Sei un blogger e vuoi inserire un riferimento a questo film nel tuo blog? Ti basta fare un copia/incolla del codice che trovi nel campo Codice per inserire il box che vedi qui sotto ;-)
La prima cosa che mi sento di dire è che non è facile giudicare questo film. Apparentemente la storia sembra svilupparsi in un modo per poi cambiare rotta in maniera repentina, proprio come fa il personaggio della Nixon, tentando la via dell'onda d'urto che investe la vita della protagonista, la splendida e brava Saoirse Ronan. Non è facile trattare argomenti come la sindrome di Stoccolma e la scelta intrapresa da Beckwith a prima vista non mi è sembrata bilanciata alla perfezione, anzi in molti punti mi sono chiesto quale sarebbe stato un modo soddisfacente per farlo, ma alla fine dei conti, man mano che si procede nella visione si prende atto che il ritratto psicologico che viene evidenziato è così personale che non si può fare altro che assistere e tentare di comprendere. Il cast è abile nel mostrare tutta l'umoralità che caratterizza i personaggi, la regia è abbastanza capace, la storia procede in maniera lineare, anche se tenta di dare una scossa forte e forse compiaciuta, e tutto sommato si arriva alla fine senza affanni, rimanendo anzi coinvolti dalle emozioni e dalle sorprese che si palesano lentamente ma inesorabilmente, quasi come a mostrare un destino già scritto. Discreto film drammatico.