Frank Sheeran è un sicario della mafia e veterano della seconda guerra mondiale che sviluppa le sue abilità da esecutore criminale durante il suo servizio in Italia. Diventato vecchio, Sheeran riflette sugli eventi che hanno definito la sua carriera di sicario, in particolare il ruolo che ha avuto nella scomparsa del leader sindacale Jimmy Hoffa, suo amico di vecchia data, e del suo coinvolgimento con la famiglia criminale Bufalino.
Sei un blogger e vuoi inserire un riferimento a questo film nel tuo blog? Ti basta fare un copia/incolla del codice che trovi nel campo Codice per inserire il box che vedi qui sotto ;-)
Dalla definizione artistica del gangster movie come parodia del sogno americano o come tragedia cinematografica dell'America stessa si capisce cosa vuole essere THE IRISHMAN: un tetro inno funebre che ha come tema la tristezza e la sofferenza. Anziani sono i protagonisti e anziano è il regista. E il film, proprio come un anziano, riecheggia di memorie intense e fulminee ma vive di lentezze e tentoni fino all'immobilismo, costretto dal peso della vita trascorsa. Martin Scorsese non fa un film sull'evoluzione del genere attraverso lo scorrere degli anni perché era già stato fatto e non ritorna sui suoi passi con un racconto danzante e festoso, perché un'altra fase della sua vita è cominciata. Sembra quasi liberatorio potersi lasciar andare al silenzio e alla malinconia che incorpora questo capolavoro, riuscendo a parlare dei suoi personaggi non più come maschere carnevalesche che si agitano fino a rincorrere loro stessi ma come strazianti figure umane disperate e ormai arrese a pagare il pegno terreno con la solitudine che si sono costruite attorno. I fuochi che circondano i personaggi e le loro scelte creano legami di fratellanza e rapporti familiari degni di una tragedia teatrale classica, che ben rende l'idea della maestosità di questo film.