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Biopic molto buono su Bundy, con un bravo Burke ed un gustoso cameo di Tom Savini; il film non delude assolutamente. 100 minuti che non stancano e che trasmettono un certo disturbo, tanto più che poggiano su tragici fatti veri. Non male, sia tecnicamente che come script; salta all'occhio, come spesso capita in questi prodotti, il conflittuale rapporto tra il Bundy normale ed il Bundy pazzo sadico.
Filmaccio di serie B tecnicamente simile ad un telefilm da tv locale. Inoltre la sceneggiatura contiene continui salti temporali e scene censurate che rendono faticosa e noiosa la visione a chi non sappia già bene la biografia del killer. Peraltro il protagonitsta resta sempre uguale fisicamente nonostante il passare degli anni.
Scusate ma questo film ha una media di 6,59! a regà ma ve sete impazziti?! Ma chi gliel'ha dati tutti sti voti?! Sembra un film amatoriale, io sarei riuscito a fà de meglio. La prossima volta prima de mette un voto contate fino a 3, proprio come ho fatto io in questo caso.
Orribile trasposizione su grande schermo di uno dei più prolifici serial killer della storia americana. I primi dieci minuti sono davvero magistrali, sembrano il preannuncio a qualcosa di grandioso (le prove allo specchio, la masturbazione da pervertito). Subito dopo invece, ci si accorge della mediocrità del prodotto: regia televisiva, recitazione penosa (protagonista per primo) e sviluppo di un approsimativo e didascalico imbarazzanti, completamente incapace di intrattenere (o sconvolgere) e senza avere il coraggio di analizzare la psiche o i motivi scatenanti la furia del killer. Il tutto si riduce ad una serie di banali omicidi tutti uguali - mentre gli anni scorrono alla velocità della luce grazie a pezzi di giornale in sovrimpressione - che lasciano nell'indifferenza più totale. Per carità, sul modus operandi il film si attiene abbastanza ai fatti, ma la realizzazione è talmente mediocre e scadente che sembra quasi una presa per il cul.o. E lo sbadiglio ovviamente non tarda a venire. Una cosa poi mi ha molto sbalordito, la scena prima dell'esecuzione. Chiedo, dovrebbe farci compatire il protagonista? Il regista ce lo fa odiare a morte per tutto il film e poi negli ultimi cinque minuti lo fa passare a vittima? Ridicolo. Se qualcuno volesse farsi una mezza cultura sulla figura di Bundy partendo da questo film, non capirebbe un cavolo di niente. Meglio leggere una qualsiasi biografia on-line. Volete bei film sui serial killer? Puntate su Henry Pioggia Di Sangue o Maniac giusto per citarne qualcuno. State alla larga da questa robaccia; a parte un paio di scene decenti non c'è nulla che si salva.
Stupefacente la media alta, davvero. Mi aspettavo un 3 o 4 al massimo, invece vedo che da molti è considerato più che sufficiente. Mah, de gustibus...
Ispirato alla vera storia del famoso serial killer statunitense ci troviamo di fronte a un film semitelevisivo. Sicuramente rispetto ai vari film su Gacy,Ed Gein,H.Lee Lucas questo è quello più fedele alla realtà. E' un film asciutto,incompleto che non scava approfonditamente nella psicologia del protagonista anche se poi nel finale risulta più incisivo e qualcosa in più traspare. Il ritmo è buono e nel complesso scorre bene,molto bravo Burke.
Un film che tocca i diversi aspetti di un uomo che ha cambiato il modo di pensare dell'America degli anni settanta,il serial killer più prolifico della storia,il più pazzo e il più "normale" e questa apparente normalità è stata poi la causa per il quale Bundy è riuscito a farla franca in più di un'occasione! Film in stile documentaristico che si sofferma più sulle vicende delittuose dell'uomo che su quelle processuali ed è proprio questa la forza del film e a differenza del film "dahmer" in questo caso abbiamo un quadro generale e abbastanza esauriente di come andarono realmente i fatti in questione! Bravissimo il regista che riesce a lasciare sconvolti in maniera del tutto lucida e normale!
Tratto da una storia vera che ha fatto rabbrividire il mondo.....questo film non fa rabbrividire nemmeno un bambino. Scene inverosimili, regia insufficente e interpretazioni mediocri. Delusione !!!
di solito adoro i film sui serial-killer ma questo non mi ha convinto proprio per niente,solo un interpretazione mi è sembrata valida,quella della scrittrice amica di Bundy,il resto l'ho trovato mediocre,per non dire di peggio su alcune interpretazioni e recitazioni pessime(ad esempio la seconda moglie di T.B.).la storia mi sembra trattata in modo un po superficiale e non molto approfondita e non riesce a prenderti e a immergerti pienamente nella mente del serial-killer,alcuni tratti sono anche molto stupidi come ad esempio le ragazzine che ridacchiano qua e là chiedendo autografi a Ted Bundy e che sono presenti al suo processo stringendosi la mano e piagnucolando perchè lo scagionino..l'interpretazione del protagonista non mi ha lasciato nulla personalmente,anche se è molto interessante la figura del gentleman/assassinospietato ma mi ha lasciato indifferente.poi sono evidentissime alcune pecche veramente improbabili:possibile che dopo quasi trent'anni questo serial-killer abbia sempre la stessa espressione,senza un capello bianco,una rughetta in più,no,sempre lo stesso giovane e brillante avvocato che si presenta all'inizio del film..mi aspettavo di più sinceramente dalla storia di uno dei più spietati serial-killer mai esistiti,a parer mio un film evitabile(a 'sto punto leggeteve il libro) e sconsigliato agli appassionati di un genere più sanguinolento.
Buon film che ha avuto il merito di avermi fatto conoscere l'assassino che ha ispirato il termine "Serial Killer"; attraverso un'ottima interpretazione di Michael Reilly Burke, il regista, attenendosi fedelmente alla realtà, ha descritto l'ascesa criminale di Ted, peccando tuttavia nell'approfondimento di come sia nato l'istinto omicida, anche se si può intuire. A parte questa e qualche altra piccola pecca, il film rimane tuttavia di buon livello e merita senz'altro la visione.
Non è un capolavoro e forse è più diretto a chi è interessato a questo filone. Film inquietante, con un ottimo attore protagonista. Niente di che se non si pensa che il film racconta le vicende del vero serial killer!
D'accordo con commento e voto di Almirante: viene tralasciata completamente la parte relativa alle indagini che portano al primo arresto di Ted Bundy e si insiste eccessivamnete su omicidi, che alla lunga sono ripetitivi e non portano alcun valore aggiunto al film.
Tra i film che narrano la biografia dei serial killer realmente esistiti questo a mio parere è senza dubbio il migliore (non c è paragone con quello su Dahmer).Si sofferma sugli avvenimenti reali (compresi i metodi dei vari omicidi, es la nota tattica del braccio ingessato), è scorrevole, mai pesante, l attore che interpreta ted è molto bravo, ti mette addosso una grande ansia e sei obbligato a ragionarci su. Consigliatissimo.
L'ultima mezzora del film fa star male. Hai odiato per tutta un ora quell'uomo.. che poi quando vedi in preparazione per quella sedia e in seguito giustiziato ti vien voglia di liberarlo da quegli altri mostri. Gran film.
Ultimi e frenetici anni della vita di Ted Bundy, il perfetto psicopatico: laureato in psicologia, studente di diritto, collaboratore nelle campagne elettorali, assistente per il telefono amico, un uomo attraente e affascinante; ma dietro questo aspetto si nascondeva un mostruoso assassino sessuale, un ladro, un bugiardo e uno squilibrato…..quando si dice: il fascino della bestia. L’interpretazione di Michael Reilly Burke è eccellente, anche perché quasi tutto il film si poggia sulla sua recitazione ed esprime alla perfezione le due personalità di Bundy: il perfetto gentiluomo sorridente e l’animale feroce.
Ted Bundy è stato uno dei serial killer più “interessanti” della storia americana e al tempo del processo divenne un vero e proprio vip con tanto di fan innamorate… Il film è molto fedele alla vera storia di Ted Bundy (anche se se ne discosta in alcuni frangenti) e giustamente Bright non perde tempo con polizia e indagini ma si concentra sull’irrazionalità di un personaggio complesso e ambiguo come Bundy… Il problema è che Bright salta totalmente la parte dell’infanzia (che sarebbe stata molto interessante), la parte dell’adolescenza e la parte che gravita intorno a Stephanie Brooks da cui (in un certo senso) parte tutto concentrandosi quasi esclusivamente sul periodo di violenze… La messa in scena è buona, la regia attenta, la prestazione di Burke notevole (ha la stessa mimica facciale di Aj Styles) tanto che a tratti mi ha addirittura ricordato Bale, il ritmo è sostenuto ma il film perde qualcosa nella parte centrale un po’ troppo ripetitiva e il personaggio di Bundy meritava una caratterizzazione psicologica più approfondita… Funziona bene invece il finale dove Bright riesce anche a fare una dura accusa verso la pena di morte e si nota chiaramente come il regista finisca per “tifare” per Bundy (probabilmente anche lui, lavorandoci su, ne è rimasto affascinato) descrivendone la morte con una scena davvero di grande effetto… Convince di meno quel finale della serie “dentro tutti noi c’è un piccolo Ted Bundy”, ma tutto sommato ci sta… Buon serial killer movie che si merita la sua visione ma che resta lontano dai migliori film del genere…
il film si concentra + sugli omicidi che sul processo (contrariamente a quanto avviene nel "Ted Bundy" di Paul Shapiro, dove vediamo, prevalentemente, il serial killer difendersi durante il lungo processo - cmq, mi è piaciuto + il film di Bright) e lo fa senza lesinare in particolari. anch'io vado pazzo x questo genere di film.. "Noi serial killer siamo i vostri figli, i vostri mariti, siamo ovunque." (Ted Bundy) VOTO 8!! L
si poteva fare sicuramente di meglio con un soggetto del genere. a mio parere è una grave mancanza non aver curato affatto la parte riguardante le indigini della polizia e come si è giunti al suo primo arresto. bello l'accostamento tra i due ted...quello con la fidanzata e tenero con la figlia della ragazza e il ted assassino.Andava approfondito ulteriormente il profilo psicologico di ted.
Mediocre. Il film cerca di ripercorrere in modo fedele la storia di Bundy ma ci sono dei buchi enormi! Ad esempio non risulta che il processo a Bundy è stato lunghissimo (10 anni), che Bundy aveva una mente geniale tanto da difendersi da solo al processo, si è addirittura sposato durante un udienza rispondendo "Si voglio essere tuo marito" davanti a decine di testimoni....
Il film è piuttosto squallido, la regia si concentra troppo sulle violenze alle vittime senza dare troppo peso alla psicologia di Ted....è troppo dispersivo...
fra i film dichiaratamente ispirati a un serial killer questo è quello che ne ripercorre più fedelmente la storia.molto ben descritta poi la personalità schizofrenica da gentleman-brutale assassino di ted bundy,aiutata dalla splendida interpretazione dell'attore che lo impersonifica.forse il voto è un po' condizionato dall'interesse che mi hanno sempre suscitato queste storie,ma lo consiglio caldamente