the den regia di Zachary Donohue Usa 2013
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the den (2013)

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locandina del film THE DEN

Titolo Originale: THE DEN

RegiaZachary Donohue

InterpretiMelanie Papalia, David Schlachtenhaufen, Matt Riedy, Adam Shapiro, Victoria Hanlin, Matt Lasky

Durata: h 1.21
NazionalitàUsa 2013
Generehorror
Al cinema nel Marzo 2014

•  Altri film di Zachary Donohue

Trama del film The den

Elizabeth, una giovane donna che studia le abitudini di coloro che usano le videochat per la sua tesi di laurea, è testimone dal chiuso del suo appartamento di un brutale omicidio online. Si ritroverà così al centro di incubo in cui lei e i suoi cari sembrano destinati alla stessa raccapricciante fine toccata alla prima vittima…

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Voto Visitatori:   6,98 / 10 (28 voti)6,98Grafico
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Voti e commenti su The den, 28 opinioni inserite

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Jokerizzo  @  24/03/2020 22:09:41
   8½ / 10
Da non perdere!

MelissaPercival  @  17/01/2017 08:11:31
   7 / 10
Inquietante, un film che rappresenta la realtà, internet e la pericolosità che si cela dietro. Bello e interessante...

ferzbox  @  16/08/2016 21:53:07
   7½ / 10
Finalmente un altro Mockumentary(o found footage) che è riuscito a soddisfarmi a dovere mostrandomi qualcosa di interessante e fuori dagli schemi classici.
L'argomento principale è il pericolo rappresentato dalla rete o dalla multimedialità a livello sociale prendendo come chiave principale uno dei concetti più semplici introdotto da Internet: le chat...
....le maledette chat che hanno iniziato il processo di "amicizia virtuale", distaccando l'essere umano da quelli che dovrebbero essere i reali rapporti con le persone, quelli di interazione vera e non filtrata da uno schermo e una linea telefonica.....
"The Den" è terribilmente crudo e spietato, ma anche sfortunatamente plausibile nonostante l'esagerazione e l'assurdità di alcune scene....
Il film è strutturato come una totale esperienza con tutto cio che si vede in Webcam tramite la chat "The Den", molto evoluta rispetto alle altre chat ma pur sempre una chat, inorridendo più per la vulnerabilità delle persone a causa delle tecnologia e della superficialità con cui si sta affrontando il totale affossamente dei rapporti con la gente, che per il lato "Torture Porn".
Lobotomizzazione virtuale....che a volte può diventare molto, molto pericolosa...
Davvero figo.....

gandyovo  @  18/01/2016 22:35:59
   7½ / 10
davvero buono questo filmetto che tanto etto non è. sentita la tensione e davvero un'idea interessante ... consigliato

Jolly Roger  @  21/08/2015 23:02:17
   7 / 10
Come il goffo "Smiley" ed il più recente (e più riuscito) "Unfriended", "The Den" è una sorta di horror 2.zero basato sulle nuove tecnologie comunicative ed, in particolare, sulle chat-lines e sui social networks.
Peraltro, Elizabeth, la protagonista femminile di The Den, è interpretata da Melanie Papalia, ragazza dal volto molto carino e fotogenico, che appariva proprio in un ruolo fondamentale anche in Smiley.
The Den è una video chat in cui persone di tutto il mondo possono collegarsi in maniera casuale, scegliendo se continuare la conversazione con l'utente che è capitato o saltare a quello successivo. Inutile dire che, in una chat di questo tipo, si trova qualsiasi cosa, ovvero qualsiasi tipo umano: dallo sf.igato che cerca compagnia, al pervertito che si mostra nudo oppure fa delle schifezze, al mandrillone che ci prova, al perditempo che si diverte a fare scherzi - anche pesanti e di cattivo gusto - ad altri utenti. Si trovano persone con problemi relazionali, ma anche gente spiritosa, persone normali con la voglia di farsi una chiacchierata e altri, invece, completamente alienati.
Oppure, si incontra un vero killer. Un killer che sgozza una ragazza di fronte alla webcam.

Questo è quello che succede alla giovane protagonista Elizabeth, la quale, sconvolta, chiama la polizia. Gli agenti non credono che si tratti un video reale, ma di un fake, come ne girano molti in rete. Tuttavia, l'utente contattato per caso accederà di nuovo nella vita virtuale di Elizabeth…e non solo in quella virtuale.
Internet è uno strumento splendido e geniale, di estreme utilità. Tuttavia, in esso emerge anche, senza alcun freno inibitorio, tutta quella sporcizia umana che, nella vita reale, resta sotto il tappeto. Come detto in un commento precedente dall'amico Uskebasi, la spettacolarizzazione della violenza e della morte sono la vera pornografia moderna. Ma questa spettacolarizzazione è sostenuta da un sordido voyeurismo e dalla morbosa ricerca di immagini macabre, quindi, mentre la pornografia di un tempo è sempre stata qualcosa di adulto e di condiviso e soprattutto non ha mai fatto male a nessuno, quest'ultima forma è invece disgustosa, passa sopra a qualsiasi etica, facendosene beffa.
Il finale del film, in questo senso, fa molto riflettere, anche se io personalmente ho trovato la conclusione (e la spiegazione) eccessiva e per fortuna inverosimile. Comunque, questo è vero, fa riflettere!

La scena finale, in particolare, è geniale.


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Ultima risposta 28/08/2015 16.59.13
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Freddy Krueger  @  19/08/2015 19:22:58
   7½ / 10
Sconosciuto ma riuscitissimo horror low-budget girato quasi interamente con la videochat. Trama senza dubbio più matura e malata rispetto all'Unfriended che aveva come target gli adolescenti.
L'inizio non promette granché ma si riscatta molto presto: suspense e sceneggiatura ben congegnate, l'orrore è palpabile perché molto reale.
Il finale ci sbatte in faccia una riflessione non indifferente.

James_Ford89  @  24/06/2015 19:09:41
   7 / 10
Finalmente qualcosa che sa di fresco, di nuovo. Nonostante il film si sviluppi molto bene, a mio avviso il finale lascia un bel po' a desiderare e non me la sento di passarci su. Va comunque premiata l'intelligenza nella regia e soprattutto la bravura nel non far mai perdere l'attenzione allo spettatore.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73  @  12/03/2015 13:27:29
   6½ / 10
I pericoli annidati nel mondo virtuale non sono argomento innovativo al cinema, con l'avvento delle chat e dei social network per i vari maniaci sparsi ai quattro angoli del globo-e per i registi dotati più o meno di idee- si è aperta una vasta gamma di possibilità attraverso cui perseguitare le vittime prescelte. Tra queste c'è Elizabeth, studentessa universitaria la quale, per uno studio di natura "tecno-antropologica", si mette in testa di restare on line 24 ore su 24 monitorando e registrando ogni conversazione affrontata nella chat conosciuta come The Den.
Tutto bene tra la rassicurante presenza di amici e fidanzato, personaggi bizzarri e proposte sessuali di varia natura, fino a che non si imbatte nella feroce esecuzione di una ragazza. Da qui il mondo di Elizabeth crolla, il maniaco di turno le fa terra bruciata intorno mentre la polizia preferisce ritenere frutto di un semplice scherzo macabro gli inquietanti video che le vengono regolarmente recapitati.
Il debuttante Zachary Donohue rielabora gli stilemi estetici del found footage, questo tramite la webcam del pc ed uno schermo continuamente aperto su cui i più disparati programmi si alternano al bel volto della protagonista Melanie Papalia. La freschezza del formato rende la pellicola piuttosto appassionante almeno fino alle battute finali, dove le tipiche riprese caotiche prendono il sopravvento declinando in atmosfere da torture porn sfocianti in una chiusura piuttosto surreale. A voler essere pignoli non convince neppure il comportamento della polizia, decisamente troppo negligente per potersi accettare.
I pregi però superano i difetti e il film tiene sulla corda. Inoltre le riflessioni sull'invasività del mezzo tecnologico e sulla quasi impossibilità di discernere tra vero e falso in un mondo che sfrutta proprio questa antitesi sono tutt'altro che rese banalmente.

Giovans91  @  02/02/2015 18:20:44
   7½ / 10
Da subito siamo proiettati all'interno del pc di Elizabeth (Melanie Papalia), studentessa di social media, che ottiene una borsa di studio per fare una ricerca su un sito chiamato appunto The Den.
Per tutto il film vedremo ciò che accade alla ragazza solo attraverso il desktop del suo computer, tra conversazioni in webcam e spiacevoli imprevisti. E vedremo come una vita può andare in pezzi semplicemente stando seduti davanti ad uno schermo.
Il film parte da un'idea di base già usata, ma col passare dei minuti riesce abilmente ad essere originale, dirigendosi verso percorsi inaspettati e sempre più oscuri. "The Den" è qualcosa di diverso, un qualcosa che non ti aspetti. Un mockumentary fresco e originale. Finalmente!

Light-Alex  @  03/11/2014 17:41:30
   6½ / 10
Film scoperto cercando qui sul sito gli horror dell'anno scorso.
Non male. Un Home Invasion versione 2.0 dove internet e le chat la fanno da padrona, mostrando improbabili ma angoscianti effetti collaterali del mondo digitale.
La vicenda è abbastanza inverosimile per molti punti di vista (la ragazza trova pochissimo supporto nelle forze dell'ordine pur la situazione appaia grave, inoltre continua a restare attaccata giorno e notte al sito pur avendo capito che è da lì che proviene lo stalking che subisce). Anche il finale, insomma, un'organizzazione del genere come fa ad esistere?
Se però sorvoliamo la verosimiglianza, requisito in genere abbastanza necessario negli horror, dobbiamo parlare di un film che usa per spaventare i classici "trucchetti", buio-silenzio e settete il cattivo con la maschera (omaggio a "The Strangers" mi verrebbe da dire), non è che sia un qualcosa di particolarmente innovativo ma si difende bene.
Ha il merito di essere originale, mai avevo visto un film partire dalle chat ruolette per arrivare a questo, ha il merito di avermi istillato una nuova paura che non avevo, e devo dire che anche per il modo in cui è stato diretto, un mockumentary ripreso dal pc della protagonista con questa marea di richiami alle chat, istant message, social network, email che invadono lo schermo è stato abbastanza originale.
La morale è abbozzata lì, "attenzione agli sconosciuti" o anche "nell'anonimato di internet si possono nascondere mostri insospettabili" (papà nell'ultima scena), ma comunque non era lanciare critiche al web l'obiettivo del film. Doveva essere un film ansiogeno e riesce nel suo intento. Consigliabile ma nulla di indimenticabile. Vi farà passare una piacevole serata in ansia.

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Ultima risposta 04/11/2014 07.18.47
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Spera  @  22/10/2014 10:09:22
   7 / 10
Devo ringraziare per l'ennesima l'utente BlueBaster per avermi consigliato questa perla del mockumentary che usa uno stile piuttosto originale per raccontare una storia che più attuale non potrebbe essere:
Si parla di una chat in rete senza nessun tipo di "filtro", praticamente ci si trova a chattare con gente che non si conosce in giro per il web.
Il risultato è preoccupante, ma che razza di esseri siamo?
Pervertiti, esibizionisti, maniaci, scherzi stupidi e chi più ne ha più ne metta...in qualche raro caso qualche persona normale...insomma, c'è veramente da chiedersi se non meritiamo l'estinzione.
Da qui la storia si sviluppa attraverso la webcam della protagonista che finisce in una spirale di terrore a causa di sconosciuti incontrati in rete.
Il merito di "The Den" è che senza nessun espediente soprannaturale riesce a creare buoni momenti di tensione e anche qualche spavento.
La tecnica del mockumentary impostata attraverso la webcam dei Pc che sono in rete appare spesso forzata(difetto comune del mockumentary) e a metà film rischia di diventare ripetitiva e stancante; ma è proprio in quei momenti che il film decolla e non lascia spazio alla noia preparandoci per l'atroce finale.
Forse ad un certo punto si è un pò esagerato con gli omicidi e la polizia che brancola nel buio. Avrei optato per qualcosa di più ansioso, magari con meno uccisioni e con più stalking alla protagonista. Avrei mantenuto più oscurità riguardo agli sconosciuti nella rete, più mistero.
Rimane comunque un gran prodotto per gli amanti del mockumentary, le riprese sono spesso fastidiose e rallentate, si astenga chi non sopporta questo genere.

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Ultima risposta 05/11/2014 10.57.39
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GianniArshavin  @  29/09/2014 11:37:38
   6½ / 10
Interessante film esperimento che riesce , mescolando vari elementi già usati da altri , a creare un frullato gustoso che porta una ventata di aria fresca allo sfruttatissimo sottogenere del mockumentary.
La pellicola si avvale di una trama non proprio innovativa ma strutturata abbastanza bene , che intrattiene e che crea la giusta dose di tensione soprattutto nella prima metà di visione.
Per quanto riguarda splatter e sangue siamo su discreti livelli anche se non si punta sulla violenza bensì sulla suspense che come detto è alta per ben 3/4 di visione. L'unico neo principale di questa produzione , a mio parere , sta nell'aver ripetuto fino alla fine lo stesso schema per spaventare ,scelta che alla lunga rende fin troppo prevedibile il titolo.
Buono anche l'apporto degli attori e discreto il finale seppur non originale.
Infine convince il messaggio di fondo che "The den" lancia , semplice ma tremendamente efficace.

-Uskebasi-  @  13/09/2014 14:14:48
   7½ / 10
COMMENTO MOLTO SPOILEROSO

Qualcuno ha visto quello sgorbio di "Smiley" e ha deciso di non rendere quell'esperienza una mera perdita di tempo e denaro, ha preso così il buono del film (attrice compresa) e lo ha trasformato in un thriller/horror molto interessante. Lo stesso qualcuno probabilmente ha visto anche "V/H/S" e ha scelto che il suo film fosse un falso documentario girato con le immagini delle web cam, proprio come nella quarta videocassetta della raccolta horror. E sempre lui scommetto che abbia visto anche "Hostel" a giudicare dalla piega che prende il film.
Un storia di Hacker e Snuff Movie dalla durata breve ma consona, inquietante soprattutto nella prima parte quando una foto di una ragazza libera la nostra immaginazione impedendoci di vedere quello che avviene dall'altra parte della chat, poi ha una costante flessione direttamente proporzionale all'aumentare di cose che ci vengono mostrate, ma si riscatta alla grande nel finale dove cessa di essere un mockumentary e per pochi secondi è un vero film.
Un uomo ha appena visto in internet quello che abbiamo visto noi. Si compra un nuovo filmato.
Il figlio entra in camera.
L'uomo chiude velocemente il portatile nascondendo morte e violenza, la nuova pornografia.

xanter  @  01/09/2014 23:44:12
   7 / 10
Per chi ama il genere mockumentary questo film è sicuramente uno dei più riusciti degli ultimi tempi, sufficientemente sconcertante e violento alla fine della visione lascia un grosso interrogativo: quanto c'è da fidarsi a chattare con degli sconosciuti?

barone_rosso  @  01/09/2014 21:59:26
   6 / 10
Come partire in quarta... E finire in retromarcia! All'inizio sembrava un bel film, angosciante al punto giusto, non c'erano i soliti fantasmi e le solite sedie che volavano da sole... Peccato poi che diventi una brutta copia di Saw, fra l'altro con un numero di vittime da horror di serie B... Era meglio contenersi e far funzionare un po' di piu' il cervello durante la stesura della sceneggiatura.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  13/08/2014 19:00:20
   7½ / 10
Internet è un mondo sconfinato dove i limiti della percezione del reale possono facilmente smarrirsi. Un mondo in parte conosciuto in parte molto meno. L'inizio di The Den non è che mi aveva particolarmente entusiasmato. Sembrava battere strade già percorse, pur dando atto di una cura della confezione brillante, malgrado i mezzi limitati a disposizione. Bisogna ammettere tuttavia che gradualmente il film ti prende nel suo meccanismo che diventa più perverso, fino ad incontrare la parte più oscura della rete, il Male stesso, che si insinua nella vita della protagonista e si moltiplica come un virus dall'iconografia estremamente riconoscibile. Riconoscibile perchè The Den al suo interno fa più di un doveroso omaggio al Michael Myers di Halloween. Il film di Carpenter è apertamente citato (alcune soggettive sono palesi), tanto da poter considerare questo film una curiosa variante modernizzata. Nei meandri oscuri della Rete si annida l'Ombra della Strega pronta a sfruttare i bug del tuo pc. Onnipotente, invincibile e mortale.

zeppelin  @  20/07/2014 14:34:48
   6½ / 10
Niente di strabiliante ma si fa vedere con piacere.
La tensione tiene per tutto il film ma non è privo di pecche:

- la ripresa costante da webcam, oltre che stufare, in certi punti appare un po' forzata; sarebbe stato più opportuno alternare qualche sequenza tradizionale


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alex94  @  28/06/2014 13:09:11
   6½ / 10
Buon horror diretto da Zachary Donohue nel 2013.
La trama è piuttosto interessante ma non mi ha coinvolto per gran parte del film,ottimi invece gli ultimi 20 minuti dove è presente anche un po di tensione.
Originale la realizzazione e discreti gli attori.
Non è un capolavoro ma è uno dei pochi mockumentary che non parla di fantasmi,spettri, possessioni e roba simile e per questo merita una visione.

pinhead88  @  27/06/2014 11:56:40
   9 / 10
Meraviglioso esempio di mockumentary virtuale, uno dei pochissimi esperimenti di questo tipo che siano riusciti ad angosciarmi, in alcuni casi la tensione schizza alle stelle, come succede in rarissimi casi.
Un grandissimo film, fatto con pochi mezzi, molto intelligente nella realizzazione e molto molto angosciante senza tirare in ballo entità, fantasmi e banalità del genere.

Invia una mail all'autore del commento tnx_hitman  @  04/06/2014 00:27:59
   9 / 10
Lo spazio limitato del monitor di un computer,e le inquadrature non hanno modo di esistere.
Tolta la regia rimangono moltissime idee contemplate in uno storyboard sensazionale.La continua ricerca di una tensione da percepire assieme alla protagonista indifesa,una studentessa che attua degli studi comportamentali in un mondo così distorto ma al tempo stesso intrigante della chatroulette.
Proprio perché affacciandosi in questa esperienza non si ha la possibilità di intercettare chi fa partire la chat e da dove proviene la persona dall'altra parte dello schermo,il regista Zachary Donohue crea un horror fondato sulla paura dell'ignoto.

Chi utilizza internet come arma per angosciare le anime innocenti è un pericolo pubblico incontrastabile.Non si puó mai sapere quale possa essere la sua prossima mossa.
Ecco che si mette in moto un elemento in fase di sceneggiatura(maneggiata dallo stesso Donohue) che ci aiuta ad avvicinarci allo stato d'animo instabile della protagonista,ormai vittima di raccapriccianti eventi in un universo virtuale infinitamente vasto.

La rete è l'estensione del serial killer:virus,registrazioni inattese,pubblicazione di materiali che riguardano la nostra vita privata,possessione di altre identità per spiarci.Non è il solito villain.Lui è il frutto di un meccanismo perverso controllato dai computer.Come se questi si fossero impadroniti delle menti più deboli per inizializzare una giostra della morte che sembra non abbia fine.

Il più è stato fatto:hanno posto le basi per farci immergere in una seconda parte furiosa e spietata.
Il sangue scorre,le riprese amatoriali e le webcam non riprendono le esecuzioni quanto dovrebbero.E allora si continua,a spezzare vite,per il mero gusto di soddisfare i voleri del web.

I creatori del film sono consapevoli di non poter disporre di mezzi necessari a svelare tutti i dettagli di questa discesa negli inferi.
Lo spettatore viene assorbito da uno svolgimento mai banale e stantio,con la smisurata voglia di guardare oltre gli schermi.Vedere di più,sentire di più,scoprire la vera realtà dietro ad una versione piatta e mono dimensionale di uno sconvolgente omicidio in diretta.

Le musiche assenti fanno in modo di dare spazio ad una dimensione della paura più realistica,tangibile e percepibile coi nostri sensi.
La chiave di volta del film sono le scenografie,non curate non ricercate e vuote,senza nessuno che si occupi di abbellirle.L'obiettivo è infatti riprendere solo l'orrore e l'angoscia,che pervade nel corso del film ed esplode in pura violenza verso i minuti finali.

The Den è un gioiello horror da tenere d'occhio.Si vede che è stato realizzato da menti esperte nel settore,per regalare al pubblico una versione aggiornata della Finestra Sul Cortile di Hitchcockiana memoria.Solo che stavolta la finestra porta a tantissime altre dove si aggirano insidie e tranelli.Un mondo dove basta un click per stravolgere la tua esistenza.

Ottimo lavoro. Avete la mia piena e totale stima.

Recensione per voi dal vostro tnx di fiducia.

Invia una mail all'autore del commento ziokartella  @  03/06/2014 11:33:14
   7 / 10
Piacevole sorpresa. Riprende il tema sempre attuale delle molestie on-line, vedi l'ottimo "Megan Is Missing", e lo mixa sapientemente con i canoni di altri sottogeneri quali "home invasion" e "torture porn", con l'efficace risultato di incollare lo spettatore allo schermo per tutta la sua durata, nonostante qualche esagerazione magari evitabile ma che tutto sommato non stona più di tanto, una piccola perla nell'oceano del "found-footage-e-assimilati".

chem84  @  27/05/2014 21:34:13
   8 / 10
Zachary Donohue ha fatto centro, nulla da dire.
Ambientazione assolutamente minimal, soprattutto nella prima parte; in pratica si tratta di uno schermo di un PC, ma riesce lo stesso a coinvolgere ed inquietare in maniera assolutamente convincente. Molto ben riuscita in particolare la scena nell'armadio del ragazzino, che lascia ben sperare e mantiene le promesse.
La ragazza se la cava dignitosamente, aiutata probabilmente dall'aver interpretato un ruolo decisamente analogo nel meno riuscito "Smiley" e la curiosità si mantiene piuttosto viva per tutto il film.
Perde un po' forse nella fase centrale, per poi riprendersi nell'ultima parte, inizialmente con l'ottima sequenza in cui lei ritorna a casa e poi definitivamente con il finale, sì "cattivo", ma nello stesso tempo non troppo distante da quello che probabilmente potrebbe accadere in un futuro non troppo distante (sempre che in alcuni posti non accada già).
Riguardandolo con attenzione, vengono in mente parecchi film da cui questo trae ispirazione, senza però scopiazzarne alcuno, tranne forse il sopracitato "Smiley" in alcuni momenti, ma con risultati decisamente migliori.
L'unica pecca che gli si può trovare è forse l'irrealtà di alcune scene, funzionali per la buona riuscita del film, ma difficili da credere possibili all'interno della vicenda che viene raccontata.
Nel complesso però la valutazione è più che buona.

marfsime  @  27/05/2014 20:30:33
   6½ / 10
Ennesimo capitolo dei mockuemtaries questa volta visti attraverso la webcam di una giovane studentessa che organizza delle maratone di collegamenti virtuali per un suo studio universitario. La storia fila via bene anche se non si tratta di nulla di originalissimo a livello di trama..però si lascia guardare. Ovviamente è tutto molto forzato a livello di sceneggiatura..ma se si soprassiede alle esagerazioni ne esce una pellicola tutto sommato gradevole e con una discreta dose di splatter. Consigliato per gli amanti del genere.

Aztek  @  27/05/2014 15:47:56
   7½ / 10
Che bello, finalmente qualcosa di nuovo e originale. La sceneggiatua ti incolla alla poltrona letteralmente, ti incuriosisce sin dai primissimi minuti fino ad arrivare a un finale crudo e ben fatto. Ottime le interpretazioni.
La trama l'ha spiegata al meglio l'utente che mi ha preceduto, e in effetti sembrava strano che non fosse ancora stato prodotto un horror come si deve su questo fenomeno delle videochat tipo Chatroulette.
Ed ecco fatto, prodotto da godersi tutto d'un fiato.
Consigliato

BlueBlaster  @  27/05/2014 00:58:30
   7½ / 10
Mockumentary in bilico tra thriller ed horror (ma non fatevi fregare dalla prima scena con il bambino che sa da ghost-story), decisamente ansiogeno ed originale che può contare su di una sceneggiatura concettualmente semplice ma attualissima e terrificante oltre che a suo modo realistica.
Il contesto è quello della RETE e della sua pericolosità derivante dal rischio di stalking (qui portato all'estremo) e dall'impossibilità di conoscere la reale identità degli utenti con cui abbiamo a che fare...è possibile così finire tra le mani di pericolosi e pervertiti sconosciuti dai fini ignoti e con elevate capacità informatiche, in grado quindi di rubare le identità e "giocare" con i poveri malcapitati!
La tensione è quasi sempre ad alti livelli, il film ti attacca alla poltrona e riserva un finale leggermente prevedibile ma di forte impatto sia visivo che emotivo...come inquietante è comunque tutta la pellicola nel complesso, che mi ha regalato pure qualche spavento ben assestato anche se un pò telefonato.
Per chi ha visto "The Poughkeepsie Tapes" (e sicuramente chi ha realizzato questo film lo ha visto) impossibile non cogliere delle affinità con questo THE DEN.

Tralasciando le inevitabili incongruenze e piccole assurdità narrative (sempre il solito discorso del "tutto videodocumentato") legate inesorabilmente al sottogenere del found-footage si può certamente dire che questa sia un'opera realizzata decisamente bene e che raggiunge appieno il suo obbiettivo, sia esso concettuale (la nostra bella morale di fondo sul non fidarsi degli sconosciuti) che dal punto di vista dell'intrattenimento di genere...impossibile infatti rimanere impassibili guardando questo film sia per la buona realizzazione di alcune sequenze horrorifiche che per la filosofia voyeuristica su cui si fonda e di cui si fa uno dei portavoce più riusciti della rinascita in "chiave 2.0"!
Sembra strano che questo film non sia divenuto fenomeno virale visto il suo forte legame con la rete, e mi sembra strano che dopo il grande eco dato a film come "The Blair witch project" o "Paranormal Activity" anche a questo ennesimo passo evolutivo non vengano dati i giusti meriti; a mio avviso meriterebbe un passaggio per le sale italiane quando verrà il momento.

Gli elementi che compongono questo piccolo incubo sono derivativi da vari sottogeneri quali lo slasher, gli home-invasion e pure il torture porn e specie perché il finale si rifà

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER ...certo è impossibile non esprimere qualche critica riguardo alcune assurdità come la scarsa presenza della polizia che sembra inerme verso il fenomeno internet come se chi sta dietro un monitor fosse impossibile da beccare, o ancora la genialità di questo ignoto nemico che vede tutto e riesce a fare tutto!
Simpatiche alcune "situazioni" trovate in questa specie di "Chatroulette", forse alcune esacerbate ma che tuttavia danno un'idea di cosa cavolo giri in rete: segaioli e pervertiti, esibizionisti, pazzi, burloni, persone sole, scherzi terribili....
Purtroppo la staticità della prima metà del film (sempre davanti ad un monitor) farà storcere un pò il naso tanto che io avrei visto meglio questo plot adattato ad un mediometraggio, il tutto è un pò diluito e nonostante tutto la durata è più breve della norma...la parte finale però spacca di brutto dopo che il regista ci aveva scaldato per bene ma che allo stesso tempo si era un pò intortato; poi tutto si risolve facendo tornare per bene i conti e con il classico cerchio che si chiude e un'ultima scena emblematica che esprime chiaramente dove va a parare il tutto!
Ne consiglio senza dubbio la visione perché nonostante i pregi e i difetti è un film che colpisce, ovviamente chi non ama questo tipo di schemi narrativi parte con il piede sbagliato.

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