the neon demon regia di Nicolas Winding Refn Danimarca 2016
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the neon demon (2016)

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locandina del film THE NEON DEMON

Titolo Originale: THE NEON DEMON

RegiaNicolas Winding Refn

InterpretiChristina Hendricks, Keanu Reeves, Jena Malone, Elle Fanning, Abbey Lee

Durata: h 1.50
NazionalitàDanimarca 2016
Generehorror
Al cinema nel Giugno 2016

•  Altri film di Nicolas Winding Refn

Trama del film The neon demon

La giovane Elle Fanning interpreta un aspirante modella che si trasferisce a Los Angeles. In quel luogo verrà presa di mira da un gruppo di donne ossessionate dalla bellezza che reclameranno tutto quello che la giovane possiede.

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Voto Visitatori:   6,71 / 10 (97 voti)6,71Grafico
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Voti e commenti su The neon demon, 97 opinioni inserite

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MonkeyIsland  @  05/07/2016 15:47:10
   6½ / 10
Il trailer mi aveva creato un hype enorme, dopo la visione ne sono rimasto un po' deluso..
Tecnicamente è splendido come tutti i film di Refn, purtroppo a livello narrativo è vuoto e pretenzioso come lo era Solo Dio Perdona, tanto che Refn mi ricordava quei tizi in South Park che si annusavano le proprie flautolenze da quanto erano narcisisti.
Attrici brave specie la Lee, Reeves sfruttato male e un plauso alla colonna sonora che è fantastica come lo era in Drive tanto che me la sono messa in macchina, peccato come dicevo per questo narcisismo esagerato di Refn che lo limita un po', anche se va lodato il suo percorso visto che dopo Drive avrebbe potuto benissimo diventarare un regista anonimo da blockbuster.

Spera  @  27/06/2016 11:45:49
   7 / 10
Io non riesco a capire.
Si parla di Refn come se il suo primo film fosse "Drive".
Guardavo Refn quando ancora era sconosciuto ai più e posso dire che Refn non è niente di tutto questo.
Gli ultimi 2 film di Refn sono l'evoluzione superba e distorta di qualcosa che ormai non c'è più.
Lo amavo per il suo realismo e la sua regia coinvolgente che ti accompagnava freneticamente nel vivo di storie sporche e vere come nella trilogia di "Pusher" e "Bleeder" (il mio preferito).
Anche "Fear X", forse il suo meno riuscito, mi aveva convinto nonostante fosse un pò sottotono.
Poi la prima evoluzione: mi tira fuori un film allegorico e ancestrale come "Valhalla Rising", il primo passo verso un altro tipo di cinema, criptico, simbolico ma davvero potente. Magnifico, un viaggio senza tempo e spazio che risale gli inferi.
"Bronson" lo definirei un capolavoro di regia, ci stiamo allontanando da quello che era il realismo dei primi film per lasciare più spazio alla qualità di regia, fotografia, colonna sonora e a un monumentale Tom Hardy.
Non per niente palma d'oro a Cannes nel 2011 per miglior regia.
"Drive" ancora diverso, quasi ricoperto da una patina Hollywodiana che mi ha fatto un pò storcere il naso nonostante mi sia piaciuto.
Arriviamo ai gradini finali dove con "Solo dio perdona" e " The neon demon" raggiungiamo vette di estetismo altissime con fotografie superbe, estasi per gli occhi. I fotogrammi di questi due lungometraggi rimango impressi nella retina per parecchio tempo.
Con quest'ultimo film il tanto amato realismo viene completamente abbandonato, il regista genera il suo film forse più allegorico, ancora più di "Valhalla Rising", dove addirittura la bellezza ed il suo potere vengono rappresentati da un feroce puma.
Un film che mi ha fatto sbavare gli occhi per quasi 2 ore ma che in fondo non mi ha colpito al cuore. Estetica e simbolismi la fanno da padrone e sono anche funzionali alla vicenda, un film indimenticabile visivamente e concettualmente.
Dopo 5 giorni dalla visione ancora non ho capito se mi è piaciuto o meno.
Rimane il fatto che sono consapevole di aver visto un' opera complessa e grandiosa.
Refn rimane il mio regista contemporaneo preferito e nonostante la sua evoluzione rimane un maestro per me, ecco spiegato il 7: per fotografia, regia e perchè questo signore tira fuori due film totalmente anti commerciali e si fa fischiare a Cannes dopo aver fatto Drive che, se vogliamo, poteva essere il suo trampolino di lancio verso il successo facile.
Grazie Refn per le tue perle, nonostante la nostalgia esco dal cinema come un bimbo che scarta figurine.

GianniArshavin  @  18/06/2016 16:39:39
   8 / 10
Dopo il sufficiente ma timido e pretenzioso Solo Dio perdona Refn torna ai suoi consueti livelli con The neon demon , horror metafisico e allegorico che per me rappresenta un esempio di cinema moderno e sperimentale senza ricorrere per forza ad effetti al computer o ad una regia forsennata.

La storia sa di già visto per quanto riguarda la vicenda di base , tuttavia verso il finale non mancano i colpi di scena. Inoltre malgrado un plot poco originale i contenuti abbondano a profusione , e la violenta critica del regista ad una società dove a contare è solo l'apparenza non è certamente banale.
The neon demon non è certamente un horror classico , anzi è un prodotto sui generis e che fa della metafora e della potenza visiva le sue armi che vanno a prendere il posto di tensione e sangue. Ovviamente ci sono momenti più canonici per il genere , ma come detto la pellicola ha una profonda impronta sperimentale e questo rende difficile un'univoca collocazione.

Quello che rende speciale l'ultima fatica di Refn è l'incredibile potenza visiva , una bellezza totale per gli occhi che impreziosisce un film già di suo molto valido.
La regia ,ma soprattutto l'accesissima fotografia immergono lo spettatore in un viaggio lisergico dallo splendore cromatico allucinante, un tripudio di immagini , colori e musica che in alcuni passaggi ti culla e in altri ti martella, sempre in modo attraente e quasi sensuale. Posso affermare senza paura di mordermi la lingua che era dai tempi di Suspiria che non si vedevano colori al neon cosi belli e puliti e una fotografia cosi perfetta.
Per quanto riguarda il comparto attoriale sono tutte molto credibili le bellissime protagoniste , ma a brillare in particolare sono la fanciullesca Elle Fenning , che nel corso della storia darà vita ad un cambiamento nel suo personaggio abbastanza realistico, e l'ambigua Jena Malone.

In conclusione The neon demon è un'opera d'arte a livello estetico e un grande film nel complesso. Indubbiamente ha uno stile ostico e non commerciale e la trama potrebbe non convincere , ma chi ama il cinema non può non amare questo film.

massy1979  @  18/06/2016 14:20:15
   4 / 10
Se vogliamo fare di questo sito una pagliacciata continuiamo a valutare con voti alti film che non meritano, se vogliamo invece un sito serio comportiamoci in tale modo. Il film in questione non merita assolutamente voti alti. Privo di colpi di scena, primo di emozioni, la protagonista sembra stia ancora facendo la parte della bella addormentata, film dal genere inclassificabile, non e' un horror,nnon e' un thriller, non e' niente....delusione totale, unico pregio la fotografia.

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Ultima risposta 19/06/2016 18.11.25
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Invia una mail all'autore del commento Albertine  @  16/06/2016 12:09:22
   9 / 10
"la bellezza è l'unica cosa che conta". Sembra che Refn abbia applicato questa massima anche al suo ultimo film, il mio voto infatti riguarda soprattutto l'estetica che raggiunge livelli sublimi tra regia, fotografia, scenografie, musica, costumi, un piacere per i sensi, non mi ha annoiato un attimo nonostante la storia, la trama siano inesistenti e molto poco curate ed approfondite rispetto alla forma, come i personaggi del resto. Il messaggio è chiaro: la bellezza è pericolosa, corrompe chi ha la fortuna di averla, un'arma a doppio taglio che apre ogni porta, anche quelle che non si vorrebbe mai varcare. Desiderio, odio, invidia, portate qui alle estreme conseguenze in un crescendo che sfocia nel grottesco. L'innocenza e la purezza diventano un pericolo letale unite alla scoperta del potere assoluto che dà essere splendenti ed accecanti come il sole. Come Narciso la bellissima si innamora di se stessa con ciò che segue. Poteva essere un capolavoro ma per me tra cannibalismo, necrofilia e stregoneria buttate lì a caso, appena accennate, Refn ha voluto strafare. In alcune tematiche mi ha ricordato Cronenberg, un malessere, anche profondo me l'ha lasciato, ma è un pò carente di trama, troppo superficiale.

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Ultima risposta 28/06/2016 14.00.43
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Jack_Burton  @  16/06/2016 08:44:42
   7 / 10
A mio giudizio è un bellissimo film per quanto riguarda regia e fotografia...molto meno se si valuta la sceneggiatura, inoltre la durata è eccessiva.
Le attrici sono belle più che brave (anche perchè la recitazione è molto minimale e quindi di difficile valutazione) ed il cameo di Keanu Reeves è irrilevante.
Punto di forza è invece la colonna sonora...musica elettronica spaziale nel puro stile Refn.
Nel complesso il film è gradevole ma a mio parere è l'ennesima occasione mancata che fa di questo regista un eterna promessa della cinematografia, capace di fare delle pellicole bellissime sotto un profilo estetico non egualmente supportate dalla storia che spesso risulta piatta e non incisiva, come è avvenuto anche in questo The Neon Demon.

DarkRareMirko  @  15/06/2016 22:17:57
   10 / 10
Mi fa piacere di vedere anche voti alti.

Il film mi è piaciuto; adoro lo stile di Refn, le musiche e l'aspetto visivo.

Temi triti e ritriti, ma qui è il modo di raccontare che conta.

In totale disaccordo con chi l'ha stroncato; l'atmosfera è unica ed il livello tecnico è eccellente.

Io ci ho visto anche un pò di Gaspar Noè oltre che di Lynch e Von Trier; quoto chi dice che il film è un'esperienza sensoriale, praticamente un flusso di immagini.

Certe sequenze sono indimenticabili (L'intro, i momenti arty, la colonna sonora, la doccia ed il bagno pieni di sangue) e qualche spunto fa comunque riflettere (e l'ossessione per l'apparire è comunque purtroppo sempre attualissimo, assieme all'arrivismo).

Capolavoro arty con tante donne sexy ed uno scorbutico Reeves.

3 risposte al commento
Ultima risposta 19/06/2016 22.12.32
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Scuderia2  @  15/06/2016 20:35:38
   6 / 10
Quando Von Trier incontra David Lachapelle.
Refn si illumina di neon,cita e rivisita Boniperti,patina tutto (anche dove non serve) e parte per la tangenziale direzione estetismo puro.
Questa roba e al limite dell'indecente con sprazzi di storia del cinema.
Perché la scena all'inizio,la festa con esibizione fluttuante ,rossa e blu,martellata da The Demon Dance è qualcosa di straordinario.Un minuto,forse qualcosa di più,di Bellezza sul serio.Forse di Poesia.
E l'occhio sinistro di Elle Fanning su sfondo bianco?Frame Divino.
E la macelleria sanitaria?Mai un box doccia e una vasca da bagno sono state così valorizzate.
Qualcosa di buono dunque c'è,ma,se la Bellezza è l'unica cosa che conta,manca molto.
Massoneria,religione,necrofilia in omaggio.
Ma io ci ho visto molto simbolismo.
Il triangolo simbolo della femminilità,quello con inserito l'occhio simbolo della divinità.
E allora vai con Abbey Lee( tanto,tanto,tanto femmina) che ingloba un bulbo oculare.
Ci sta.

amsterdam  @  14/06/2016 13:57:26
   8½ / 10
Si tratta di un film visionario, onirico, pieno di simboli e di interpretazioni e di certo non di facile visione. La fotografia e la colonna sonora sono eccellenti e ricoprono un ruolo importante nella creazione di un'atmosfera pesante, rarefatta e spesso malata. L'unico neo che vi si può trovare è il finale, in cui si è forse osato troppo per dare il colpo nello stomaco allo spettatore.
Non condivido assolutamente chi l'ha condannato con voti bassissimi perchè questo film può non piacere, ma di sicuro non è fatto male e merita certamente una visione. Andatelo a vedere al cinema(e non in streaming, dove perde moltissimo) perchè a conti fatti merita davvero.

air09  @  13/06/2016 18:41:05
   10 / 10
Che dire di un film che si segue in estasi? Una pellicola la cui partitura musicale di Cliff Martinez ci ha fatto contorcere di piacere sulla poltrona del cinema, facendoci sembrare questi 117 minuti un attimo di piacere eterno?

Siamo stati posseduti dal potere della donna sullo schermo.

Attrici bravissime, creature che cambiano, streghe innamorate, occhi che mangiano e vengono mangiati. E come mai pensiamo che quello sguardo indimenticabile di Ruby distesa languidamente alla Erzsébet Báthory in una vasca piena di sangue verso Gigi e Sarah voglia dire: "Ci potevamo essere io e Jesse al posto loro sotto la doccia".

Chissà per quanti anni, o secoli, Ruby penserà ancora a quella ragazza della Georgia purtroppo trasformatasi in un nuovo demone così arrogante da pensare di poterla sottomettere.

wuwazz  @  13/06/2016 11:13:22
   4 / 10
La godibilità di questo film si fonda sulle idee visive di Refn. Peccato che il tutto sia tenuto insieme da una sceneggiatura al limite dell'imbarazzante.

In sostanza, questo film è penalizzato proprio dal fatto di essere un film.
Sarebbe stato meglio (e anche più in linea con l'evoluzione dello stile di regia di Refn) se il film fosse stato completamente muto.

Il regista danese si conferma regista della staticità (e per quanto mi riguarda è l'unica cosa che l'accomuna a Kubrick).

Che Refn abbia gusto e grande sensibilità registica/ fotografica l'abbiamo capito.
Ma la sceneggiatura è a dir poco imbarazzante: ci vuole veramente coraggio a difenderla. E per favore, niente discorsi del tipo "è fatta apposta" perchè non è vero: è scritta da (tre!!!) persone incompetenti (punto).

5 risposte al commento
Ultima risposta 13/06/2016 23.08.27
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Wilding  @  12/06/2016 17:11:42
   2 / 10
Di una noia sconfinata, tanto da permetterci una pennichella tra un'inquadratura e un'altra, tenta con scarsissimo successo di far filosofia sull'ideale della bellezza, sconfinando infine nell'horror ridicolo e di serie B. Da mal di testa!!

outcast  @  12/06/2016 12:45:20
   10 / 10
Un'orgia glamour di visioni, rituali magici, premonizioni, simboli ancestrali. Il tutto porta all'unica conclusione possibile: l'innocenza è un'eccezione preziosa, di cui il mondo circostante è molto affamato...
Imperdibile capolavoro di quello che reputo il miglior regista contemporaneo

gringo80pt  @  11/06/2016 13:38:02
   3 / 10
Uno dei film peggiori che abbia mai visto. Come sempre ho giustificato il prezzo del biglietto stando incollato alla poltrona per 2 ore, ma ammetto che più volte volevo andarmene da quanto mi stavo intorpidendo/fremendo. Questo più volte è durato circa 1 ora e mezzo.

I primi 7-8 minuti pare decollare, ma a forza di aspettare il film finisce.
Non dò 0 perchè c'è qualcosa di buono nella fotografia e nella colonna sonora, ma la lentezza e l'inconsistenza della trama (con più qualche buco) la fanno da padrona. Per di più non è un horror, o meglio: se è un horror, allora è anche un porno.

ALLIBITO

Invia una mail all'autore del commento tnx_hitman  @  10/06/2016 19:54:45
   9½ / 10
Refn continua a sperimentare,a variare,a innovare,a stravolgere,a shoccare.
Horror metafisico e meta cinematografico,che fa il verso alla Hollywood dalla patina luminescente per sputarci sopra il sangue di cui il film si nutre.
Qui si versa sangue,lacrime e sudore.
Elle Fanning è invischiata in un circolo di attraenti primedonne che non desiderano altro che apparire perfette davanti all'obiettivo dei fotografi e alla cinepresa di Refn.
Jessie,la protagonista,diviene una facile preda,una carne succulenta divisa fra le sue invidiose compagne che hanno un disperato bisogno di possedere la bellezza naturale di lei.
È un discorso metacinematografico:Refn è sia l'occhio onnisciente che tutto vede e non risparmia nulla,sia pecorella straziante e straziata che ancora non si è ambientata nel mondo così sfacciatamente glam della città degli Angeli,proprio come Jessie.
Fotografia ipnotica che naviga fra il rosso e il blu,due facce di un'anima in perenne conflitto,Jessie affronta un'Odissea emotiva e si ritrova in un punto di non ritorno dalla quale neanche lo spettatore puó fuggire.
Intrappolati nel neon,vorremmo raggiungere la Luna.Non ci viene concessa questa libertà,e navighiamo nel sangue che scorre a fiumi,sangue di un profondo rosso che da vita alla vena grottesca del film.
Un'esperienza sensoriale,più che lungometraggio che segue un filo logico.
Il tutto impreziosito da una colonna sonora travolgente targata Martinez,e degli splendidi titoli di coda,tra i più belli che io abbia visto ultimamente.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento williamdollace  @  09/06/2016 02:27:44
   8½ / 10
La mania del controllo, il rigoroso controllo formale, il cannibalismo estetico estremo che Refn pratica maniacalmente fagocita il film stesso, ecco perché Refn si mangia il suo film, una pellicola di nature morte che contengono solo corpi, lo partorisce, lo caga, lo concettualizza e ce lo rimette (in senso letterale) davanti agli occhi, in inquadrature formali al limite della possibilità tecnico-estetica che sono vera architettura bellica, e poi lei, la truccatrice, ovunque, lei, emblema del suo cinema e ancor più metacinema di The Neon Demon. Per Cliff Martinez ho finito le parole, le sue folate rianimano le camere mortuarie, sanciscono rigetti di arti, connettono corpi contundenti alle superfici oliate delle epidermidi violate e tagliuzzate delle modelle con eleganza e furia, i suoi tappeti sonori illuminano le autostrade.

Larry Filmaiolo  @  07/06/2016 21:40:15
   9 / 10
purtroppo, o per fortuna (è un po' l'inferno di atroci piaceri di Hellraiser...) la mia coscienza critica vacilla dinanzi a refn, e si lascia inghiottire, travolgere e soverchiare dal suo strabiliante senso dell'estetica, in barba a sceneggiatura (pressochè inesistente per sua stessa ammissione) e a tutto il resto, compreso il pubblico di caproni di cannes. è arte e come arte mi colpisce e mi sublima. catarsi.
musiche di cliff martinez mai così pregnanti e travolgenti, bellissime, fanno metà del film insieme a un keanu reeves devastante. ma in sostanza mi è piaciuto tutto, cosa più cosa meno, e non avrebbe senso cercare di spiegare perchè. basta una s b o r r a t a di colori al neon.

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