Un sassofonista, dopo aver ricevuto da uno strano individuo cassette in cui viene ripreso in casa sua durante la sua vita quotidiana, viene accusato dell'omicidio della propria moglie. Ma, una volta in carcere, si trasforma in un'altra persona, che viene scarcerata e inizia una vita in qualche modo parallela a quella precedente...
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Visivamente molto suggestivo, ma i temi del doppio e delle realtà parallele, qui non trovano soluzioni narrative particolarmente interessanti, anzi. Si tratta di una vicenda sgangherata e inconcludente, priva di idee e con tanto compiacimento nel costruire scene dove dominano sesso e perversione. All'inizio mi accorgo subito di un errore di fotografia, con una illuminazione incoerente del viso di Fred, ma inutile starne a discutere. Criticare Lynch è come mettere in discussione gli zoccoli del Dr. Scholl: anche se la suola è consumata e cammini sopra l'etichetta, non si buttano perché sono del Dr. Scholl.
Lynch realizza ciò che abbiamo sempre sognato. Cioè, mette in immagini quello che ci balena nella testa mentre russiamo sonoramente Nel caso specifico c'è il sospetto che la dormita sia stata preceduta da una cena pesante, tipo polenta cinghiale peperonata, annaffiata con Gordon's G. 87 dissolvenze al nero, qualcuna incrociata, giusto per dare quel tocco in più di discontinuità e di frammentazione ad un quadro generale che già di suo aveva i canoni della confusione notturna. Uccidere qualcuno, trombare una moglie rossa, camminare nel buio, interpretare la vita di qualcun altro, trombare la sorella bionda della rossa di prima, ascoltare un amico che racconta di avere una Mercedes con 1400 cavalli, trombare ancora come se si fosse in un porno e vari deliri tra sogno e incubo. Tutto insieme, tutto in una notte con dei dialoghi essenziali, anzi, dei dialoghi ridicoli perché tanto lo sappiamo tutti che i sogni non regalano eloqui da ricordare. Poi ti svegli, ossia, il film finisce, cacci 4 bestemmie e ringrazi il cielo che per fortuna le tue notti sono più regolari delle ossessioni oniriche lynchiate. Purtroppo non sono accompagnate dalle musiche di Reznor, Manson, Rammstein.
David Lynch continua a scandagliare i meandri della mente, dell'inconscio, della trasfigurazione e dell'incomunicabilità: lo fa con il suo stile labirintico e cerebrale, che crea sgomento ma che non ( mi ) affascina. Come Mulholland Drive il suo è un cinema che non da risposte ma che cerca interpretazioni, un cinema del doppio un pò naif dove ( almeno in questo caso ) il tanto sesso patinato presente stona con il resto e dove anche le musiche distorte a stampo elettronico della colonna sonora alla lunga stancano. E dire che fin quando Pullman viene arrestato il film è di alto livello e morbosamente inquietante ( oltre a seguire un filo logico dannazione! ), poi quando in scena arriva il suo alter-ego la noia prende a poco a poco il sopravvento e gli eventi si fanno più difficili se non impossibili da seguire. Peccato, poteva essere un noir moderno di alto livello ma ormai il regista, diciamo da Twin Peaks in avanti, ha mutato decisamente il suo fare cinema prediligendo storie destrutturate e nebulose. Qualcuno pensa che questo sia uno dei suoi più grandi pregi: pur rispettando il pensiero di tutti io penso l'esatto contrario.
Siamo purtroppo sulla stessa scia di MD. Un cinema evoluto rispetto al primo Lynch, molto filosofico, psicanalitico che come in MD riprende i contorti rapporti tra io,es e super io. Scusate ma proprio non mi va giù, ho amato Lynch per altre cose ma questa trilogia, di cui mi manca IE, non riesco ad apprezzarla. Ormai la lotta tra conscio e inconscio è ben evidente in questi lungometraggi dove una buona fotografia e l'ottima colonna sonora di Badalamenti mi hanno accomnpagnato fino alla fine del film incolume. L'ho leggermente preferito a MD in quanto a tratti particolarmente inquietante ma mi è sembrata una inquietudine furbetta, tipica del suo genere weird. Nessun coinvolgimento, nessun mordente ma neanche dopo la visione è rimasto qualcosa. Peccato perchè il film inizia piuttosto bene, poi Lynch si perde nei meandri della sua mente labirintica dove probabilmente nemmeno lui sa dove sta andando se non nel girare un film che secondo lui ricalchi i disegni filosofici di una piccola parte di psicanalisi. Vedrò presto anche IE ma se proprio devo vedere film strani o di genere weird preferisco altro. Sono sorpreso dai voti altissimi. Se non vi piace MD evitatelo, continuo a sostenere che il Lynch di Eraserhead, elephant man, velluto blu e cuore selvaggio era un altra cosa. Lontani anni luce.
questo film è la trasposizione su pellicola di un certo tipo di surrealismo psicanalitico che ho avuto modo di "studiare" su alcuni quadri iperastratti. In altre parole è l'immagine di una realtà onirica in cui la realtà lineare di tutti i giorni viene spezzata, modificata, distorta e frammentata seguendo la psiche malata di un assassino che soffre di disturbo multiplo della personalità. Già da qui si capisce che questo film è astrazione e simbologia allo stato puro. Non c'è una trama, non c'è una realtà, non c'è una dimensione ma molteplici piani dimensionali, molteplici simboli di complicata lettura. C'è un ego, un alter ego, un super ego, dozzine di riferimenti freudiani e il tutto diventa incomprensibile, delirante. Per comprendere questo film occorre essere nella mente di un pazzo, essere un pazzo oppure essere il regista (che non mi pare molto sano almeno in questo prodotto). Purtroppo il mio giudizio non può essere positivo poiché a forza di sminuzzare e distorcere la realtà, le dimensioni e il tempo si finisce con lo spiazzare il telespettatore, si finisce con l'annoiare. Il film è eccepibile da un punto di vista delle musiche, delle immagini, anche dei personaggi ma non ha una trama. Avevo già visto film psicanalitici (questo è psichiatrico più che altro) piuttosto contorti ma non mi era mai capitato un film "dadaista" come questo. In mancanza di una trama si va avanti per immagini, sensazioni, sugestioni, suoni e deliri. Pur avendo studiato psicanalisi alcuni punti non mi sono chiari mentre altri sono troppo al di fuori dei canoni comprensivi. Un film deve avere un significato e una chiave di lettura qui non ci sono e quindi il film scade nel nonsense. E' un vero peccato.
basta , basta , basta con lynch , basta , con lui ho chiuso , non ce la posso più fare, non fa per me punto ...non è il mio genere di film , lo devo riconoscere ,...non è drammaticamente penoso ma non riesco a digerire un regista che per me è un non-sense ...folle , ok ma non lascia nulla in me. ....
Sarà ineccepibile dal punto di vista realizzativo e delle musiche, ma quando un film non ha senso io alla sufficienza non ci arrivo. Perchè scrivete tutto quello che volete ma questo film, a livello di trama, un senso non ce l'ha: è un viaggio nell'inconscio malato e disturbato del protagonista, niente più. Io nell'arrivare ad una fine mi aspetterei che non tutte ma almeno la maggior parte delle scene abbiano un senso; invece il bello del film, a quanto leggo in recensioni e critiche, sta proprio in questo viaggio nell'interiorità del protagonista. Lynch, a parte "Mullholland drive", non è un regista che apprezzo particolarmente.
fanatici di lynch non aggreditemi. da perfetto ignorante in materia mi sono calato nella visone di mulholland drive e me ne sono innamorato e ho detto "bene, li volgio vedere tutti i film di lynch" poi ho visto questo e non mi è piaciuto per niente. lento, molto lento, noioso, apparentemente insensato, tiene lo spettatore in un continuo stato d'ansia fastidiosa generata da scene inquietanti che non giungono in nulla.
se volete investrire 2 ore e un quarto nel cinema lynch lasciate perdere strade perdute guardatevi mulholland drive.
No dai ragazzi qui non ci siamo proprio...allora in un giorno ci sono 24 ore giusto? 8 si lavora, 8 si dorme e quelle che rimangono son preziose.. se decido di guardarmi un film prima di dormire e alla fine mi viene voglia di spaccare la tv a pedate non esiste! Ho letto commenti e recensione dopo per non farmi influenzare, ma è stato un errore. Non bastano una bella atmosfera e una bella protagonista.. il senso di aver sprecato del tempo al termine della visione è troppo.
scrivo di getto subito dopo aver visto ilfilm e senza aver letto nulla nè sui commenti nè sulla recensione...il mio pensiero dopo aver visto il film è che il grande e da me amato Twin Peaks in confronto a questo sia una storiella per bambini...non voglio esagerare,ma è troppo contorto e pieno di allegorie e simbolismi che risultano esasperatamente inseriti e forzatamente imboccati allo spettatore. Un grande film non ha bisogno di tutte queste cose,ma tutto sommato,vista l'ottima recitazione generale e le atmosfere cupe e misteriose accompagnate da sublimi musiche,il mio voto non sarà catastrofico..anche perchè alla fine penso proprio che un significato profondo ci sia,ma è troppo complesso e troppo celato dietro significati che anche gli amanti di Lynch (pur non ammettendolo) troverebbero troppo interpretativi!
Voti alti solo perchè è di Lynch quindi tutti a sbavare. Sono fermamente convinto di questo. Mi piacciono anche i film "pazzi" ma in questo non ho trovato nulla se non un senso di inappagatezza dopo averlo visto. Non capisco che ci troviate Ovviamente non è completamente da buttare via ma a me non è piaicuto nella maniea più assoluta.
Bello fare un film che capisce solo lui... Ma avete mai pensato che 'sto film senso non ce l'abbia proprio e Lynch se la goda a casa sapendo che la gente sta lì a pensare a una possibile soluzione quando invece non esiste?
Niente per me Lynch è grandissimo regista ma apprezzo isuoi film degli esordi, Strade Perdute è fatto tecnicamente fin troppo bene pero non mi piacciono i film che ti fanno rompere il cervello senza contenuti particolari anzi li odio proprio questi film, il gusto di stare a capire e di ricostruire una sequenza non ha senso non c'è una trama interessante, valida. Esattamente come Mulholland Drive, boccaito. W THE ELEPHANT MAN E UNA STORIA VERA
Premesso che a me i film un po' strani sono sempre piaciuti, ma questo l'ho trovato fin irritante dal tanto strano che è. Ancora oggi non sono riuscito a trovare un filo logico, un nesso, una sequenza corretta degli eventi. Insomma, va bene l'eccentricità, ma questo è + caotico e onirico di qualsiasi strano sogno abbiate fatto. Al confronto David Linch è un professore universitario di Logica razionale. Scartare scartare.