the predator (2018)

Shane Black sceneggia e dirige un action-movie debitore dell'estetica anni 80 e mette la parola fine al franchise del predator, ormai non più interessante per il pubblico. Purtroppo il film è troppo figlio di quell'estetica, omaggio ad un passato che fù, anche se ci sono tutti i cliche del genere. La musica del primo film PREDATOR è un escamotage semplice ma efficace, e certo Black non si perde in chiacchiere, dopo aver fatto eliminare dal predator il partner del cecchino, ben interpretato da Boyd Holbrock, che si era messo in luce nei panni del cattivo in Logan. Qui assieme ad un autobus di ranger svitati si darà da fare. E indubbio che quando il predator si libera dei lacci il film decolli sensibilmente, tra soldati sventrati, o usati come scudo per non essere colpiti dai proiettili, altri soldati infilzati, decapitati o semplicemente fatti a pezzi l'alieno dimostra di considerare gli esseri umani semplice selvaggina. Olivia Munn come comprimaria femminile funziona a dovere, anche se in alcuni momenti non è molto credibile

SPOILER
Per il resto la trama ha qualche buco

SPOILER
personaggi inutili( i cani predator) e il super-predator è un nemico forse al di là delle possibilità di eliminazione da parte degli umani, ma comunque il film ha dei buoni dialoghi, azione e i personaggi dei ranger folli non sono male, da schiattare la scena a casa del cecchino. Il finale è veloce, e ovviamente

SPOILER
Buoni effetti speciali, tanti comprimari e budget ben speso, ma il flop era abbastanza annunciato.