the house of the devil regia di Ti West USA 2009
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the house of the devil (2009)

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locandina del film THE HOUSE OF THE DEVIL

Titolo Originale: THE HOUSE OF THE DEVIL

RegiaTi West

InterpretiJocelin Donahue, Tom Noonan, Mary Woronov, Dee Wallace

Durata: h 1.35
NazionalitàUSA 2009
Generehorror
Al cinema nell'Agosto 2009

•  Altri film di Ti West

Trama del film The house of the devil

Samantha è stanca di condividere la stanza del college con una compagna disordinata, casinista, sessualmente promiscua e incline a droghe e alcool: una convivenza che le impedisce di studiare e concentrarsi e le provoca forte disagio. Per sua fortuna trova una splendida casa indipendente, pulita e ordinata a un affitto ragionevole: l’unico problema è quello di mettere insieme in tempo i soldi del primo mese. Per puro caso la ragazza scorge un volantino di ricerca di babysitter e ben presto, con la collaborazione non richiesta della sua migliore amica, Megan, riuscirà a ottenere il posto. Si tratta di passare quattro o cinque ore, quella sera stessa, in una casa isolata, fuori città, prossima al cimitero, a sorvegliare la vecchia madre della Signora Ulman mentre la coppia di residenti si recherà ad ammirare l'eclissi di luna prevista per mezzanotte. I coniugi in questione sono una strana coppia e il signor Ulman, pur di convincere Samantha ad accettare il posto e consapevole di aver parzialmente ingannato la ragazza facendole credere che si trattasse di occuparsi di un bambino, le offre una somma molto alta: 300 dollari per poche ore, che vengono alzati a 400 dietro richiesta di Sam. Contro il parere di Megan la studentessa accetta il lavoro. Samantha ora è sola e isolata, dentro la casa del diavolo. Mezzanotte si avvicina…

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Voto Visitatori:   6,85 / 10 (43 voti)6,85Grafico
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Voti e commenti su The house of the devil, 43 opinioni inserite

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  Pagina di 1  

Jolly Roger  @  02/01/2016 16:53:37
   8 / 10
Col nuovo anno ho deciso di colmare questa enorme lacuna. The House of The Devil merita davvero di essere visto, è un horror adatto a (quasi) tutti i palati e può essere consigliato un po' a tutti, anche chi non ama particolarmente il genere, perché il concetto sui cui si fonda è quello di trasmettere inquietudine attraverso la rappresentazione di una situazione verosimile e attraverso l'immedesimazione con la protagonista, piuttosto che con litri di sangue o con scene orribili.

La situazione e l'atmosfera sono infatti le cose spaventose del film: una baby sitter viene contattata da persone molto strane, che abitano in una casa enorme ed isolata in campagna, per fare da balia ad una signora anziana, che sta in una stanza al piano superiore. Alla baby sitter non è richiesto nemmeno di conoscere questa persona, non la vedrà neppure: la sua presenza serve solo nel caso ci fossero emergenze…
Il film è costruito tutto su questo: la paura di stare in una casa gigantesca, da soli (anzi…con qualcun altro, che però non si sa né chi sia né cosa stia facendo), sentendo però in continuazione rumori strani e notando, nella casa, particolari strani, cose che non tornano, indizi che evocano fatti tremendi.

Non mi trovo per niente d'accordo con chi boccia questo film sostenendo che è noioso perché non succede nulla. Credo anzi che questo sia il suo vero punto di forza, il fatto di trasmettere un'aspettativa carica di inquietudine e tensione che crescono sempre di più proprio frattanto che i tasselli del puzzle man mano si incastrano a comporre un quadro terrificante, un climax di suspense che è stato gestito da Ti West dimostrando una padronanza formidabile della struttura narrativa. Basta pensare alla calma iniziale, l'esasperata lentezza degli avvenimenti, l'opacità degli ambienti esterni, la staticità delle inquadrature, sembra quasi di aprire una finestra su un cielo completamente immobile, ma di avvertire allo stesso tempo quella pesantezza dell'aria che suggerisce l'arrivo di una tempesta.
Da quando poi si entra nel vivo - nella casa - è tutto un avvicinarsi all'orrore, poco per volta, gradino per gradino, inesorabilmente.

Il film è anche pregevole sotto un altro punto di vista: fin dalla sigla iniziale, è palese l'intento di omaggiare il cinema horror anni '80, ma subito dopo la sigla, quando si vedono inquadrati alcuni oggetti (come un gigantesco e preistorico walkman! O la mitica camicetta a quadrettoni sopra i jeans della protagonista) ci si accorge che il film è effettivamente ambientato negli anni '80!
Bella sorpresa - ed il tutto è talmente reso bene e curato - ambientazione, costumi, regia - che questo film, se uno lo vedesse senza saper di che anno è, potrebbe benissimo pensare che sia DAVVERO un film degli anni '80. Sì, non l'avessi saputo, penso che ci sarei cascato in pieno - forse solo i più sgamati potrebbero notare una maggior resa della fotografia e del colore, sia per i progressi tecnici intervenuti nel corso degli anni sia per la cura di questo aspetto, divenuta maniacale nel cinema attuale.

Veniamo ad un paio di piccole note dolenti. Il film, a mio parere, fa una caz.zata enorme, che sarebbe stato meglio evitare:


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Il finale non è eccezionale, ma è carino, in perfetto stile anni '80.
La sigla finale con i nomi dei protagonisti in giallo in sovraimpressione, i puntini e poi i nomi degli attori, è una chicca :-)

3 risposte al commento
Ultima risposta 29/02/2016 14.59.42
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-Uskebasi-  @  06/10/2015 19:07:14
   8 / 10
Dai titoli di testa a quelli di coda, dalla fotografia alle inquadrature, dalla regia agli attori, dai costumi alle azioni, dai dialoghi ai silenzi. Tutto, ma proprio tutto, sembra uscito da una capsula del tempo targata 1980.
Nemmeno Tarantino potrebbe raggiungere questa perfezione.
Ti West c'è riuscito. Non so come ha fatto, ma c'è riuscito.
E' superfluo parlare del film, questa è una pura dimostrazione di stile. Un omaggio al Cinema che fu.

10 risposte al commento
Ultima risposta 10/01/2016 23.57.25
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ferzbox  @  15/04/2015 19:37:33
   7½ / 10
Era da parecchio tempo che l'utente BlueBlaster mi esortava a vedere qualche film horror di Ti West,dicendomi che erano prodotti interessanti e alcuni spiacevolmente snobbati in Italia.....in effetti devo ammettere che "The House of the Devil" è una produzione notevolmente sorprendente e spiazzante; per me è stata un'autentica sorpresa per diversi motivi.
Prima di tutto mi ha colpito sin dall'inizio per i titoli di testa e la regia; la pellicola viene introdotta con delle scritte che spiegano allo spettatore che gli eventi che sta per vedere sono relativi ad alcuni fenomeni inspiegabili legati alle sette sataniche durante(e sopratutto) gli anni 80.....
...ed ecco la prima genialata(almeno secondo me),il film ha esattamente lo stile dei film horror anni 70/80,sia nei titoli che nel ritmo,però senza totalmente escludere una spruzzatina di cinema odierno(leggermente percepibile nella fotografia).....non solo,ma tutta l'intera pellicola è concepita così; c'è un'inizio lento,fino a creare un alone di mistero non del tutto chiaro per poi esplodere alla fine,ricordando(grazie West) cos'era il vero cinema horror; quello di 30/40 anni fa.....la stessa inquadratura finale e i primi titoli di coda(con il nome degli attori,i puntini di sospensione e il nome del personaggio interpretato) ricordano il cinema di ieri.....
No,veramente bello.....finalmente un horror targato anni 2000 che risegue quello che doveva teoricamente essere il percorso da seguire....altro che Bo Bo settete.......Caro il mio BlueBlaster,hai avuto ragione a consigliarmelo,ma proprio per questa ragione(e non volermene ti prego) ti dico:Altro che Wan!!!!....questo non è fatto di plastica.....questo è come dovrebbe essere...e tu sai bene a quale differenza mi riferisco....
Una vergogna che non è stato portato......le minchiàte commerciali le portano tutte,i lavori interessanti fanno finta di non vederli.....

7 risposte al commento
Ultima risposta 07/06/2015 19.32.00
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MonkeyIsland  @  29/01/2015 13:29:11
   7½ / 10
Senza voler entrare in critica con nessuno, sono dell'idea che quando ci si getta su questo genere di pellicole bisogna entrare in un certo mood o farsi perlomeno qualche idea sul regista.
Come in The Innkeepers anche qui non aspettatevi jumpscares (o bubusettete) visto che West predilige una costruzione della tensione seguendo il modello Polanskiano ovvero parte piano ma esplode nel finale.
Ottima la regia che non da mai l'idea di sprecare una sequenza e pellicola che spero un giorno arriverà qui, anche se visti gli incassi qui da noi di roba come Paranormal Acitivity o il recente Ouja forse è meglio che questa roba resti di nicchia.

13 risposte al commento
Ultima risposta 25/02/2015 02.38.51
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Gruppo COLLABORATORI SENIOR elio91  @  26/09/2014 17:23:06
   7 / 10
Ad essere sincero, le tarantinate postmoderne cominciano a starmi sullo stomaco quando non è Tarantino a metterci mano (e spesso, pure lui).
Che "The house of the devil" sembri ambientato negli anni '80 è palese, ma mi sembra un particolare inutile, sin troppo ricercato.
Il film veleggia tra la noia e l'aspettativa per un'oretta e passa, senza abbondare nel sangue e costruendo passo passo un'atmosfera a tratti riuscita.
Ciliegina sulla torta sono gli ultimi quindici minuti o giù di lì: non c'è una sequenza, un dettaglio fuori posto. Tensione alle stelle e brividi. Vale la pena sorbirsi settanta minuti di (quasi) vuoto - se escludiamo il dialogo con i due "coniugi"?
Può darsi. Anzi, forse si. Eppure non vedo nulla di originale nell'ennesima rielaborazione masticata e sputata di un Rosemary's baby shekerato con esorcisti e shining vari, mi sa di formula stanca e stantia.

2 risposte al commento
Ultima risposta 09/12/2014 22.10.21
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GianniArshavin  @  09/09/2014 13:36:16
   7½ / 10
Me ne hanno parlato davvero bene e devo dire che "The house of the devil" di Ti West merita tutte le lodi che si è guadagnato in questi anni.
La prima cosa che balza all'occhio è la minuziosa ricostruzione che il regista ha effettuato per far sembrare questo prodotto non solo ambientato nel periodo 70/80 ma proprio nato durante quegli anni. Già dai titoli di testa sembra di essere in un film di Fulci o Argento , aspetto che subito ha rapito la mia attenzione.
Oltre all'accurato omaggio/tributo ai vent'anni d'oro del genere West riesce a dar vita ad una pellicola valida anche sotto il profilo della paura e della storia , pur basandosi su un soggetto non originale e dai palesi richiami al passato ("Rosemary's baby" e "Halloween" i primi nomi che mi sono venuti in mente). La vicenda si dipana lentamente , il regista non punta sullo spavento facile e a buon mercato ma vuole sfruttare il suo talento dietro la mdp per incutere un timore più subdolo e crescente , fatto di silenzi,isolamento,personaggi sinistri ed un continuo sfruttare la location domestica.
Una volta entrati nella "house" saremo assaliti da una tensione molto particolare , da un'atmosfera malata che palesemente cela qualche orribile segreto che nel finale ci verrà rivelato nella sua prevedibile ma convincente potenza.
Alcuni potrebbero considerare noioso "The house of the devil" perché in effetti accade ben poco prima del finale , ma la bravura di West sta proprio nel creare soggezione con l'utilizzo di pochi elementi , primo fra tutti il tetro proprietario della casa interpretato da un Noonan mai cosi luciferino.
Altra nota a favore del titolo è sicuramente la colonna sonora , senza sottovalutare l'apporto degli altri attori.
Ovviamente non siamo di fronte ad un'opera perfetta , la sceneggiatura ha delle cadute nella banalità e alcuni risvolti potevano essere curati meglio ma tuttavia la bontà del prodotto copre ampiamente le piccole lacune presenti. Spero vivamente che West riesca a mantenersi su questi livelli anche nei suoi lavori futuri.

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Ultima risposta 09/02/2016 20.33.47
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Spera  @  13/08/2014 11:54:30
   6 / 10
Sto scoprendo questo regista in questo periodo.
Dopo l'ottimo "The sacrament" ho recuperato questo e "the innkeeper" che guarderò a breve.
Come horror è efficace, godurioso, la tensione è ottima ma giuro che 1 voto in meno per il comportamento idiota della protagonista che prima si caccia in una situazione pericolosa accettando di fare la babysitter(e fin qua, spinta dal guadagno facile lo posso accettare) ma tutto quello che avviene nella casa ... l'avrei accoppata io: prima di tutto fruga in tutta la casa come se fosse la sua, va su giù, apre porte e riesce a rompere anche un vaso. Non contenta fruga nei cassetti e guarda delle foto e poi???!!! Nell'unica stanza dove dovrebbe guardare(quella dove ci sono i sacrificati)... non ci guarda??
Magari a quella visione sarebbe potuta scappare evitando il peggio.
Ora confido in Innkeeper.
Comunque soddisfatto e lo consiglio.

1 risposta al commento
Ultima risposta 07/06/2015 19.41.16
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Alessandro.78  @  22/07/2014 17:25:33
   8½ / 10
Un film davvero eccellente,attinge a piene mani dagli horror di Fulci ma con grande stile.Ha il pregio di non voler mostrare tutto e subito,ma di farti entrare pian piano nella storia,creare paura e tensione fino all'epilogo.Per mè è gia un cult

1 risposta al commento
Ultima risposta 23/07/2014 00.30.23
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Leonardo76  @  10/02/2014 21:37:42
   5 / 10
Noioso, banale e con uno strano ritmo: ultra attendista nella prima ora in cui le uniche emozioni sono date

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER
e troppo azionista nell'ultima parte in cui accade la qualunque:

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER.
Originalità zero, a mio parere è inferiore 100 volte a "L'evocazione" di Wan.

5 risposte al commento
Ultima risposta 14/02/2014 00.29.20
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BlueBlaster  @  16/04/2012 14:51:12
   8 / 10
Non è facile valutare questo prodotto, partendo per ordine:

La regia è davvero ottima ed utilizza quasi tutte le tecniche ed i clichè del genere e chiaramente vuole omaggiare tantissimi registi e film cult dell'horror.... abbiamo un inizio molto all'italiana con riferimenti a Fulci e Argento specie per le musiche e la camminata nella città...ovviamente omaggia Halloween di Carpenter in tutta la parte centrale del film ed in generale tutti gli horror-thriller con le baby-sitter o con le giovani brave ragazze toste tipiche degli slasher...il ruolo maschile interpretato da Tom Noonan (oltre ad essere lo stesso attore un villain in Manhunter) vuol far ricordare il "Tall man" di Phantasm.
Ottimi esempi di tecnica sono un paio di salite di scale della protagonista con ombra sul muro a citare Nosferatu ma molti altri prodotti....inquadrature statiche sui corridori in tipico stile Carpenter, bellissime angolature, prese dirette e davvero ben fatte e paurose le immagini "subliminali"...
Insomma il regista ha chiaramente studiato oltre ad essere un cultore horror!

La fotografia è di qualità e rende bene la volontà di collocare temporaneamente la storia nei tardi 70 o primi 80, ossia il periodo d'oro dei sottogeneri affrontati nel film, oltre che a farci penetrare tra le mura della casa

La colonna sonora non è invadente e accompagna tutto il film in uno crescere di tensione e sfocia nel finale assieme al reparto visivo...molto interessante anche la scena di lei che balla per la casa con le cuffie nelle orecchie, in cui vi è una buona trovata sonora quando apre la porta della cantina...

Bravissimi gli attori tutti ma ovviamente Jocelin Donahue che come sempre accade in questo genere di film ha sulle spalle buona parte del successo della pellicola ed appare molto credibile nel suo progressivo panico.

Il montaggio ad opera dello stesso Ti West è buono e specie negli ultimi dieci minuti dove diventa un'arma contro lo spettatore.

La trama è semplice e di certo non nuova ma efficace...Una giovane universitaria bisognosa di denaro accetta di fare la babysitter in casa di sconosciuti...la casa si trova in campagna e sin da subito i proprietari appaiono non proprio ordinari, anche se il sesto senso si fa sentire la ragazza accetta visto la somma, stranamente in gioco...
Ora abbiamo tutto un gioco del regista nel crearci empatia con la protagonista che si trova sola in una casa sconosciuta, effettivamente non sembra esserci nulla da temere ma a chi non è mai successo di autocrearsi il panico stando a casa da solo? Il gioco è tutto qui, portare i nervi dello spettatore al massimo per poi dargli il piatto forte finale..
Qui sta la differenza nel voto finale: chi riesce a farsi partecipe della storia troverà questo prodotto un gioiellino, per gli altri una noia mortale per buona parte del film... Non fraintendete c'è anche il sangue eccome e delle gran brutte facce ma non sono il nucleo centrale del film che in realtà LA PAURA DI STARE SOLI IN UN POSTO CHE NON SI CONOSCE....
Quindi un consiglio: guardatelo in divano una sera che siete a casa da soli e se quello che cercate da un horror è aver paura di alzarsi per andar in bagno dopo averlo visto con questo film probabilmente molti ci riusciranno!

1 risposta al commento
Ultima risposta 02/01/2016 17.13.44
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dibinho  @  11/01/2011 21:00:57
   6½ / 10
Bel film anche se un po' lento x i miei gusti.
Ero convinto che era un film degli anni 80 mentre lo seguivo, mi son dovuto ricredere..
Brava la protagonista , nel complesso film piacevole.

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Ultima risposta 13/01/2011 21.33.47
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76eric  @  08/01/2011 18:06:44
   8 / 10
L' ambientazione ( in tutto e per tutto) tardo anni '70 primi '80 è la cosa che maggiormente ho apprezzato di questa interessante pellicola dell' emergente Ti West. E se vogliamo un pò si discosta ( finalmente) dalle masse di produzioni horror che ultimamente ci propinano.
Sceneggiatura basilare, semplice e vincente, con innumerevoli citazioni alle opere del passato, raccontata nei modi e nei tempi giusti.
Personalmente ho trovato molto accattivante la prima parte, quella strasfruttata, mai noiosa, in alcuni frangenti piuttosto tesa e che desta sempre curiosità data dal chissà dove si andrà a parare.
Anche la seconda tranche del film sa di già visto, ma è un vortice di tensione nella sua breve durata, e cosa fondamentale e più importante, riesce a provocare quelle (piacevoli o meno) sensazioni di freddo lungo la colonna vertebrale. E questa sensazione rimane per un pò, non molto, anche oltre la visione, per poi affievolirsi ovviamente. Forse non memorabile, ma notevole. Devo dire che è davvero brava e (bella) l' attrice protagonista abbigliata in stile rigorosamente eighty, e per me è un vero piacere rivedere all' opera il grande Tom Noonan, che è veramente eccelso nel recitare ed uno dei migliori in fatto di personaggi non del tutto amichevoli.......Un vero figuro "sinistro"....
Diverso e migliore rispetto a "Baby-sitter wanted", questo lungometraggio di West, che prometterebbe bene, una visione la merita. Ma sì.., un bell' 8 pieno.

2 risposte al commento
Ultima risposta 14/01/2011 19.40.15
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Xavier666  @  14/12/2010 22:35:35
   8 / 10
Ho visto un raffinato omaggio a due capolavori del maestro Polanski in questo film, il primo è quello più immediato, Rosemary Baby, nella parte finale mentre il secondo è quello più lavorato e che mi ha entusiasmato molto di più, e parlo di Repulsion. Ho pensato molto a Catherine Deneuve mentre vedevo la bellissima e bravissima Donahue nella parte centrale del film, che non ho trovato per niente noiosa, lo sviluppo della paranoia, i rumori, lei che si mette le mitiche cuffie anni 80 e balla da sola, le luci, i passi, ho visto un gioco in crescendo dell'orrore, sfociato, come ben detto da altri, in modo troppo frettoloso, ma la materia buona c'è eccome.
Sarà un omaggio agli anni 80 certamente, ma un omaggio molto raffinato. Da vedere e rivedere.

2 risposte al commento
Ultima risposta 15/12/2010 16.42.21
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Invia una mail all'autore del commento Living Dead  @  16/01/2010 18:05:25
   7 / 10
Carino, ma al di sotto delle aspettative.
Un peccato perchè tecnicamente è fatto davvero bene. I movimenti di cinepresa, la fotografia e le bellissime musiche riescono a ricreare perfettamente le atmosfere anni '80 e infatti sembra davvero di vedere un horror di quell'epoca.
Però c'è un "piccolo" problema: una sceneggiatura di una pagina e mezza.
E infatti non succede quasi niente fino al finale. Per un'oretta abbiamo la protagonista che sgambetta per tutta la casa, ogni tanto sente dei rimori, fa un sussuslto e poi via di nuovo a sgambettare. E quando il colpo di scena pare arrivare ecco che tutto si risolve nel modo più scontato possibile (oltre che fin troppo frettoloso). Un vero peccato, perchè esteticamente è fatto davvero bene, la tensione c'è e alcune sequenze sono davvero belle ma pare che West si sia preoccupato tanto della forma e abbia tralasciato del tutto i contenuti. 6,5/7.

8 risposte al commento
Ultima risposta 29/05/2011 09.16.38
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