the mist (2007)

E' un horror apocalittico quello che stavolta Darabont attinge dalla bibliografia di King, ma ciò che subito traspare è che l'orrore proviene più dall'interno del supermercato che dall'esterno, più dagli uomini capaci di infanticidio per fanatismo religioso anzichè dalle bestie nascoste nella nebbia (in poche parole dobbiamo temere prima noi stessi prima di procurarci paure per esseri misteriosi e fantasiosi).
Dovrebbe essere questo il punto forte del film, la costretta relegazione di un variegato gruppo di persone all'interno di uno spazio chiuso che a volte sfocia anche in scontri e litigi poco credibili (perchè ad esempio Brent si ostina a non voler credere alla storia dei tentacoli anche quando David si offre di mostrargli la prova ?).
Cmq sia, tra alti e bassi, tra effetti speciali non eccellenti e splendidi passi che sanno di biblico, la parte migliore è il finale, comprensibilmente anche la parte che ha destato più amarezza e insoddisfazione.
Il finale di The mist o ti lascia a bocca aperta per quanto è spietato o ti fa uscire dal cinema piangendo e bestemmiando all'insegna degli autori.
Personalmente faccio parte della prima categoria. E quella musica... maròòò.