Un artista famoso perde il controllo della sua vita dopo la morte della figlia. La possibilità di riprendersi appare all'orizzonte, ma non tutto è ciò che sembra...
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Sinceramente non mi ha sconfinferato questo thriller semi-paranormale sulla possibilità di redenzione e del ritorno al passato. Tra qualche forzatura di sceneggiatura e delle recitazioni non eccelse, nonostante la presenza del grande Mikkelsen, mi rimane un prodotto mediocre e banale nella sua teorica originalità.
The Door è ripartire daccapo, rimediare ai propri errori passati, ma non è detto che la riparazione dei torti sia priva di conseguenze. Più che una sliding door è più vicino al tema del doppio ed inoltre presenta un contesto che gradualmente mostra delle sfaccettature misteriose fino ad arrivare ad omaggiare L'invasione degli ultracorpi di Siegel. Mikkelsen poi è una sicurezza. Non originalissimo e non privo di qualche forzatura di sceneggiatura, ma un film di buona fattura.
Uno dei migliori film in circolazione sui "paradossi temporali", con tutti gli assiomi della situazione, in primis quello secondo il quale se incontri il "te stesso" dell'epoca in cui ti sei catapultato non possono che succedere disastri. Bravo MM.
Presente qualche leggero spoiler di tipo generale ma niente di che.
Come sono lontani i tempi di Ritorno al Futuro, in cui “Doc” C. Lloyd era terrorizzato dai cosiddetti "Paradossi Temporali"! Per il simpatico inventore infatti l'eventualità che una persona durante un viaggio nel tempo (...) incontrasse se stesso in un altro momento della sua vita, era qualcosa da evitare assolutamente, pena non si sa quale disastrosa inenarrabile conseguenza cosmica. Ebbene, nel più che discreto The Door il problema non se lo sono posto proprio: non solo si incontra il proprio sé (cinque anni più giovane) ma addirittura...E qui mi fermo. Sarà che adoro tale genere di film, ma devo dire che questo thriller tedesco, che trae spunto dalla possibilità di tornare indietro nel tempo di 5 anni attraverso una specie di passaggio segreto, mi è piaciuto non poco. Marfsime (notevole e prezioso scopritore di film inediti o semisconosciuti ma non per questo immeritevoli di attenzione) qui sotto si lamenta dell'eccessiva somiglianza con l'ottimo low budget spagnolo, ma personalmente mi sento di dissentire: a parte qualche innegabile punto in comune infatti, The Door vanta una sceneggiatura completamente diversa, e a mio parere non si tratta neanche lontanamente di una scopiazzatura. Quasi tutto sulle spalle del bravo Mads Mikkelsen, che non conoscevo ma che per una strana coincidenza ho appena apprezzato anche in Valhalla Rising (con una "fisicità" completamente diversa), questo film utilizza l'espediente del viaggio nel tempo per dare vita ad una storia interessante, ricca di tensione e con qualche spunto di riflessione sul tema della "seconda possibilità", non molto originale a onor del vero, ma comunque sempre interessante: perchè ci rendiamo conto del valore di ciò che abbiamo solo quando lo perdiamo? Possiamo cancellare il nostro vecchio carattere e i suoi difetti e diventare persone nuove e migliori? E quale prezzo siamo disposti a pagare per poter fare ciò? Dal punto di vista tecnico The Door è un film di tutto rispetto: la regia è pulita, elegante e solida, il ritmo è lento ma intenso, le recitazioni e i dialoghi sono credibili, e la colonna sonora è tanto discreta quanto perfetta per creare la giusta tensione ed atmosfera. Ben escogitato anche il finale.
Non è affatto male..ma purtroppo è scopiazzato palesemente da "Timecrimes" e quindi chi lo visiona successivamente ad esso come me sicuramente lo troverà meno originale. Tuttavia è ben diretto ed interpretato..si segue bene e non annoia mai..peccato come dicevo che la scopiazzatura sia evidente..la sufficienza lo merita comunque.