the devil's carnival (2012) 

Un padre suicida, una ladra, una ragazza vittima di femminicidio: sono i tre personaggi destinati all'infernale circo diretto da Satana in persona, luogo ove saranno costretti ad espiare le loro colpe durante spettacoli ad alto tasso macabro.
Dirige Darren L. Bousman che i più ricorderanno per aver legato il suo nome alla saga di "Saw": il filmaker, in cerca di rilancio dopo progetti non esattamente memorabili, offre un mediometraggio sperimentale, dall'eccellente e rutilante impianto scenico ma dai contenuti deboli.
Purtroppo, trattandosi di un musical horror, se la componente preponderante fa cilecca è abbastanza ovvio dedurre quanto la pellicola non sia esattamente riuscita; il limite di "The Devil's Carnival" sta proprio nel basso livello di gore e nella modestia dell'accompagnamento musicale corredato da testi e balletti decisamente banali. Bousman guarda a capolavori del passato ("Freaks" di Browning è più di una semplice suggestione) con la sua accozzaglia di creature lugubri e coloratissime, tenendo comunque un piede nel presente con chiari riferimenti al cinema "southern" di Rob Zombie e Tobe Hooper.
Dall'inarrivabile "The Rocky Horror Pictures Show" al più recente "Sweeney Todd" le citazioni si sprecano, ma i risultati nel complesso restano mediocri. Tutto per via di una trama mai veramente incalzante, punteggiata da canzoncine più irritanti che altro. Buonissime le scenografie come make-up e abiti, ma non basta per elevare il circo carnevalesco all'odore di zolfo a qualcosa che vada oltre l'appena accettabile.