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Onesto slasher del periodo d'oro (confermo che il film è del 1981 e non dell'83) con rimandi al famoso "Deliverance" di Boorman... Molto serio, con atmosfere cupe e torbide ma sopratutto con una natura boschiva (con situazioni quasi alla "Predator") sfruttata davvero bene al punto da risultare essere ostile al pari del villain. Molto buono lo score sonoro tipicamente slasher, ottima la fotografia per lo più in notturna e buona regia che se la cava egregiamente anche con qualche scena cruda...su tutte la pseudo-cannibalesca all'interno della fatiscente abitazione lercia e piena di frattaglie, davvero una sequenza top degna di "Non aprite quella porta". Buone le interpretazioni (con pure una giovanissima Daryl Hannah e Joe Pantoliano) anche se il film ho dovuto vederlo in spagnolo purtroppo vista la difficile reperibilità. Devo dire che vi è una certa confusione a causa delle troppe diatribe ed introspezioni dei personaggi, ogni uno a suo modo pazzo, ma il finale non è niente male e abbastanza inquietante. Merita abbastanza nel suo genere, senza aspettarsi un gran body-count ma bensì un film più di atmosfera.
C'è chi sostiene che sia dell' 81 chi dell' 83 e chi ancora dell' 85, io propendo per la prima ipotesi anche perchè anche se tutto può essere, non me la vedo Darryl Hannah immediatamente dopo Blade Runner (1982) recitare in un film slasher ed anche per la bellissima Rachel Ward vale lo stesso discorso con il serial "Uccelli di rovo" ed "Against all odds". Del film si può dire che si tratta di una sorta di epigono del tanto vituperato "Venerdì 13" come possono essere considerati benissimo gli ottimi "The burning" e "The sleepaway camp", ed in tal proposito metto sullo stesso piano questo Final terror ai titoli appena citati; con una seconda parte che strizza l' occhio al magnifico Deliverance di John Boorman. Che dire...., a differenza di venerdì 13 ed altri, qui il contatto con la natura è maggiormente estremizzato perchè boys and girls ( boy-scout o camp-counselors?) dormono all' aria aperta nel rispettivo sacco a pelo e la location boschiva, mai suggestiva come in questo caso a mio parere, è maggiormente intricata ( non dico degna della foresta amazzonica, ma sui generis, tanto per intenderci). Anche qui racconti inquietanti notturni seduti attorno al fuoco, una maggiore concentrazione di immagini in notturna, nere come la pece, che danno maggior tensione alla pellicola, e che testimoniano il difficile lavoro della troupe dietro la cinepresa tenendo conto anche delle difficoltà date dal luogo, come detto in precedenza. ( Però va anche detto che alcune sequenze, come quelle giornaliere ad esempio ricordano vagamente, per qualità d' immagine, quelle de L' ultima casa a sinistra di Craven e ciò è strano se si considera che quest' ultima pellicola è di 10 anni precedente). Non ci sono molte efferatezze, si punta infatti di più sulla tensione, sul thriller che non sugli effettacci, non manca la sequenza tipica dello slasher e quella casa-capanno in mezzo a quel groviglio verde è decisamente inquietante, come le scoperte che i giovani dentro vi faranno. Poco tempo fà ho visto Vertige e credo che per la seconda parte di questo film, il punto di riferimento sia stato proprio questa pellicola con la sua non caratterizzazione del "cattivo di turno" ( Eggar's mother con il suo "urlo di guerra" e con la sua roncola, una creatura selvaggia come una sorta di tuttuno con la foresta). Il finale con momentaneo depistaggio mi è decisamente piaciuto, anche se forse potrà sembrare un pochino sbrigativo, l' ho trovato efficacemente cattivo.
La scena "lasciata all' immaginazione" all' inizio con la trappola adibita con pezzi di latta, di barattoli l' ho trovata Cult.
Nel cast oltre alle due splendide protagoniste troviamo un giovane Joe Pantoliano in una delle sue prime apparizioni, nel convincente ruolo del figlio svitato. Uno dei primi lavori per il bravo Andrew Davis che testimonia la sua più che dignitosa carriera di director.