Il tempo per il nostro mondo sta per scadere, ed alcuni agenti entrano in azione per evitare un evento più catastrofico di una terza Guerra Mondiale o di un Olocausto nucleare. Tenet aprirà le porte giuste – e anche alcune sbagliate – per guardare il mondo con occhi nuovi, sentendolo anziché tentare di comprenderlo...
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Ancora una volta Nolan realizza un film unico, innovativo ed estremamente spettacolare. Anche stavolta, dopo Interstellar, Nolan si affida alla fisica, con l'aiuto del premio Nobel Kip Thorne, per gettare la basi su cui costruire il film. Visto il risultati, spero sia l'ultima volta che si affida a quel fisico! Anche stavolta, infatti, il livello di sospensione della credibilità necessario ad apprezzare il film viene portato oltre ogni immaginazione. Se non altro, almeno, lo stesso Nolan a un certo punto seppellisce i dialoghi dalla musica, di fatto, invitandoci a lasciar perdere il senso di quel che ci sta mostrando, per limitarci a godere della visione. Difficile tenere tutto insieme, infatti, nella già complicata trama che, verso la fine, diventa inaffrontabile senza carta e penna. La cosa migliore del film per me resta la colonna sonora di Ludwig Göransson