tetsuo the bullet man regia di Shinya Tsukamoto Giappone 2009
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tetsuo the bullet man (2009)

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locandina del film TETSUO THE BULLET MAN

Titolo Originale: TETSUO THE BULLET MAN

RegiaShinya Tsukamoto

InterpretiShinya Tsukamoto, Eric Bossick, Dwayne Lawler

Durata: h 1.20
NazionalitàGiappone 2009
Genereazione
Al cinema nell'Agosto 2009

•  Altri film di Shinya Tsukamoto

Trama del film Tetsuo the bullet man

Anthony è un impiegato di Tokyo, sposato con Yuriko e padre del piccolo Tom. Dopo la morte della madre di Anthony per cancro, il padre, un rinomato scienziato, lo sottopone periodicamente a delle visite apparentemente inutili. Ma un giorno Tom, sulla strada di casa, viene investito da un'automobile e muore sotto gli occhi del padre. Man mano che la rabbia e la sete di vendetta crescono in lui, Anthony si ritrova a trasformarsi in un essere di metallo, una vera e propria arma umana di distruzione che lo pone di fronte al terrore di uccidere contro la propria volontà.

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Voto Visitatori:   7,14 / 10 (14 voti)7,14Grafico
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Voti e commenti su Tetsuo the bullet man, 14 opinioni inserite

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  Pagina di 1  

Signor Wolf  @  30/01/2022 20:44:07
   8 / 10
Era giusto non rifare la stessa storia degli altri due uomini d'acciaio, ed infatti qui si cambia parecchio. Una genesi quasi da super eroe Marvel ed un protagonista mezzo caucasico, tutti accorgimenti per coccolare il pubblico occidentale.
Cio nonostante le inquadrature, il montaggio e le atmosfere tipiche di Tsukamoto rendono questo film tutt'altro che commerciale.
Riguardo alla inquadrature, devo dire però che la parte iniziale è però questa volta stata esagerata, dopo 15 minuti di telecamera mossa a quel modo ho dovuto fare una pausa dalla visione, capisco la necessità di comunicare la nausea del protagonista ma avrebbe potuto durare un pò di meno per prevenire la nausea del pubblico.
Ottimo invece il proseguo del film di cui non anticiperò nulla. Solo una parola:

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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR rain  @  12/04/2015 17:10:07
   7½ / 10
Mi trovo abbastanza d'accordo con il commento di Hollow qui sotto: il primo "Tetsuo" fu un capolavoro di sperimentazione, il secondo non mi ha del tutto convinto ma questo terzo credo che sia la "forma" definitiva.
Rispetto ai predecessori qui una trama c'è ed è anche piuttosto semplice, meno anarchia da questo punto di vista ma per il resto ci pensa il solito folle montaggio di Tsukamoto che unisce le immagini frenetiche e velocissime (superlativa la parte in cui Anthony attacca la squadra d'assalto) con musiche e suoni industriali.
Il fatto che questa pellicola, pur rimanendo tutt'altro che convenzionale, sia più commerciale rispetto alle precedenti (lo si intuisce, oltre che dalla presenza di una trama, da un finale meno nichilista) non ne intacca il valore che gode anzi di una maggiore raffinatezza e pulizia.

_Hollow_  @  13/01/2015 01:32:54
   10 / 10
Allora, dirò un'eresia, ma secondo me "The Bullet Man" è il capolavoro della trilogia. Mi spiego. Se bisogna parlare della pietra miliare, di sperimentalismo e di originalità, allora ovviamente bisogna parlare del primo.
Ma "The Bullet Man" mi sembra il prodotto finale del primo embrione sperimentale. Spero che Shinya vada fiero di questo suo film, criticato un po' ovunque, perché a me è parso un magnifico lavoro.

Non so quanto fosse stato ampio il budget, ma a giudicare dalle riprese in digitale e altre cose direi nuovamente piuttosto infimo.
Nonostante questo, la regia risulta positivamente avvertibile (bello in particolare l'utilizzo di certe dissolvenze al montaggio per esaltarla un po'); i personaggi piuttosto memorabili; una trama pure c'è e si fa seguire, contrariamente ai due precedenti lavori (nel primo era totalmente secondaria, in Body Hammer lo diventava per mancanze registiche). Alle musiche, oltre al solito Chu Ishikawa, troviamo pure Trent Reznor dei NIN.

Il risultato finale è qualcosa di grandioso: la trasformazione in macchina ricorda sempre più un'escrescenza tumorale, quasi una malattia alla Elephant Man, anche qui provocata dalla rabbia nel momento della perdita dei freni, come per un Hulk versione industrial. La presa di posizione di Tsukamoto a riguardo, nonostante la sua interpretazione del cattivo, è ancor più lampante rispetto ai film precedenti. Non a caso, forse perché pensato come il tassello conclusivo,

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER. Seppur La rabbia, la trasformazione, sia sempre pronta ad esplodere. Non svegliare il can che dorme ...
Anche il nome, Tetsuo, ad un certo punto può essere affiancato ad un'altra opera molto simile in quanto a tematiche: Akira. E, per un attimo, il rischio di

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER si affaccia e viene effettivamente presagito dal protagonista, che ha così l'occasione di compiere la scelta migliore.
Il ritmo non cala mai, il proiettile da questo punto di vista si conferma così di un livello decisamente superiore rispetto al martello.
La scena del countdown, con Tsukamoto a contare partendo da quel "SEVEN!", con

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER, è da antologia. Ho visto poche cose altrettanto *****.
Oltre a questo, c'è tutto ciò che da sempre ha contraddistinto Tetsuo e Tsukamoto, portato semplicemente ad un livello superiore, visivo e ritmico.

Nel trailer, cito "Like early David Lynch let loose in a scrapyard!" e "from legendary cult hero Shinya Tsukamoto".

Sulla prima affermazione non saprei, ma sulla seconda ho pochi dubbi.
Non so se il voto sia esagerato, ma sul momento non ho trovato difetti. E considerando budget e quant'altro (Kaijyu Theater e Tetsuo The Bullet Man Group XD) ho voluto premiare. Che poi che premio? Sarebbe un premiare semplicemente se si considerasse questo terzo film fortemente debitore del primo Tetsuo. Ovviamente è così, ma come detto la vedo pure un'opera a sé stante e di compimento di tematiche e sperimentazioni che nello stile sono unicamente Tetsuo-Tsukamotiane (che ***** ho detto??!)(perché in quanto a tematiche pure pure Cronenberg non è lontano).
Grazie Shinya per l'ennesima perla.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73  @  16/04/2012 14:43:12
   7½ / 10
E sono tre.Continua la mutazione perversa dell'uomo in macchina ideata più di vent'anni fa dal geniale Shinya Tsukamoto.
Meno complesso rispetto i precedenti capitoli,più elementare nei risvolti narrativi e depurato con qualche spiegazione di troppo che rivela la necessità di raggiungere un pubblico più vasto,"Tetsuo-The Bullet Man" non scende però a compressi riguardo l'impronta estetica e sonora che resta semplicemente devastante.Le accelerazioni vorticose e gli angoscianti rumori si subiscono a più riprese,in particolar modo nella battaglia tra il protagonista e la squadra S.w.at e nell'agghiacciante scena dell'omicidio.Un'orgia cacofonica di immagini fulminee scandite da un montaggio senza respiro,suoni fastidiosi e il nuovo "mutato" Anthony,che per la prima volta ha il volto di un attore occidentale,accecato dalla rabbia dopo la morte del figlio.
Tsukamoto si ritaglia come consuetudine un ruolo,è il malvagio le cui mire restano un po' immotivate nel tentare in tutti i modi di trasforma il livore del protagonista in un sentimento così violento da modificarlo nell'arma più distruttiva possibile.Lasciate da parte le opportune ma non indispensabili riflessioni si può ammirare la solita abilità del regista,fantastico nell'inquadrare i suoi personaggi in ambienti domestici e urbani a dir poco gelidi.
Il metallo di Tsukamoto è pulsante,sbuffa vapore,perde olio e pezzi,la violenza della società moderna è inclusa dentro quell'ammasso di ferro e armi letali,il finale accomodante dopo due film in cui si paventava la distruzione totale segna un approccio meno nichilista da parte dell'autore,sicuramente meno sofisticato del solito ma sempre efficace nel piegare la convenzionalità filmica ai propri reazionari voleri.

Testu  @  24/03/2012 03:39:56
   5½ / 10
Film davvero strano. Telecamera col delirium tremens, alla lunga stancante, come l'audio urlante, ma dovrebbero essere entrambi in linea con la serie. Una metamorfosi bizzarra tra il biologico evolutivo e il meccanico, con l'ergonomia pessima di un megazord e fin troppo allungata in quanto trattenuta dal protagonista. Nonostante la drammaticità di alcuni eventi, questa vendetta/non vendetta, le sequenze iperveloci ripetitive ma dal percorso quintuplicato peggio di holly e benji, la mancanza di una vera motivazione nel cattivo e altri piccoli elementi estremamente jappo, portano a far sorridere.

Invia una mail all'autore del commento Suskis  @  12/02/2012 15:31:54
   6 / 10
Non aggiungendo niente rispetto alle 2 pellicole precedenti, questo ha anche diverse pecche in più. Lento quanto gli altri, ricopia la trama del secondo ma occidentalizza (ossia banalizza) la trama con uno spiegotto degno di un manga riciclatissimo. Assolutamente inutile quindi se preso come trilogia. Magari come film a sè stante potrebbe piacere di più. Ma anche la recitazione e alcune riprese nella prima parte sono così così. Da metà migliora. Grande pezzo di Reznor!

benzo24  @  12/04/2011 14:27:05
   6 / 10
diciamo che il film da un punto di vista tecnico è perfetto....però non aggiunge niente a quello che era già stato fatto.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento emans  @  24/12/2010 12:15:47
   5½ / 10
Il commento sottostante di Fidelio riesce a spiegare meglio il mio stato d'animo dopo la visione di questo terzo capitolo di una saga che non ho mai amato...
Solo tanta confusione,alla fine è come essere stato sulle montagne russe...
Genere di film sperimentale che non apprezzo...

forzalube  @  30/11/2010 05:25:28
   7 / 10
Premetto che pur avendo visto altri film di Tsukamoto non ho visto i primi 2 film della serie Tetsuo e che ho visto il film poco fa su Rai3 (su un televisore abbastanza piccolo che probabilmente non rende giustizia).
L'opera mi è sembrata di fortissimo impatto audiovisivo (ma perché gli attori bisbigliano sempre?) e pertanto raggiunge una valutazione positiva. Per il resto questo pamphlet non mi ha convinto pienamente e mi ha lasciato qualche perplessità come quella riportata nello spoiler.

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Ciaby  @  09/11/2010 22:28:03
   8½ / 10
L'uomo. La macchina. Il binomio che da sempre ossessiona uno dei registi più talentuosi della nostra epoca. Lui, Tsukamoto, perso nel suo liquido amniotico di puro metallo, torna a parlare del suo Tetsuo, quasi come se fosse un figlio, dopo che il sequel "Tetsuo 2- Body Hammer" sembrava aver chiuso i battenti. E invece rieccolo, girato in digitale, recitato inaspettatamente in inglese da attori giapponesi (salvo il protagonista, americano) indaga le ossessioni più feroci del suo cinema: la ricerca ossessiva e selvaggia dell'erotismo con la città, la correlazione tra cibo e metallo, l'ambiguità della donna, l'uomo-macchina incravattato e anonimo, la morte del bambino, il trauma familiare. é lo Tsukamoto che conosciamo, che ripropone il suo stile inconfondibile, unendo i fasti di marcio videoclipparo del primo "Tetsuo" alla perversione digitale e oscura di un capolavoro horror più volte bistrattato come "Nightmare Detective": telecamera mai ferma, sovraesposizioni lentissime, urla, latrati, ritmo frenetico e 71 minuti che passano come un pugno. Sicuramente non è il miglior Tsukamoto, non aggiunge nulla alla sua poetica, ripropone una sintesi di sè stesso senza migliorare, ma -vuoi per l'azione, vuoi per l'affetto- anche "Bullet Man" diventa un potentissimo e violentissimo calcio, che trivella il cervello e lo apre in due. Da vedere.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Tumassa84  @  06/06/2010 12:26:56
   7 / 10
La prima metà è molto bella, con uno stile simile al primo Tetsuo (anche se non si può pretendere la stessa sperimentazione e violenza visiva), molte citazioni divertenti, la solita splendida musica di Ishikawa Chu e il ritmo frenetico che ci si aspetta da un Tetsuo che si rispetti. Purtroppo però la seconda metà rovina parzialmente l'opera, con l'intento di strizzare troppo l'occhio al cinema americano: infatti, la parte narrativa è troppo spiegata e occupa troppo tempo, facendo rallentare il ritmo del film; inoltre diventa anche discretamente tamarro, cosa che mi ha fatto storcere il naso più di una volta. Il finale, quasi opposto a quello dei primi due Tetsuo, dimostra quanto la visione del mondo del regista è cambiata in questi anni, cosa che comunque si capiva anche dagli altri film più recenti, ma che con un nuovo Tetsuo diventa ancora più palese. E questo l'ha ammesso anche lui stesso, che ieri è venuto a Kyoto e ha parlato per una ventina di minuti dopo la proiezione del film. In definitiva, un buon film ma lungi dall'essere il miglior Tsukamoto; con una prima metà visionaria e divertente, e una seconda che si rivela un po' una caduta di stile. Purtroppo non aggiunge gran chè di nuovo al cinema del regista.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR Invia una mail all'autore del commento kowalsky  @  15/09/2009 01:37:32
   8 / 10
Sono talmente affascinato da Tsukamoto che mi riesce difficile essere obiettivo: un'ennesimo giro di boa nei territori della deflagazione, e un dosaggio irripetibile di adrenalina e provocazione psichica e sensoriale.
Probabilmente rappresenta anche una lieve fase di transito rispetto alla sperimentazione precedente, con gli inevitabili omaggi ad autori scomparsi e a certi film del passato.
Ma onestamente la sequenza della bomba da disinnescare nell'arco di un minuto resta irripetibile, e lo spirito nichilista del suo cinema ("distruggi i nostri indolenti segni di pace") assolutamente impagabile.
Semplicemente grandiosi, poi, l'inizio e la fine del film, che danno la reale dimensione di una mostruosità fagocitata, ma non estinta.
Sorprendente poi lo spirito romantico che aleggia sull'intera vicenda: sembra di assistere a The fly, e a questo punto è come se dovessimo pensare a una metafora sulla rabbia umana travolta da una forte componente umana e affettiva

Gruppo COLLABORATORI fidelio.78  @  15/09/2009 00:26:48
   6 / 10
L'ho trovato rumoroso ed eccessivo, assordante, roboante, ma al tempo stesso povero di sostanza.
Le idee sono quelle già sviscerate molto meglio nei film precedenti. Qui la trama si svilisce dietro alle strizzate d'occhio al mercato americano dove tutto deve essere spiegato con un'esposizione noiosa ed ovvia.
La camera mossa all'eccesso, lo stile quasi da cartoneanimato manga tendente al videoclip impazzato nel ritmo e nei movimenti cerca di mettere una pezza alla sceneggiatura.
Niente male complessivamente, ma non eccellente.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  14/09/2009 13:43:50
   7½ / 10
Girato in lingua inglese, il ritorno di Tsukamoto a Tetsuo è fedele nelle tematiche i suoi precedenti e con quello stile estremo che sempre lo ha contraddistinto. Resta sempre il canovaccio della vendetta come motore principale della storia, stemperato tuttavia da un'ironia più marcata, per nulla fuori luogo, rispetto ai precedenti.
Probabilmente girarlo in lingua inglese, significa orientarsi verso il mercato americano, però va detto che, se questo è uno dei propositi, non ci sono concessioni verso il pubblico, tranne che per una vistosa caduta di tono dopo l'assalto alla casa del padre. Non penso comunque che questo nuovo Tetsuo deluderà i fan del regista.

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