the journey (2016)

The Journey con la sua semplicità narrativa si affida ad un due di attori di tutto rispetto. Colm Meaney e Timothy Spall si assempblano magnificamente nel ritrarre due politici così opposti per ideologia e carattere personale. Il viaggio quindi consente non solo uno smarcarsi dalle logiche prettamente politiche dei rispettivi staff, quanto creare un faccia a faccia in cui i rapporti umani nascano e si sviluppino sia pure da due nemici giurati. In poche parole trovare qualcosa in comuni tra due singoli uomini così diversi da loro. Hamm si pone al centro di questa diatriba tra due persone che rappresentano decenni della guerra civile nordirlandese. Non parteggia apertamente per l'uno o per altro, ma sa condurre il gioco grazie a due attori superlativi che fra scambi reciproche di accuse, battute al vetriolo, riusciranno a stringersi la mano e raggiungere un accordo. Sia pure accompagnato da toni eccessivamente conciliatori è un film godibilissimo con due attori fenomenali.

Quando hai davanti due mostri sacri del cinema inglese come Meaney e Timothy Spall
facile che il film sia da consigliare caldamente a tutti. La sceneggiatura non brilla per originalita' ma i dialoghi sono il punto di forza, e si ride davvero di gusto. Il punto e' chiedersi quanto sia lecito o piuttosto qualunquista far ridere sullo sfondo di migliaia di morti che 45 anni di tensioni hanno provocato. I due leader mi sono sembrati talvolta i Don Camillo e Peppone della situazione, ma un parroco e un deputato comunista di Guareschi non avevano certo le responsabilita' morali di questi due. Ricco cmq. di ottime trovate, fin troppo conciliante, il film brilla tuttavia di luce propria. E almeno riguardo alla prova dei due splendidi attori, Chapeau