the head hunter regia di Jordan Downey USA 2019
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the head hunter (2019)

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locandina del film THE HEAD HUNTER

Titolo Originale: THE HEAD HUNTER

RegiaJordan Downey

InterpretiChristopher Rygh, Cora Kaufman

Durata: h 1.12
NazionalitàUSA 2019
Generehorror
Al cinema nell'Aprile 2019

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Trama del film The head hunter

Medioevo. Un tranquillo ma allo stesso tempo feroce guerriero protegge il regno dai mostri e dall’occulto. La sua raccapricciante collezione di teste non è ancora completa perché ne manca solo una: quella del mostro che ha ucciso sua figlia anni fa. Accecato dalla vendetta, l’uomo viaggia a cavallo, ricorrendo alla stregoneria per raggiungere il suo obiettivo. L’atteso scontro finale però lo farà sprofondare in un mondo più terrificante della realtà dal quale sembrerà non esserci alcuna via di uscita.

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Voto Visitatori:   6,18 / 10 (17 voti)6,18Grafico
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Voti e commenti su The head hunter, 17 opinioni inserite

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mark0  @  23/01/2024 18:31:02
   8 / 10
Film indipendente a budget limitato ma sorprendentemente ben riuscito.
La location è suggestiva e inquietante, mentre la trama, seppur non eccezionale e lenta, tiene comunque banco.
Un mezzo voto in più va sicuramente al finale inaspettato.

selvatiçax  @  16/01/2024 08:38:30
   9 / 10
Non capisco la media così bassa! Sarò io, ma l'ho trovato ben fatto, con una scenografia ad hoc e un'atmosfera tetra e angosciante. Il fatto che ci sia un solo attore accerchiato da creature mostruose, crea un senso di angoscia che perdurata dall'inizio alla fine.
Il finale mi ha spiazzata, lo ammetto, proprio non ne lo aspettavo!

Evarg Nori  @  05/11/2023 14:00:43
   7½ / 10
Quel che si definisce un gran bell'esordio.Fantasy horrorifico con un solo protagonista(l'ottimo Rygh)e quasi privo di dialoghi dove l'azione è quasi totalmente lasciata fuori scena ed abilmente evocata tramite ombre e suoni.Cosa dovuta all'esilissimo budget(appena 30.000 dollari)che si rivela un gran punto di forza per la scelta di concentrarsi esclusivamente sul cacciatore e la sua routine che ha ben poco di eroico o valoroso,sorta di manovalanza estrema e ripetitiva nell'attesa di una vendetta da ottenere.C'è un'ottima cura dei dettagli nelle ambientazioni(la casa del protagonista,la sua armatura)e tecnicamente non fa una piega(la bella fotografia è di Kevin Stewart,che co-produce e co-sceneggia col regista).Le locations funzionano(girato tra Portogallo,Norvegia e California)e i pochi effetti speciali(rigorosamente artigianali)sono discreti e utilizzati sapientemente,nè troppo celati nè troppo esibiti.Amosfera lugubre e dolente,con un tocco poetico nella sequenza della sepoltura del corpo della figlia,e piacevole finale pessimista.non per tutti data la "povertà" d'azione ma sicuramente uno dei migliori esempi recenti di vero cinema low budget,di quel genere che da noi servirebbe in abbondanza.Uscito in streaming(fortunatamente doppiato come si deve per il poco che c'è da doppiare).

Beefheart  @  25/09/2022 11:25:14
   7 / 10
Gran bel prodottino questo lungo cortometraggio simil-scandinavo a zero-budget dall'atmosfera cupa e super-massiccia.
Mono-attore sconosciuto, storia minimal, dialoghi zero + 1, fotografia mortificante, effetti caserecci, comunicazione video-logica a manetta.
Una chicca da non perdere.

Jolly Roger  @  30/08/2022 10:49:02
   6 / 10


_______Spoileroso e Ammazzafilm_________

Volevo commentare in modo "regolare" questo film, ma non posso esimermi dal parlare del finale.
Fino all'ultima parte, il film funzione. La figura del cavaliere solitario che combatte e uccide i mostri ha un certo fascino. Rude, barbuto e sporco, cento per cento focalizzato sul suo unico obiettivo: decapitare mostri. E appendere le loro teste al muro. Malgrado la povertà del racconto, ridotto a questi elementi essenziali, la figura del protagonista e la peculiarità della sua missione creano un certo coinvolgimento.
Inoltre, l'ambientazione è notevole, le foreste del nord sono affascinanti e ben rappresentano il freddo e la durezza della natura, unitamente alla sua incredibile bellezza.
Tuttavia, la parte finale diventa eccessivamente lenta ed il protagonista compie una serie di sciocchezze madornali, tanto grandi da essere capaci di farti disaffezionare al film. Prima, lascia la testa del mostro sotto la finestra – senza infilarla nello spuntone. Come se non bastasse, la finestra non funziona (lui non l'ha mai riparata) e continua a sbattere per il vento. Peccato che, sbattendo, fa cadere la porzione magica proprio sulla testa del mostro, che torna in vita – e il protagonista dovrà perciò riammazzarlo.
Ma ecco che subito dopo compie l'ulteriore sciocchezza. Il protagonista si reca sulla tomba della figlia e ritrova la punta di una freccia che lui stesso le aveva prima donato, punta che dovrebbe aver il potere di accompagnare le anime nell'aldilà. In una scena incomprensibile, il cavaliere pone la punta su una freccia e la scaglia il più lontano possibile. Il perché lo faccia è appunto incomprensibile. Forse, dopo aver visto la maggior deformità del mostro tornato in vita (come una testa vagante, assetata di avere un corpo) non vuole che la figlia ritorni, in versione deformata, nel nostro mondo? Oppure, considerando che il corpo della figlia è stato usato dalla testa mostruosa, non vuole che l'anima del mostro usi la freccia per andare nell'aldilà a tormentare la figlia? Oppure perchè ora che ha finalmente ucciso il mostro e la vendetta è stata compiuta, la figlia può finalmente riposare in pace e la freccia viene scagliata in cielo per accompagnarla nell'aldilà?
BOH. Questa scena si presta a diversi significati e perciò in un film così semplice stona, stride. Un film dove un uomo uccide mostri non dovrebbe portare a porsi chissà quali dubbi esistenziali o dilemmi amletici.
Fatto sta che con tutti gli stra-miliardi di posti dove la freccia poteva cadere, la freccia va a conficcarsi proprio nella testa decapitata del mostro. Che ovviamente stavolta avrà la meglio. D'altronde è ben la terza volta!
Se vogliamo dare un nome alla stupidità del protagonista (e pure alla sua s.fi.ga), io la chiamerei: Destino.
L'intero film mi sembra basato su questo tema, sull'ineluttabilità del destino umano.
Il protagonista è destinato fin dall'inizio a morire, e a morire per mano proprio di QUEL mostro che costituisce per lui l'unico scopo in vita, la vendetta.
Più elementi del film possono essere letti in tal senso, oltre all'incredibile serie di coincidenze con cui la finestra (mai riparata) sbattendo causa la rinascita della testa del mostro, oltre all'ancor più incredibile e statisticamente impossibile circostanza che la freccia scagliata a caso in cielo vada a conficcarsi proprio nella testa del mostro. Mi riferisco ad altri elementi più sottili: mentre il cavaliere prepara lo spuntone di legno per accogliere la testa del mostro una volta che lo avrà ucciso, il cavaliere si taglia sul dito. Gocce del suo stesso sangue cadono dallo spuntone: è un presagio di quello che gli accadrà, del fatto che sarà la sua testa, e non quella del mostro, a finir conficcata sullo spuntone.
Altro elemento interessante è che il cavaliere viene ucciso proprio mentre sta riparando la finestra che aveva causato la rinascita del mostro! Come la si può chiamare, ironia della sorte? O, appunto, uno scherzo del...Destino! Se solo avesse fatto quel piccolo gesto di riparare al finestra molto tempo addietro....
E questo è in definitiva il senso. Poco importa il giuramente fatto alla figlia, il fatto che la sua vita sia interamente focalizzata sulla vendetta. Poco importa quanto uno possa impegnarsi al controllo delle proprie azioni per un determinato fine, perchè il Destino agisce attraverso incontrollabili coincidenze fortuite che ti porteranno in ogni caso nel punto in cui fin dall'inizio è scritta la tua fine.
Tutto ciò considerato, per essere un film così semplice devo dire che comunque offre alcuni (semplici) spunti di riflessione, creando una vicenda abbastanza coinvolgente.
L'uomo solo, con un solo obiettivo, contro tutto. Il cui destino è inevitabilmente già scritto sulla prima pagina del libro della sua vita.

daniele64  @  12/04/2022 12:55:54
   6½ / 10
In un Medio Evo tetramente fantasy un guerriero-stregone solitario uccide tutti i mostri che passano dalle sue parti e ne appende le teste come trofei ... Lo sconosciuto regista americano Jordan Downey dirige questo mediometraggio della durata di poco superiore all' ora , che a quanto pare è costato la bellezza di ... 30000 dollari ! Si tratta di un film pressochè muto ed in pratica con un solo personaggio , ma ben raccontato con immagini suggestive , grazie ad un' abile narrazione visiva . Le tenebrose e nebbiose ambientazioni , tra foreste autunnali e monti innevati , con tanto di aurora boreale , fanno da affascinante cornice alla vicenda , lasciando intendere di essere in un paese scandinavo . In realtà pare che il film sia stato girato in gran parte in Portogallo . Non aspettatevi duelli epici ed armature scintillanti , non è " Il signore degli anelli " , il budget risicatissimo non consente nulla di spettacolare . I combattimenti sono tutti ( tranne un po' l' ultimo ) fuori scena , se ne vede solo il risultato finale , con l' esibizione del macabro trofeo . Il ritmo è bassino ma l' attesa non pesa troppo , anche grazie al ridotto minutaggio . Il finale può essere considerato sorprendente , ma sinceramente me l' ero immaginato così già dopo 5 minuti . Del tutto sconosciuto ma in parte l' unico vero personaggio , l' esordiente norvegese Christopher Rygh . Carine le ambientazioni e ben fatti i pochi costumi , per una pellicola minimale ma con un suo fascino , che sa valorizzare quel poco che ha . Per me si merita 6,5 .

halb  @  02/02/2020 09:37:08
   8 / 10
Filmino indipendente a basso budget che, tuttavia, se la cava bene grazie alla messa in scena e alle atmosfere opprimenti. Il senso di solitudine è così dominante da risultare quasi contagioso, si sente a pelle, come attraversasse lo schermo.
Lo svolgimento è lento e un po' piatto, su questo concordo, ma per la durata che ha non mi è parso fastidioso. Il finale poi è spiazzante e fa rivalutare l'intera pellicola!

krystian  @  21/10/2019 12:40:38
   7½ / 10
A me è piaciuto, certo il ritmo non è il suo punto forte, anzi, l'ho trovato esageratamente lento e gli accadimenti si possono contare sulle dita di una mano, nondimeno la storia e la messa in scena mi hanno colpito; per l'intera durata si respira un'opprimente aria di solitudine e angoscia, ci sono scene ben riuscite e il finale proprio non me l'aspettavo.
Se vi aspettate qualcosa di movimentato, animato e adrenalinico, statene alla larga! Se, invece, vi piacciono i film "d'atmosfera" a metà tra il fantasy e l'horror allora potrebbe piacevi. Da vedere comunque senza grosse pretese!

topsecret  @  20/10/2019 00:10:53
   6 / 10
Abbastanza atipico come horror dato che si vedono pochi, o nulla, di elementi distintivi del genere. L a regia non è male e la storia appare semplice e lineare, non annoia ma nemmeno esalta chi guarda...e poi dura poco più di 1 h.

markos  @  23/08/2019 15:18:13
   6 / 10
Che dire. Film dalla breve durata e dai bassi costi. L'ho con piacere, grazie alla fotografia e al paesaggio....

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73  @  21/05/2019 15:09:34
   6 / 10
Il budget limitato non sempre viene per nuocere, costringendo regista, scenografi e addetti alla sceneggiatura ad inventarsi qualcosa di buono per sopperire alla possibilità di far colpo aggrappandosi all' esplicito; in "The head hunter" l'urgenza di lavorare in sottrazione affascina in prima battuta, riportando la silente e dolorosa ossessione di un guerriero calato in un suggestivo scenario naturale piuttosto ostile. A lungo andare la continua battaglia contro esseri usciti dal più classico dei dark fantasy si tramuta in qualcosa di eccessivamente trattenuto, con l'assenza degli scontri (regolarmente fuori campo) e la penuria dei dialoghi ad ingolfare una trama troppo ripetitiva e mancante dei giusti tasselli intimisti. Inevitabile, quindi, il calo dell'interesse, nonostante un lavoro meritevole per certi versi ma troppo legato alla mancanza di idee, oltre che di denaro. Velo pietoso sull'antagonista principale, versione più seriosa ma non meno comica di un mostriciattolo che molti ricorderanno nel "Braindead" di Peter Jackson.
Buono il tutt'altro che scontato finale.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  28/04/2019 21:25:25
   6½ / 10
Un fantasy horror abbastanza particolare, dai toni antiepici cui vengono sottratti volontariamente scene di battaglia o combattimenti adrenalici per almeno due terzi di film. Lo scopo è quello di descrivere il guerriero nella sua ossessione per la vendetta, nella sua attività di negromante con il preparare pozioni rigeneranti. Molto spazio anche al contesto, duro e selvaggio con buone panoramiche fino a ai piccoli dettagli della sua abitazione. Le battaglie sono lontane, annunciate da un corno di un non precisato castello. Anche il guerriero non ha un nome, bensì un unico scopo. Può non piacere questo piccolo film, ma bisogna dare atto che anche budget limitati come questo, vengono suppliti da una buonissima messa in scena, una fotografia suggestiva ed una colonna sonora ipnotica.

VincVega  @  13/04/2019 08:32:00
   6 / 10
Fantasy horror di tutto rispetto, tremendamente efficace nei suoi 70 minuti. Spiazzerà non poco chi è abituato ad combattimenti alla Marvel e dialoghi fulminanti, "The Head Hunter" fa il suo dovere, nonostante un micro budget (30 mila dollari), facendo leva soprattutto sull'atmosfera. Peccato che, se non alla fine, praticamente non ci sono combattimenti (sempre ahimè per questioni economiche), ma era difficile fare di più con così pochi soldi.
Date a Jordan Downey un budget decente e vediamo cosa è capace di fare. Si merita una possibilità, dato che danno la macchina da presa in mano, a cani e porci.

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