the new world - il nuovo mondo regia di Terrence Malick USA 2005
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the new world - il nuovo mondo (2005)

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locandina del film THE NEW WORLD - IL NUOVO MONDO

Titolo Originale: THE NEW WORLD

RegiaTerrence Malick

InterpretiColin Farrell, Joe Inscoe, Jamie Harris, Michael Greyeyes, Jason Aaron Baca, Q'Orianka Kilcher, Eddie Marsan, Christian Bale

Durata: h 2.31
NazionalitàUSA 2005
Genereavventura
Al cinema nel Gennaio 2006

•  Altri film di Terrence Malick

•  Link al sito di THE NEW WORLD - IL NUOVO MONDO

Trama del film The new world - il nuovo mondo

1607, America. I coloni si apprestano ad iniziare una "nuova" vita nel "nuovo" continente. Ambientata nella città di Jamestown, la trama prende spunto dalla storia d'amore tra Pocahontas, una nativa-americana, e John Smith, soldato inglese.

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Voto Visitatori:   6,37 / 10 (159 voti)6,37Grafico
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Voti e commenti su The new world - il nuovo mondo, 159 opinioni inserite

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VincVega  @  15/09/2021 16:54:12
   7½ / 10
"The New World" non è per tutti, è un'opera tutt'altro che perfetta, contemplativo e di andatura lenta, ma quello che riesce a fare Malick con le emozioni e soprattutto con gli aspetti visivi/sonori non è da tutti. La divisone bene/indigeni - male/coloni è fin troppo marcata, però Malick mette la sua firma alla pellicola lasciando il suo segno ben distinguibile, tra camera a mano, immagini memorabili, pensieri intimisti, montaggio intervallato e talvolta enigmatico. Prendere o lasciare, io prendo. Ottimo il cast, su tutti la quasi esordiente Q'orianka Kilcher.

dagon  @  30/12/2019 21:04:02
   7 / 10
Film che fa da ponte tra "la sottile linea rossa" e i deliri panteistici propinati da "tree of life" in modo sempre più manieristico. Anche qui la natura è immota testimone della violenza umana, le voci fuori campo si interrogano sull'amore ecc. Merita di esser visto soprattutto per la meravigliosa fotografia di Lubezki.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR wicker  @  01/07/2018 07:16:15
   6½ / 10
ultimo bel film di Malick prima della svolta introspettiva che segnerà i suoi successivi lavori .
Ruba a mani basse dalla storia di Pochaontas e quindi pecca di originalità , ma almeno nella prima ora svela uno sguardo duro e sincero sull'America da poco scoperta e ancora pericolosa e misteriosa .
Grande prova di Farrel , perfetto nel ruolo.

kafka62  @  25/03/2018 19:15:53
   7½ / 10
Natura vs. cultura, mondo primitivo vs. civiltà: Malick tratta questo tema, già innumerevoli volte affrontato dal cinema, nell'unico modo a lui congeniale, e cioè non attraverso una ricostruzione storica fedele e documentata, né per mezzo di una favola alla Pocahontas, e neppure con la rappresentazione critica di uno scontro tra due universi contrapposti e inconciliabili (con annesse nostalgie ecologiste o polemiche no global), bensì lasciando parlare (come già aveva magistralmente fatto ne "La sottile linea rossa") le immagini, e diluendo la storia (e a tratti, verrebbe da dire, quasi dimenticandola) nel fluire impassibile del tempo e della natura. Ne esce fuori un film strano, astratto nonostante la sua panica concretezza, atemporale pur nella sua precisa collocazione cronologica, privo di emozioni tangibili pur raccontando una delicata storia d'amore, un film dalla lentezza estenuante in cui però la noia latente sotto la sua superficie è un giusto pegno da pagare alla ammirevole maestria registica di Malick. "The New World" è un'opera da prendere o lasciare, da amare o da odiare, senza mezzi termini. Non vi si trova né retorica né commozione (nonostante che il soggetto – una donna divisa tra due uomini che ama o rispetta, e che muore alla fine del film – fornisca l'occasione per più di una scena madre), ma neppure, ad essere sinceri, afflato epico o riflessione filosofica (nonostante l'onnipresente voce off ad esprimere i pensieri dei protagonisti). La sua bellezza va cercata nelle piccole cose, nelle inquadrature non necessarie, nei dettagli apparentemente gratuiti, nella attitudine contemplativa di Malick, oltre che ovviamente nella contagiosa vitalità e dolcezza di Q'Orianka Kilcher, incantevole sia quando saltella infantilmente in un prato sia quando si aggira curiosa e smarrita nelle lussuose sale del palazzo reale. Forse, in assenza di una autentica empatia con gli ambigui e sfuggenti personaggi e di una morale che chiuda in qualche modo il cerchio delle due ore e mezzo di una storia ellittica e anti-psicologica, bisognerebbe semplicemente mettere da parte le usuali facoltà critiche e abbandonarsi al fascino enigmatico e magico di immagini bellissime che sembrano rivendicare, inquadratura dopo inquadratura, sequenza dopo sequenza, l'assoluto predominio della visione sulla narrazione. Se questa è stata l'intenzione dell'autore, allora si può ragionevolmente dire di aver assistito se non proprio a un capolavoro, sicuramente alla originale, coerente e al giorno d'oggi quasi anacronistica (nel senso migliore del termine) espressione di una personalissima poetica cinematografica.

Filman  @  06/10/2017 13:23:31
   8 / 10
Chiaro il modus operandi di Terrence Malick, che non salvaguarda la purezza di una sceneggiatura, un melodramma ambientano nelle colonie del "nuovo continente" diventa inevitabilmente qualcosa di più di una storia d'amore, già raccontata, definita da distanze sociali e culturali, promuovendo la maniera rispetto al fatto, come conferma l'aumentare del minutaggio di uso della camera a mano in situazioni di rifinita spontaneità e di impatto impressionistico, oppure l'incremento di una manipolazione audio che esclude o include determinati suoni, compresi silenzi o voice over. La predominanza di pattern blu e verdi aumenta ulteriormente il peso che la natura ha nell'economia complessiva di THE NEW WORLD, instaurando dapprima un contrasto con la civiltà e poi relazionando la "téchne" ad un'essenza vitale antenata tramite intrecci umani di diversa natura o ancor di più con sequenze concettuali, lasciate allo stimolo dei sensi e condutte ad una riflessione ad personam.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  13/09/2016 22:29:06
   7½ / 10
Due civiltà a confronto, due singoli individui che si incontrano, le rispettive civiltà che si scontrano. L'armonia con la natura dei nativi, la voglia di libertà dell'altra, accompagnata tuttavia dall'ambizione e dall'avidità. Una simbiosi irrealizzabile, l'anima divisa in due di Pochahontas e Smith, fra giuramenti e promesse d'amore e il richiamo dei rispettivi vincoli, di dovere e lealtà. Un film affascinante, di immagini meravigliose e di conflitti interiori. Malick ci accompagna in un viaggio alle origini della nascita dell'America.

krystian  @  04/05/2016 07:44:13
   6 / 10
Questo film è talmente lento nella progressione che metterebbe a dura prova addirittura un monaco buddista. Un po' mi è andato bene, ma tre ore di immagini e dialoghi fuori campo (che io non sopporto) sono davvero eccessivi!!!!!!!!
Metto la sufficienza per la fotografia e la presenza di Colin Farrell e Christian Bale.

Burdie  @  10/01/2016 01:31:19
   6 / 10
....Pocaontas? Inutilmente lento...vale solo la fotografia

LaCalamita  @  03/08/2015 08:28:19
   10 / 10
Rivisto l'altro giorno, fantastico film di Malick !

Grande prova recitativa di Colin Farrell che tra l'altro sto rivalutando guardando True Detective.

1 risposta al commento
Ultima risposta 03/08/2015 08.40.46
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Clint Eastwood  @  19/09/2013 23:41:02
   7 / 10
Malick è forse il più grande falsario della storia del cinema ma ciò non toglie che tra alti e bassi i suoi film commuovono. Col beneficio del dubbio voto positivo.

2 risposte al commento
Ultima risposta 19/01/2016 08.52.12
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Peter Lyman  @  15/08/2013 10:30:35
   10 / 10
Che questo film possa annoiare non è un dato di fatto oggettivo, bensì una conseguenza dell'atteggiamento che lo spettatore assume nei confronti di tale pellicola nel momento in cui capisce che le immagini prendono sempre di più il sopravvento sui dialoghi e/o agli elementi extra-diegetici. Malick fa una scelta registica coraggiosa tanto quanto efficacie, perché ci insegna, come altri prima di lui, che le immagini possono avere un potenziale ben più grande di scene costruite con maggiore quantità di elementi di supporto e cariche di quei cliché senza i quali ormai sembra impossibile vivere.
Ho amato questo film dal primo fotogramma, il sorriso di Q'Orianka Kilcher è probabilmente il più bello che abbia mai visto. The New World narra di una storia struggente attraverso immagini struggenti, ho visto poche cose meglio di questa.

danielplainview  @  25/01/2013 12:20:45
   8 / 10
L'ho preferito a Tree of Life, perché nonostante il tocco di malick è onnipresente, il film racconta una storia di amore molto poetica, incorniciata da una fotografia sempre maestosa, sullo sfondo della nascita di una nazione, e la storia è sempre ben seguibile e la voce fuori campo narrante non risulta mai di troppo, fuori luogo o retorica, cosa che invece avviene in Tree of Life.
THe new World si posiziona sotto la sottile linea rossa e sopra The tree of life.
Da vedere.

mauro84  @  02/07/2012 01:09:13
   7 / 10
film che avevo trovato la sua bella visione, devo dire sui bellissimi di rete4 questa primavera.. rimasto felice di aver visto una bell'idea di scoperta dell'america e di relativa colonnizazione.. come citan alcuni.. la vera storia di Pocahontas.. bè potrebbe esser un bel film da far veder a scuola in merito al periodo.
ottima prova del regista poi acclamato nel 2011 con tree of life..
ottimo cast.. sceneggiature.. ambientazione e costumi.
consigliabile! da vedere!

gemellino86  @  14/04/2012 22:33:30
   7 / 10
Buon filmone sentimentale con qualche accenno d'avventura. La vera storia di Pocahontas è questa, non quella del classico Disney. Bravi Bale e Farrell.

Federico  @  24/03/2012 14:19:31
   8 / 10
molto bello e poetico... sconsigliato a chi ama films con ritmo incalzante e azione...

Gruppo COLLABORATORI SENIOR elio91  @  26/01/2012 00:05:50
   7 / 10
Ci tengo a chiarire che Malick non è un regista che mi sta molto simpatico, anzi. Ma i suoi film mi piacciono spesso e volentieri (capirai, ne ha fatti cinque e ne ho visti solo quattro fin'ora). Solo è qualcosa nel suo carattere estremamente perfezionista (non mi frega nulla la riservatezza), tanto perfezionista in virtù di cosa mi chiedo?
I suoi film comunque possono non colpire ad una prima visione. Eppure alcune immagini ti rimangono impresse e giorni dopo ancora le ricordi con vividezza sconcertante.

Su "The New World" mi riservo un secondo giudizio quando vedrò la versione estesa. Esatto, perché quella priva di una mezz'ora di film che ho visionato (approvata comunque dal suo regista) è poco omogenea tra le sue parti, contrappone parti lente ad altri stravolgimenti di ambienti e personaggi velocizzati troppo e che qualcosa fanno perdere alla compattezza generale della pellicola.
Aggiungiamoci che questa volta l'utilizzo della voce fuori campo a spiegare sensazioni metafisiche e domande senza risposta con personaggi immersi nella natura un pò mi ha scòglionato. Non in generale, dico proprio per come le utilizza Malick...
Però poi alcune scene sono di una bellezza innegabile da togliere il fiato, e allora si perdona tutto all'odiato regista. Bellezza che culmina in un bellissimo finale.
E quindi per la prima volta mi aspetto una rivalutazione in toto dell'intero film, in attesa della versione estesa. Certo, più lunga (e già due ore non sono una passeggiata coi ritmi lenti e dilatati tipici), ma forse con un omogeneità di fondo che la renderà più entusiasmante e significativa. Spero.

xymox  @  18/01/2012 11:31:57
   6½ / 10
Devo ammettere che da questo film mi aspettavo di più. In certi punti troppo lento e anche leggermente noioso. Bella l'ambientazione e la fotografia, merita di essere visto più per queste cosa che per la storia.
Sicuramente avere visto il giorno prima "La sottile linea rossa", non mi ha aiutato a dare un voto più alto a questo film.
L'altro a confronto è un vero capolavoro.

paride_86  @  12/01/2012 01:41:27
   9 / 10
Fedele più alla vera storia di Pocahontas che al fortunato cartoon che ne è stato realizzato dalla Walt Disney, Terrence Malick firma un film che sta tra il meraviglioso e il sublime.
Girato con grande maestria e con un sapiente uso della musica, è imperniato di una grazia iperrealista e allo stesso tempo immaginifica; racconta e descrive con realismo quello che fu lo scontro tra gli indigeni americani e gli inglesi, senza fare sconti alla mediocrità del capitano Smith.
Attori in stato di grazia, Colin Farrell su tutti.
Un film stupende, da vedere assolutamente!

2 risposte al commento
Ultima risposta 23/01/2012 01.02.37
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david briar  @  10/11/2011 17:31:14
   7½ / 10
Posso trovarmi d'accordo con la maggior parte delle persone che dicono che questo film è una delusione.Perchè,in effetti,si tratta del film meno perfetto di Malick,per certi versi il meno convincente.
Il problema principale è il montaggio.Già,perchè soprattutto nella prima mezz'ora è pieno di scene totalmente sconesse fra loro,come se mancassero pezzi.Non si capisce se è colpa del regista o della produzione che ha imposto tagli(ipotesi più probabile)tuttavia la pellicola ne esce indebolita.A questo punto,era meglio allungare il tutto,cosa peraltro non folle visto che il film dopo la prima mezz'ora inizia ad essere travolgente e coinvolgente.
La colonna sonora mi verrebbe da salvarla,non fosse che spesso viene riproposta fino alla nausea risultando fastidiosa e stucchevole.La sceneggiatura mi è sembrata di medio livello,sono pochi i momenti che non funzionano,e quasi tutti sono concentrati nella parte iniziale.
Il doppiaggio di Pocahontas è veramente pessimo e dovrebbe essere preso ad esempio di tutti i danni che può fare il doppiaggio.

In compenso con questi difetti,la regia di Malick è come al solito poetica e emozionante,regala scene veramente bellissime e dimostra abilità eccezionale nel rendere una storia d'amore che poteva risultare scontata interessante e struggente.
La fotografia e la scenografia erano tranquillamente meritevoli dell'Oscar,è evidente la cura maniacale per i dettagli,frutto di un lavoro notevole.
Christian Bale e Colin Farrell,a dispetto delle critiche,offrono solidissime interpretazioni che aiutano a reggere la pellicola.

Nonostante quanto ho detto prima,non si tratta del peggior film di Malick,titolo che per ora assegno a "I giorni del cielo",che magari non aveva difetti così evidenti,ma che era molto meno interessante e più noioso.

In conclusione,un film che poteva essere tranquillamente un capolavoro ma è una buona pellicola, per colpa dei vistosi tagli.In ogni caso,imperdibile per i fan di questo regista.Comunque,presto vedrò l'ultimo film di Malick,sperando che stavolta sia riuscito a dare più senso all'operazione.Perchè,in tal caso,potrà decisamente entrare nella lista dei miei film preferiti,"onore" che hanno già avuto "La rabbia giovane"e "La sottile linea rossa"...

Gruppo COLLABORATORI Terry Malloy  @  26/10/2011 22:53:35
   9 / 10
A Malick non riesco a dare meno. è un regista a me molto congeniale e i suoi film mi incantano sempre. Certo i paesaggi e la natura sono caratterista fondante del suo Cinema, e si potrebbe discutere se sia un merito fondare la bellezza visiva dei propri film su quella naturale, ma a livello squisitamente empatico Malick è il regista che ha acquisito al meglio e più profondamente la lezione di Tarkovskij. E mi spiego.
Malick fa film intrisi di spiritualità, moralità e religiosità. Ma il suo non è cinema didascalico. In lui dimora un panismo ancestrale, in lui è un inestinguibile desiderio di ricongiungersi con la Spontaneità del mondo. Odia gli uomini, anche se non può fare a meno di adorare il suo Personaggio. Malick è un feticista dell'attore. Ma mi riferisco precipuamente a Pochaontas. Farrel assomglia al tenente de L'Infanzia di Ivan, quello che scaravolta la sedia in una delle immagini finali del film. E infatti Malick cita la scena in una sequenza particolarmente bella dove Farrel dimostra la sua grandezza attoriale: Smith rovescia un tavolo trattenendo a stento le lacrime rabbiose. Smith non può amare Lei. Lei appartiene alla sua "Mother..", alla sua gente. Il Cinema di Malick vorrebbe cedere spesso alla tentazione della Tristezza, ma esso trova riscatto nella Natura, luogo senza sentimento.
Il Cinema di Malick è estremamente americano. Tutti i suoi film, come tutti i grandi film americani, parlano dell'America. Malick ha variato sul tema, è stato originale, è stato bravo. Ma ha sempre parlato dell'America, e questo è il film che più lo dimostra. Ma Malick va prima della grande America cristiana. Lui ricerca le radici che sa di aver perso per sempre, e odia tutti i captains Smith che lo hanno privato di questa culla in cui riposare, in cui meditare, in cui morire.

Invia una mail all'autore del commento RaaH  @  26/08/2011 12:58:57
   9½ / 10
Un film bellissimo... ero partita volendo vedere un film d'avventura con movimento e azione e mi sono ritrovata a vedere un film che nonostante non avesse queste caratteristiche è riuscito a coinvolgermi in modo assoluto. Già da metà film sono stata sopraffata dalle emozioni... una storia delicatissima rappresentata in modo superbo, immagini paradisiache, la voce esterna dei protagonisti che trasmettono con dolcezza e in poche ma significative parole la complessità dei sentimenti e delle situazioni. Per questi e per altri mille motivi mi sento di consigliare il film in special modo a chi possiede una certa sensibilità e pazienza. Buona visione :)

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento emans  @  17/06/2011 21:22:29
   7 / 10
Ecco Malick con uno dei suoi film che sono vera e propria poesia visiva!
Una poesia in questo caso dedicata alla Madre terra,alla Natura,che viene invasa dagli Europei conquistatori!
In questa lotta di territorio prevale l'amore tra un ufficiale e la figlia del capo Indigeno...proprio come "balla coi lupi",insomma la classica storia d'amore!
Poi è il regista che fa il resto regalandoci immagini magnifiche anche se ripetitive...
Studiare gli ambienti dove si svolge la storia basterebbe per dare un significato al film...
Pochaontas ha un villaggio dove tutti (forse) vorremo vivere,immerso nel verde!
Gli Inglesi vivono dentro un recinto in mezzo al fango come fossero dei maiali,senza cibo e sporchi!
Quando ci trasferiamo in Inghilterra predomina un lusso ma in questo caso la lussureggiante Pocahontas in versione civile-nobile passeggia tutto il tempo nei giardini regali!
Alla fine quindi abbiamo questo anello di congiunzione tra natura e civilta'!
Buon film tecnicamente perfetto ma un po' mieloso per i miei gusti...

TheLegend  @  14/06/2011 19:35:44
   7½ / 10
é un film che va vissuto in silenzio;l'ho trovato molto profondo e ben curato.
Molto sottovalutato.

rekorder  @  14/06/2011 04:27:08
   10 / 10
Bisogna avere una sensibilità elevata per apprezzare a pieno quest'opera, è un film stupendo, stupende le musiche ,stupende le immagini ,stupendi i pensieri che vengono espressi dai protagonisti. Mi rattrista leggere voti bassi addirittura chi gli da 1, ma come molti capolavori e normale che non venga capito dai molti. comunque stupendo

Invia una mail all'autore del commento zanzom  @  11/06/2011 21:18:24
   6 / 10
Classico esempio di come anche i grandi registi riescono a fare addormentare gli spettatori...... Per carità!!! Stilisticamente è perfetto. La sensibilità del regista non si discute. La cura di ogni dettaglio è quasi maniacale. La recitazione degli attori è più che buona. Allora? Allora....zero pathos,zero colpi di scena.Solo la storia d'amore tra un soldato e colono inglese e una indigena,che sarà pure sotto certi aspetti struggente,ma per chi si aspetta un film d'avventura è di una noia mortale. Ciò nonostante, proprio per i motivi che ho elencato prima, non posso ritenerlo un brutto film.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR pier91  @  08/06/2011 01:04:06
   9 / 10
Malick ancora una volta rinuncia all'identità univoca di cineasta e si lascia invasare da filosofi, pittori e poeti del passato. L'esaltazione della vita primitiva, libera da indottrinamenti, avidità e sopraffazione, ricalca perfettamente il mito del "buon selvaggio" di Rousseau. Il volto e il corpo di Q'Orianka Kilcher sono dorati come quelli immortalati da Gaugin nel periodo tahitiano. Pocahontas sussurra "Chi sei tu.." come la Giulietta shakespeariana ("chi sei tu che nel buio della notte osi inciampare nei miei più profondi pensieri?"), John medita di "rinunciare al nome Smith " come Romeo ("non sarà mai più Romeo"). Una miriade di suggestioni sapientemente intessute, parole distillate e riecheggianti, immagini che rapiscono, musica che invade. "The new world" è una magnifica lezione di levità espressiva.

Libss  @  02/03/2010 14:10:12
   7½ / 10
Sottovalutato film di Malick (soprattutto per i suoi ritmi dilitati e i suoi tempi lunghi, la costruzione visiva/sonora un po' demodè, l'impronta personale spiazzante) è invece un'opera di grande lucidità e senso cinematografico. Visivamente splendido.

Invia una mail all'autore del commento wega  @  12/09/2009 18:03:45
   7½ / 10
Buon film di Malick che non tralascia il Cinema evocativo nemmeno con questa rivisitazione della storia di Pocahontas. Melodrammone, almeno 3 momenti diretti da 10 e lode, gli ingredienti del regista ci sono tutti, ma non colpisce più come i decenni passati. Eppoi 'sti armamentari qua supertecnologici in 2,25:1 sono freddi anche per uno come Terence Malick.

DarkRareMirko  @  17/08/2009 23:11:29
   9½ / 10
La storia di Pocahontas rivisitata alla Malick, con solita ottima natura parlante e soliti ottimi grandi attori.

Figurativamente e contenutisticamente eccelso, non è affatto un film lento, solo molto pensato e raccontato in un certo modo (divisione in capitoli, modo di far cinema diverso dai soliti canoni e via dicendo).

Grandissimi Farrell e Bale, ottimo anche Plummer all'inizio.

Da una parte ci sono i coloni, dall'altro il cosiddetto mondo erudito; entrambi per Malick han luci ed ombre; la natura però viene sempre sottomessa ad entrambi.

Bisogna sempre seguire il proprio cuore checchè dicano/impongano altri.

Da non perdere.

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Ultima risposta 13/10/2009 23.42.11
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pat3  @  13/08/2009 14:49:42
   9 / 10
La storia è quella di Pocahontas nativa americana e Smith avventuriero e soldato inglese. una struggente , melanconica storia d'amore non raccontata alla Disney, per intenderci, ma fedele al romanzo dal quale è tratta. ma non è solo il loro amore che viene raccontato anzi esso fa da sfondo a un tema certamente noto ma mai privo di fascino: la distanza tra la civiltà indigena con il suo amore spassionato per la natura, l'armonia e la semplicità nel vivere la quotidianità, il senso vero del gruppo e il nostro mondo corrotto, malsano, avido, egoista, dominato da interessi meschini e dallo smisurato desiderio di ricchezza e dal sogno di conquista e gloria. Pocahontas ovvero l'innocenza e Smith la cui sete di conquista lo renderà l'artefice e poi complice di massacri che fanno parte di uno dei più brutti e feroci capitoli della nostra storia: la "distruzione" del Nuovo Mondo. quel mondo bellissimo che lo stesso Smith un tempo aveva così intensamente amato da voler lasciare il suo per sempre.
Girato con maestria da un genio del cinema come Malick, raccontato con dialoghi scarni ma preziosi e introspettivi dalla voce fuori campo (espediente molto amato dal regista e che lo caratterizza), colonna sonora meravigliosa e fotografia di rara bellezza. Ogni inquadratura sembra un dipinto, bellissimo e struggente che suscita emozioni e regala momenti di pura poesia.
BELLISSIMO!

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Dexter '86  @  07/04/2009 21:56:52
   6 / 10
Dire che si tratta di un film lento è un eufemismo.
Ovviamente "lento" non è necessariamente sinonimo di "noioso" ma la lentezza dovrebbe essere giustificata e in questo caso poteva essere gestita meglio: non mi sembra molto sensato indugiare un quarto d'ora su due persone che si guardano senza dire o fare nulla e poi in meno di un secondo far trascorrere dei mesi tralasciando snodi fondamentali per lo sviluppo della vicenda.
Deludenti i dialoghi sia come quantità (sommando tutte le parole dette nel film non credo che si superino i 10 minuti) che come qualità: vorrebbero essere poetici ma spesso sembrano più che altro retorici e banali, anche se questo potrebbe essere dovuto alla traduzione.
Arriva alla sufficienza grazie alla fotografia, alle ambientazioni e ai costumi, tutti di alto livello oltre che per qualche messaggio arrivato a destinazione: la bellezza dei momenti che può regalare un amore impossibile, il contrasto tra culture diversissime, ecc...
Nonostante tutti i difetti sopra elencati sono sicuro che se fosse durato una mezz'oretta in meno l'avrei apprezzato molto di più, mentre così com'è rimane un film che difficilmente mi verrà voglia di rivedere.

Alone  @  12/01/2009 11:00:45
   6 / 10
Metto la sufficenza perchè comunque è un film con una fotografia e una realizzazione molto bella. Però alla lunga e un pò noioso. Attenzione.

Invia una mail all'autore del commento iron klad  @  10/11/2008 21:25:58
   7 / 10
La storia di Pocahontas in film.
é romanzato e poetico forse a molti non piace.... inoltre è lungo e pesante.
Chi non è appassionato al genere meglio che non lo veda

Manu90  @  11/10/2008 23:39:29
   7½ / 10
Un film che si ama o si odia. Purtroppo la maggioranza è contro, ma questo film è poesia allo stato puro. Senza dubbio l'andamento della pellicola è lento, ma sinceramente avrebbe perso qualcosa se non fosse stato tale.
Ovviamente questa è una mia impressione...
Ottima la fotografia, e poi ragazzi, la scena iniziale è splendida.

popoviasproni  @  26/06/2008 23:26:00
   8 / 10
Una prima parte di una poesia disarmante salva un film che si sviluppa aimè come una banale e prolissa soap-opera.
Sublime il lavoro fatto dalla fotografia.
Capolavoro sbucciato!

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Granf  @  26/06/2008 22:37:19
   9 / 10
Un viaggio profondo, immenso e poetico nella natura e nel rapporto che l'uomo instaura con essa.
Più che un film è un esperienza da vivere in religioso silenzio, mi è andato giù addirittura Farrel, bravissimo anche Bale.

Gentiluomo  @  07/06/2008 13:23:59
   8 / 10
Il film a volte sembra lentO...ma questa lentezza ti dà il tempo di assaporare la poesia...E' un film per chi ama come me il romanticismo...
...POETICO...

Mr_Blue  @  26/02/2008 12:01:55
   10 / 10
La morte di un'utopia e la morte dell'uomo.

Harvey Ross  @  09/02/2008 18:24:30
   9 / 10
Ottimo film..interpreti straordinari. Il genio incompreso di Malick si fa sentire ancora una volta!!!

Dari  @  05/02/2008 21:40:06
   9 / 10
UNA POESIA

C'è SCOPERTA DEL DIVERSO, PASSIONE...TRA DUE ESSERI BELLI COME IL SOLE

UN AMORE NELLA NATURA APERTA , VIVA E SELVAGGIA....

REGNA IL SILENZIO

ACCOMPAGNATO DA UN'INTIMA COLONNA SONORA.

Per me doveva finire a metà del racconto...ma mi ha emozionato e portato via per un pò dal mio mondo.

Gruppo COLLABORATORI Harpo  @  29/12/2007 21:09:16
   10 / 10
Senza timor di smentita, si può dire che insieme a "A history of a violence" e a "INLAND EMPIRE", "The new world" sia il più bel film americano di inizio millennio.
Come qualsiasi altro capolavoro, avrà bisogno di tempo per essere valorizzato e compreso appieno, ma state pur certi che tra una decina d'anni verrà ricordato tra le pietre miliari del cinema contemporaneo.
Un'autentica poesia, dove dominano la sacralità del silenzio, lo splendore della Natura, il contrasto fra antico e moderno. Lasciatevi trasportare, accompagnati dalle note del preludio del "Das Rheingold", sulle sponde di quest'inno all'amore.

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Invia una mail all'autore del commento Mariposa  @  30/10/2007 11:03:22
   6½ / 10
Bellissima lo fotografia. Il film stanca dopo un po', per il fatto che la quasi totale assenza di dialoghi in certi punti, nonostante sia una trovata interessante, non è condotta abbastanza sapientemente. E poi non tutti gli attori del cast recitano alla perfezione..anzi..Il migliore per me è Christian Bale..

sonhador  @  14/10/2007 14:45:03
   8½ / 10
Ottimo film intriso di pura poesia e sensualità. Splendide le ambientazioni.

carloverga  @  08/08/2007 10:55:23
   6 / 10
Lungoooooooooooooooooooooooooooooooo. Non avevo letto i commenti o visto i trailer prima di vedere il film. Mi sono trovato con amici e mentre il film scorreva, avendo gia' visto il cartone Pocahontas della Disney, ho subito capito che si trattava del film. Mi ricordavo pero' che il cartone finiva diversamente. Per certi tratti stufa.

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KILL 74  @  07/08/2007 10:51:16
   6 / 10
bello l'inizio, poi man mano perde un po..
Comunque bel film, un po troppo lungo e lneto nel finale....

Rand  @  30/06/2007 01:20:48
   10 / 10
Sono stato folgorato da questo film definito da molti lento, palloso ecc ecc...
Questo è un film che o si ama o si odia, Malich racconta con le immagini, ha bisogno di poche parole, usa una colonna sonora bellissima, costruisce le immagini e la storia, ti fa appassionare ad una tormentata storia d'amore che dire semplicemente: è la storia tra Smith e Pochaontas non riesce a rendere l'idea!
Fino ad ora non ha sbagliato niente, ma il pubblico preferisce cose più semplici....eppure la fotografia, le interpretazioni, la musica, i costumi, la storia e tutto il resto mi sono parsi magistrali e impeccabili, come il montaggio. Invece dopo la debacle al botteghino Malich è stato costretto a rimontare il film, sperando che non si attacchi di nuovo alla bottiglia per la delusione che lo ha tenuto lontano anni dalla macchia da presa

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Invia una mail all'autore del commento Rusty il Selvag  @  11/03/2007 19:26:01
   10 / 10
Cosa dire dell'ennesimo capolavoro di Malick,come sempre stilisticamente e

tecnicamente perfetto,ma ciò non basta per essere artista,

la sua capacità di visione e la sua sensibilità inondano di poesia e sacralità

ogni immagine e riflessione, in modo che tutto si trasfiguri ed elevi in un

sogno eterno,che ti rapisce,che ti avvolge e soprattutto segna il tuo spirito.


Mika

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valerio1989  @  02/02/2007 16:42:30
   7 / 10
Bè... sicuramente mi aspettavo di meglio.
Se non altro perchè la parte centrale mi ha annoiato molto; comunque ci sono dei particolari che sono veramente epici come la fotografia, le location, il trucco, i costumi e tutta la narrazione della storia di Pocahontas.
Bravi gli attori, in particolare Farrel, Kilcher e Bale.
Bello, ma potrebbe essere migliore.

The Monia 84  @  26/01/2007 14:50:00
   9½ / 10
The new world è un film lirico, epico, struggente come un quadro del Michelangelo o una scultura del Bernini. Bisogna osservare, o meglio ammirarne, ogni singolo fotogramma.

La storia della Principessa Pocahontas e dell'avventuriero ed esploratore inglese John Smith trattata con realismo, senza la loro trasformazione (ipocrita) in simbolo di riconciliazione tra razze.

Lunghe inquadrature, musiche che ti fanno lievitare, ricercata fotografia, tutto al di sopre della media e da ogni catalogazione.
Il capolavoro di Malick è La Sottile Linea Rossa, ma The New World mi ha cavato le viscere dal ventre.

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BalboaRocky  @  11/01/2007 21:50:08
   10 / 10
La poesia..La passione...un film che guarda all'interno dell'interiorità dell'uomo,non bisogna essere superficiali, oggi il mondo ne è pieno, ma bisogna sentire, ascoltare la poesia che è nelle parole...Come per magia, come nelle favole, esce la cosa più importante al mondo....L'AMORE....X tutti coloro che amano e conoscono la porola Romanticismo....

HATEBREEDER  @  11/01/2007 14:01:46
   8 / 10
Lo vidi a suo tempo al cinema, ed al termine della proiezione, uno spettatore gridò "SIIII!", accompagnato da una conseguente standing ovation generale.
In effetti, per una generazione abituata a vedere dei videogiochi al posto dei film di avventura, la visione di questo film può risultare piuttosto pesantuccia: tra l'altro ricordo che il furbissimo (come al solito) trailer mostrava solo alcuni spezzoni delle poche scene d'azione vera e propria.
Francamente il film a me è piaciuto, senza stare tanto lì ad entrare nel merito di presunte pippe filosofico/umanistiche: semplicemente non trovo niente per cui debba essere criticato, perchè il reparto tecnico è tutto di ottimo livello e anche gli interpreti mi hanno convinto.
Quando il pubblico del nuovo millennio imparerà ad apprezzare un film senza sentire il bisogno di inquadrature da videoclip e di dialoghi serrati stile spot pubblicitario, sarà comunque troppo tardi.

phemt  @  10/01/2007 13:03:31
   6 / 10
Di fatto il film si salva grazie alla solita eccezionale regia di Malick, alla fotografia, alle splendide ambientazioni e grazie ad una serie di scene evocative e poetiche… Il problema è che la storia di fondo è abbastanza banale e bruttarella, e soprattutto è raccontata in maniera così slegata da sembrare, a tratti, quasi confusa… Nel complesso non mi ha convinto granché, da Malick è lecito attendersi di meglio…

Anita  @  16/12/2006 02:52:22
   8 / 10
Esco dal coro e do un bell'8. A me questo film e' piaciuto. E anche se un po' lungo non mi ha mai annoiato.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento Zazzauser  @  06/11/2006 22:28:34
   7 / 10
Malick non si smentisce, non questa volta. Questo film si presenta in molti casi simile alla sottile linea rossa, per l'ambientazione, per le enigmatiche voci fuori campo, per l'assenza di un dialogo continuo, volto a sottolineare prima di tutto i rumori della natura incontaminata, in certi casi è visionario, con quelle riprese di uccelli che volano, degli alberi da sotto che lasciano penetrare la luce del sole, dell'indigena che corre felice. Il tutto viene visto sempre attraverso un'ottica poetica, con ritmi lenti e molto riflessivi, senza la benchè minima traccia d'azione. Le inquadratura esprimono ciò che non viene detto coi dialoghi, che comunque si presentano a volte abbastanza interessanti (mi è piaciuto il discorso di Plummer al suo rientro dall'Inghilterra). Quindi direi che sul piano della regia è tutto ottimo, scenografia eccellente, altrettanto la fotografia, gli attori entrano molto nell'ottica di Malick: Plummer esce di scena per troppo tempo, la sceneggiatura avrebbe dovuto privilegiarlo di più. Ma il film non mi ha entusiasmato tantissimo proprio per quanto riguarda i ritmi lenti. Sottinteso che questo modo di fare cinema di Malick mi soddisfa e mi piace, ma qua si è lasciato troppo andare; raggiunta l'ora di film il ritmo cade inesorabilmente, i fatti si susseguono con intervalli troppo grandi che tolgono l'attenzione dello spettatore. Il regista avrebbe dovuto tagliare alcuni pezzi, invece sembra quasi che si sforzi, diluendo lo snodarsi della trama con intervalli di riflessione e pura ripresa senza commento, di raggiungere le famigerate 2 orette per sentirsi soddisfatto, sortendo agli spettatori meno accaniti un effetto soporifero. La sceneggiatura tutto sommato mi è piaciuta, non si scende sui sentimentalismi e su epiloghi facilmente prevedibili.
Un buon film in tutto e per tutto, tranne nel fatto che il ritmo cala troppo ed il coinvolgimento scende a picco, e ciò poteva essere evitato.

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AMERICANFREE  @  20/09/2006 10:09:35
   6½ / 10
se consideriamo di questo film la fotografia nn c'e' che dire ........stupenda..........la trama nn sarebbe male.......anke se nn molto originale.....pero' alla lunga questo film stanca.......troppi 2 e 30 min.....questa volta Farrel e' rimasto a bocca asciutta!!!

Invia una mail all'autore del commento orsetto_bundi  @  27/08/2006 12:37:37
   7½ / 10
Carmencita mi ha prestato il dvd dicendomi "Ti lascerà senza parole"......e bhe......io mi fido di Carmencita, ke lo skorso anno mi konsigliò di far tappa a Norimberga definendola una "vera bomboniera" e.....kaxxo se c'aveva ragione !!!!!!!!!!
Il film.....bhe, è un po' "strano", nel senso ke ha una prima parte- cioè finkè Colin Farrell/John Smith non smamma- assolutamente grandiosa e avvincente........da lasciare quasi senza parole........mentre la sekonda parte è- effettivamente- un po' lentuccia, anke se rikka di poesia.....
cmq.........la fotografia è da 110 e lode, gli attori so' meritevoli da applausi (soprattutto la 16enne Q' Orianka Kilcher/Pocahontas) e ci sono dialoghi mooooooooolto tokkanti e poetici...........
insomma.......non mi ha proprio esaltato, ma cmq mi è piaciuto parekkio....per kui......yes, penso ke il 7 pieno sia meritatissimo :-)

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Ultima risposta 21/11/2009 03.50.09
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Gruppo COLLABORATORI Mr Black  @  07/08/2006 17:13:24
   7 / 10
Bellissima regia di Malick, proprio tutto in suo stile. A tratti è troppo lento e forse inutilmente ridondante.
Sconsigliato se avete voglia di un film d'azione, da guardare quando si è piuttosto aperti ed ispirati mentalmente....

piernelweb  @  13/07/2006 09:29:14
   7 / 10
Malick qui alla quarta regia in 25 anni di carriera, era tornato alla ribalta nel 1998 per "La Sottile linea Rossa" film intenso ma oltremodo osannato dalla critica internazionale che in larga misura lo considerò migliore del contemporaneo film di Spielberg, sempre in tema bellico, "Salvate il Soldato Ryan" che si accaparò, tuttavia, gli oscar dell'academy. C'era molta attesa, dunque, per questo nuovo lavoro, in cantiere nei pensieri del regista, come suo stile, da oltre un decennio. Il nuovo mondo di Malick è un film che nella prima parte offre le cose migliori raggiungendo vette poetiche di rara bellezza, incantando con una fotografia straordinaria che descrive in maniera perfetta lo splendore di un eden incontaminato dove tutto ciò che germoglia da questa terra, incluso l'amore dei protagonisti Pocahontas e John Smith è folgorante e in completa armonia. L'arrivo degli europei rappresenta tuttavia l'inizio della fine. Via via Malick purtroppo smarrisce la forza del racconto, intestardendosi sull'incipt iniziale e sviluppando poco i temi al contorno del personaggio di Pocahontas, il cui cuore è in parallelo degrado con il mondo in cui vive. Mentre John Smith esce frettolosamente di scena, si assiste all'apparizione di un improbabile ricco e nobile John Rolfe, disposto ad accogliere nel suo cuore affranto, come nelle "migliori soap",la nativa Pocahontas. Se il finale documenta la fine delle illusioni e lo sfortunato risveglio alla realtà di Pocahontas e sottolinea con classe la violenza e l'opressione culturale esercitata dei pionieri, perde di vista tutti gli altri importanti elementi introdotti via via nel racconto, lasciando una sensazione di incompiutezza. Capolavoro mancato.

calista  @  14/05/2006 17:51:10
   9 / 10
puro, poetico, estasiante.
una storia al labile confine tra il dentro e il fuori se stessi, voci interiori che parlano, voci delle anime, raramente voci delle bocche.
viene voglia, vedendolo, di diventare natura, fondersi con essa, trovare un luogo passato dove non si è spiati dai satelliti ovunque. c'è voglia di serenità con se stessi e con l'unica persona mai amata nella vita.
le musiche, la fotografia, le riprese, tutto ti rapisce, ti coinvolge.
ti lascia con stupore pieno di domande esistenziali, sull'amore, sulla vita....

Eldred  @  17/02/2006 16:52:49
   8 / 10
è molto bello, non come la sua opera precedente(la sottile linea rossa).
molto poetico e con sentimenti. purtroppo si perde un po nel finale...

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Ultima risposta 19/02/2006 14.07.48
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*Eleonora*  @  13/02/2006 22:00:52
   8 / 10
Il film, a mio parere, è davvero molto bello.
Non posso certamente dire che non sia piuttosto lento, ma credo che se fosse stato più "ritmato" non avrebbe dato quella sensazione che ti rapisce dall'inizio alla fine del film.
La fotografia è bellissima, la frequente assenza di dialoghi e le scene molto dilungate, silenziose, fatte solo di sguardi rendono il film davvero poetico e toccante.
Sono a mio malincuore d'accordo con luc.amat : ho dovuto assistere a battutine e sbadigli accentuati da parte di persone molto più grandi di me (io ho 18 anni). Consiglio di informarsi bene prima di entrare nella sala e se il film non è di proprio gradimento cambiate genere!

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Ultima risposta 15/02/2006 01.33.28
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luc.amat  @  06/02/2006 12:10:07
   8 / 10
Il film è molto bello e coinvolgente vero unico problema è poterlo vedere! Con quello che è l' educazione media che circola e tutti gli annessi (cellulari che sqillano, battute cretine, ecc.) forse sarebbe meglio goderselo in DVD.
Un consiglio a tutti quelli a cui a fatto schifo (leggittimo naturalmente) quando dovete scegliere di andare al cinema e nella sala 1 c' è un film di tre ore di un "maestro" e nella 2 "vacanze di natale39" scegliete la 2, è meglio per tutti.
Il comunismo è fallito perchè diceva che gli uomini sono tutti uguali... e non è così.

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Ultima risposta 18/02/2006 02.32.44
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Invia una mail all'autore del commento actorar  @  01/02/2006 11:31:26
   8½ / 10
Bisogna dire che Malickè un regista molto attento ai sentimenti e anche questa volta ha fatto un film molto belllo.Tanto per cominciare la cosa che risalta subito all'occhio sono i paesaggi straordinari e immensi che proprio per la loro grandeza ti infondono pace, storia d'amore bella e sofferta con picci di estrema gioia ad altri di grande prostrazione.Due società a confronto quella indigena, pura onesta e priva di invidie e corruzioni mentre quella civilizzata prepotente calcolatrice ecc ecc.Indovinate voi chi soccomberà alla fine....La stroria d'amore è bellissima in quanto,a parer mio, è la conferma che certi amori non finiscono mai e le distanze culturali e chilometriche non servano a nulla e che l'amore è uguale per tutti ricchi o poveri acculturati o ignoranti...un trionfo dell'amore....Quello che a noi italiani forse ha lasciato un po perplessi è il fatto che i dialoghi sono ridotti al minimo e i grandi silenzi sono diominanti...silenzi interiori direi io silenzi nei quali i personaggi parlano con loro stessi e con la loro anima.....Unica pecca è che il film è troppo lungo....forse alcune scene potevano essere ridotte.Comunque sia un gran film da vedere assolutamente....

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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR tylerdurden73  @  30/01/2006 10:09:39
   8½ / 10
Malick si conferma regista dei sentimenti,dando vita ad un altro capolavoro della sua lunga ma ben poco produttiva carriera.
Paesaggi straordinari fanno da scenario ad una storia straordinaria d'amore,d'avventura,di perdita dell'innocenza e di tradimento.
La societa' "civilizzata" arrogante e prepotente che si scontra con quella degli indigeni,incapaci di provare gelosie,incapaci di comprendere il significato di proprieta',sino a quando non saranno costretti a dover tentare di scacciare l'invasivo uomo bianco che mina la loro cultura..
La storia d'amore è uno spunto che ci induce a riflettere sul fatto che a volte pur essendo distantissime due persone non significa che non si possano amare,i sentimenti sono uguali per ogni individuo,non ha importanza che questi sia ricco o povero,colto od ignorante,buono o malvagio...come lascia intendere il Capitano Smith che nonostante il suo passato ,presumibilmente turbolento ,viene tradito dai suoi occhi perennemente malinconici,gia' consci del fatto che non potra' mai godere appieno dell'amore che prova(ricambiato) per la giovane regina indigena.
Dialoghi ridotti all'osso,ma introspezioni e pensieri che si accavvallano e si incalzano rivelando il vero carattere dei personaggi...un film che va visto a cuore aperto e che fa capire quanto siamo stati stupidi e arroganti nei confronti della natura e di cio' che non conoscevamo.
The new world,poi potra' anche non essere perfetto,personalmente ho trovato un po' troppo semplice il passaggio di Rebecca dalla realta' in cui ha sempre vissuto a quella europea,ma forse è stata una scelta dello stesso regista...
Comunque per quanto mi riguarda mi ha emozionato molto e conferma completamente la mia stima nei confronti di Terrence Malick.

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regista  @  29/01/2006 21:50:20
   10 / 10
beeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeelissimo

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Gruppo COLLABORATORI SENIOR Invia una mail all'autore del commento kowalsky  @  29/01/2006 15:15:43
   9 / 10
"E' stato un tempo il mondo giovane e forte odorante di sangue fertile..."

"Curioso, 4 film in 35 anni, allo scopo di raccontare (tardivamente?) la dimensione del pensiero umano, la sua fragilità, l'impotenza. Se qualcuno contesta a malick la tendenza a perdersi in una sublimazione fotografica, poco importa. Si disse, e Malick conferma, che tutto avesse inizio ben prima di trovarci davanti a un mondo "debole e vecchio", la dimensione laica di M. tende a sostenere che l'uomo - molto prima della sua contemporaneità - compiva i suoi errori consapevole di poter perdere "molto" ma guadagnando "qualcosa" che non è essenza universale, ma la gloria vana e il passaporto per la storia. Si dirà che l'uomo per Malick va incontro al suo destino perchè non potrebbe fare altrimenti. Chi critica il film dovrebbe approfondire l'acutissima indagine sul concetto di libertà già prestabilito e inerte, il "noi sorgiamo dalla tua anima": questa utopia di paradiso atemporale, dannazione, è sempre (piu'?) presente, e sempre piu' profano l'atto di avverarla. Dal villaggio "rurale" al villaggio "globale" occorrono secoli, colonizzazioni, e massacri eppure "credendo che gli uomini non saranno preda gli uni degli altri" si avvera e si dissolve il futuro marxismo, con la sua consapevolezza di "impossibilità effettiva". Non c'è da stupirsi: la conquista della terra (altrui) è vanificata solo interiormente dal bisogno di farne parte, c'è semmai la conoscenza vaga di un frammento che abilita l'individualità a cercare lontano la propria dimensione e ritrovarla solo con gli oneri e i privilegi della terra ove è nato Che è a tutti gli effetti la ragione per cui la civiltà moderna si solidifica su giganteschi errori coloniali del passato. Malick contrappone all'uso smodato della letterarietà (o di prosaici aforismi) immagini di altissimo lirismo e rarefazione, forse estetizzante, ma mai pedante o didascalico. E' ovviamente grande cinema, quello che molti non si meritano. Viene decontestualizzato questo pudore ancestrale dello sguardo, della natura schiva ma rigogliosa, di questo eccellente cineasta.
La purezza visiva di Malick arriva a sfociare nel naturalismo anche quando cita kubrick e il simbolismo rigoroso de "l'alba dell'uomo" cfr. i figli di Darwin in sommossa davanti al gigantesco e misterioso monolite.
Il messaggio di Malick è figlio di un'illusione che conosciamo, ma che sappiamo anche per forza di cosa essere "costretta a rivelarsi"
Credo pero' che non abbiano tutti i torti i detrattori a riferire quanto il suo disincanto a volte corra il rischio di celebrare troppo passivamente la purezza svelata dell'Altro mondo, rinunciando percio' ad esibire completamente la contraddizione di un desiderio che è più che mai soggettivo. Se il film tende a soffermarsi pedissequamente sulla storia d'amore tra Pocahontas e John fino a svelarsi nella civilizzata Inghilterra Vittoriana nella scoperta di una "seduzione regale" : nel divario sociale politico e geografico il rispetto delle diversità terrene è una ragione quasi omissiva della realtà Ed è facile suggerire il tutto come la scelta di un'autore che invita, oggi, alla conoscenza altrui senza bisogno di recidere i vincoli, l'amore per la propria terra, gli affetti familiari, le tradizioni, cioe' la liberta'. E' vero: questo film contempla un po' troppo una necessità fisica e mentale di contatto terreno, una bellezza di puro esilio gaugheniano. Ma Malick è l'opposto di John Ford, comunque: non costringe quasi mai la storia a liberarsi dei suoi vizi per enfatizzare l'agiografia della vittoria, anzi rinuncia proprio alla sua fase agiografica. Se pensiamo al personaggio e ai film che fa, è davvero insolito: quasi un bambino catturato da una speranza perduta, ben diverso dal rude e solitario cineasta che ha concesso due interviste in tre decenni (meno dei suoi film) e di cui si fatica a ricordare persino il volto.
In fondo, in "the new world" tutti hanno perduto qualcosa, Perchè se "la coscienza è un cane che abbaia" il mondo intero la nostra vita ci insegna tristemente a prevenirla. Per rinunciare a qualcosa... è tutta una questione di prestigio

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Sirius  @  28/01/2006 22:03:17
   10 / 10
Be.... non ci sono parole...un film incredibile, forse un vero e proprio capolavoro!!!!
Poesia,mistero,silenzi immensi, terre incredibili e immagini astrali...ma anche terre incontaminate con i suoi fiumi, i suoi mari le sue foreste pure che danno al film un senso di armonia e astralita infinita!!
Un film pazzesco da raccontare con musiche possenti e un''America tornata terra ricca di immense foreste,laghi,praterie con i suoni naturali che vivevano in quel mondo, e dove i silenzi e i pensieri dei personaggi si perdono col vento, orchestrato da stupende musiche!!!!
Regia ottima di Malick,fotografia eccezionale e musiche possenti!!!
Tra i migliori film mai visti e con una Q''Orianka Kilcher fantastica!!!!
Un capolavore......... imperdibile!!!!!!

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Ultima risposta 31/01/2006 02.41.13
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Edo  @  28/01/2006 19:35:31
   8 / 10
Beh,
ci sono film che sono tali solo perché usano le immagini per raccontare, ma essendom il loro racconto non un racconto, ma una poesia, ricadono comunque nella definizione di film.
Malick ci regala una poesia, che ovviamnete, come le poesie letterarie, possono piacere come genere o fare assolutamente indiferenza (o schifo)
Questo è il film di Malick, o forse meglio dire, questo è Malick, un poeta (nel senso vero semantico di chi scrive poesie), strutturando un film come un giocattolo della nouvelle vague ma senza l' intento di stupire e rompere le regole come fu per Godart e amici.
Un film di ellissi e spirali, di un continuum temporale spezzato, rimandato, anticipato, silenzi e pensieri.
Senza dubbio un film non per tutti (ma non nel senso presuntuoso di "troppo colto") poichè un no- film (non bisaogna appunto apettarsi un "Ultimo dei Moichani" ) ma un poema.

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Ultima risposta 31/01/2006 23.54.40
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Anjelik  @  27/01/2006 14:11:14
   7 / 10
Il film non è male, una pecca è però il ritmo lento (il mio vicino in sala ha preso a sonnicchiare dopo i primi 30/40 minuti circa di proiezione...quindi siete avvertiti).
Il fattore storico cade inevitabilmente in secondo piano, come hanno già specificato alcuni commentatori in questo sito; il fulcro della scena sta nell'amore vissuto dai due protagonisti.

Splendida l'interpretazione del bellissimo Farrell; così così Pocahontas,... Non mi è piaciuto per niente Christian Bale!

Se vi può essere d'aiuto il mio ragazzo mi ha "tolto la vita" per avergli fatto vedere questo film!

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Ultima risposta 04/02/2006 18.56.55
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Invia una mail all'autore del commento EnglishRain  @  27/01/2006 13:18:25
   6½ / 10
O si ama o si odia?
Io sto nel mezzo

OTTIMA REGIA,OTTIMA FOTOGRAFIA,IMMENSA COLONNA SONORA
Medicori attori, medicore trama.

Pensavo fosse un film storico, ma la parte storica è messa in secondo piano rispetto a una storia d'amore..

Eccede nello psicologico,non alternando (come fece nella sottile linea rossa il regista) con scende di AZIONE e di guerra.

Un film per chi ha molta pazienza.

Purtroppo da come è presentatao sembra un film per u ntarget di pubblico che si aspetta di vedere Guerre e azione, un film alla Troy o Alexander...e invece...rimane deluso.

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Ultima risposta 27/01/2006 14.46.18
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bad boys  @  26/01/2006 20:22:20
   10 / 10
maestoso. Chi ha avuto il coraggio di dargli 1 è meglio che si sieda e cerchi di capire dove vive

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Ultima risposta 04/02/2008 19.28.13
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Gruppo COLLABORATORI martina74  @  25/01/2006 18:02:02
   9 / 10
Un nuovo mondo. Era quello che cercavano i pionieri, eroi della vecchia e molle Europa, un continente in cui tutto era stato scoperto, sfruttato, rimasticato. Un continente dove l’oppressione la faceva da padrone, dove pochi avevano il controllo su molti, dove le ricchezze non venivano distribuite ma detenute da caste ben chiuse e avide, sempre più avide.
I nostri eroi veleggiarono verso la Virginia, la terra incontaminata da inseminare con il germe europeo per assaporare una nuova libertà e fondare una nuova civiltà.
Questo ci hanno spesso raccontato film e romanzi pieni di retorica e scritti da chi, quella terra, l’aveva assoggettata portando indietro i “selvaggi” come trofei.
Qualcosa di completamente antitetico ci racconta Malick: come ne La sottile linea rossa, la retorica è bandita, i pionieri non sono che reietti, avanzi di galera, uomini inetti e violenti che, a contatto con la natura incontaminata del continente americano, rimangono inizialmente prigionieri nel loro fortino, ammalandosi, vivendo di stenti, senza comprendere i ritmi della natura che, nelle quasi tre ore di film, ci viene mostrata (solo con fotografia a luce naturale) in tutto il suo splendido fulgore, nei suoi silenzi, nei fruscii, nei versi degli animali, nei plastici movimenti dei nativi che ne hanno fatto la loro casa, da secoli.
The new world è poesia per immagini, è la storia del popolo fiero e schiacciato dai conquistatori vista attraverso gli occhi innocenti e generosi della principessa Pocahontas, che non smette mai di stupirsi per la bellezza della vita, anche quando essa diventa sofferenza, oppressione, solitudine e tradimento.
I dialoghi, scarni e le frasi della voce fuori campo, talvolta avulse dal contesto narrativo, sono quasi accessorie: il film si regge sulla componente visiva e su una colonna sonora ben dosata ma, a tratti, imponente.
Un film davvero magnifico e commovente che, come difetti, ha una fruizione non “facile” e l’eccessiva durata: venti minuti in meno avrebbero giovato.
Comunque Malick è sempre grandissimo.

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Ultima risposta 27/01/2006 15.16.39
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giumig  @  25/01/2006 17:23:20
   10 / 10
Questo film non ammette mezze misure: o lo ami o lo odi.

Io l'ho trovato un capolavoro, dove le immagini, i piccoli gesti, gli sguardi sono piu importanti di 1000 parole. Le quasi 3 ore io non le ho sentite e poi, quando si è davanti a certi capolavori, non si vorrebbe mai lasciare la sala.

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albertos  @  25/01/2006 14:40:08
   9½ / 10
Un capolavoro. Non capisco come ci siano persone a cui non è piaciuto. Malick film usa magistralmente il linguaggio delle immagini. I dialoghi sono pochissimi (soprattutto nelle parte iniziale) e il film è basato principalmente su silenzi (e ascolto dei suoni della natura) e dialoghi interiori. Riguardo gli attori recitazione più che valida, soprattutto per Colin Farrell. A meno che non vi piacciano i film leggeri o pieni d'azione ma vuoti di contenuti, sono sicuro che apprezzerete quanto me questo film. Buona visione

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Ultima risposta 27/01/2006 09.47.31
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Gruppo COLLABORATORI SENIOR Invia una mail all'autore del commento Giordano Biagio  @  25/01/2006 11:59:45
   8 / 10
Film con andamento poetico che sfugge a valutazioni convenzionali, ho dato 8 consapevole di quanto sia stupido votare un'opera d'arte anche se a volte per motivi commerciali viene richiesto. Malick ci ripropone il suo stile poetico e un modo di raccontare fuori dalle regole del piacere da Luna Park, lo aveva già fatto con il film La sottile linea rossa vincendo l'orso d'oro a Berlino e vedendosi negare l'oscar.
Grande attenzione della macchina da presa alla natura: ruscelli, alberi, mare al tramonto, il cielo nelle sue impensabili variazioni di colori e toni, paesaggi di ogni genere. La trama è interessante ma si snoda in modo non spettacolare o attesistico: con ricche metafore poetiche che a volte sembrano accompagnate dalla forza di uno stato delirante.
Io ci ho trovato tanta bellezza e una straordinaria ricchezza di questioni storiche e culturali legate alla diversità dei popoli. Ad esempio è interessante la scoperta da parte del soldato inglese di alcune importanti caratteristiche degli indiani con cui vive: quali l'assenza di malizia e di crudeltà, la mancanza di un desiderio di possesso riferito a cose e persone. Sono aspetti questi che testimoniano di una differenza culturale tra mondo occidentale e nuovo mondo indubbiamente meritevole di approfondimenti e interrogativi più ricchi di interesse etico.

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Invia una mail all'autore del commento logical  @  25/01/2006 02:44:54
   6½ / 10
Ci sono tre motivi per vedere questo film: il bosco liquido, la palude e i campi d'erba alta; i colori e i tatuaggi dei selvaggi; pocahontas, le sue mise e le sue corsette nei prati. Dimenticare gli uomini che come sempre sono alle prese con l'oro, con lo svolgimento forzato della trama della Storia o con qualche altra inutile guerra tra fango e cannoni; dimenticare il tempo, che si fa sentire dopo che si è capito che mrs Rossella O'Hara era in un altro film che dura altrettanto e dimenticare il sesso, che non c'è e non ci sarà per nessuna inclinazione, interesse o condizione. Ma il montaggio è grande e la fotografia riempie il silenzio che lentamente scende e permane nella testa che si libera nei particolari o nelle luci, vede levrieri bianchi immacolati in villaggi di fango e fame, tartarughine per l'estremo saluto o papere del paradiso. Il film respira una lenta malinconia, proprio come se si stesse aspettando il realizzarsi di una storia che già si sa irrimediabile, compiuta come un sogno già fatto mille volte. "Siamo i pionieri di un nuovo mondo, questa è la terra dove ricominciare, l'eden da riconquistare..." nessuno sguardo rapito, nessuna mano sul cuore, Colin Farrell continua a spaccare legna col tatuaggio macho in favore di camera. Lo rivedremo a cavallo, fuori contesto nella Londra distante un oceano, fuori gioco e irrimediabilmente fuori tempo massimo. Nel finale, ancora, un grande bosco liquido come digestivo.

benluan  @  23/01/2006 11:37:57
   9 / 10
Grande cinema. Spettacolare l'ambientazione e la ricostruzione storica. Appropriati gli interpreti, ma il grande protagonista è la natura.

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Finaldestinatio  @  22/01/2006 21:45:31
   10 / 10
sul livello della sottile linea rossa
Capolavoro

onda  @  22/01/2006 21:41:43
   10 / 10
Dopo la Sottile Linea Rossa un altro grande film di Malick. Pensavo di rimanere deluso e, invece, pur essendo un pò inferiore al precedente, si ritrovano, anche qui, poesia e intensità. Si potrebbe dire che unisce la spettacolarità americana ad uno stile più europeo. Un film che cerca l'interiorità più dell'azione e, per questo, va guardato con sensibilità e non visto superficialmente. Bellissimo il percorso di crescita della giovane protagonista che supera il dolore e la perdita, conservando la sua innocenza e la sua spiritualità.
Chi cerca solo un convenzionale film di avventure rimarrà deluso.

nicoletta90  @  22/01/2006 15:41:38
   10 / 10
Film bellissimo che si merita 10 ! Bravissimi gli attori in particolare Colin Farrell e quello che ha interpretato batman (scusate ma non mi ricordo mai il nome) non mi è invece piaciuta la ragazzina! comunque lo consiglio a tutti perchè è veramente bello ! ciao

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