the corporation regia di Jennifer Abbott, Mark Achbar Canada 2003
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the corporation (2003)

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locandina del film THE CORPORATION

Titolo Originale: THE CORPORATION

RegiaJennifer Abbott, Mark Achbar

Interpreti: -

Durata: h 2.25
NazionalitàCanada 2003
Generedocumentario
Al cinema nell'Ottobre 2004

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Trama del film The corporation

Il film documentario analizza in modo critico e al tempo stesso divertente la vera natura delle multinazionali, il loro impatto sul nostro pianeta, e come le popolazioni stiano reagendo.

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Voto Visitatori:   7,83 / 10 (20 voti)7,83Grafico
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Voti e commenti su The corporation, 20 opinioni inserite

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  Pagina di 1  

Oskarsson88  @  30/12/2015 20:43:16
   8 / 10
Documento di denuncia molto importante.. un po' datato e niente e' cambiato. Voto per i contenuti: 9 voto per la realizzazione: 7.

Invia una mail all'autore del commento Suskis  @  02/02/2013 00:26:58
   6½ / 10
Come documentario, questo film è decisamente troppo lungo e televisivo (e infatti, se non erro, la tv canadese era la sua destinazione originale). E'comunque un prodotto interessante, anche se a volte perde di incisività per come si dilunga in molte cose. Sembra una lunghissima puntata di Report (e, infatti, dopo averlo visto, non ci si potrà che deprimere). Sono già passati 10 anni da quando è uscito, e non mi pare che le cose siano migliorate...

cort  @  16/06/2012 18:10:04
   8½ / 10
descrive bene i lati negativi e sempre più incontrollabili delle corporation.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR jack_torrence  @  18/03/2011 14:27:58
   7½ / 10
Nei primi 10/15 minuti si ha il sospetto di star per assistere a un interminabile pamphlet con trite e tendenziose asserzioni di parte, che si può condividere ma che non aggiungerebbero nulla a quello che già si pensa (se lo si pensa...).
In questo senso, in particolare, l'elencazione dei difetti delle multinazionali-corporation quasi fossero malate di psicopatologie lasciano un po' il tempo che trovano come forme di sensazionalismo un po' troppo à la Michael Moore.

Poi però il film prende davvero il volo, e da sensazionalistico diventa veramente sensazionale.
E' un vero documentario, diviso in capitoli autonomi, ricco e fitto di denunce e considerazioni assolutamente fondamentali - per comprendere il mondo in cui ci troviamo a vivere. Non sarà uno studio, un trattato che dischiude una prospettiva nuova e destinata a fare scuola, ma insomma come opera "divulgativa" è ben più che semplicemente pregevole.
Le considerazioni "macro" come quelle relative alla privatizzazione delle risorse naturali sono di un'importanza che dovrebbe essere insegnata alle scuole elementari.
Le considerazioni "micro", come per esempio quelle relative agli studi condotti sulle capacità ricattatorie da parte dei bambini verso i genitori, allo scopo di aumentare le vendite nel campo dei giocattoli e dei divertimenti per bambini, sono di un interesse eccezionali.
Certe riflessioni sull'eredità che lasciamo ai nostri pronipoti quanto a sfruttamento della Terra e all'Insostenibilità dello sfruttamento intensivo del Pianeta, sono spunti lasciati aperti per una comprensione della stessa natura della civiltà occidentale nella fase attuale del suo "svilupp".

Il nostro pianeta è in caduta libera: "come si esce dallo sviluppo" (Latouche)??...

Documentario imprescindibile.

DarkRareMirko  @  08/12/2010 18:36:26
   9 / 10
Gran bel ritratto degli *******ni che agiscono in ambito corporativo (o sarebbe meglio dire cospirativo?) e che, direttamente od indirettamente, grazie allo strapotere creato dall'avere a disposizione fantastiliardi di soldi, impostano a loro piacimento le nostre miserabili esistenze.

Fa piacere pure vedere il grande Michael Moore tra gli intervistati, sempre un mio vero punto di riferimento.

Attenzione però che a volte il film circola con parti censurate, chissa perchè, quindi cercate di vedere la versione avente il più lungo minutaggio possibile.

Tra le varie informazioni che ci vengon dette tramite un ottimo montaggio (come che il profilo psicologico delle corporazioni è uguale a quello di un serial killer, bella roba davvero) vale la pena per davvero sottolineare la totale IRRAZIONALITA' delle persone che, proprio come ci viene detto nel film, non ragionano in maniera logica proprio a causa del vivere in un sistema monetario e sociale fondato e controllato dallo strapotere di aziende-carogna del genere.

Quando qualcosa vi va male nella vita, c'è quindi la certezza quasi assoluta che la colpa sia del danaro.

Più avanti si andrà e peggio sarà; l'unica vera soluzione, come dicono certi anarchici stile John Zerzan, è la violenza contro questo tipo di sistema.

Servono più film così, il documentario è l'arma più forte a disposizione del medium cinema, sia dal punto di vista contenutistico, sia riguardo alla sua forza visiva.

popoviasproni  @  16/03/2008 11:25:00
   8 / 10
Documentario efficace, articolato e pertinente sul ruolo delle multinazionali nella società mondiale.
Ottima l'idea di tracciare il profilo psicologico delle multinazionali in quanto in molti paesi godono di diritti giuridici simili alle persone.

Tom24  @  13/03/2008 17:53:10
   5 / 10
Documentario piuttosto superficiale, facilmente sostituibile con un buon libro.
A parer mio i documentari non dovrebbero girare nei cinema.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  10/03/2008 16:30:52
   8 / 10
Molto interessante e curioso l'incipit di psicoanalizzare le multinazionali, i loro comportamenti schizoidi, la loro (ahimè) influenza sulla società attuale e la loro quasi (purtroppo) impunità. Un documentario ricco di spunti e di notizie che fa riflettere.

frangipani79  @  22/01/2007 02:49:13
   1½ / 10
Un documentario assolutamente a senso unico, nel più classico stile di chi vede le cose da sinistra. Ora, è tutto già riassumibile dalla locandina: gli uomini d'affari sono il Diavolo in persona. Non è nelle intenzioni dei registi guardare anche agli aspetti collaterali del problema, l'importante è montare le immagini e i dialoghi in modo che chi non la pensa come loro sembrino degli idioti, mentre gli altri si prendono gli applausi e pure l'assimilazione con i miti di Gandhi e Martin Luther King.

Non sono certo un lobbysta, e se domani fallissero Coca Cola e General Electric non mi aggrapperei certo alle tende di casa straziato dal dolore. Però non sto neanche con questo tipo di giornalismo col paraocchi. Se davvero vuoi fare delle inchieste, falle a 360° e non a 180°. Il ripetuto (ab)uso di parole come "imperialista, capitalista, fascista, compagni, potere del popolo" ecc. inficiano il prodotto finale. E' chiaro come il sole da che parte tirino le ideologie e le tesi che questo documentario vuole (tenta) di dimostrare.

Ci sono delle falle mastodontiche nei fatti raccontati. Prima si critica il ricorso smodato alle avvocature da parte delle corporations, poi si dimostra che si possono avere "se si marcia uniti...." risarcimenti milionari e riconoscimenti facendo causa. In altre parole, finché una causa viene vinta e una volta tanto vincono le tesi dei no global, allora è merito dell'UNITA' (come ricorrono certe parole...) di tutti i companeros del globo, se le cause sono vinte dalle corporations è perché loro hanno tanti soldi e quindi non c'è più un briciolo di giustizia in questo brutto brutto mondo da lasciare ai nostri figli. Sigh ! E la lacrimuccia viene giù.

Oppure, la guerra dell'acqua nel Chiapas ha prodotto 5 morti e centinaia di feriti, ma nessuno si è premurato di dirci se ci sono stati morti tra le forze di polizia e soprattutto in quali circostanze sono morti e rimaste ferite quelle persone. Il montaggio è stato fatto unilateralmente, mostrando le sprangate della polizia e le ferite in primo piano dei "resistenti". Il pensiero al G8 di Genova dell'anno dopo è ovvio. Se vedessimo, con un montaggio del genere gli scontri di Genova ne dedurremmo che la polizia ha caricato contro i manifestanti per il solo gusto di farlo ed ha lasciato 1 morto e decine di feriti sul campo. Cosa matematicamente vera, ma ben diversa nella realtà e nei particolari.

Il film non si sofferma (ovviamente direi !) sul fatto che statalizzare non è certo meglio di privatizzare. La seconda ha dei forti limiti in quanto, è verissimo, implica enormi profitti nelle mani delle corporation, ma il primo è mille volte peggio perché è stato il baco che ha tarlato e tarla tutt'oggi i paesi dove vige il comunismo; e confiscare tutto "in nome del popolo" non ha prodotto che povertà immensa. Tutto l'est europeo e l'ex URSS vivono ancora il trauma post-1989, senza contare i paesi dove ancora vige quella folle ideologia. Non venitemi a dire che è stato applicato male e allora non tutto è andato come doveva. Mezzo mondo è alla fame per il comunismo e c'è ancora chi come Bertinotti parla di errori nell'applicazione delle ideologie marxiste. Ma mi faccia il piacere !

Gli esperti chiamati a parlare sono tutti di estrazione politica chiarissima, Michael Moore, Naomi Klein e tutta quell'intellighenzia di sinistra americana che corrisponde ai nostri Fo, Santoro, Sanguineti, Menapace. Tutto è confezionato molto bene e quella chicca sulla Fanta vale il mezzo punto in più. Questi registi o documentaristi che siano, però, lo confessa Moore alla fine, finiscono per forza nell'ingranaggio delle multinazionali perché per distribuire il film hanno bisogno di mezzi "corporativi". Moore, però, giunge ad una conclusione un po' troppo saccente: se il potere è nelle mani di queste corporations e io "mi devo abbassare" a chiedere aiuto a loro per distribuire il film è colpa del basso livello culturale della "gente" che dà soldi a loro e dà loro il diritto di opzione se accettare o no l'ingaggio. Io invece, che sono dalla parte della ragione, rappresento quella "crema" della società che pur essendo nella minoranza, almeno dà il suo contributo per la cultura e la libertà. Interessante vero ? Chi non la pensa come Moore è un ignorante che si è fatto lavare il cervello, cornuto e mazziato pure. Bell'esempio di democrazia e potere del popolo !

La vera libertà è non comprare e/o servirsi il meno possibile di quelle Multinazionali. Anche tutte, perché no ? Però come Casarini non fa a meno della Coca-Cola (ricordate la foto che lo ha sbugiardato pubblicamente ?), tutti noi consumiamo prodotti scelti con la nostra testa sia che provengano da aziende a conduzione familiare che da multinazionali, se buoni e di qualità. Io sostengo molto il prodotto italiano, quasi ad occhi chiusi ed odio molte multinazionali come Nestlé, Danone, Unilever, Kraft. In compenso compro molti prodotti equo-solidali negli appositi stores, perché rappresentano il fior fiore della globalizzazione, così come dovrebbe essere. E' soltanto la dietrologia connessa che detesto.

1 risposta al commento
Ultima risposta 16/11/2009 21.07.11
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andrea9002  @  16/09/2006 00:05:56
   10 / 10
Un bel 10 per solidarietà e per evadere un po' dal mondo (delle favole)

Invia una mail all'autore del commento King Of Pop  @  06/09/2006 01:28:34
   10 / 10
Bellissimo dovrebbero metterlo nelle scuole per far capire alla futura generazione di svegliarsi e ribellarsi contro questa società di medio!

raudebaude  @  26/03/2006 20:53:44
   8½ / 10
ottimo documentario.dovrebbe essere visto nelle scuole

xxxb9s  @  18/12/2005 17:03:09
   8 / 10
da vedere piu che per la realizzazione per i suoi contenuti

shoccanti

tutti dovrebbero SAPERE

Invia una mail all'autore del commento balzac20  @  01/11/2005 16:43:10
   10 / 10
Un film semplicemente strepitoso.
Pesantemente arricchito di notizie sfrutta il parallelismo di fondo (corporation=malato) per mostrarne sintomi e caratteristiche.
Per alcuni potrebbe essere eccessivamente carico.
Ma non è così.
In realtà sono quasi tutte notizie risapute.

Tra le altre cose il film è uscito nel periodo in cui si accettavano in sala i documentari perchè facevano quasi successo.
(era poco dopo bowling a columbine e poco prima di supersize me)-
Estremamente rigoroso e didattico lascia pochissimo spazio alle interpretazioni.

Se si è disposti anche solo a documentarsi per quanto viene comunicato nel film...allora solo per questo merita un 10.


la mia opinione  @  10/08/2005 00:28:53
   10 / 10
Interessantissimo documentario sulle multinazionali e sul dominio che hanno in tutte le fasi della vita sociale odierna. Fatto molto bene. Personale opinione. Consigliato a tutti.

Moderator  @  04/06/2005 02:12:25
   10 / 10
piu che interessante, quasi triste per contenuti e visioni futuristiche

scarface=2pac  @  17/04/2005 19:27:15
   10 / 10
Un voto per un documentario del genere nn è mai abbastanza, eccezionale, vi prendera un colpo al cuore e alla morale solo a vederlo e a rifletterci su, vi prego guardatelo!!!

- stupendo il commento finale del regista di fahrenheit

p.s. vi prego alzategli la media metendogli 10, visto che un ignorante gli ha messo 1!!!


Krypto_06  @  27/01/2005 03:05:06
   10 / 10
ho messo 10 per alzargli la media....4 non è un voto ke si merita in quanto non è un film ma un documentario sulle multinazionali, sicuramente non è leggero ma utile per ki ha voglia di saperne di più su un meccanismo che ci aggira e ci guida in quasi tutto quello che facciamo.....le multinazionali a parer mio governano il mondo........kmq consiglio per gli appassionati l'unico vero documentario che io abbia mai visto Qatsi-Trilogy diviso in tre parti....il punto di vista te lo crei da solo in base a quello ke vedi.........kmq ola a tutti

stica  @  27/10/2004 11:31:55
   7 / 10
ottimo documentario, con interviste a personaggi autorevoli (sia pro che contro le big corporations). anche per chi è gia ferrato sugli argomenti trattati troverà nuove informazioni e nuovi punti di vista. chi è un po a digiuno di questo dibattito potrebbe trovare questo documentario molto interessante. al di la degli argomenti trattati, dal punto di vista visivo, grazie a una particolare cura nel montaggio e un buon uso di spezzoni di tv anni '50 e simile, nn risulta noioso, per quanto duri quasi due ore e mezza. effettivamente the corporation era stato ideato per essere trasmesso in tre puntate sulla tv canadese, e forse la scelta di presentare il documentario al cinema puo risultare un po infelice. ma dopotutto sulla tv italiana c'è quasi solo posto per l'intrattenimento.

alesfaer  @  23/10/2004 10:54:34
   1 / 10
ke porkeria, nn sanno piu' cosa inventarsi dopo fahrenheit e bowling for columbine

4 risposte al commento
Ultima risposta 29/05/2006 00.02.11
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