the final cut (2004)

Il film di Omar Naim, "The final cut", si espone verso il pubblico incarnando nel suo io una serie di caratteristiche importanti; la matrice è fantascientifica, i rami d'azione sono quelli del thriller e del genere drammatico, nel cast figura un nome grande, Robin Williams. Le coordinate essenziali per assistere ad un gran bel film sono parecchie, "The final cut", però, di ogni suo germe sembra non contrarne la minima infezione.
Le idee messe ai piedi della pellicola (società futuristica ed usanze futuristiche) sono molto accattivanti, ma non sono servite a dovere da un apparato troppo fragile e inoltre la durata ridotta del film non permette di fare grosse manovre; si accartoccia tutta la trama in un fazzoletto; la regia si affretta per inserire nel film problemi personali del personaggio e altre soluzioni etiche che interessano al resto del film, con i suoi vari personaggi.

"The final cut" ricorda un po' le uscite a vuoto dei portieri, devote ma inconcludenti.
In verità nella fattispecie odierna di stupidaggini cinematografiche se ne vedono spesso, questa di Omar Naim certamente non può essere etichettata, catalogata e dirottata in questo strato straziante. Questo del 2004 rimane un film che merita una visione, può farsi volere bene ma resta saldato definitivamente in un disegno limitato.