mi sembra di aver intravisto sulla pinna dello squalo la scritta "made in spielberg movies"
Film australiano del 2010, teso ed angosciante, che si propone come buona variante di "Open Water" derivando da questi sia per plot che per struttura narrativa, con una resa visiva di stampo simil-documentaristico. Un gruppo di amici decide di passare una spensierata vacanza fra gli atolli dell'oceano pacifico ma, durante la traversata, lo scafo della loro barca urta uno scoglio e subisce gravi danni. Impossibilitati ad utilizzare il mezzo, che lentamente sta affondando, i "nostri" si trovano nel mezzo del nulla, lontani dalle rotte di possibili soccorsi e a rischio disidratazione per il sole violento ed incessante. Pertanto l'unica decisione possibile da prendere è quella di tentare di arrivare a nuoto all'atollo più vicino. Ma l'oceano nasconde insidie…ed un grande squalo bianco, ben presto, fiuterà la presenza dei naufraghi ed inizierà la sua spietata caccia. Un manipolo di solidi attori, un sole accecante, una distesa d'acqua simile ad un impietoso deserto, una presenza minacciosa inizialmente solo accennata e che , in seguito, si palesa in tutto il suo primigenio orrore. Questi sono gli ingredienti di "The Reef" che, appoggiandosi ad un plot minimale ma ben sorretto da una sceneggiatura sottile, che taglia tutti i tempi morti, è diretto con ottimo polso da Andrew Traucki, che già aveva realizzato una pellicola simile, per molti aspetti, col precedente "Black Water". Riprese a pelo d'acqua che giocano con il vedo-non-vedo, tensione che monta e non abbandona lo spettatore fino al climax , con la comparsa di un autentico squalo bianco la cui interazione con gli attori è ottimamente gestita, senza grossi interventi in CG. Proprio la presenza di uno squalo reale è il valore aggiunto del film, sia in termini orrore sia per quanto concerne la resa realistica, ulteriormente rafforzata dall'accuratezza e dall'attendibilità con cui viene narrato il comportamento dello stesso, nei confronti delle sue prede. Spietato quanto basta, "The Reef" è un buon prodotto che, pur non offrendo spunti innovativi, riesce piuttosto bene nel compito che si era prefissato ossia spaventare, senza ricorrere a trovate sensazionalistiche e plateali.
non ho ben capito, ma è tratto da una storia vera? In quel caso il film è terrificante se si pensa a dei malcapitati in una situazione del genere. Personalmente il film è ben fatto considerando che in fondo si è visto uno spettacolo simile con open water (di gran lunga superiore) Come nel film Black Water, il mio voto è lo stesso; un buon film, abbastanza godibile da tenere nella propria collezione, così da riguardarlo volentieri più di una volta.
Un mezzo passo indietro rispetto a Black Water, ma comunque un film apprezzabile, soprattutto perchè è tutto giocato sull' invisibilità del leviatano in agguato. Lasciando perdere le incongruenze rispetto al reale comportamento dei poveri squali che mai si sognerebbero di seguire un gruppetto di sfigati quando hanno a disposizione tutto il cibo che vogliono e che gradiscono più di noi (siamo stoppacciosi), The Reef ha l' indiscutibile merito di incutere ansia e timore, tramite l' uso delle soggettive subacquee, in cui il mostro si manifesta come una sagoma lontana, per poi sparire nel buio profondo dell' oceano. Grazie anche a un cast superiore alla media e a una sceneggiatura che rispetta i suoi personaggi, il compitino acquatico di Traucki è portato a casa senza troppo sforzo. Io spero che presto questo simpatico bifolco australiese sforni qualcosa di diverso, giusto per capire se è in grado di replicare tutte le volte lo stesso film, o se sa spingersi oltre. Nel mentre, mi vado a rivedere quel gioiellino di Black Water.
Finalmente un film australiano come si deve, invece di sfornare sempre quelle merdine filoamericane che non sanno di niente. Buoni i momenti di suspance e ansia assicurata. Niente male.
Film ben fatto, superiore ai suoi simili come "Open Water" e "alla deriva", qui anche se la sceneggiatura è abbastanza semplice, almeno offre momenti di vera angoscia anche grazie a delle otiime interpretazioni da parte dei 4 malcapitati. Si può dare tranquillamente un occhiata.
marò....e quanto ho mangiato.....Natale è proprio un invito a smettere le diete e ingozzarsi in maniera vergognosa...eheheheh....e io non sono un'eccezione, anke xkè m8ika sto a dieta, eh.....e quindi...ci ho dato dentro, senza tra l'altro alkun pudore...eheheheheh.... cito- a mo' di esempio- solo i dolci ke sono stato kapace di ingurgitare.....dai tradizionali struffoli fino a svariate fette di kassata...passando x la pasta di mandorla, pantettoni e pandori vari ed eventuali, la pasticceria mignon, l'eccellente krostata krema e amarena, mostaccioli e rokkokò...e non rikordo più ke altro... e mo' ke Pippillino ha lasciato libero il pc x far kombattere Thor e Pucca kontro una mummia gigante....ne approfitto x skrivere due righe su 'sto film ke ho visto ieri pomeriggio, giusto x riprendermi in kompleto relax dalle mangiate epokali prima accennate premetto ke non amo molto i film "oceacini" kon gli squali kattivi, ma....direi ke questo non è male.....è alquanto angosciante, gli attori (seppur skonosciuti) sono abbastanza bravini e lo squalo...bhe, è proprio kattivo..... certo, una storia un po' più lunga (e quindi kon maggiore tensione) non avrebbe guastato....ed è x questo ke non gli metto 7....ma kmq un diskreto prodotto ke piacerà sikuramente agli appassionati del genere
Bel film! La regia è molto buona, molte scene naturalistiche e marine sono state riprese in modo professionale. Storia non molto banale, forse qualche scena un po' scontata ma c'è molta angoscia e inquietudine, se ci si immedesima nei panni dei protagonisti. Da vedere!
il regista arriva dal serratissimo "black water" e quindi s'è fatto le ossa e sa costruire scene di tensione in acqua (qui gli ultimi 10 minuti fanno sudare freddo), peccato che però il racconto sia fin troppo povero e che la storia non sia altro che un riproporsi dell'attacco dello squalo verso i poveri malcapitati.
Comunque e' meglio di Open water e Alla deriva. Almeno qui i protagonisti non si lasciano andare ad azioni sopra le righe. Guardabile, non memorabile.