the imitation game - l'enigma di un genio (2014)

Storia molto bella, dal risvolto storico decisamente importante ma a quanto pare rimasta sconosciuta ai più per molto tempo. Inoltre la sceneggiatura si arricchisce di significati profondi, la diversità, la discriminazione, la perseveranza che contornano la vicenda storica e tracciano un dramma umano di alto livello.
Buona interpretazione del cast con Benedict Cumberbatch estremamente calato nella parte.

Qualche nota la devo fare al regista che sceglie un approccio molto stile americano, semplicistico in alcuni aspetti, in particolar modo nella rievocazione del passato del protagonista dove si delinea la scontatissima figura del bambino nerd disadattato, e da adulto il matematico schizzato. Quando si abusa troppo dei cliché storco un po' il naso.

Film solido e ben interpretato che ha però il difetto di trattare alcuni aspetti un pò troppo superficialmente,questo per arrivare più facilmente ad una fetta maggiore di pubblico.
Il risultato è comunque buono e merita la visione.

Bel film davvero...mi è piaciuto e consiglio di vederlo.la storia è appasionante anche se probabilmente confezionata per farla rientrare in due ore di film.il protagonista è molto bravo e davvero bravo è anche il ragazzo che lo interpreta da ragazzo.il tema dell omosessualità mi sembra trattato con troppa sdolcinatezza.

SPOILER

Film piacevole ma un po lento. Cmq da vedere

Troppe nominations per questo film a mio parere, sì discreto e ben fatto ma non da Oscar eccetto Cumberbatch che merita la candidatura come migliore attore.. Trama abbastanza lineare, narrazione che si snoda su tre piani, gioventù, seconda guerra mondiale e post seconda guerra mondiale quando il protagonista deve affrontare l'accusa assurda di atti osceni per omosessualità. Regia 'normale', Keira Knightley mediocre come sempre e se dovesse portare a casa la statuetta personale sarebbe una sorpresa.

SPOILER

I bramosi fratelli Weinstein hanno fiutato il successo con la sceneggiatura sul biopic di Turing, vita già difficile contenerla in un libro figurarsi in un film, l'altro colpo messo a segno è aver pescato un Tyldum fresco sbanca botteghino in scandinavia con quel gioiellino di 'Hodejegerne' (niente di eclatante ma buon intrattenimento) nella quale osò tantissimo, parabola che si prestava ad un escalation di forzature ma una regia incalzante e priva di pause si sono rivelate carte vincenti.

Il Tyldum che ritroviamo in mano ai Weinstein è diametralmente opposto, classico, accademico, la sua è una regia composta, misurata anche nel servirsi del cast, non prorompe più di quella verve genuina di fondamentale importanza per firmare i successi in patria, si poggia sul protagonista su un manipolo di attori che rasentano la stereotipia, benché tra i quali emerge il Turing ragazzo (Alex Lawther), impossibile soprassedere, alla quale bastano 2 minuti per firmare la sequenza più intensa del film.
Opera rivestita della fisionomia di Cumberbatch, il film gli è cucito addosso e lui ci sta dentro con evidente disinvoltura, traspare approssimazione nel richiamare schematicamente i temi della vita di Turing correlandoli con metafore insopportabilmente didascaliche, non c'è ellissi nella regia di Tyldum è tutto piattamente scontato. La mancanza di linearità narrativa volge proprio a discernere chiaramente la relazione che interpone i vari momenti della vita, ambisce sofisticatezza ma non si cura di mostrare il fianco ad evidenti tagli ad uso e consumo dell'operazione prefissata dai Weinstein. Resta un soggetto parzialmente trascurato, non ottimizzato a dovere, confezionato e lustrinato con propositi di avidità per una notte di fine febbraio.

Bellissimo film,ottima prova degli attori e di regia,consigliato!

Film non male, come tipologia richiama altri precedenti e ad un certo punto della storia si ha l'impressione che scorra via troppo velocemente.
Buona l'interpretazione del protagonista, anche se ho preferito la prova dell'attore che lo impersona da bambino, direi quasi magistrale.
Per il resto un po' sopravvalutato. Non griderei al capolavoro.

Si parla tanto bene di questo film che ha un pure sacco di candidature e allora ho voluto andare al cinema a vederlo.
E' un buon prodotto ma sono stato un poco deluso, sicuramente questa storia avrebbe potuto offrire di più allo spettatore perché il soggetto è molto interessante...la sceneggiatura e la messa in scena invece lasciano un poco a desiderare.
La pellicola scorre abbastanza lentamente e con dei momenti ripetitivi, le poche sequenze belliche sono realizzate parecchio male (anche se non sono il fulcro della storia), ci sono parecchi aspetti poco approfonditi e qualche dialogo abbastanza patetico messo dentro per arruffianarsi quelli dell' Academy.
Molto buona la prova di Benedict Cumberbatch ma non basta far ruotare tutto intorno alla sua interpretazione per far nascere un capolavoro.
Superba secondo me la colonna sonora di Alexandre Desplat ed in specie il tema iniziale che da un senso di triste e cupo.
Da appassionato di informatica fa piacere vedere una storia che tratti gli albori dei calcolatori elettronici anche se questo aspetto è trattato un poco marginalmente...fa rabbia vedere l'ipocrisia ed il menefreghismo verso "eroi nell'ombra" di una Guerra giocata a tavolino ed in cui tutto e tutti possono essere sacrificabili.
Stonate le poche stoccate di ironia british sparpagliate qua e là che raramente riescono a far sorridere...ostentato pure del buonismo nel trattare l'omosessualità.
Un film che porta alla mente pellicole come "Il discorso del re" e "A beautiful mind"... geni incompresi, icone del periodo bellico lor malgrado, personalità fragili piegate al servizio dei potenti.
Alla fine a Turing della guerra non fregava niente, lui teneva solo ai "suoi" Cristopher!
Un buon film che merita la visione ma abbastanza sopravvalutato per via dei temi trattati.

Ottima prova di Cumberbatch, il merito di aver reso onore a una grande mente e la denuncia della grettezza delle accuse agli omosessuali in un film un po' pretenzioso, prevedibile e dalla innocua sceneggiatura, con i personaggi a volte talmente sopra le righe da risultare fastidiosi (il generale "cattivo", giusto per un esempio). Ricorda "a beautiful mind" senza però raggiungerne tensione e partecipazione, se non in un paio di scene. Poteva essere migliore? Beh, questo non è un enigma, ma - per me - una evidenza lampante...

Fantastico, mi ha appassionato come pochi, film che abbraccia più temi, anche qui, come in "La teoria del tutto" probabilmente il regista è partito avvantaggiato, dato che stiamo parlando di un soggetto straordinario, solo che qui a mio parere è stato sviluppato ancora meglio. Ok lo stereotipo del genio incompreso e con qualche rotella fuori posto, quello ormai è un classico di questo genere di film, però qui il personaggio di Alan Turing ha molte più sfaccettature, probabilmente è stato spremuto tutto il succo possibile da questo personaggio.
Il film viaggia su tre linee temporali diverse, quando era a scuola, in cui si inizia a mostrare la sua passione per la crittografia, la sua riluttanza verso gli altri compagni o in generale una società già violenta e marcia sin da giovane, si accenna, molto timidamente, alla sua presunta omosessualità.
La linea temporale durante la guerra, probabilmente la più appassionante, quella in cui si mostra il vero motivo per cui Turing è famoso, i suoi veri risultati scientifici, il suo contributo nel far vincere la guerra contro i Tedeschi, ma soprattutto nel salvare molte vite umane, nel, come viene detto a fine film, rendere il mondo un posto migliore. Assieme a cio viene mostrato anche il rapporto difficile con i colleghi di lavoro, una specie di mobbing (di cui gia soffriva a scuola) ma anche la sua testardaggine la sua voglia di non mollare mai, e il suo carattere molto particolare, sociopatico, che però anche per riuscire nel suo obiettivo, deve adattarsi e rendersi simpatico ai colleghi, cosa che più avanti risulterà fondamentale. Qui però sottolineo qualche piccola lacuna narrativa che metto sotto spoiler


SPOILER

La terza linea temporale, è dopo la guerra, quando avviene un furto, o presunto furto, a casa di Turing e i poliziotti cercano qualcosa per incastrarlo, alla fine viene incriminato per omosessualità, questa probabilmente è la parte che fa più rabbia, che mostra come non esista ( o non esisteva, su questo non sta a me giudicare) la meritocrazia, che denuncia i "crimini" del tempo da parte delle forze armate contro gli omosessuali. Da sottolineare un bellissimo dialogo tra Turing e il commissario, sul gioco del giudice, sulle differenze tra gli uomini. Veramente profondo.

In definitiva, si gli altri personaggi giocano tutti ottimi ruoli, ma la star del film è Turing, sia per l'interpretazione carismatica del protagonista, devo dire ottima, sia per la struttura del film, che praticamente ruota tutta attorno a lui.
Ottimo il montaggio che svela le parti piano a piano e riesce ad appassionare, buone anche le scenografie che ricostruiscono bene i periodi storici.

Gran finale, più amaro che dolce, ben equilibrato.

CONSIGLIATISSIMO

...a tratti lento, molto lento

Solido film costruito sui classici elementi delle pellicole acchiappaoscar, personaggio eccentrico, opera del suo lavoro determinante, vita privata travagliata e finale tragico.
E' una colpa? Assolutamente no se il personaggio di Alan Turing viene presentato con un grande lavoro di caratterizzazione e gli eventi storici si susseguono coinvolgendo lo spettatore in una pagina molto particolare della seconda guerra mondiale.

Il film risente di alcuni momenti meno riusciti, soprattutto nel racconto delle dinamiche sentimentali del protagonista, non sempre chiare e a volte trattate con superificialità. Benedict Cumberbatch ipoteca l'Oscar se non altro per essere un attore in grande ascesa ed è probabile una scelta in tal senno.
Notevole, invece, il coraggio di produttori e regista di chiamare ancora Keira Knightley, alla luce delle sue ultime pessime interpretazioni, in questo caso è quasi convincente.

L'incredibile storia di un genio di nome Alan Turing...praticamente riconosciuto tale solo molti anni dopo la sua morte.
Eppure a lui si devono molte intuizioni che serviranno alla realizzazione dei moderni computer, ma soprattutto l'invenzione della macchina che è riuscita a tradurre i messaggi in codice dei Tedeschi durante la seconda guerra mondiale.
Il film è avvincente dal primo all'ultimo minuto e molto del merito va alla prova del protagonista che incarna alla perfezione il "classico" genio introverso di scarsa socialita' ma di grandi risultati finali che servono anche da riscatto personale.
Il lato "Turnig-matematico" è sicuramente affrontato meglio del lato "Turing-uomo" che latita un po'. Il tema dell'omosessualita' è solo abbozzato da una vicenda del passato e nel triste epilogo. Oltretutto tra i vari flash-back quello piu' debole è proprio quello nel "Presente" dove un poliziotto cerca di indagare sul passato del protagonista...
Nel complesso è un film solido, di mestiere, e che ha tutte le carte in regola per fare incetta di oscar...direi che è proprio il film ad hoc per questo genere di premi...

Sicuramente un film che non può passare inosservato. Cresce col passare dei minuti. Alcuni passaggi chiave vengono sbrigati troppo velocemente, mi aspettavo anche dei dialoghi più spettacolari, visti i personaggi. Rimane un bellissimo film, ma non un capolavoro.

La cosa più inquietante del film è che decifrare il temibile enigma, compito quanto mai arduo, era solo l'inizio di un compito ancor più difficile: decidere cosa far trapelare e quali azioni intraprendere per non far sospettare nulla ai tedeschi. E ancor più assurdo è l'approccio all'omosessualità: un genio, un uomo grazie al quale la guerra è stata vinta, costretto a fare una terapia ormonale per reprimere le sue pulsioni e che alla fine decide di suicidarsi...quanta solitudine deve aver vissuto. Un uomo solo, solo con la sua mente brillante e in più discriminato per la sua omosessualità. Quanto sanno essere meschini e miseri gli uomini con chi è diverso solo perchè è diverso. Ottima interpretazione. Ho trovato il film appassionante e interessante. Ho apprezzato anche la Knightley che di solito non mi fa impazzire. Mi sento di premiarlo! Bravi!

Anche se lungo risulta essere coinvolgente. Bravissimo B. Cumberbatch. Divertente in alcuni momenti, tristemente vero in altri. Tutti molto bravi a parte Knightey poco convincente, più adatta alle commedie.msicurante da no. Perdere.

Amo questo genere di film ma The imitation game non mi ha preso più di tanto, lascia un po' con l'amaro in bocca per quello che sarebbe potuto essere ed invece non è stato. Manca completamente di tensione e i protagonisti di empatia con lo spettatore.

un film molto ambizioso e certamente non per tutti ma comunque risulta molto bello da guardare...anche se a tratti risulta un po troppo noioso...
veramente bravo cumberbatch ma anche il resto del cast se la cava piu che bene...
sicuramente un buon film ma non lo reputo un capolavoro...

Film ben costruito, su più piani temporali, lineare ma commovente epopea di un eroe dimenticato, anzi di un antieroe fuori dagli schemi convenzionali: introverso, non ortodosso dal punto di vista delle tendenze sessuali, poco umile perchè consapevole del proprio genio, ma determinato e capace di decidere le sorti del più sanguinario dei moderni conflitti bellici.

Benedict Cumberbacht veleggia verso la statuetta come Migliore Attore per il suo straziante personaggio, riabilitato nell'onore e nella straordinaria impresa silenziosa perfino dalla Regina Elisabetta...Per citare una frase ad effetto di un altro film "A volte quando si perde, si vince..."(Al di là dei Sogni, V. Ward).

Davvero curioso e forse impietoso che molte persone, soprattutto gli storici, ricordino (con tanto di biopic creato alla velocità della luce....) Steve Jobs per avere inventato computer moderni e qualche dispositivo non indispensabile, dimenticando, dall'altra parte, un monumentale e rivoluzionario padre dell'informatica come Turing...

L'opera in sé non è poi questo gran capolavoro: di ottimo ci sono la prova di Benedetto Cumberbatch (date un oscar a quell'uomo!), la scenografia e i costumi. Nonostante la lunga durata, il ritmo è abbastanza veloce e lo spettatore segue l'azione che si snoda in 3 diversi momenti della vita di Turing. Molto simpatici i momenti comici di british humour. Ottima e coraggiosa la scelta di non approfondire il "declino", solitamente sfruttato all'inverosimile per guadagnare facili consensi.
Di pessimo vale la pena di segnalare la prova della Knightey, attrice sopravvalutata e quì molto fuori ruolo (ma ovviamente canditata sia agli oscar sia al golden globe). Molto squallide le immagini della guerra, sia quelle vere di repertorio sia quelle riprodotte.
Il resto sembra un film televisivo girato in modo scolastico, sufficiente o poco più.

CONCLUSIONE: Un bel film che andrebbe fatto vedere nelle scuole, non fosse altro per approfondire un aspetto storico importante ma spesso ignorato. Tecnicamente è fatto apposta per piacere ad un pubblico medio in senso positivo, maturo ma non troppo esigente dal punto di vista tecnico. Con qualche immagine di guerra "vera" collegata all'opera dei crittografi ne sarebbe uscito un capolavoro.

Innocua e scolastica produzione con la sola interessante ricostruzione storica e il fascino del suo protagonista a tener viva l'attenzione tra una tonnellata di cliché e prevedibilità inevitabile.

splendido non c'è che dire. la storia di alan turing e un film stile : a beautiful mindd. fatto molto bene , interpretato molto bene e con un ottima ricostruzuione storica. imperdibile

un film che analizza tantissimi aspetti... guerra amore omosessualità

Film difficile da commentare e votare. C'è tanta carne a fuoco e i temi trattati svariano parecchio: dall'omosessualità alla guerra, dal patriottismo alla coscienza umana, dal sacrificio all'amore. Sceneggiatura e scenografia sono indubbiamente di alta qualità così come il cast. Il protagonista è caratterizzato bene e secondo me l'hanno "rubato" un po' a Sheldon Cooper di "The Big Bang Theory"; grande interpretazione. L'unica pecca di questa pellicola è la lentezza. I dialoghi sono spesso lunghi e qualcuno fine a se stesso, come nella recitazione di una prosa. Insomma, The Imitation Game è un bel film, ma di quelli che "una volta basta", e che difficilmente ti viene in mente di rivederlo.

Loredanona si sente in obbligo di omaggiare il vero Turing con un bel 10 (ma anche perchè il film davvero merita).
Fantastico, cinema con la c maiuscola!

Film che ha il merito di aver individuato un soggetto pazzesco: guerra, scienza, psicologia, diritti civili.. Ben costruito, forse un po' troppo romanzato..ma bene così.

Storia bellissima che meritava più "essai" e meno "blockbuster".
Le esigenze del blockbuster hanno penalizzato nella scelta degli attori (protagonista escluso, davvero straordinario).
Scade molto nel didascalico e nell' entertainment, a discapito del Pathos, affidato unicamente alla grandissima interpretazione del protagonista.
Ben reso, forse anche ostentato in stile Spy story, il clima di astrazione del Potere dalla Guerra intesa come carne umana che va a morire.
Non è sufficientemente claustrofobico, non è sufficientemente scientifico, non è sufficientemente rivendicativo.
Ondivago anche se monodirezionale, con delle semplificazioni a tratti irritanti e non particolarmente originale la scelta di raccontare su tre binari temporali diversi la vicenda del protagonista.

Storia affascinante e di sicuro impatto. Attori sopra le righe. Ma non necessariamente un cult, visto la sua limitazione a presentare una trama che non può essere altro che scontata.

Una bella storia raccontata male. Intendendo dire che la regia sia decisamente mediocre; fa il suo compitino nel narrare senza farsi notare e nulla più. Mediocre pure ogni altro aspetto con una sola eccezione: Cumberbatch. Cumberbatch e la storia di Alan Turing tengono in piedi tutto, insieme a certi piccoli spazi comici; per il resto è il classico blockbuster manierista e barocco (ancor più fastidioso da vedere arrivando da una settimana all'insegna di Lynch e del suo "less is more") figlio di una regia modesta e invisibile e dell'obiettivo di accaparrarsi qualche statuetta alla notte degli Oscar.
Spiace per Alan Turing ma la gente che s'è presa "l'onere" di sfruttare la sua storia è paradossalmente ben lontana da quel "Sometimes it is the people no one imagines anything of who do the things that no one can imagine" (frase fin troppo evidentemente abusata, che nemmeno Ben Parker).

La forza trainante è sicuramente il fatto di raccontare una delle storie più incredibili della nostra evoluzione sul pianeta terra. Già le guerre che facciamo da millenni tra di noi ci fanno apparire ( non so agli occhi di chi ) arcaici, primitivi e dediti al potere di qualsiasi genere ( L'importante è prevalere ), mettiamoci pure gli "eroi di guerra" alternativi che vincono ( la stupidità umana ) colpendo con il fucile più penetrante che esista ovvero la scienza ( Il genio ), allora abbiamo completato il nostro viaggio verso la mediocrità strutturale. Ho avuto queste sensazioni vedendo il film e devo dire che è affascinate il fatto che pur dedicando quasi tutte le energie ad "enigma", tralasciando magari certi elementi di contorno alla superficialità ( la storia d'amore, l'amicizia ecc. ), il film funziona e riesce ad attrarre per buona parte l'attenzione dello spettatore. Nota positiva per il bravissimo Benedict Cumberbatch nella sua migliore interpretazione credo, lo stesso però non si può dire della Knightley che con tutto l'impegno dimostrato risulta essere fuori schema, magari è una mia impressione.

Film di una potenza unica, che strizza l'occhio al solito moralismo americano, ma che lo fa con grande stile.
The Imitation Game è uno di quei film che parte con tutte le carte in regola per aggiudicarsi alcuni, o magari a sorpresa molti, dei premi per cui concorre.
E' un film a cui fondamentalmente non manca nulla: Ha gli attori, una forte sceneggiatura, ottime riprese, bella fotografia.
Personalmente posso dire di essere rimasto piacevolmente soddisfatto e con un po' d'amaro in bocca, qualità che, credo, sia ricercata anche dal regista, che trasmette bene allo spettatore.

Con stile abbastanza inglese, non troppo americano descrive un lato di "intelligence" della II guerra mondiale. La vita di un matematico pioniere dell'informatica. Sopravvaluta un po' la creazione della macchina di turing per risolvere Enigma, gli ingegneri polacchi avevano già in uso calcolatori per decodificare modelli meno evoluti di Enigma (le cosiddette "bombe"). La squadra di Turing ha portato avanti tali idee. Poi il film ha un secoo piano che tratta l'omossessualità. Un segreto che si aggiunge ai codici.Tuttavia il film cade sul lato drammatico. Non riesce ad esser dramnatico quando e quanto vorrebbe esserlo

Beh, devo dire che mi ha soddisfatto a pieno su alcuni e punti e deluso in altri. Mi aspettavo sicuramente un film che affrontasse in maniera più approfondita la persecuzione di Turing a causa della sua omosessualità, invece viene un po' lasciata al caso, soprattutto nella parte finale, dove il regista decide di calare il sipario prima del suicidio e del percorso della castrazione chimica a cui è costretto. La scelta di insistere con una storia d'amore forzatamente cinematografica con la compagna non mi ha convinto in toto. E nemmeno la scelta di mostrare un Turing che appare un po' una via di mezzo tra Sheldon e il John Nash di A beutiful mind. Parallelamente mi aspettavo anche un film più tecnico nelle spiegazioni scientifiche, dato che si parla di un matematico che ha fatto la storia, mentre invece la scienza passa totalmente in secondo piano. D'altro canto rimane comunque un ottimo film, tenuto in piedi soprattutto da un grandissimo Cumberbatch, al suo primo ruolo da protagonista alla caccia dell'oscar, dopo l'ottima prova in 12 anni schiavo lo scorso anno. Un film che mostra la storia di Turing che nonostante dia una grande mano con il suo genio per terminare la guerra, verrà comunque perseguitato in tutte le maniere. E' una figura a cui questo film rende merito in parte ed è una storia che sicuramente valeva la pena di essere raccontata.
A mio parere questo film poteva essere molto di più, ma rimane un gran bel film.

Non me l'aspettavo. Film straordinario.

Pellicola ammiccante per quanto riguarda i vari oscar, però sarebbe da disonesti non sottolineare una performance mostruosa di quell'attorone che risponde al nome di Cumberbatch e che (probabilmente) regge quasi da solo l'intera pellicola.
Il film ricalca molto "a beautiful mind", soprattutto per quanto riguarda la figura del genio incompreso ed isolato dal contesto reale, ma in questo film c'è una componente storica molto più forte ed avvolgente che rendono Turing una figura ( personalmente parlando) molto più accattivante ed interessante.
Una buona prima parte cede poi il posto ad una fase conclusiva molto più emozionante che difficilmente lascerà lo spettatore indifferente. Da segnalare una sceneggiatura senza particolari trovate ed un approfondimento psicologico lacunoso per quanto riguarda i personaggi comprimari.
Insomma, un'ottima pellicola che probabilmente porterà a casa qualche statuetta, ma non userei neanche qui la parola capolavoro.

SPOILER

film costruito in modo impeccabile con l'unico difetto, secondo me, di dedicarsi troppo alla parte relativa a "Enigma" e molto meno ad altri aspetti interessanti della vita di Turing..

insomma il "gioco dell'imitazione" di Turing, che da il titolo a questo film, viene appena accennato e senza alcun approfondimento.

Mezzo punto in più per l'interpretazione di Turing, anche quella del Tuning ragazzo è notevole. La storia è interessante ma anch'io ho notato lo stile narrativo scopiazzato da Beautiful mind. Interessante invece i passaggi nei tre periodi temporali cui si basa la biografia.
Ma una cosa stento ancora a capire

SPOILER
Comunque è un film che fa riflettere...

SPOILER

argomento interessante ed originale, bravi gli attori. ma il film si dimentica facilmente.

Insomma. Sceneggiatura senza alcun guizzo. A tratti può dare l'idea di un documentario su Alan Turing. Peccato.

Un buon film che si regge al 90% sull'incredibile bravura di Benedict Cumberbatch.
Non lo reputo un capolavoro a causa dei troppi clichè, personaggui di contorno stereotipati e alcune cadute di tono nella trama.
Eemoziona e intrattiene adeguatamente.

Un buon film con una storia sicuramemte interessante, anche se con momenti alle volte un pò troppo lenti.

Il film si lascia comunque vedere ed è sicuramente molto ben recitato. Una nota di merito al protagonista, davvero un'interpretazione da Oscar.

Eccellente.
Mi ha fatto emozionare tantissimo(mi accade raramente al cinema).
Ho trovato grandissimo Cumberbatch e anche l'attore che fa Turing ragazzo. Buoni gli altri interpreti
Ottima la trovata di raccontare il film in più segmenti paralleli: adolescente, durante la guerra e nel 1951.
Consigiliatissimo.

L'autorevolezza del personaggio che tratta, la sua storia che racconta di una follia prodigiosa, emarginata in un codice che condanna il protagonista all'incomprensione, ma anche la bravura del cast sono ingredienti che permettono a questo lungometraggio di tenere il pubblico inchiodato al grande schermo.. la curiosità di capire inoltre da dove proviene l'odierna civiltà cybernauta gli conferisce un'attrattiva non indifferente. Riconosco di avere prestato poca attenzione ad ogni altro elemento del film. All'uscita dal cinema ero però soddisfatta di quanto visto e questo non può che essere un buon risultato per il regista.

A mio parere un buon film che permette di conoscere la storia per quanto romanzata di una grandissima mente del '900. La stupidita' umana purtroppo pero' non ha limiti e l'Inghilterra dovrebbe vergognarsi di essersi privata di menti come questa e quella di Oscar Wilde per un perbenismo ipocrita.

Tutto bellino ma tutto troppo prevedibile con troppi cliché (il genio scontroso, la donna più in gamba di tanti uomini, alcune coincidenze troppo forzate e quindi fastidiose). Nonostante i temi importante (guerra e pregiudizi contro gli omosessuali) è un film leggerino d'intrattenimento puro che non lascia nulla.

The imitation game è un buon film costruito su tre segmenti cardine: il Turing durante il collegio, durante la sua incriminazione per omosessualità (reato perseguibile penalmente in Gran Bretagna a quei tempi) e il maxi blocco principale del suo lavoro per decifrare Enigma, il codice di comunicazione dei nazisti. Il film è solido ma convenzionale, ha l'indubbio valore aggiunto di Cumberbatch che fa suo un personaggio solo, che si sente estraneo dal mondo, affascinato dai codici cifrati e dalle potenzialità infinite della sua macchina, ma incapace probabilmente di cammuffare la sua diversità, di imitare quella normalità che la società gli impone. Forse su quest'ultimo aspetto il film non approfondisce, ma schematizza. Si dedica maggiormente a quella corsa contro il tempo per decifrare quell'impossibile codice, il sancta santorum di Enigma che permetterebbe di vincere la guerra. Così facendo però sacrifica spunti a mio parere più interessanti, rimanendo un buon film senza dubbio.

Film fuori tempo massimo, con un plot - si interessante ma anche - molto standard e prevedibile, personaggi stereotipati ed una regia molto (troppo) scolastica (ma credo che sia un regista esordiente, almeno per quanto riguarda il lungometraggio, e per questo sorvoliamo).

Cumbararabact bravo, Keira insopportabile, non credibile neanche per un minuto ed irritante (e purtroppo il suo personaggio dovrebbe suscitare nello spettatore esattamente l'effetto opposto.

Personaggi stereotipati: c'è il protagonista genio incompreso asociale dissociato dalla realtà (beauiful mind - pessimo film, tra l'altro - docet), la ragazza agua e sapone dolce e simpatica, intelligentissima, il colonnello idiota e bastardo che con capisce un c@zz0 (perchè in tutti i film in cui c'è una forza dell'ordine - non importa quale - stai tranquillo che c'è il "dinosauro" vecchio stampo repubblicano la cui mente è aperta come la narice di un topo), l'amico affascinante - MadMen - sempre con la sigaretta in mano; e potrei continuare, ma mi fermo.

Insomma, film troppo netto, creato per lo spettatore medio, che non serba grandi sorprese o colpi si scena.



SPOILER

E poi la struttura alla The Prestige, lo stesso andamento di Beautiful mind...



SPOILER

Insomma, un film medio, per spettatroi medi. Talmente medio che mi stupisco si parli di così tante candidature.

Il "gioco delle due parti" che rivela lo stratagemma dei confini dell'animo umano non poteva essere affrontato meglio, specialmente nel dialogo tra il poliziotto e Tuning, e il film, al di la' della furbizia Spielberghiana dell'epilogo, puo' tranquillamente annoverarsi tra
I migliori prodotti cinematografici degli ultimi anni. Non una sbavatura, non un minimo difetto formale. E' un viaggio mentale e scientifico che mette a disagio, mostrando come il talento artistico possa essere logorato da un Potere politico e culturale capace di arrestare ogni minima risorsa individuale, di creare ulteriori solitudini in chi ha gia' sostituito il cuore per la causa della scienza e dell'intelletto. Farebbe pensare alla "maledizione di Oscar Wilde" che aleggia come un fantasma tra le spire del secondo conflitto mondiale e tra i messaggi crittografati del film. Opera pertanto magnifica che segna una tappa importante, capace di descrivere l'uso abnorme dell'intelligenza al servizio di una patria che al tempo stesso disonorava le menti piu' geniali. Torna pertanto il doppio aspetto della "diversita", il talento incontrollabile e narcisista o l'omosessualita', due "colpe" sociali che sembrano la faccia della stessa medaglia

E' vero che la regia è abbastanza scolastica, e si può perdonare essendo il regista norvegese alle prime armi con film "internazionalizzanti"; il risultato finale è magnifico, peccato la Knightley che alterna scene decisamente credibili ad altre in cui sta palesemente recitando e fa poco o nulla per nasconderlo, ma la poca costanza di Keira non è una novità.

FICTION. Mi aspettavo nei titoli di coda il logo della RAI.
Una storia universale, toccante, sulla diversità e sull'amore, sul valore della scienza e del vero progresso. Peccato che a sceneggiare la storia sia capitato un disgraziato inetto. A peggiorare la scrittura ci pensa una regia piatta, video di repertorio sulla guerra mondiale e voce fuori campo. Uno show della negligenza cinematografica.

Gli interpreti oscillano tra il sufficiente e il didascalico. Non c'è empatia, ma disordine, anche nella linea dei caratteri e nel rapporto fra i personaggi principali.
La Knightely è pari alla nostrana Solarino. Per quanto si impegni non ce la fa.
Cumberbatch è la copia sbiadita di Russel Crowe, incerto nei tic, solo a tratti profondamente convincente. Più bravo sicuramente l'attore che fa Turing da giovane.

Straziante, otto euro buttati nel cesso, o quasi se non fosse per la (ri)scoperta di un personaggio grande il cui contributo scientifico ha rivoluzionato il mondo e salvato milioni di vite umane.

Film stupendo, grandissima interpretazione di Cumberbatch. A tratti mi ha ricordato fortemente "A beautiful mind" con il quale condivide alcuni aspetti. E' un piacere che grazie a questi film, purtroppo messi troppo poco in risalto nelle sale italiane, vengano alla luce storie di personaggi meravigliosi come Turing

Davvero un bel lavoro. Il regista è bravo a raccontare la storia su tre spazi temporali diversi e a mantenersi lucido incastonando la vita privata di Alan Turing con il suo lavoro, lavorando su due piani differenti ma in maniera perfetta. A volte, appunto, mettere troppa carne al fuoco, brucia completamente l'intenzione di un film, ma per questo è diverso: l'omosessualità di Alan non viene presa come pretesto per emozionare, ma è solo una componente della vita di questo genio.
A tratti emozionante, a tratti appassionante, nel sua "finta lentezza", The Imitation Game è un lavoro splendido, una vita che non poteva essere descritta in miglior modo. Un plauso all'attore che ha interpretato Alan da piccolo, davvero molto bravo. L'interpretazione di Benedict Cumberbatch è qualcosa di spettacolare, davverl sentita e toccante. Capitolo a parte merita la Knightley: è stata forse l'unica nota negativa del film, la sua intepretazione è senza mordente e poco incisiva.

Bel film, purtroppo consegnato ad una regia con poca personalità. Fortunatamente la storia è interessante e commovente di suo e l'interpretazione di Cumberbatch è notevolissima. Assolutamente meritevole di visione, ma è come se gli fossero state tarpate le ali sul punto di spiccare il volo verso qualcosa di più alto.

COMMENTO SPOILEROSO

Non perderò tempo a scrivere di Cumberbatch tanto lo faranno giustamente tutti e non mi sorprenderei di vederlo con una statuetta calva in mano, piuttosto segnalo un'altra ottima interpretazione che forse passa inosservata, mi riferisco all'attore che interpreta Alan Turing...
Ma noooo Cumberbatch! Ho detto che non parlo di lui, intendo il Turing ragazzo. Ma lo avete visto nella scena che gli viene comunicata la morte di Christopher? Mostruoso!!! E' riuscito a muovere singolarmente ogni muscolo della faccia, per un risultato commovente. Spero che non sia stato un fuoco di paglia e che qualcuno che conti lo contatti.
Chiusa la parentesi attori da encomiare, The Imitation Game è una certezza, è il film che ti aspetti di vedere. La vita di un uomo anormale, un genio distrutto dalla stupidità umana, inaccettabile, come lodi e scuse che se ne stanno a dormire con una sveglia rotta.
Però per me il film ha un difetto imperdonabile, una scena mancata che doveva esserci prima del falò finale. Semplicemente Turing che osserva una mela su un tavolo, bastava solo questo, senza andare a mostrare la cruda e oscura signora girando il dito nella piaga. Cinematograficamente era una scena potente che tra l'altro richiamava e si riallacciava simbolicamente ad altre scene viste in precedenza: Alan che raccoglie il cianuro in terra e il suo primo "regalo" per essere carino con gli altri. Inoltre era utile a far intuire il metodo utilizzato per il suicidio a ignoranti come me.
Si scriveva da sola.

sono rimasta affascinata e meravigliata sia dai protagonisti che dei personaggi che hanno interpretati.
In modo particolare Benedict per la sua capacità di commuovere ed emozionare.
Congratulazioni, siete stati mitici bravi belli e commovente.

Non posso che dare un voto alto a questo film. Benedict Cumberbatch è spettacolare, il personaggio di Alan Turing è interpretato magistralmente. Anche la storia è molto interessante, ben raccontata. Una bella biografia che fa anche scoprire il primo antenato dei nostri computer.

Bello e commovente. Assolutamente da vedere

Un grande film, bella fotografia ottimi interpreti, ottima sceneggiatura, da vedere assolutamente.

Bellissimo film sulla storia di un personaggio particolare e talvolta incompreso, che per certi versi mi ha ricordato John Nash di "A beautiful mind" e che comunque non conoscevo. Narrazione scorrevole e piena di scene dal grande impatto emotivo.

Da Oscar l'interpretazione di Cumberbatch, in un ruolo tutt'altro che facile, che oscura le buone prove degli altri attori. Sicuramente consigliato.

Cast stellare, bel soggetto , secondo me si apprezza il film per la storia in sè , non per come è stata raccontata. Si poteva fare mooooooolto meglio

Sono rimasto colpito molto positivamente da questo film, a tratti mi ha addirittura commosso (cosa che mi succede raramente). Immagino che la vita di Turing sia stata un po' meno "cinematografica" di come viene raccontata nel film, ma ci sta per coinvolgere molto anche lo spettatore meno interessato alle vicende del genio inglese.

Col materiale a disposizione, si poteva fare un capolavoro di film. Ma, forse per l'inesperienza del regista, o forse per la volontà della produzione di fare un ennesimo "a beautiful mind" (film con cui ha molti difetti in comune), si è voluta stravolgere la storia sotto tanti aspetti, sottolineando quello che, appunto, doveva servire ad ingraziarsi il pubblico. E così, oltre alla colonna sonora stile Disney, abbiamo tutta una serie di fastidiose strizzatine d'occhio ed improbabili dialoghi, che procedono rendendo prevedibile e già visto quello che non doveva essere. Peccato perchè gli attori sono tutti bravi e, anzi, Cumberbatch probabilmente si prenderà un Oscar per il suo Turing. E in effetti l'aver voluto fare il film in questo modo pare proprio la via facile per ingraziarsi la giuria degli Oscar.

Tratto da un libro è la storia vera di Alan Turing genio matematico interpretato da un grande Cumberbatch che morì per la sua omosessualità come eroe di guerra. Il film più bello che ho visto recentemente al cinema. Sfiora il capolavoro anzi lo è. Così così Keira Knightley ma gli altri attori sono bravi. Avrebbe meritato la candidatura all'oscar a mio parere ma spero che vince qualche Golden Globe. Dialoghi molto ben congegnati e regia ottima. Da non perdere.

Questo film lo considero un quasi capolavoro soprattutto per il personaggio di Alan Turing, interpretato magistralmente da Benedict Cumberbatch che vola decisamente verso la candidatura all'Oscar. E' incredibile: ad ogni singola inquadratura l'attore è riuscito a dare un'espressione diversa rispetto a quella di prima, anche delle piccolissime differenze che danno una notevole sfumatura al personaggio.
Anche:


SPOILER

Personalmente mi ha coinvolto parecchio la storia, che scorre bene e lineare, senza apparenti colpi di scena eclatanti ma tutto l'insieme ti invoglia a proseguire nella visione, anche per via di un montaggio sapiente che mescola tre differenti archi temporali della storia del matematico, regalandoci piano piano dei pezzi fino a che nel finale non si compone il mosaico del personaggio.


SPOILER

Di per se anche il tema trattato mi ispirava molto.


SPOILER

E poi le biografie dei personaggi realmente esistiti mi piacciono sempre, indifferentemente se siano fatti veri o la maggior parte inventati.
Tornando al film anche il resto del cast se la cava ma un gradino sotto Cumberbatch: la Knightley ci offre una prestazione accettabile, sempre troppo legata alle sue smorfie, nonostante ciò se la cava. Il gruppo di scienziati che lavora con Turing recita bene e sembra molto coinvolto ma senza troppo clamore.
Il reparto tecnico è ottimo anche se non ricordabile: la colonna sonora azzeccata ma non eccelsa, una fotografia nella norma e i pochi effetti speciali si vedono che sono fatti al computer.
Insomma un film che consiglio caldamente, un po' per il personaggio di Turing interpretato magistralmente che ti cattura secondo dopo secondo e poi la storia è interessante visto che ha questo matematico britannico ha creato una bella fetta del mondo che conosciamo.

Date le aspettative mi aspetto un film migliore. Solo la parte finale del film è emozianante, il resto è poco coinvolgente, scorre senza particolari scossoni. Solo qualche dialogo qua e là che strappa qualche sorriso ma l'intreccio non coinvolge pienamente lo spettatore, nonostante la vita di Alan Turing sia molto interessante. Il finale forte e l'interpretazione di Benedict Cumberbatch portano il film sopra la sufficiena. Peccato, poteva essere migliore dati i temi trattati.

Grandissima prova di Benedicat "rain man" Cumberbatch al servizio, oltre che di Sua Maesta' la regina, di una trasposizione con poco mordente di una storia ahime' ai piu' sconosciuta. Premio nobel postumo per Turing.