the day after regia di Nicholas Meyer USA 1983
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the day after (1983)

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locandina del film THE DAY AFTER

Titolo Originale: THE DAY AFTER

RegiaNicholas Meyer

InterpretiJason Robards, JoBeth Williams, Steve Guttenberg, John Cullum, John Lithgow, Bibi Besch, Lori Lethin, Amy Madigan, Jeff East, Georgann Johnson, William Allen Young, Calvin Jung, Lin McCarthy, Dennis Lipscomb, Clayton Day, Doug Scott, Ellen Anthony, Kyle Aletter, Alston Ahern, William Allyn, Antonie Becker, Pamela Brown, Jonathan Estrin, Stephen Furst, Arliss Howard, Rosanna Huffman, Barbara Harris, Madison Mason, Bob Meister, Vahan Moosekian, George Petrie, Glenn Robards, Tom Spratley

Durata: h 2.01
NazionalitàUSA 1983
Generedrammatico
Al cinema nel Settembre 1983

•  Altri film di Nicholas Meyer

Trama del film The day after

Drammatico racconto dei devastanti effetti di un olocausto nucleare: i fatti sono introdotti da una serie di notiziari televisivi e radiofonici che, per tutta la durata del film, dipingono lo scenario bellico nel suo svolgersi. Successivamente vengono seguite più da vicino le vicende degli abitanti della città di Lawrence (Kansas) dove cadono tre dei trecento missili con testata nucleare lanciati dai Sovietici sugli USA.

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Voto Visitatori:   7,48 / 10 (46 voti)7,48Grafico
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Voti e commenti su The day after, 46 opinioni inserite

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peppe87  @  30/04/2022 11:53:22
   7 / 10
vederlo di questi tempi mette un po angoscia

Invia una mail all'autore del commento luca986  @  04/03/2022 23:34:30
   6 / 10
Prima parte non facile da seguire, seconda molto più bella.

Cianopanza  @  10/08/2021 02:18:58
   7½ / 10
Un po' datato qua e la e meglio in lingua originale senza la voce fuori campo didascalica. Il film monta bene da scene di vita quotidiana e spezzoni di tg e radiogiornali. E poi scene di massa con panico generalizzato realizzate in maniera molto realistica. Fino all'angosciantissima scena dell'attacco. In cui sono montate sequenze reali prese da test nucleari. Una, due tre esplosioni e la gente si disintegra. L'onda d'urto è devastante. Quello che segue sia sullo schermo che nella trama, va avanti arrancando, moribondo. Mutua Distruzione Assicurata. Non c'è alcuna speranza se non nel nuovo nato e nell'abbraccio tra sopravvissuti. Ma che magone... chissà che ansia nel 1983.

VincVega  @  10/03/2020 10:36:23
   7 / 10
Sicuramente un film molto coraggioso per l'epoca, che riesce ad esplorare il "cosa potrebbe succedere se" nel pieno del conflitto della guerra fredda tra USA e Russia. Strano vedere un film così prodotto negli Stati Uniti, deprimente ed ansiogeno. Molto bene le scene di massa, la messa in scena del post bombardamento, meno per gli effetti speciali ad oggi abbastanza datati, ma il budget non era il massimo.
L'ho trovato un buon film, ma un tantino irrisolto, non tanto per la resa, ma per questioni di tempo. Due ore sono poche, una mini serie sarebbe stata perfetta. Ed infatti le caratterizzazioni dei personaggi non sono profonde, oppure lo svolgimento della seconda parte per quanto resa bene, è discontinua.
Da vedere, ma "Ipotesi sopravvivenza (Threads)" è un'altra cosa.

DogDayAfternoon  @  29/12/2018 18:27:37
   7 / 10
Tra i più efficaci esempi del filone catastrofico che nella prima metà degli anni '80 era monopolizzato dal terrore di una guerra nucleare. A dire il vero un po' scostante, le esplosioni avvengono dopo 40 minuti di film in cui ci vengono sottoposte solamente scenette di vita quotidiana che dopo un po' iniziano ad annoiare, anche se in tal modo ci si rende maggiormente conto dello shock subito dalla popolazione una volta accaduto l'impensabile, dato che nessuno dei protagonisti dà peso alle notizie che si susseguono su un possibile imminente bombardamento.

Sicuramente un film che lascia il segno, magari con qualche difetto di troppo (anche dal punto di vista tecnico non è sempre all'altezza), ma che anche a distanza di decenni, quando ormai il terrore di una guerra nucleare non è più diffuso come un tempo, fa comunque un certo effetto.

KitaVerde  @  19/02/2016 09:35:35
   7½ / 10
Nel suo genere, bisogna dire che funziona molto bene. Anche se pecca in effetti speciali in alcuni punti, tutto il resto è gestito in maniera corretta , quindi alcuni aspetti passano in secondo piano ( poi questo film non aveva un budget così elevato, anzi..). Lo consiglio molto, anche perché un film così se fosse uscito nel 2016, punterebbe solo alla spettacolarità e agli incassi, mentre nel 1983 Meyer confeziona un prodotto serio ed onesto. Attuale.

BlueBlaster  @  04/08/2014 15:18:33
   6½ / 10
Per quanto un attacco nucleare sia sempre una possibilità da non escludere (specie nel teso clima di questi ultimi anni) questo film fa parte di quelle pellicole che avevano il loro motivo di esistere durante gli anni 80 ossia quando il Cinema statunitense instillava di continuo il terrore della Guerra Fredda e forse più di quanto necessario!
Ormai questo tipo di film, e la pellicola in questione è forse l'apice più estremo e drammatico del sottogenere, rimangono piccoli cult per appassionati dei disaster movie vecchio stile ma per una platea dei nostri giorni tutto sa di vecchio...la narrazione è parecchio lenta, regia ed altri aspetti tecnici portano male gli anni e il clima che si respira è così pessimista da risultare persino eccessivo nel suo realismo.
Però a voler essere oggettivi questo è un film importante perché è coraggioso e mette in scena un possibile attacco nucleare su larga scala in modo dettagliato e plausibile, parte dalle premesse per poi passare al "momento X" ed infine si concentra su di un racconto post-apocalittico agghiacciante e disperato.
Regia e sceneggiatura si prendono i loro tempi nel presentare i vari protagonisti per aumentare la carica drammatica e creare una buona descrizione psicologica anche se a volte esasperata.
Se gli effetti speciali dei bombardamenti risultano piuttosto scarsi (ma trattasi di un film di oltre 30 anni fa) il reparto make-up fa un lavoro ottimo che risulta inquietante e pure le scenografie sono perfette per il contesto DAY AFTER.
Se avete voglia di vedere un film che non lascia speranza all'umanità armatevi di pazienza e guardatelo.

clint 85  @  23/02/2013 19:47:16
   6 / 10
Sicuramente innovativo per l'epoca, sicuramente capostipite di tanti altri film; ma dopo una discreta partenza diventa una palla al piede. PESANTE

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento thohà  @  05/05/2012 21:02:55
   7½ / 10
Il prologo è lungo e, forse, noioso. Varie situazioi familiari alle prese con la loro vita, nessuno che si stia rendendo conto veramente di che cosa stia succedendo... insomma, tutto tranquillo.
Ma la Russia invade la Germania occidentale. Ed il Patto di Varsavia?
Piano piano l'allarme sale.
Tutto avviene in un clima di 'normalità'. La gente non capisce veramente la porata di ciò che sta accadedo. E la tensione sale.
Le provviste, i negozi presi d'assalto... La vita normale incomincia ad essere turbata.

IL GRANDE FUNGO.

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Oskarsson88  @  28/05/2011 13:23:46
   5½ / 10
Sotto il profilo del messaggio e delle immagini il film può essere valutato positivamente, ma la trama è decisamente troppo piatta e inconsistente, con situazioni boriose e non interessanti. In sostanza è curata solo la catastrofe e non tutto il contorno...tantochè sembra più di assistere ad un documentario sulle conseguenze di una possibile terza guerra mondiale che altro... comunque resta una specie di cult, per l'argomento trattato...

albert74  @  12/04/2011 21:06:35
   8½ / 10
Questo film lo vidi la prima volta quando avevo 8 anni. In quel tempo si parlava molto di euromissili e di olocausto nucleare e questo era l'unico film del genere, girato per sensibilizzare l'opinione pubblica e non solo, sui rischi dell'olocausto nucleare e sulle sue conseguenze.
E' un film senza effetti speciali degni di nota, un film che descrive il prima, la vita normale e ordinaria della campagna americana e l'improvviso attacco sovietico con oltre 300 ICBM diretti in tutto il territorio nazionale americano. Ci sono diverse scene che non si dimenticano tanto facilmente tra cui quella degli studenti americani in un'università di kansas city che, rivolti gli occhi al cielo, assistono impotenti al lancio dei missili americani intercontinentali.
Il momento culminante è l'esplosione delle testate nucleari nella campagna intorno a Kansas city con diverse immagini riprese da esperimenti americani realmente avvenuti, tra cui quello nell'atollo di bikini.
Il dopo è di una desolazione senza pari che mette i brividi: le macerie della città, persone che vagano senza una meta mentre la campagna si tinge di grigio a causa del fallout nucleare.
E' un film che colpisce, che fa riflettere e che delinea senza alcuna retorica che cosa poteva comportare una guerra tra Urss e Stati Uniti.
Pur senza gli effetti speciali dei fracassoni film catastrofici americani dei nostri tempi (armageddon, deep impact ecc ecc.) questo film coglie nel segno.
Anche se oggi quella prospettiva - tramontata la guerra fredda - sembra ormai finita per sempre, questo film rimane un monito, un avvertimento perché non si debba mai arrivare all'olocausto nucleare e non dover mai assistere, tra i sopravvissuti al giorno dopo, il the day after, che da il titolo del film.

Rand  @  07/11/2010 22:26:26
   7 / 10
Il film che fece andare in crisi mio padre quando lo vide: noi avevamo appena 5/6 anni eppure ricordo le scene delle esplosioni e della gente che accumulava inutilmente cibo contro la catastrofe, a vederlo oggi mi fa un effetto potente, pieno di simbolismi nonostante una regia piatta ed effetti datati, il finale mi ha colpito per la sua semplicità e speranza, duro e al contempo amaro, era un film chiaramente impegnato e con un messaggio da dare, molto variegati i personaggi, il militare nero è uno dei miei preferiti, ma anche la donna incinta e il suo cinismo sono notevoli, da vedere per capire cos'era la Guerra fredda e dove ci avrebbe potuto portare...

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Angel Heart  @  18/08/2010 15:31:05
   7 / 10
Sinceramente non ne avevo mai sentito parlare fino ad un anno fa, quando dei miei colleghi di lavoro, un pò più grandicelli di me e da ragazzini rimasti traumatizzati dal film, me lo consigliarono.
Che dire, anche se rivisto oggi non dev'essere la stessa cosa, è innegabile che l'opera al tempo potesse fare il suo effetto ed allarmare fortemente la gente, visto che le paure più comuni dell'epoca e le terribili conseguenze che l'atomica avrebbe potuto causare qui vengono messe in scena in maniera tremendamente reale e sconvolgente. Questo anche grazie al periodo in cui il film fu girato, cioè in un anno in cui la guerra fredda, sebbene fosse lentamente in fase calante, stava comunque prendendo una brutta piega, con le due superpotenze che tenevano praticamente il mondo in pugno con un fortissimo diverbio politico ed ideologico dove sarebbe bastato un niente a far precipitare la situazione.

Bisogna dire che sul piano emozionale il film riesce a fare un ottimo lavoro; purtroppo non si può dire lo stesso sul piano tecnico: la regia è lenta, piatta e limitata, la sceneggiatura stereotipata e basilare, gli attori poco convincenti (a parte Guttenberg), e la prima parte del film non si discosta per niente dal noioso schema narrativo dei vari "Inferno di Cristallo", "Poseidon", "Terremoto" o "Airport", con la classica banale introduzione ai vari personaggi (alcuni inspiegabilmente entrano in scena e poi scompaiono senza lasciare la minima traccia) e le loro storie di scarso interesse. Anche l'attacco dei missili, nonostante all'inizio sia ben fatto (agghiacciante il boato accecante sopra il cielo della città che manda prima in tilt l'elettricità e che poi nel giro di pochi secondi viene seguito dalle spaventose esplosioni), perde subito in efficacia quando ricorre per 3/4 ad immagini di repertorio prese da documentari.
Come già detto però, il film risulta molto più potente emozionalmente (ed interessante) per l'impatto devastante delle immagini che per la storia in sè; ed è proprio nella terribile e consigliata seconda parte, precisamente da quando la cittadina entra in stato di emergenza, che il film prende quota e spiazza lo spettatore con una serie di forti pugni allo stomaco, sia poco prima dell'attacco, con la gente disperata che corre dappertutto nel caos e disordine più totale senza sapere dove nascondersi, sia subito dopo, con la città ridotta ad un cumulo di morti e macerie dove il manipolo di sopravvissuti ormai regredito ad uno stadio primitivo e quasi barbaro cerca di tirare avanti giorno dopo giorno mentre l'effetto delle radiazioni se li sta inevitabilmente portando via un pezzo alla volta.
In conclusione, un film decisamente sopra la media di un normale tv movie, socialmente riuscito nel suo intento, molto sconvolgente, ma dalle qualità tecniche abbastanza scadenti che il passare del tempo ha doverosamente accentuato. C'è da dire però che ancora oggi, se paragonato a stupidi blockbusters da 50 milioni di dollari, fa ancora la sua bella figura.

Un'agghiacciante e straziante destino che siamo fortunatamente riusciti ad evitare (per ora).

rob.k  @  19/06/2010 22:07:44
   8½ / 10
Ottimo film, nonostante il basso budget (basta vedere gli "effetti speciali" dell'esplosione) riesce in pieno nel suo intento di fare pensare lo spettatore alle devastanti conseguenze di un conflitto nucleare. Nonostante l'età, fa le scarpe a film molto più recenti come "the road".

dagon  @  19/04/2010 13:33:03
   6 / 10
Film girato per la TV americana ABC, che in Europa ebbe un'uscita cinematografica; in Italia anche di enorme successo. Impostazione televisiva piuttosto evidente sia nella piattezza della regia sia nella struttura. Emotivamente può colpire in quanto, a differenza di molti "catastrofici" alla Emmerich o Bay, si sente come più possibile. Però resta oggettivamente medio.

suzuki71  @  19/04/2010 11:24:38
   8 / 10
Un film cult degli anni '80, poi sparito dall'immaginario collettivo, forse perchè diventato anacronistico; sperando che lo resti per sempre, il film è fatto bene, molto realistico e con un gran senso di vuoto finale. Meritò il cuccesso devastante che ebbe.

Gruppo REDAZIONE VincentVega1  @  23/01/2010 12:26:02
   6 / 10
Un film che calcava le paure di quel periodo. Regia televisiva e un Robards non troppo convincente, pieno di stereotipi e situazioni telefonate.

E la frase finale non l'ho proprio digerita. Un sei per rispetto.

camifilm  @  12/08/2009 18:33:44
   8 / 10
Da non perdere. Un film da non dimenticare... da andare a prendere e collezionare.
Girato in anni in cui era quella la paura...
non che oggi... va beh.

Ovviamente abbiate giudizio, non è un film che punta sugli effetti, ma sulle emozioni.

Consigliato 100%

3 risposte al commento
Ultima risposta 12/08/2009 19.35.55
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simone p  @  02/07/2009 12:24:25
   6½ / 10
Sostanzialmente è abbastanza noioso comunque la realizzazione è buona.
Agghiacciante la scena delle esplosioni.
Una visione bisogna darla.

Gruppo COLLABORATORI matteoscarface  @  18/06/2009 22:33:19
   8½ / 10
Nonostante gli anni e il cambiamento dei tempi questo film riesce ancora ad angosciare in modo incredibilmente esasperante. Non è proprio un film catastrofista perchè è molto realistico, e il carico di immagini mantiene intatta tutta la sua forza, fino a essere un vero pugno nello stomaco, una prova alla quale è duramente sottoposto lo spettatore. L'ultimo quarto d'ora è straziante da far male al cuore, la sua potenza espressiva è tuttora intatta. Una menzione speciale per l'interpretazione di Jason Robards.

VikCrow  @  13/06/2009 14:20:32
   8 / 10
Un film che mi ha lasciato un enorme senso di vuoto.
Una previsione molto accurata di una scampata apocalisse.
Un ottimo lavoro, a parte una scena che snatura quella patinatura di realtà che copre la pellicola (ma viene abbonata, è l'unica in tutto il film).
Da vedere assolutamente.

Gruppo COLLABORATORI peter-ray  @  02/10/2008 13:53:28
   8½ / 10
un film che nonostante l'eta racconta, in maniera molto suggestiva e dettagliata, l'ipotetica catastrofe che si sarebbe potuta verificare durante gli anni della guerra fredda..

"L'abbiamo scampata bella".

Film capostipite di un genere.
Da vedere assolutamente.

Invia una mail all'autore del commento domeXna79  @  24/09/2008 12:12:45
   7½ / 10
Interessante pellicola del filone “drammatico-catastrofico”.
Film degli anni ’80, figlio del suo tempo (nel pieno della “guerra fredda”) palesa tutte le paure che ha accompagnato generazioni di americani, mostrandoci, in tutta la sua crudezza (alcune sequenze colpiscono davvero forte allo stomaco), gli effetti di un olocausto nucleare ..perfetta la scelta degli sceneggiatori di mostrarci il prima ed il dopo, la vita che, in senso lato, smette di esser tale dopo che il “grande fungo” si abbatte sulla città del Kansas (grande attenzione data al dramma psicologico) ..nulla può essere più come prima, ma allo stesso tempo non vengono sottaciute responsabilità e critiche al sistema politico americano, anche se il discorso si sposta spesso verso la più generale “stupidità dell’uomo”.
Tecniche di ripresa senza particolari virtuosismi, così come gli effetti speciali ridotti al minimo (in anni in cui però il boom della tecnologia digitale era lontano), ma d’altronde il perno del racconto non ruota sulla spettacolarità delle immagini quanto sul loro contenuto (in questo senso anche i dialoghi risultano calzanti) ..non manca qualche stereotipo o cesellatura di troppo, ma la narrazione risulta coinvolgente, intensa e ricca di interessanti spunti di riflessione.
Cast senza nomi di spicco che però elargisce un’interpretazione coralmente apprezzabile in cui ognuno svolge appieno il proprio ruolo ..un piccolo cult!

TheSorrow  @  29/08/2008 15:42:31
   8½ / 10
Il re dei catastrofici...Il signore del genere che ancora oggi riesce a impressionare tutti.Inquietante, disturbante, avvolgente tutto ciò è The Day After..(che ho acquistato in 1 cestone dimenticato di un supermarket a soli 7 euro!!!)

1 risposta al commento
Ultima risposta 27/09/2008 14.36.45
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goldtw  @  17/08/2008 11:54:25
   7½ / 10
ogni volta che lo vedo mi vengono tante di quelle paranoie..la storia non è così tanto irreale,anzi...(facciamo le corna!).inutile dilagarsi tanto,gran bel film catastrofico che fece scalpore negli anni 80..davvero interessante.

marfsime  @  08/07/2008 15:34:08
   7 / 10
Un buon film catastrofico che mostra gli effetti di una possibile guerra nucleare tra due superpotenze come gli Stati Uniti e l'Unione Sovietica (ora Russia)..molto drammatico e intenso nelle scene post esplosione..merita una visione.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Blutarski  @  08/06/2008 13:58:59
   8 / 10
Bellissimo e drammatico film catastrofista di inizio anni '80. La trama non è particolarmente studiata ma piuttosto realista cerca di descrivere nel modo più verosimile il paesaggio postnucleare. Non vi aspettate un film fantascientifico perchè i risvolti sono davvero drammatici, comunque è un filmone, straconsigliato!

Cliff72  @  18/05/2008 11:20:13
   9 / 10
Sparito da anni magicamente dalla televisione, l'ho recuperato e rivisto ieri sera e, a distanza di anni, è riuscito ancora a scioccarmi!
Sono d'accordo con un precedente commento. Si tratta del film catastrofico per eccellenza che, pur senza gli effetti speciali attuali (spesso totalmente inutili), a distanza di 25 anni riesce ancora a far venire la pelle d'oca.

TheSorrow  @  04/05/2008 19:46:41
   8 / 10
Uno dei film più scioccanti che abbia mai visto: lacia 1 nodo in gola e sicuramente la denuncia che vuole fare non è da poco, guardando anche il periodo in cui è uscito.memorabile, sconvolgente e il pilastro di tutti i film del genere catastrofico.

NandoMericoni  @  10/02/2008 21:53:25
   7 / 10
il film che più mi scioccò da bambino, l'ho rivisto a distanza di 20 anni e continua ad angosciarmi...

Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  12/01/2008 00:26:43
   6 / 10
A distanza di parecchi anni fa una certa impressione vedere questo film che all'epoca suscitò molto clamore e che adesso sembra quasi rimosso. Il tam-tam mediatico prima dell'uscita del film fu enorme alimentando la paura dello scontro atomico e le sale cinematografiche dove era proiettato. Il film non è niente di eccezionale, scorre abbastanza piatto fino al momento dello sgancio delle bombe. Non sposa volutamente nessuna tesi sul chi abbia premuto per primo il bottone (il dialogo fra i soldati) e fra gli attori presenti primeggia sicuramente Robards.

Gedeone75  @  03/08/2007 00:00:34
   7 / 10
ricordo che in quei anni ebbe successo, e forse servi ad aprirci meglio gli occhi sull realtà di una guerra mondiale( molto sentita allora ).

all'epoca è atato davvero terrificante.

per questo anche se lo reputo un film non perfetto , è da vedere per quello che ha rappresentato.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR Invia una mail all'autore del commento kowalsky  @  02/08/2007 13:51:51
   6½ / 10
Era bastato un solo film (a dire il vero, abbastanza mediocre al di là del suo sensazionalismo , un pò retorico e autoindulgente) a farci correre tutti al cinema, in quel lontano 1983, età degli spettatori che varia tra i 12 e gli 80 anni... col passare del tempo, esaurita la paura (Chernobyl docet) e sedata con un fatalismo straniante, cosa è rimasto? Di questo film non si ricorda più nessuno, anche perchè Meyer non è esattamente Tarkovskji e tantomeno Kurosawa... indubbiamente alcune immagini hanno una loro efficacia (e, cosa ben strana per un successo al box-office, tutt'altro che effettistiche: sembra a tratti un film d'elite per cineamatori stanchi) , il bolso belloccio Guttenberg esprime per la prima (e unica?) volta qualcosa di più di una faccia da copertina di Vogue, ma tutto l'impatto è generalmente creato ad hoc per lo scenario plumbeo del film che, senza aggiungere nulla di nuovo sul tema del pericolo nucleare, ha attirato le masse verso la codificazione della Paura.

E anche per questo alzo la mia media: se artisticamente "The day after" vale assai poco (5), è stato grande l'orrore e lo spavento che ha generato con le sue immagini (7)

ds1hm  @  27/06/2007 11:46:38
   6 / 10
visto per la prima volta praticamente da bambino, il film mi colpì notevolmente. successivamente nella visione di qualche mese fa il film mi è parso davvero strano, una sorta di documentario interessante per quanto riguarda gli effetti nucleari, ma per il resto, e sopratutto nella parte costruttiva, faccio fatica a considerarlo un film, troppo scontato o meglio fastidiosamente datato, affossato ottusamente nel contesto di ostilità delle due ex superpotenze politico-militari. un documentario inserito in un film per la tv.

Invia una mail all'autore del commento Tempesta  @  19/04/2007 15:55:28
   9 / 10
Terrificante in tutti i sensi ,più documentario che film , ma da vedere assolutamente .

franx  @  01/06/2006 11:20:53
   6 / 10
Per l'epoca ok, la guerra fredda, le bombe.
Un documentario più che un film.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Freddy Krueger  @  06/04/2006 22:13:45
   7 / 10
Xò, ke catastrofico… Davvero una situazione da panico! Fa 1pò impressione xkè dopotutto nn è così inverosimile… Ki dice ke nn succederà mai? Tanto le bombe atomiche ce le abbiamo, le guerre si fanno continuamente… ok nn voglio portare sfìg@! Forse sono troppo pessimista… Cmq a parte le kiakkiere è proprio emozionante ‘sto film. Scene davvero drammatiche e un film godibile.

Beefheart  @  03/01/2006 14:55:42
   5 / 10
Il film "catastrofico" per eccellenza, datato 1983. Pare che quando uscì suscitò molto sgomento tra il pubblico e questo era senza dubbio il suo target, dunque: missione compiuta.
Visto il tema (l'ecatombe nucleare), il film è veramente molto lugubre e disfattista ed effettivamente rende bene l'idea.
Probabilmente non si tratta di un capolavoro (il soggetto non è dei più originali ed è mal recitato) ma rimane comunque un film che si può guardare. Se non altro, per farsi venire un po di pessimismo.

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Ultima risposta 04/05/2008 19.48.13
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adams  @  30/12/2005 14:18:43
   9 / 10
AGGHIACCIANTE SOTTO OGNI PUNTO DI VISTA !

Philanselmo  @  25/11/2005 04:19:58
   9 / 10
Beh, il CAPOLAVORO dei film catastrofici!
l'escalation di eventi che porta al conflitto nucleare narranta con superba maestria, le immagini dell'impatto delle bombe fantastiche, la terrificante profezia di quello che avviene dopo...
Questo film ti segna profondamente, ti lascia riflettere sulla totale pazzia dell'uomo..."Siamo pazzi, ma non fino a questo punto..."
Beh...più ripenso al film + mi vengono i brividi! Epocale l'epitaffio del film, da farlo imparare a memoria ai bambini delle scuole dopo la proiezione...

lapatti  @  15/11/2005 10:03:46
   9 / 10
Per essere un film di vent'anni fa, e quindi non con gli effetti speciali attuali, le immagini sono comunque terribili, angoscianti e sconvolgenti. Un film purtroppo sempre attuale, un monito per le nazioni che a quanto pare non viene ascoltato viste le catastrofi dei giorni nostri. Dopo la visione di questo film ti rimane dentro solo l'angoscia e il silenzio. Da vedere per riflettere.

Armageddon  @  19/08/2005 12:46:20
   8 / 10
Questo film mi ha veramente creato un senso d'angoscia nel momento in cui i missili cadono su Kansas City e per tutto il proseguio del film.
La storia che porta al disastro nucleare è veramente fantastica (conflitto USA-Russia)!
Lo consiglio a tutti, anche a quelli che non amano il genere.... questo film aiuta a riflettere: gurdatelo!

boez  @  26/07/2005 18:46:16
   9 / 10
Sufficentemente realistico , angoscioso e spettrale.

nippon  @  21/02/2005 23:18:40
   10 / 10
Mi vengono i brividi al pensiero di scrivere una recensione su questo film!
Ci sono così tanti spunti che è difficile capire da dove cominciare.
Partiamo allora dalla storia del film. Va innanzitutto detto che è ambientato in piena guerra fredda (siamo nel 1983) tra URSS ed USA. Il disastro che avverrà dopo una buona parte del film è presagito in modo molto poco invasivo, infatti, ogni tanto si sentono voci provenienti dai TG o dalle radio che annunciano via via un'invasione della Germania da parte sovietica. Come ognuno di noi, anche i personaggi del film (che risiedono negli Stati Uniti) reagiscono a queste notizie in vario modo: c'è chi pensa che sia solo qualcosa che si esaurirà in brevissimo tempo; chi ha un leggero sintomo di paura; chi è preoccupato che questo possa voler dire qualcosa in più; ecc.
Ciò che va immediatamente sottolineato, è che l'epicentro del film è a Kansas City, città ove, a poche miglia di distanza, vi è un importante base missilistica americana; è ovvio che gli abitanti di questa città sono quelli che più avvertono la tensione, eppure continuano a vivere la propria vita come tutti i giorni. Senz'altro, la non eccessiva paura mostrata da alcune persone deriva da un rifiuto nell'accettare qualcosa che va oltre la propria immaginazione. L'esempio più lampante è dato dalla moglie di uno dei protagonisti che, nonostante sia ormai giunta la fase di allarme, continua a rifare il proprio letto come se nulla fosse, e quando il marito cerca di scuoterla lei lo spinge continuando nella propria attività. Accortosi di quanto sta accadendo lui la prende a forza sollevandola da terra per portarla nel rudimentale rifugio antiatomico che ha adibito nella cantina della casa, ed in quel momento a lei cedono i nervi esplodendo in un pianto isterico.
L’unica cosa che le persone cercano di fare è scappare, pur non sapendo dove.
Le varie scene di vita quotidiana apparse all’inizio del film e che, pur avvenendo a pochi chilometri l’una dall’altra, sembrano rappresentare mondi diversi, d’un tratto vengono spazzate via lasciando il posto ad una nuova situazione che raggruppa chiunque si trovi al proprio interno: è il terrore per ciò che andrà ad accadere, e l’unico pensiero di mettere in salvo la propria vita e quella dei propri cari.
La caratterizzazione del disastro è eccellente, e la mia recensione non può rendere l’idea di come è magistralmente realizzata. Basti solo pensare ad una continua serie di scene di persone che corrono all’impazzata cercando di nascondersi nei più vicini rifugi antiatomici, e poi ad un fermo immagine di Kansas City come se vedeste una cartolina di una città. In seguito, ad un secondo l’uno dall’altro, seguono una serie di fermo immagini che mostrano Kansas City sempre più lontana, come a dare l’idea dell’ampiezza di ciò che avverrà a breve. L’ultimo fermo immagine dura qualche secondo in più, ed è seguito da un’immensa luce bianca nel cielo e da un forte boato. Il missile è esploso diversi chilometri sopra la città, perciò ancora le persone non hanno coscienza di quanto avvenuto; però, a causa della forte esplosione, tutti gli strumenti elettrici si fermano (comprese le automobili) aumentando il panico nelle genti. È poco tempo dopo che avviene il “disastro” vero e proprio, quando i tre missili esplodono sulla terra a poche decine di secondi l’uno dall’altro. I minuti seguenti sono un continuo susseguirsi di immagini catastrofiche. Oltre alle distruzioni immaginabili, colpisce la visione del corpo delle persone diventare come una lastra, poiché, effettivamente, è come essere esposti ad una quantità incalcolabile di raggi x in tutto il corpo.
Il protagonista principale del film, Steven Guttenberg, è un medico scampato fortunosamente all’impatto perché a molte miglia da Kansas City, e nel resto del film il suo sarà un calvario per salvare l’infinita quantità di uomini, donne e bambini che si recano presso il suo ospedale che è il più vicino alla città. Nonostante vi sia chi si è salvato, questi non viene risparmiato dalle radiazioni che anche nei giorni a venire non accennano a diminuire. Anche se l’attacco atomico è terminato, quanto si può vedere nel resto del film è come una serie continua di pugni nello stomaco: abitazioni completamente distrutte; genti che vanno pian piano come decomponendosi per effetto delle radiazioni. A questo va aggiunto il nuovo stile di vita al quale il popolo dei dintorni di Kansas City dovrà adattarsi. Ormai ciò che conta è cercare di tirare avanti nella maniera più dignitosa possibile, aspettando con apparente serenità la propria ora, o, come nel caso dell’ospedale di cui sopra, cercando di lenire quanto più possibile le sofferenze degli altri. In questo caso, però, per quanti sforzi si facciano, i cadaveri sono sempre di molto superiori alle persone a cui si riesce a dare un minimo sollievo.
I risvolti psicologici del film sono molti: il bambino che nasce nell’ospedale dopo il disastro rappresenta coloro che verranno dopo, e che raccoglieranno quanto chi prima di loro ha seminato;
il militare che accudisce l’uomo muto è colui che cerca la forza di andare avanti nella debolezza altrui; le persone che fanno razzia di quanto è sui camion che distribuiscono gli aiuti, senza lasciar nulla ad altri, sono quanti hanno perso ogni umanità a causa della barbarie, e nelle cui teste è stato strappato via a forze il vocabolo solidarietà; l’uomo che chiede a delle persone che si sono accampate al di fuori della sua casa disastrata di andarsene, perché è la sua proprietà, indica chi in quel poco che gli è rimasto vede un appiglio per ricominciare, per quanto consapevole che non servirà a nulla. Scrivere una recensione intera su questo film richiederebbe pagine e pagine; concludo perciò con la conclusione (scusate la ripetizione) del film.
Il medico protagonista, ormai anche lui stremato fisicamente e mentalmente dal troppo lavoro, e consapevole che la sua ora è vicina, decide di finire la propria esistenza nella “sua” Kansas City, così da ritrovare la propria casa e, forse, sua moglie. Sotto l’aspetto dell’ambiente distrutto, quanto visto nel film fino a qual momento non è lontanamente paragonabile a quello che è la città, e quando il medico trova la sua casa completamente demolita, non ci mette molto a capire che anche di sua moglie non ci sarà più traccia. Proprio quando ormai è consapevole che è tutto finito, nota tra le rovine della sua abitazione degli uomini accampati. Anche qui, come accaduto all’altro uomo in precedenza, il dottore chiede a loro di andarsene. Diversamente da chi lo ha preceduto, però, e che da chi era accampato è stato ucciso da un colpo di fucile, il medico, per tutta risposta, vede allungarsi verso di lui una mano che tiene un’arancia; ed è quello il momento in cui capisce tutto, come se si destasse da un insano torpore: a nulla serve accumulare beni in terra se avvengono poi disastri del genere. Compreso ciò si accascia a terra, ed in quel momento, l’uomo che gli aveva porto l’arancia gli si avvicina timidamente, fino a che i due si abbracciano piangenti.
Paradossalmente, è come se il film fosse finito bene, perché quello, e solo quello, è il punto di partenza per ricominciare; l’antitesi a quello che facevano quanti razziavano i camion degli aiuti, e, cioè, la solidarietà.
Sono convinto che con la mia recensione non ho reso giustizia ad un film che merita molto di più, perciò, per concludere con una frase non mia (così da restituire dignità a quanto ho scritto), termino con il commento che è alla fine del film da parte della voce fuori campo:

“I catastrofici avvenimenti a cui avete assistito con ogni probabilità sono molto meno tragici di quelli che accadrebbero se gli Stati Uniti venissero davvero coinvolti in una guerra nucleare.
Ci auguriamo che le immagini di questo film convincano tutte le Nazioni della Terra, tutti i popoli e i loro Governanti, a trovare il modo di evitare questa drammatica fine”.


4 risposte al commento
Ultima risposta 21/04/2006 00.38.53
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sydpink2000  @  13/02/2005 19:38:39
   9 / 10
è un film eccellente......forse uno dei pochi film del genere apocalittico......secondo me.....vero!
non capisco come possa essere classificato commedia!!!!

Gruppo REDAZIONE maremare  @  11/12/2004 13:52:04
   8 / 10
Bel film sui rischi del conflitto nucleare.
Asciutto e realistico.

  Pagina di 1  

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